C'è o ci sarebbe anche "arte antica" nel conciare una pelle o cucire una borsa/scarpa, ma non interessa a nessuno. Ed è la ragione per la quale nessuno riconosce il pregio (o riconosce una crosta sintetica da una pelle) e le case possono far valere il loro marchio apponendo prezzi assurdi su oggetti modesti.
Questo vale in tutti i campi del "lusso", e l'orologeria ne fa parte se è vero che la quasi totalità dei marchi è nelle mani di 3/4 grandi holding del lusso.
Inutile quindi ostinarsi a vedere distinzioni dove non ce ne sono più, l'orologeria è ormai quasi esclusivamente "oggetto di lusso griffato", e come tale viene proposta e acquistata.
Assodato quindi l'enorme divario che esiste tra prezzo e "valore", divario che serve a pagare un marchio (e cospicue tasse), si può solo scegliere: compro o non compro.
Dare i numeri può essere divertente per dimensionare quello che si ritiene la sproporzione del prezzo rispetto al valore, ma all'atto pratico sono numeri che ognuno può dare da sé senza che quelli pensati dagli altri siano di alcuna utilità.
Utile è sottolineare la sproporzione e fornire alternative, scrivere che un 5711 ha un prezzo folle e che un laureato ha un rapporto qualità prezzo nettamente superiore.
Scrivere che il 5711 "vale" 7000 piuttosto che 9000 o 12000 invece è una inutile perdita di tempo
Non "vale" neanche lontanamente quel che costa, ma costa 20k euro e quelli devi pagare se vuoi comprarne uno nonostante "valga" molto meno.
Quanto "molto"? Ognuno metta una cifra, la sostanza non cambia.