Giorgio, io il tuo dubbio lo condivido e l'ho scritto mille volte, ed in generale trovo che in questa nuova epoca della "complessità" rivolta alla precisione di marcia manchi un elemento essenziale: la prova di fatto.
Troppo spesso questi esercizi di meccanica complessa vengono descritti come "efficaci" senza che poi vi sia una prova, scientifica, sperimentale e ben documentata, di quanto sia tangibile tale efficacia; cosa che viene lasciata alla buona volontà di chi ha speso svariate decine di migliaia di euro, se non centinaia, per accaparrarsene una (anche a costo di tollerare casse enormi e goffi patacconi ai limiti della portabilità) per il solo amore della meccanica complessa.
Prove che dovrebbe essere cura delle case e degli orologiai diffondere, e delle riviste di settore verificare e documentare, al di la delle solite frasi ad effetto di circostanza che al massimo fanno da corollario a queste proposte.
Invece, come al solito in questo settore, si naviga nelle nebbie e nella più profonda reticenza.
Perchè poi oltre a valutare l'efficacia di molta di questa meccanica complessa, bisognerebbe poter valutare anche l'efficienza, ossia quanto rende in termini di efficacia in rapporto a quanto complesso diventa farla funzionare bene nel tempo.
Temo anche che il tutto sia inserito in un ulteriore equivoco di fondo, ossia che "complesso" è "pregiato", a prescindere dalla sua efficacia e della sua efficienza. Perchè il "complesso" sottende che per farlo ci vogliano delle professionalità di rara maestria: e questo è vero solo in minima parte, perchè certamente la complessità è figlia di orologiai altamente qualificati, ma la manifattura indistriale moderna di cui è figlia questa complessità riproporziona il pregio di queste cose in modo sostanziale. Perchè non sono le mani magiche di un genio a fare queste cose, ma le macchine moderne che offrono precisione e possibilità precluse agli artigiani.
E io nel vedere questo movimento, al contrario di molti, vedo un manufatto che non mi emoziona: un'idea non troppo ingegnosa ne innovativa, una ridondanza che mi appare evidente, una fattura industriale, seppur di altissimo livello, di cui sono risultato le linee delle scheletrature e le finiture delle platine, tutto estremamente "freddo" e, ai miei occhi, privo di particolare fascino.
Insomma, a me davanti a questo esempio di moderna meccanica complessa i polsi non tremano.