Orologico Forum 3.0

Veicoli ibridi: esperienze

ciaca

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Re:Veicoli ibridi: esperienze
« Risposta #30 il: Gennaio 26, 2016, 20:46:00 pm »
Di un "cambio" (inteso come sistema si variazione del rapporto di trasmissione della potenza tra motore e ruote) su un'ibrida (e a maggior ragione su un'auto a combustione) dubito si potrá mai farne a meno.
Neanche nel più evoluto e sfisticato dei sistemi di integrazione tra trazione elettrica e non, perché il campo di utilizzo di un motore a combustione (combinazione di coppia disponibile alla ruota e velocità della ruota) é talmente limitato che senza cambio il motore termico, anche nella più sofisticata delle ibride, sarebbe virtualmente inutile alla trazione (e al massimo utile come gruppo elettrogeno per ricaricare gli accumulatori).
Finché il motore termico deve dare un contributo alla trazione, per me, un cambio non può non esserci. :)
« Ultima modifica: Gennaio 26, 2016, 20:50:28 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

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Re:Veicoli ibridi: esperienze
« Risposta #31 il: Gennaio 26, 2016, 21:48:59 pm »
Di un "cambio" (inteso come sistema si variazione del rapporto di trasmissione della potenza tra motore e ruote) su un'ibrida (e a maggior ragione su un'auto a combustione) dubito si potrá mai farne a meno.
Neanche nel più evoluto e sfisticato dei sistemi di integrazione tra trazione elettrica e non, perché il campo di utilizzo di un motore a combustione (combinazione di coppia disponibile alla ruota e velocità della ruota) é talmente limitato che senza cambio il motore termico, anche nella più sofisticata delle ibride, sarebbe virtualmente inutile alla trazione (e al massimo utile come gruppo elettrogeno per ricaricare gli accumulatori).
Finché il motore termico deve dare un contributo alla trazione, per me, un cambio non può non esserci. :)
Infatti è solo sulle elettriche pure che se ne può fare a meno. Persino gli aerei con motore a scoppio hanno un equivalente al cambio di velocità...invito tk e non rispondere perché so che lui sa cosa sia e come funziona, vediamo se qualcun altro lo sa. Questo anche se questi motori hanno in genere una cubatura unitaria e totale altissima e per ragioni di affidabilità girano molto bassi, hanno poca potenza specifica e quindi tanta coppia in basso, ma nonostante questo un cambio ci vuole per avere prestazioni accettabili e consumi accettabili in diverse condizioni di volo....
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ciaca

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Re:Veicoli ibridi: esperienze
« Risposta #32 il: Gennaio 26, 2016, 22:58:38 pm »
Oltre al sistema di variazione dell'inclinazione delle eliche per limitare il numero di giri al di sotto di un certo valore oltre il quale si generano certi tipi di problemi (meccanici e aerodinamici) che non sto qui ad elencare, senza penalizzare la propulsione, non mi viene in mente nulla
« Ultima modifica: Gennaio 26, 2016, 23:00:54 pm da ciaca »
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mbelt

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Re:Veicoli ibridi: esperienze
« Risposta #33 il: Gennaio 26, 2016, 23:40:46 pm »
Oltre al sistema di variazione dell'inclinazione delle eliche per limitare il numero di giri al di sotto di un certo valore oltre il quale si generano certi tipi di problemi (meccanici e aerodinamici) che non sto qui ad elencare, senza penalizzare la propulsione, non mi viene in mente nulla
Direi che ci siamo, è proprio il meccanismo dell'elica a passo variabile. Filosoficamente assolve alla stessa funzione di una trasmissione a rapporto variabile su una automobile, solo che qui varia l'angolo di incidenza delle palette dell'elica, essenzialmente per avere una efficienza migliore e prestazioni migliori. Perché quei motori hanno proprio per ragioni di affidabilità un arco di giri di funzionamento molto ristretto, anche se basso...... Sui velivoli con minori prestazioni l'elica è a passo fisso, ma quando le prestazioni salgono di tanto arriva il passo variabile, che indubbiamente da molti vantaggi, lo fa funzionare nel range giusto di giri, e per la salvaguardia del motore è importante soprattutto evitare quelli alti....
« Ultima modifica: Gennaio 26, 2016, 23:45:45 pm da mbelt »
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Re:Veicoli ibridi: esperienze
« Risposta #34 il: Gennaio 27, 2016, 00:45:51 am »
Allora il biennio in ingegneria aeronautica prima di mettere i piedi a terra e passare dalle aereovie alle strade asfaltate è servito a qualcosa :)
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guagua72

