Giorgio l'assicurazione è solo uno dei tanti aspetti di ciò che incide sul bilancio familiare e se ci mettessimo a fare un confronto serio cin il costo della vita negli USA dovremmo prendere in considerazione tali e tanti di quei fattori che rischieremmo di non uscirne più. Ma il confronto sarebbe impietoso, perché è vero che negli USA paghi anche l'aria che respiri, ma non hai tassazioni che fanno apparire lo sceriffo di Nottingham un benefattore.
Per rimanere al tema assicurativo è evidente già da come è pensata che la rc auto americana non ha nulla a che vedere con quella Italiana. L'obbligo esiste pure la ma la soglia minima del massimale è talmente irrisoria e il mercato talmente ampio e concirrenziale che hai ampia libertà di scelta e di manovra, nessuno ti tiene per le palle come accade in Italia.
Ripeto, ci sono delle singolarità tutte italiane che non esistono da nessuna altra parte e col "rischio" non c'entrano nulla, sono il frutto di un mercato a dir poco "drogato" per colpa di una politica assente quando non connivente con banche e assicurazioni (che quasi sempre sono la stessa cosa).
Al punto che non si può più parlare di mercato ma di cartello. Con antitrust, e altri organi di controllo che tutto fanno tranne che controllare e sanzionare, cosa che non accade in USA dove per altro con una Class action ti fanno un culo quanto una capanna.
Il modo in cui fanno cartello e aggirano le leggi (come il famoso decreto Bersani poi convertito in legge) o applicano prezzi da usura completamente slegati dal profilo di rischio e dalla storia della patente e di chi la detiene, approfittando indiscriminatamente della posizione dominante che gli viene dallelevato potere contrattuale derivante dall'obbligo di assicurarsi unito appunto agli accordi di cartello. Cose che, ripeto, non hanno eguali al mondo (mentre è assai simile il profilo di rischio di un automobilista milanese o parigino che sia).
Con il risultato poi che in certe zone del paese a basso reddito e con prezzi che sono anche doppi o tripli rispetto ad altre (e parlo di sola RC) oltre il 50% del parco circolante è sprovvisto di copertura assicurativa, con costi e rischi sociali enormi.
Incide il malcostume italiano sul costo delle polizze? Se si certamente in misura marginale rispetto a ben altre distorsioni.
La nostra più grande distorsione è che un servizio di pubblica utilità (la copertura assicurativa c.d. "rca") reso obbligatorio per il cittadino debba essere acquistato su un mercato "libero" che di fatto è però un oligopolio in regime di cartello.
Insomma, la solita porcata italiana già nota in mille altri contesti, che é una delle cose più zozze e indecenti di questo paese fatto di sudditi da taglieggiare.
È il sogno di ogni speculatore e qualcosa che dove esiste una vera economia di libero mercato, come negli USA), farebbe rizzare i capelli in testa a chiunque e farebbe la fortuna degli studi legali che con le Class action asfalterebbero questi porcellini pieni di soldi frutto di estorsione legalizzata.