Per me le boutique monomarca in orologeria sono l'anticamera della morte.
O hai la forza di imporre i tuoi prezzi (e trovare qualcuno disposto a pagarli), oppure soccombi.
E' impossibile non ricaricare percentuali rilevantissime sul prezzo di vendita finale per pagarti tutta quella organizzazione.
Se non hai questo genere di clientela (e di brand da vendere), è un suicidio.
Non capisco cosa ci sia di male nel presentare i propri orologi in pochi selezionatissimi negozi plurimarca.
Punti vendita come Hau***n. a Roma, Pi*a. o G*T a Milano, Ba*******i a Riccione i primi che mi vengono in mente.
Non mi dite che il prestigio ne perderebbe.....
Le spese del negozio e dell'organizzazione saranno a carico della proprietà e verranno divise sul listino di molti più orologi....
Boh, certe cose non le capisco.
Non è un fatto di prestigio, è che nel plurimarca certi pezzi si fanno fatica a vendere. Perché anzitutto quasi mai hanno molti modelli da farti vedere. Ma soprattutto perché hanno Marche molto più commerciali, su cui i rivenditori hanno ricarichi maggiori, quindi puntano su quelle sconsigliando al cliente non esperto, cioè il 99 per cento, la marca meno nota.
Trovo difficile pensare che uno vada in una orologeria di prestigio e dire: "vorrei un orologio da 35.000€, cosa mi consiglia?"
E' come se uno andasse in autosalone senza sapere che auto comprare.
Si può discutere dell'allestimento, degli optional, della motorizzazione, ma del modello no....
Così per gli orologi di un certo costo. Posso ammettere al limite farsi consigliare su due o tre modelli simili, ma addirittura cambiare marca......
Ma poi, scusa, non dovrebbero essere i pezzi con rotazione più bassa ad avere i ricarichi maggiori?
Inoltre si potrebbe pensare a mettere dei target di vendita, incentivi.
Fossi io, farei di tutto fuorchè aprire le boutique. Spese fisse e prezzi non competitivi....