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Re:Veicoli ibridi: esperienze
« Risposta #35 il: Gennaio 27, 2016, 07:55:39 am »
Nessuno ci porta su Marte con un veicolo ibrido? Peccato, mi mancava nel Forum un Astrofisico o un Astronauta. Ha ha ha ha. Dagli ultimi tre post ho capito solo che le palette o le eliche sono come le trasmissioni boh, non ci ho capito un'accidenti, ma va bene così…...

tick

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Re:Veicoli ibridi: esperienze
« Risposta #36 il: Gennaio 27, 2016, 12:12:15 pm »
Nessuno ci porta su Marte con un veicolo ibrido? Peccato, mi mancava nel Forum un Astrofisico o un Astronauta. Ha ha ha ha. Dagli ultimi tre post ho capito solo che le palette o le eliche sono come le trasmissioni boh, non ci ho capito un'accidenti, ma va bene così…...

Questo forum è pieno di sorprese, spesso non strombazzate. Almeno un paio di individui si occupano di satelliti, almeno un paio sono piloti, e chissà quante altre cose che potrebbero sembrare bizzarre. E' una combriccola bella variata.
tornando offtopic (!) pensa che con l'elica puoi, e normalmente lo fai, scalare per frenare e su alcuni tipi addirittura mettere la retro quando sei per aria. Come diceva mbelt secondo cosa stai facendo configuri un diverso passo, in sostanza e con logiche simili alle vetture "parti in prima" e poi metti dentro le "marce" più alte. Vale anche per le barche.
Le tecnologie delle celle a combustibile, che periodicamente tornano in autotrazione, da sempre sono usate proprio per i veicoli spaziali, su Marte ci si va con quelle e se vai lontano con delle grosse e calde batterie "nucleari". Tecnicamente per andarsene in giro nello spazio servono proprio gli ibridi.
E' un mondo interdisciplinare  :P
« Ultima modifica: Gennaio 27, 2016, 12:13:58 pm da tick28800 »
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ciaca

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Re:Veicoli ibridi: esperienze
« Risposta #37 il: Gennaio 27, 2016, 13:25:52 pm »
Nessuno ci porta su Marte con un veicolo ibrido? Peccato, mi mancava nel Forum un Astrofisico o un Astronauta. Ha ha ha ha. Dagli ultimi tre post ho capito solo che le palette o le eliche sono come le trasmissioni boh, non ci ho capito un'accidenti, ma va bene così…...

Per farla breve, se a parità di giri del motore vari l'inclinazione delle pale dell'elica entro certi valori cambi la spinta dell'elica.
Di fatto è lo stesso effetto che ha un cambio di velocità su un veicolo.
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tick

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Re:Veicoli ibridi: esperienze
« Risposta #38 il: Gennaio 27, 2016, 13:58:24 pm »
Aggiungo solo una nota a quanto scritto da ciaca perchè non è banale: quando tu prendi la patente B puoi guidare indifferentemente la Panda 30 o la Porsche 918, e non serve che spieghi le differenze tra le due. Per gli aerei la cosa è differente in quanto, al netto di alcuni livelli di competenza comuni, per poter ricoprire un ruolo in cabina è necessario un addestramento legato al tipo di velivolo (o alla famiglia) e, appunto, al ruolo che si vuole ricoprire. Questa puntualizzazione solo per dire che quello che scrive ciaca su alcune macchine è una causa, su altre una conseguenza.
Si ricollega bene al discorso precedentemente abbozzato e cioè, indipendentemente dal cambio o meno, cosa mi aspetto da un veicolo ibrido: qualcosa di "smart" per usare un termine in voga. Intendo: siamo stati addestrati ad utilizzare tre pedali ed una leva su cui smanettiamo, massima deviazione da questa pratica è l'uso di un pedale in meno (poi magari torno su Saab). Da un veicolo moderno mi aspetto che sappia lui, meglio di me, come gestire il motore o la combinazione di quelli che monta con una logica chiara. Accelero=>vado più forte, rilascio o freno =>la macchina perde velocità, niente altro. Fino a chè dovrò pensare a quali e quanti motori ho, la discrepanza tra il risultato ottimo e quello nullo o negativo sarà sempre un ostacolo. Mi aspetto che la tecnologia, e non l'addestramento, risolva il problema.
E' evidente dagli interventi che in questa fase c'è ancora strada da fare.
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Re:Veicoli ibridi: esperienze
« Risposta #39 il: Gennaio 27, 2016, 14:18:23 pm »
Citazione
Da un veicolo moderno mi aspetto che sappia lui, meglio di me, come gestire il motore o la combinazione di quelli che monta con una logica chiara. Accelero=>vado più forte, rilascio o freno =>la macchina perde velocità

