Credo di fare cosa gradita traducendo un altro pezzo dello studio in modo da renderlo disponibile direttamente nel forum per i commenti. Non procedo riga per riga (credo non si potrebbe nemmeno) ma estraggo i dati di sintesi di ogni paragrafo.
Svizzera leader in termini di valore: l’orologio medio svizzero vale 730, quello di HK 27 e il cinese 7 (come numero superano la CH). Gli orologi in metallo prezioso svizzero tra 2000-2014 sono passati da 4000 CHF a 14600 CHF, il 40% delle vendite svizzere.
Record di export: le vendite 2014 su 2013 crescono del 1.8%, livellando la crescita del 38% del settore nel 2010-2014 (record tra i 5 settori export svizzeri: chimica, orologi, strumenti di precisione, metalli, macchine ed elettronica.
Problemi arrivano dalla domanda che cala a HK: drastico calo a HK dopo una crescita dal 2012. Problemi interni e di turismo mancato. In contrasto gli US che sono il secondo mercato più importante continuano una crescita.
I meccanici continuano a guidare le esportazioni: meno che nel 2013 ma nel 2014 i meccanici crescono in volume del 9%, i quarzi scendono del 1%. Dopo 3 milioni di pezzi export persi tra 2011-204 le vendite sono risalite del 3% nel 2015. SW e altri produttori impattano l’export sotto i 200 CHF. Si prevedono forti crescite per gli orologi di lusso nei prossimi mesi (indice a 5.6 su 10), fascia bassa a 4.8 e fascia di mezzo a 4.7.
Scende la fiducia dal 2012: secondo i manager il calo di vendite nella prima metà del 2015 continuerà nella seconda. Per la prima volta dal 2012 ci sono più pessimisti che ottimisti. Ottimismo è limitato ai mercati principali per export ma meno dell’anno scorso.
34% ha previsioni negative per Cina e HW, in aumento dal 13% del 2014. 27% tuttavia si aspetta comunque di crescere in quelle nazioni nei prossimi 12 mesi. All’opposto il 91% si aspetta una crescita negli US contro il 75% del 2014. Questo rende gli US il mercato più interessante quest’anno. Il secondo mercato dell’export (Asia non cinese) rimane forte con 62% che stima crescita. Le scommesse sul futuro vanno su US e India: US stanno uscendo dalla crisi, India aumenta la platea degli acquirenti con crescite del 20% anno sulla gioielleria. Crescite previste anche per i segmenti medio-bassi grazie al lancio di Apple Watch (grafici classifica a pg 9).
Si aaccumulano stock in regione (Cina + HK) che richiede agli svizzeri di fare sconti. Ci sono a stock 6/10 mesi di vendite. Scendono i prezzi di Patek e Panerai (7 e 5 %). Il gruppo Swatch non cala per non creare un problema sul mercato. 81% dice che il calo in Cina è dovuto alle leggi anti corruzione. Nel 2014 solo il 68% si aspettava una decrescita. Questo porta ad un outlook negativo per il 2015.
Forte incremento di vendite a turisti stranieri in Europa: non sono misurate ma stimate in un 5% del mercato globale. Causa franco svizzero i manager si aspettano crescite superiori fuori dalla Svizzera.
Il 57% dice che la domanda estera in calo sarà un problema nei prossimi 12 mesi, ma il CHF presenta un rischio anche maggiore, anche se l’orologeria ha superato la liberazione del cambio meglio di altri settori. Impatto più sugli orologi di fascia medio bassa. La mancanza di manodopera specializzata è un problema che ora conta meno visto il mutato scenario globale. Crescita nella paura per gli SW.
Taglio dei costi per controbattere all’aumento del CHF: non si taglia il costo della manodopera. Si agisce sui listini tra il 5-7% per Montblanc, AP e JLC. Il 12% delle aziende NON ha una strategia per fronteggiare la fornza del CHF e questo indica quanto ciò sia un problema per l’induastria CH degli orologi.
Riporto i dati del grafico di pg 13 perché credo sia indicativo su come reagiscono le aziende: 51% taglio dei costi in varie aree, 43% rinegoziazione coi fornitori, 41% incremento prezzi, 12% non ha idea, 12% contratti flessibili e taglio salari, 10% manda a casa la gente.
Con questo chiudo a pagina 13. Se interessa appena ho tempo procedo con il resto.