In inea generale non si può dire che siano brutti orologi, almeno visti in foto.
Hanno lavorato molto su alcuni dettagli del bracciale come per esempio un sistema di cambio rapido e una qualche regolazione della misura sulla clasp e questo non è secondario e dimostra una certa attenzione della casa alle istanze della clientela.
Hanno anche differenziato la gamma rendendo l'ultra Thin più pulito ed elegante con la rimozione della data riservata al modello meno pregiato e più sportivo. Cronografo e calendario perpetuo non potevano mancare per andarsi a sovrapporre all'offerta AP.
Anche la cassa nel suo insieme mi pare ben ridisegnata con un profilo a botte più deciso chiaramente ispirato agli anni 70 e a forme tornate prepotentemente al centro del gradimento collettivo, anche se perde un altro pezzo della sua continuità allo storico 222 con il quale chiaramente non aveva più molto in comune nemmeno prima. Perde tuttavia un po' di identità, assomiglia a tanti orologi degli anni 70, ad uno sguardo distratto manca l'elemento fortemente caratterizzante che ne identifica subito l'unicità facendolo invece scadere in un parziale anonimato.
Chiara la scelta di rendere l'ultra Thin incomprabile, e per questo in oro in modo da dargli un listino irragionevole e una delicatezza capace di spaventare i più. Il grasso che cola è nel modello più sporty inacciaio che cercheranno di vendere bene. Mi ricorda una recente discussione sui Bulgari Octo
Con tutte le riserve del caso credo che l'operazione meriti la promozione, osservando l'intera gamma di novità mi pare che rispetto alla gamma mandata in pensione il passo avanti ci sia su quasi tutti i fronti. Forse si poteva fare molto di più ma in tempi di magra tocca accontentarsi di quel che passa il convento.
Condivido in generale l'analisi.
Aggiungo che questo Overseas perde un po' d'identità, ma questa non era data dal raccordo cassa-bracciale (quello precedente, dritto, era una smaccata ripresa del RO; per di più incongrua con un disegno della lunetta rotondo, mentre nel RO richiama i lati dell'ottagono), bensì dalla lunetta a denti fitti.
Un'identità che però, diciamolo chiaramente, era... brutta.
Adesso abbiamo un bell'orologio (con alcune riserve sul quadrante), in cui la forma a botte è stata pensata - a mio avviso - proprio per preservare una certa originalità. L'alternativa, infatti, sarebbe stata un raccordo cassa bracciale concavo anziché convesso: ancor più armonioso, ma questo sì comune alla maggior parte dei braccialati.
Se volevano osare ancor di più, dovevano impostare la lunetta su quattro grandi denti a croce di Malta.
Su prezzo e diametri (almeno 2/3 mm di troppo) ovviamente sorvoliamo.