Ma é quello che già c'è, per esempio, su una prius.
La gestione dei motori, quando e come farli funzionare, se non ho male inteso è tutta demandata alla logica di controllo.
Perfino il cambio, necessario al funzionamento del motore termico, è solo automatico e di fatto "trasparente" all'utente. O sbaglio?
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Re:Veicoli ibridi: esperienze
« Risposta #40 il: Gennaio 27, 2016, 14:59:08 pm »
Citazione
Da un veicolo moderno mi aspetto che sappia lui, meglio di me, come gestire il motore o la combinazione di quelli che monta con una logica chiara. Accelero=>vado più forte, rilascio o freno =>la macchina perde velocità

Ma é quello che già c'è, per esempio, su una prius.
La gestione dei motori, quando e come farli funzionare, se non ho male inteso è tutta demandata alla logica di controllo.
Perfino il cambio, necessario al funzionamento del motore termico, è solo automatico e di fatto "trasparente" all'utente. O sbaglio?

Certo che fa da sola. Intendo cose come "devi stare leggero in questa condizione", "devi sfruttare l'elettrico in quest'altra" e cose così. Chiaro che se affondo partirà sempre il termico, ma se abbiamo programmato i test inquinamento tarocchi potremo anche fare passi avanti in quel senso. Per quello esistono i profili (eco/sport/ecc...), io vorrei vedere questa cosa portata all'estremo. E' una questione di cultura e abitudine del guidatore, ma abbiamo spazio.
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Re:Veicoli ibridi: esperienze
« Risposta #41 il: Gennaio 27, 2016, 15:26:06 pm »
Aggiungo solo una nota a quanto scritto da ciaca perchè non è banale: quando tu prendi la patente B puoi guidare indifferentemente la Panda 30 o la Porsche 918, e non serve che spieghi le differenze tra le due. Per gli aerei la cosa è differente in quanto, al netto di alcuni livelli di competenza comuni, per poter ricoprire un ruolo in cabina è necessario un addestramento legato al tipo di velivolo (o alla famiglia) e, appunto, al ruolo che si vuole ricoprire. Questa puntualizzazione solo per dire che quello che scrive ciaca su alcune macchine è una causa, su altre una conseguenza.
Si ricollega bene al discorso precedentemente abbozzato e cioè, indipendentemente dal cambio o meno, cosa mi aspetto da un veicolo ibrido: qualcosa di "smart" per usare un termine in voga. Intendo: siamo stati addestrati ad utilizzare tre pedali ed una leva su cui smanettiamo, massima deviazione da questa pratica è l'uso di un pedale in meno (poi magari torno su Saab). Da un veicolo moderno mi aspetto che sappia lui, meglio di me, come gestire il motore o la combinazione di quelli che monta con una logica chiara. Accelero=>vado più forte, rilascio o freno =>la macchina perde velocità, niente altro. Fino a chè dovrò pensare a quali e quanti motori ho, la discrepanza tra il risultato ottimo e quello nullo o negativo sarà sempre un ostacolo. Mi aspetto che la tecnologia, e non l'addestramento, risolva il problema.
E' evidente dagli interventi che in questa fase c'è ancora strada da fare.
Forse non ho capito o non mi sono spiegato bene. Assicuro che la guida di un ibrido è quanto di più naturale esista, è come guidare una vettura con cambio automatico con motore termico, con il plus che in moltissime condizioni di marcia hai un silenzio di funzionamento impensabile. Il passaggio tra i diversi motori è trasparente, nel senso che se non ci stai attento non lo senti. Poi naturalmente impari a sfruttarne i vantaggi.....
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Re:Veicoli ibridi: esperienze
« Risposta #42 il: Gennaio 27, 2016, 15:30:18 pm »
Aggiungo solo una nota a quanto scritto da ciaca perchè non è banale: quando tu prendi la patente B puoi guidare indifferentemente la Panda 30 o la Porsche 918, e non serve che spieghi le differenze tra le due. Per gli aerei la cosa è differente in quanto, al netto di alcuni livelli di competenza comuni, per poter ricoprire un ruolo in cabina è necessario un addestramento legato al tipo di velivolo (o alla famiglia) e, appunto, al ruolo che si vuole ricoprire. Questa puntualizzazione solo per dire che quello che scrive ciaca su alcune macchine è una causa, su altre una conseguenza.
Si ricollega bene al discorso precedentemente abbozzato e cioè, indipendentemente dal cambio o meno, cosa mi aspetto da un veicolo ibrido: qualcosa di "smart" per usare un termine in voga. Intendo: siamo stati addestrati ad utilizzare tre pedali ed una leva su cui smanettiamo, massima deviazione da questa pratica è l'uso di un pedale in meno (poi magari torno su Saab). Da un veicolo moderno mi aspetto che sappia lui, meglio di me, come gestire il motore o la combinazione di quelli che monta con una logica chiara. Accelero=>vado più forte, rilascio o freno =>la macchina perde velocità, niente altro. Fino a chè dovrò pensare a quali e quanti motori ho, la discrepanza tra il risultato ottimo e quello nullo o negativo sarà sempre un ostacolo. Mi aspetto che la tecnologia, e non l'addestramento, risolva il problema.
E' evidente dagli interventi che in questa fase c'è ancora strada da fare.
Forse non ho capito o non mi sono spiegato bene. Assicuro che la guida di un ibrido è quanto di più naturale esista, è come guidare una vettura con cambio automatico con motore termico, con il plus che in moltissime condizioni di marcia hai un silenzio di funzionamento impensabile. Il passaggio tra i diversi motori è trasparente, nel senso che se non ci stai attento non lo senti. Poi naturalmente impari a sfruttarne i vantaggi.....

