Quel che dicevo è che nel CB, non sento la mancanza del grande orologiaio e di un gran bel movimento, non sento la mancanza dell'originalità, non sento la mancanza dell'audacia, tanto meno sento la mancanza della bellezza estetica...
Riflessioni che comprendo ma che condivido solo in parte.
Io a questo orologio ho sempre
rimproverato proprio l'assenza di quell'audacia ed originalità (prima di tutto tecnica) che sono proprie del grande orologiaio francese. E non parlo certo dell'
audacia di avere un movimento in oro o una corona in tantalio.
Anche sul piano estetico oltre che su quello meccanico è il meno audace e il più convenzionale dei Journe, indipendentemente da come è ottenuta la colorazione suggestiva del quadrante.
Insomma, se uno volesse considerarlo come un primo passo nel mondo di Journe forse pensandoci bene arriverebbe a concludere che poi non è proprio un
vero Journe (passami la forzatura).
D'altronde a cifre simili sono possibili altri modelli che hanno una maggiore caratterizzazione e una più spiccata impronta, sia tecnica che estetica.
Il CB nasce come modello
commerciale di primo prezzo e, almeno per me che non ne apprezzo particolarmente l'estetica, perde il fascino della creazione d'ingegno tipica di buona parte del l'orologiaio in questione.
Che poi è la ragione delle molte critiche che gli furono mosse quando fu presentato
Poi c'è la questione del prezzo: quando uscì nel 2011 costava nuovo 14k euro a fronte dei 15k di un Royal Oak 15202 e dei 20k di un Patek 6000G.
Che oggi chiedano 19k euro per un usato con i quali compri un 15202 nuovo o con resto un 6000G usato (o altro Calatrava di taglio casual) é forse una delle ragioni per le quali a quelle cifre é fuori mercato.
Perché se non hai il marchio forte, e F.P. Journe sul piano squisitamente commerciale non è un Brand capace di adunare le folle, il premium price puoi chiederlo solo se hai l'eccezionalità di altri Journe ma che in questo CB non c'è.