Secondo me se ottiene un miglioramento della cronometria rispetto ad altri calibri della casa l'obbiettivo è centrato
Anche questa è un'asserzione avventata.
Perché oltre all'efficacia di una soluzione (la paventata migliore cronometria) bisognerebbe anche valutare l'efficienza, ossia di quanto migliora rispetto ai possibili risvolti negativi che la soluzione può presentare. Per fare un bilancio e comprendere se la scelta è giustificata o resta solo un esercizio di tecnica che offre più problemi che vantaggi.
I Lassale erano i più sottili calibri mai realizzati, quindi si poteva dire che l'obbiettivo era centrato, con riguardo al solo contenimento dello spessore.
Però erano anche estrememnte delicati e antieconomici da riparare, quindi seppur efficaci nel centrare un obbiettivo comunque poco efficienti al punto da essere abbandonati.
La stessa cosa si può affermare dell'alta frequenza, una strada che anch'essa centrava il suo obbiettivo di migliorare la cronometria, ma che l'industria ha abbandonato per i molti problemi che l'alta frequenza creava in altri ambiti diversi dalla sola cronometria e che i soli vantaggi cronometrici (di entità comunque modesta) non potevano compensare.
Di contro in termini di sola efficacia (obbiettivo centrato) ed efficienza (a fronte di quali svantaggi) una spirale in silicio è certamente altrettanto efficace (in termini di eccentricità della spirale nel corso della sua deformazione) e certamente più efficiente, di qualunque sistema a doppia spirale in lega o anche peggio a doppio bilanciere.
Quindi se vogliamo ragionare solo in termini di efficacia sarà bene ricordare anche che hanno avuto sulla cronometria più efficacia i nuovi materiali introdotti ormai oltre mezzo secolo fa (Nivarox e Glucydur) di tutte le complessità meccaniche partorite in un secolo e messe insieme.
e già lo si sta bollando come sostanzialmente inutile.
E anche questa è una mistificazione.
Nessuno sta "bollando" nulla, c'è solo chi non fa atti di fede e celebrazioni a priori, osserva, pensa, si sforza di capire, non acclama per atto di fede tutto ció che viene presentato come "nuovo" o "rivoluzionario" ed esprime delle legittime perplessità.
Esercita cioè quella fondamentale attività dell'umano sapere che è il dubbio e la critica di Kantiana memoria e che in tanti a volte dimenticano nel cassetto quando i nomi sono troppo ingombranti