Orologico Forum 3.0

Orologi vintage, moderni, contemporanei

mbelt

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Re:Orologi vintage, moderni, contemporanei
« Risposta #75 il: Febbraio 03, 2016, 19:37:16 pm »
Sono d'accordo con te Gianni che i periodi si sfumano uno con l'altro, si sovrappongono e si compenetrano.
Per rispondere alla tua ultima domanda anche io daterei nel terremoto dopo quarzo lo spartiacque più grande, però non "sento" calzare il termine Vintage a prodotti anni 80, cos' come vedo uno stile come detto molto netto per tutti gli anni '70 e che forse è quello che Alessandro intende e che condivido.

Per quanto riguarda la prima metà degli anni Ottanta, concordo che non sono certamente vintage gli orologi apparsi all'inizio del decennio, che rappresentano gli albori della "rinascita": Breguet, Blancpain, Chronoswiss, Ebel...
Potremmo quindi anche anticipare la data "simbolo" al 1980, per non rischiare di ricacciare nel passato queste case.

Probabilmente, però, nei primi anni Ottanta era ancora vintage la maggior parte delle collezioni - residuo del periodo precedente - proposte dalle case che ancora non avevano completato la propria ristrutturazione.

Quale che sia la scelta, dovrebbe essere corredata dagli opportuni distinguo.

Quanto al famoso "stile anni Settanta", se ci facciamo caso aveva iniziato ad imporsi già alla fine dei Sessanta... E' quello che ho definito "razionalista-sperimentale".
Prosegue anche oltre il 1975, ma nell'orologeria meccanica (per i quarzi il discorso è separato) la seconda metà dei Settanta è poco significativa, perché quasi priva di novità.
Per me un Breguet anni 80 è assolutamente vintage, perché i Breguet di oggi sono molto diversi, e anche perché gli anni trascorsi cominciano ad essere tanti. Poi c'è il pregio, indiscusso. Per me i Daniel Roth degli anni buoni sono vintage, perché rispecchiano anch'essi uno stile che non esiste più e non tornerà, da quello che si vede....per me, lo scrivo per l 'ultima volta, è impossibile definire un confine temporale esatto, anche se ammetto che l'ultima proposta di Istaro si prendere la metà degli anni 80 come un possibile spartiacque è già migliorativa rispetto alla precedente, più aderente elle evoluzioni sul prodotto. Poi anche identificare quali tratti esattamente rendono vintage un orologio, la connotazione della categoria, diventa quasi impossibile. Ma perché dobbiamo mettere i pantaloni ad una definizione nata per scopi non scientifici ma commerciali ed in termini volutamente imprecisi? Potremmo persino immaginare che un orologio che in un certo periodo appare vintage in uno successivo il medesimo orologio possa non più apparire tale....mi sembra tutto troppo sfumato, tutto troppo indefinito, è certamente differente tra una casa e l'altra. Al limite più che definire l'aggettivo "vintage" potremo definire dei momenti che individuano delle epoche in orologerìa...
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Re:Orologi vintage, moderni, contemporanei
« Risposta #76 il: Febbraio 03, 2016, 20:48:49 pm »
Si ma il discorso si complicherebbe non poco rendendolo di fatto poco fruibile e sfruttabile per stabilire con immediatezza, anche se non con assoluta precisione, un periodo prestabilito.
Anni 80 è ancora era del quarzo se non sbaglio, la rinascita avviene alla fine del decennio, orologi nati in quest'epoca possono anche essere considerati vintage senza sbagliare più di tanto.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Istaro

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Re:Orologi vintage, moderni, contemporanei
« Risposta #77 il: Febbraio 04, 2016, 00:37:28 am »
Potremmo persino immaginare che un orologio che in un certo periodo appare vintage in uno successivo il medesimo orologio possa non più apparire tale....mi sembra tutto troppo sfumato, tutto troppo indefinito, è certamente differente tra una casa e l'altra. Al limite più che definire l'aggettivo "vintage" potremo definire dei momenti che individuano delle epoche in orologerìa...

E' esattamente quello che abbiamo fatto ! (Mi sa che ti sei perso uno degli ultimi post...  ;) )

Nell'ultima periodizzazione, abbiamo distinto alcune fasi della storia dell'orologeria denominandole senza utilizzare il termine vintage.

Termine che adoperiamo invece, in un'accezione più generale, per individuare il complesso di quelle fasi che si caratterizzano come "epoca" nettamente distinta da quella attuale.

In quest'accezione, il termine vintage è ovviamente suscettibile di slittamenti col passare degli anni.
Quando interverrà una nuova "frattura epocale", ciò che oggi consideriamo moderno e contemporaneo diventerà vintage...
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

PESSOA67

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Re:Orologi vintage, moderni, contemporanei
« Risposta #78 il: Febbraio 04, 2016, 09:31:34 am »
Tempus fugit..... ;)