Esiste da sempre la "necessità" di avere beni rifugio per la propria liquidità (spesso celata al fisco), beni facilmente gestibili sia da un punto di vista pratico (conservazione, trasporto, commerciabilitá) che finanziario.
Per molti anni tale funzione è stata riservata ai metalli preziosi e alle pietre preziose, che però presentano diversi inconvenienti.
L'oro oltre ad avere grosse fluttuazioni facilmente governabili dai detentori di grandi riserve (come le banche e gli stati) é ingombrante (basso valore specifico in rapporto al suo volume) e quasi mai c'è la certezza del titolo (se oro vecchio) il che richiede prove e saggi (comunque a campione).
Le pietre hanno un mercato poco trasparente e il loro valore dipende molto da determinate caratteristiche che solo una perizia gemmologica può accertare, con tutte le complicazioni del caso (blister, certificati, enti certificatori universalmente riconosciuti a cui dover comunque lasciare in custodia i preziosi, ecc ecc).
Nel momento in cui un gran numero di investitori mette risorse su un certo oggetto (il Patek imbustato, per esempio) ecco Che diviene anch'esso bene rifugio, e tante più persone investono su di esso tanto più consolida il suo valore sia economico che di bene rifugio.
Sotto queste premesse, l'orologio come rifugio o investimento, é risorto il settore negli anni 80. In principio erano "tutti" visti sotto questa nuova luce, poi siccome erano troppi e di troppe marche le dinamiche, debitamente orientate dagli astanti, hanno fatto di soli Rolex e Patek, e ovviamente non tutti, sinonimo di bene rifugio o investimento.
Ovviamente sono "troppi" anche i Patek, per non parlare dei Rolex, e allora per scremare e convogliare tutta la domanda su un piccolo sottoinsieme, si sono create le "rarità collezionistiche" prima e i "nos" dopo. Da cui pellicole e buste sottovuoto.
Il nos o imbustato rispetto a oro e pietre presenta notevoli vantaggi per il risparmiatore/investitore. Basta un corredo di scatole, carte e ammennicoli vari, oltre alle pellicole o alla busta sottovuoto, per avere un bene dal valore "certo" e non discutibile, non passibile di opinioni/certificazioni, facilmente spostabile e conservabile, e anche velocemente liquidabile. Superando così i limiti dell'oro e delle pietre. E il tutto al riparo da occhi indiscreti.
Perché il 5070 "vale" oltre 50k euro? Perché c'è sopra il marchio PP e perché ne hanno fatti pochi. Basta questo a farne un bene rifugio, e più vale più investitori lo cercano, e più investitori lo comprano più continua a salire di valore, come da legge della domanda e dell'offerta.
Cinque anni fa me ne proponevano uno a 39k euro, se avessi ragionato da investitore l'avrei preso e oggi lo rivenderei come minimo a 60k. Avendo realizzato un invidiabile 50% di capital gain in 5 anni.
Sempre 5 anni fa un 3700 bello veniva via con 17k euro, oggi si rivende in un amen a 34k, con un capital gain del 100%.
La risposta alla sua domanda adesso Ermanno dovrebbe averla trovata, partendo dal presupposto che a chi compra questi orologi a questi prezzi dell'orologio e dell'orologeria in molti casi non interessa nulla.