Orologico Forum 3.0

Royal oak con doppio bilanciere

ilcommesso

Royal oak con doppio bilanciere
« il: Gennaio 27, 2016, 14:33:11 pm »
Il nuovo calibro ha un doppio bilanciere che agisce sullo stesso pignone, come confermato da forumista straniero che ha parlato con Papi; non c'è alcun differenziale o altro sistema che mantenga i due bilancieri separati quindi sembra evidente che funzionino in modo sincrono.

Le influenze esterne saranno meglio assorbite dal "sistema", visto che si dichiara una miglior precisione cronometrica.
Presumo sia difficile regolare i 2 bilancieri in tandem, presumendo che abbiano un comportamento sincrono


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Errol

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Re:Royal oak con doppio bilanciere
« Risposta #1 il: Gennaio 27, 2016, 14:37:35 pm »
Utile o no a me sembra meraviglioso
        

mbelt

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Re:Royal oak con doppio bilanciere
« Risposta #2 il: Gennaio 27, 2016, 15:41:15 pm »
Bellissimo orologio, bellissimo calibro, Giulio ha fatto esattamente quello che mi aveva detto almeno 4 anni fa. Vedendo che avevo indosso il Resonance di Journe, mi disse che ne aveva preso uno perché era curioso di sapere se e come funzionava. Disse che funzionava perfettamente, e che la risonanza avveniva non tramite la platina, ma tramite l'aria, tant'è che isolando in campana di vetro i due bilancieri del resonance, la risonanza non c'era più. Ma mi disse anche che nei suoi costanti esperimenti sulla cronometria, perché ogni grande orologiaio è grande solo se fa questo tipo di cose, contrariamente a quello che credono tanti appassionati, mi disse di aver scoperto che in termini cronometrici otteneva un risultato analogo con due spirali montate a 180 gradi rispetto all'asse del bilanciere, ed è quello che ha fatto con questo orologio. Do per scontato che andrà benissimo, conoscendo Papi. E sicuramente è meno poetico rispetto al Journe, ma anche più semplice ed economico da costruire, e probabilmente meno delicato e laborioso nella messa a punto.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Re:Royal oak con doppio bilanciere
« Risposta #3 il: Gennaio 27, 2016, 16:05:12 pm »
Non ho capito se i ponti sono fatti con rivestimento particolare tipo PVD o DLC, o altro visto che sono neri.
Per i due bilancieri solo il costruttore può dare delucidazioni, ad ogni modo se condividono lo stesso asse sono coassiali, mentre lo scappamento sembra univoco per il tandem, quindi un plateau, un ellipse,  un'ancora e una ruota scappamento per tutto il sistema. Per la regolazione credo si debba necessariamente agire, salvo sorprese, sulle masselotte di entrambi i volantini, cosa che tra l'altro denota una certa complessità operativa.
L'utilità del sistema la ignoro, può anche essere che la maggior massa spostata dai due volantini unita alla doppia spirale aiuti la regolarità (anche se gli attriti dovrebbero essere maggiori di un singolo bilanciere credo)ma siamo nel campo delle ipotesi. :)
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Re:Royal oak con doppio bilanciere
« Risposta #4 il: Gennaio 27, 2016, 16:10:52 pm »
Interessante sarebbe vedere bene come sono uniti tra loro i bilancieri e come si smontano per la manutenzione. :)
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
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-Samuel Johnson-

ciaca

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Re:Royal oak con doppio bilanciere
« Risposta #5 il: Gennaio 27, 2016, 16:30:58 pm »
Scusate, non capisco bene la differenza tra il resonance di Journe e questo doppio bilanciere di Papi.
Concettualmente il fenomeno della risonanza armonica tra due sistemi oscillanti si basa appunto sulla trasmissione dell'energia attraverso l'aria o altro mezzo sotto forma di onde di pressione.
Il fenomeno dei pendoli risonanti, per esempio, già osservato da Huygens nella metà del '600, o del diapason.

In questo sistema di Papi sembra che un bilanciere sia quello attivo, detto eccitatore, collegato al treno del tempo e quindi messo in oscillazione forzata, mentre l'altro detto risonatore dovrebbe essere libero e appunto messo in risonanza col primo al fine di sfruttare il vantaggio del fenomeno, che in sintesi è un notevole immagazzinamento di energia e un aumento del l'ampiezza dell'oscillazione a parità di forza applicata all'eccitatore, oltre a quello di avere due sistemi oscillanti che tendendo ad influenzarsi a vicenda permettono di compensare gli "errori" l'uno dell'altro.

Posto che questa è la base teorica del fenomeno mi sfugge la differenza tra come l'ha fatto Journe e come l'ha fatto Papi, oltre all'evidenza che nel Journe i bilancieri sono montati su due ponti differenti, affiancati e non sovrapposti.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Royal oak con doppio bilanciere
« Risposta #6 il: Gennaio 27, 2016, 17:00:04 pm »
Quello di Journe è un movimento sdoppiato in tutto a partire dal bariletto
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
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-Samuel Johnson-

Re:Royal oak con doppio bilanciere
« Risposta #7 il: Gennaio 27, 2016, 17:07:16 pm »
Interessante sarebbe vedere bene come sono uniti tra loro i bilancieri e come si smontano per la manutenzione. :)



Sembrerebbe un perno unico che tiene entrambi

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Re:Royal oak con doppio bilanciere
« Risposta #8 il: Gennaio 27, 2016, 17:46:49 pm »
Per i due bilancieri solo il costruttore può dare delucidazioni, ad ogni modo se condividono lo stesso asse sono coassiali, mentre lo scappamento sembra univoco per il tandem, quindi un plateau, un ellipse,  un'ancora e una ruota scappamento per tutto il sistema. Per la regolazione credo si debba necessariamente agire, salvo sorprese, sulle masselotte di entrambi i volantini, cosa che tra l'altro denota una certa complessità operativa.