Se leggi il primo messaggio escludevo proprio la Prius in quanto ho potuto guidarla e so come funziona. Intendevo che finchè devi "imparare a sfruttarne i vantaggi" la cosa è ristretta ad una parte pensante del parco guidatori. L'elettronica deve arrivare, nei limiti del possibile, un pezzettino più avanti.
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ciaca

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Re:Veicoli ibridi: esperienze
« Risposta #43 il: Gennaio 27, 2016, 16:41:15 pm »
Io non ho ben capito cosa intendi rispetto a quello che già c'è appunto nella Prius, presa a riferimento dello "stato dell'arte" dell'auto ibrida.

A parte questo però diffido sempre della tecnologia intesa come strumento volto ad evitare che il fruitore "pensi" o "impari".
Perché il confine tra "utile" e "dannoso", pericoloso o diseducativo rischia di essere troppo sottile.
Chi non vuole pensare o imparare ad usare e a sfruttare secondo me farebbe meglio ad andare coi mezzi pubblici.
Il futuro io non lo immagino alla "terminator" con le macchine che pensano al posto degli uomini, o per lo meno non me lo auguro :)
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tick

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Re:Veicoli ibridi: esperienze
« Risposta #44 il: Gennaio 27, 2016, 18:00:26 pm »
Io non ho ben capito cosa intendi rispetto a quello che già c'è appunto nella Prius, presa a riferimento dello "stato dell'arte" dell'auto ibrida.

A parte questo però diffido sempre della tecnologia intesa come strumento volto ad evitare che il fruitore "pensi" o "impari".
Perché il confine tra "utile" e "dannoso", pericoloso o diseducativo rischia di essere troppo sottile.
Chi non vuole pensare o imparare ad usare e a sfruttare secondo me farebbe meglio ad andare coi mezzi pubblici.
Il futuro io non lo immagino alla "terminator" con le macchine che pensano al posto degli uomini, o per lo meno non me lo auguro :)

Ti riporto all'IT ed al modo di intenderla. Android/*nix way: fai quell'accidenti che vuoi e non lamentarti.
Apple way: vivi in un preservativo totale, schiacci un bottone e te lo fai bastare.
Sappiamo già come va il mondo e non voglio aprire una discussione a riguardo. Per il pubblico generale, voglio un approccio Apple like. Sul pubblico generale non posso investire in formazione come faccio per i piloti di un velivolo, è una guerra persa.
Potremmo passare serate alcooliche al bar discutendo del fatto che la tecnologia per la maggioranza sia un utile stimolatore di curiosità e apprendimento, oppure una cosa che finalmente mi permette di spegnere quel fastidioso neurone che ogni tanto boccheggia nel cervello. Ti lascio immaginare la mia idea a riguardo (ti ricordi i telecomandi delle TV di 20 anni fa e quelli con 4 tasti di adesso?).
Fosse per me: mi attacco alla diagnosi, scarico i miei dati di guida, li mappo sui percorsi e riscrivo la logica di controllo. Ti sembra che la sciura Maria possa approcciarsi in questo modo alla cosa? Nemmeno per sogno, accelera->avanti, freno->stop. Se solo deve pensare come migliorare il funzionamento del sistema frenando diverso in autostrada, premendo di meno partenza o cercando di cogliere la rigenerazione in discesa, non siamo ancora dove mi piacerebbe.
Non dico che la cosa non sia curata già adesso, ma qui va raggiunto l'ottimo altrimenti le elettriche pure sono dietro l'angolo, se chi le usa dice "devi farci l'abitudine" allora manca ancora qualcosa.
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