Se il secondo bilanciere gira e non è decorativo :), c'è sicuramente anche un maggior assorbimento di energia che sarà da compensare in qualche modo. Sarebbe da conoscere la riserva.
Se poi condividono l'asse e vi sono vincolati, direi proprio che la risonanza non è la strada seguita. Ma vai a sapere.
Magari quello che sembra un asse è una sorta di frizione/giunto/differenziale.
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ciaca

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Re:Royal oak con doppio bilanciere
« Risposta #9 il: Gennaio 27, 2016, 18:15:00 pm »
È impossibile che condividano lo stesso asse, non avrebbe alcun senso fisico e il secondo bilanciere sarebbe soltanto un inutile gravame :)
Per sfruttare il fenomeno della risonanza i due oscillatori devono essere indipendenti e non solidali.
Quindi fisicamente devono ruotare su due assi differenti seppur geometricamente coincidenti.
Altro, oltre al fenomeno della risonanza, non mi viene in mente per giustificare lo sdoppiamento del bilanciere, se non una presa in giro che non è ipotesi plausibile visto che stiamo parlando di uno dei più Grandi orologiai viventi :)

Citazione
Quello di Journe è un movimento sdoppiato in tutto a partire dal bariletto

Me lo spiegate meglio?
Due bariletti, un solo treno del tempo e due scappamenti con due ancore?
Mi sfugge qualcosa..
« Ultima modifica: Gennaio 27, 2016, 18:20:31 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

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Re:Royal oak con doppio bilanciere
« Risposta #10 il: Gennaio 27, 2016, 18:17:42 pm »
È impossibile che condividano lo stesso asse, non avrebbe alcun senso fisico e il secondo bilanciere sarebbe soltanto un inutile gravame :)

L'asse lo condividono di sicuro, magari non sono solidali. A occhio girano uno per parte.
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Re:Royal oak con doppio bilanciere
« Risposta #11 il: Gennaio 27, 2016, 18:23:37 pm »
È impossibile che condividano lo stesso asse, non avrebbe alcun senso fisico e il secondo bilanciere sarebbe soltanto un inutile gravame :)
Per sfruttare il fenomeno della risonanza i due oscillatori devono essere indipendenti e non solidali.
Quindi fisicamente devono ruotare su due assi differenti seppur geometricamente coincidenti.
Altro, oltre al fenomeno della risonanza, non mi viene in mente per giustificare lo sdoppiamento del bilanciere, se non una presa in giro che non è ipotesi plausibile visto che stiamo parlando di uno dei più Grandi orologiai viventi :)

Citazione
Quello di Journe è un movimento sdoppiato in tutto a partire dal bariletto

Me lo spiegate meglio?
Due bariletti, un solo treno del tempo e due scappamenti con due ancore?
Mi sfugge qualcosa..

Che Papi ci prenda in giro è escluso, una spiegazione c'è, risonanza oppure no.
Eppure tutto porterebbe a pensare che si tratti di qualcosa di diverso, vedremo se ne sapremo di più in seguito. :)
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Re:Royal oak con doppio bilanciere
« Risposta #12 il: Gennaio 27, 2016, 18:26:06 pm »
È impossibile che condividano lo stesso asse, non avrebbe alcun senso fisico e il secondo bilanciere sarebbe soltanto un inutile gravame :)

L'asse lo condividono di sicuro, magari non sono solidali. A occhio girano uno per parte.


Ad occhio sull'immagine di buchinafina sembrerebbe di si, ma in orologeria spesso le cose non sono ciò sembrano. ;)
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Re:Royal oak con doppio bilanciere
« Risposta #13 il: Gennaio 27, 2016, 18:27:58 pm »
È impossibile che condividano lo stesso asse, non avrebbe alcun senso fisico e il secondo bilanciere sarebbe soltanto un inutile gravame :)

L'asse lo condividono di sicuro, magari non sono solidali. A occhio girano uno per parte.


Ad occhio sull'immagine di buchinafina sembrerebbe di si, ma in orologeria spesso le cose non sono ciò sembrano. ;)

Senza dubbio, qui sei tu che smonti le rotelle e dovresti avere l'occhio clinico anche se capisco che indovinare da una fotografia cosa abbia fatto uno come Papi non è cosa da tutti.
In ogni caso, per qualunque principio si muova, il secondo bilanciere l'energia da qualche parte la prende.
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ciaca

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Re:Royal oak con doppio bilanciere
« Risposta #14 il: Gennaio 27, 2016, 18:31:58 pm »
È impossibile che condividano lo stesso asse, non avrebbe alcun senso fisico e il secondo bilanciere sarebbe soltanto un inutile gravame :)

L'asse lo condividono di sicuro, magari non sono solidali. A occhio girano uno per parte.

A meno che non siano due assi concentrici (volgarmente uno dentro l'altro) con i bilancieri che fanno Ciascuno da appoggio per l'altro, con l'eccitatore poggiato a sua volta lato platina e il risonatore ancorato al ponte con annesso sistema antiurto :)
« Ultima modifica: Gennaio 27, 2016, 18:34:02 pm da ciaca »
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