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Artigianalità e dintorni

ALAN FORD

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Artigianalità e dintorni
« il: Febbraio 04, 2016, 09:32:52 am »
Molto spesso si parla dei vecchi metodi artigianali nella realizzazione di casse e movimenti, esaltati ovviamente con discreto disprezzo di quelli realizzati con nuove tecnologie.
Però anche le nuove tecnologie dovrebbero essere analizzate, le moderne macchine CNC a 5 assi, le elettroerosioni, i proiettori di profili...
Ecco, queste meraviglie tecnologiche sono realizzate dall'uomo, poi sono utilizzate per realizzare nel nostro caso orologi, non credete che alla fine della giostra anche l'orologio realizzato in maniera industriale meriti rispetto perché non è nato sugli alberi ma sempre frutto dell'ingegno umano?

PESSOA67

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Re:Artigianalità e dintorni
« Risposta #1 il: Febbraio 04, 2016, 10:07:58 am »
La differenza che mi salta agli occhi è che se al tempo dell'artigiano il rapporto era sottolineo quasi 1:1 tra lui e l'orologio che costruiva con pochi collaboratori utilizzando alcune macchine ed utensili che si poteva quasi costruire da sè oggi questo rapporto è inesistente.
Si parte da molto più lontano, vengono coinvolte molte più persone e processi e macchine per fornire ad una Maison gli strumenti per poi ripartire con il loro lavoro interno fatto a sua volta da molte altre persone ognuna con la propria funzione specifica.
Se Dufour è 1:1 con l'orologio che costruisce più ok spirale bilancere e altro che non so, immagina cosa sia all'interno di una Maison.
Maison formata da eccellenti professionisti e mi permetto un'altra sottolineatura per carità (molte volte abbiamo detto quanto ammiriamo il solo orologiaio di paese che è capace di riparare un orologio...io sono tra questi ammiratori...) per cui io non sottovaluto il prodotto moderno anzi, però sono realtà troppo "distanti".
Ci vedo questa differenza di base, ce ne saranno molte altre immagino...
   

Re:Artigianalità e dintorni
« Risposta #2 il: Febbraio 04, 2016, 10:18:57 am »
Vedi Ale, hai assolutamente ragione nel sottolineare che queste straordinarie macchine che rasentano la perfezione e semplificano il lavoro, sono alla fin fine frutto dell'ingegno dell'uomo e quindi dovrebbero,e lo sono, celebrate in quanto tali, difatti se consideri il mercato dell'orologeria degli ultimi 20 anni non potrai far altro che attestare quanto queste macchine siano state importanti, fondamentali, al pari della "comunicazione", per lo straordinario successo di mercato e di pubblico di marchi come Rolex, Omega, PP e tutti gli altri.....ma.....ma c'è un ma.....tu, Angelo,Ermanno, Leo, Sandro e tutti gli altri qui che vivono questa come una passione....credo volete, vogliamo, che dietro ad un segna tempo ci sia di più che una buona macchina perfettamente assemblata.....il desiderio, l'ambizione, la speranza è che si possa scorgere la "POESIA".... la poesia del Maestro che è li nelle mattine più umide a levigare per il migliore degli anglage, è li che "disegna" un quadrante originale e straordinario dopo aver osservato e amato i grandi del passato...
d'altronde siamo qui ogni volta a celebrare Journe, Daniels, Roth, Genta ecc....non per le straordinarie macchine che hanno permesso la realizzazione dei loro orologi ma per l'idea che c'è dietro il loro lavoro.

E infine aggiungo che l'imperfezione dell'artiginalità spesso, personalmente, mi affascina e stanca meno della perfezione della macchina...sarà perchè spesso nell'orologeria inseguo l'artista più che l'ingegnere.

Re:Artigianalità e dintorni
« Risposta #3 il: Febbraio 04, 2016, 11:24:56 am »
Molto spesso si parla dei vecchi metodi artigianali nella realizzazione di casse e movimenti, esaltati ovviamente con discreto disprezzo di quelli realizzati con nuove tecnologie.
Però anche le nuove tecnologie dovrebbero essere analizzate, le moderne macchine CNC a 5 assi, le elettroerosioni, i proiettori di profili...
Ecco, queste meraviglie tecnologiche sono realizzate dall'uomo, poi sono utilizzate per realizzare nel nostro caso orologi, non credete che alla fine della giostra anche l'orologio realizzato in maniera industriale meriti rispetto perché non è nato sugli alberi ma sempre frutto dell'ingegno umano?


Un plauso ha chi ha inventato e perfezionato queste macchine, un pò meno a chi le usa tutti i giorni a catenella, senza doti o passioni particolari, ma semplicemente per guadagnarsi la pagnotta.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

mbelt

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Re:Artigianalità e dintorni
« Risposta #4 il: Febbraio 04, 2016, 12:42:31 pm »
Molto spesso si parla dei vecchi metodi artigianali nella realizzazione di casse e movimenti, esaltati ovviamente con discreto disprezzo di quelli realizzati con nuove tecnologie.
Però anche le nuove tecnologie dovrebbero essere analizzate, le moderne macchine CNC a 5 assi, le elettroerosioni, i proiettori di profili...
Ecco, queste meraviglie tecnologiche sono realizzate dall'uomo, poi sono utilizzate per realizzare nel nostro caso orologi, non credete che alla fine della giostra anche l'orologio realizzato in maniera industriale meriti rispetto perché non è nato sugli alberi ma sempre frutto dell'ingegno umano?


Un plauso ha chi ha inventato e perfezionato queste macchine, un pò meno a chi le usa tutti i giorni a catenella, senza doti o passioni particolari, ma semplicemente per guadagnarsi la pagnotta.
Nulla in contrario a celebrare la genialità delle macchine. Ma se vengono usate per sfornare un numero altissimo di orologi industriali, fatti pagare a cifre da manufatto, io non sono interessato.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ciaca

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Re:Artigianalità e dintorni
« Risposta #5 il: Febbraio 04, 2016, 13:06:11 pm »
Se l'orologio fosse una utility, venduto come tale e con prezzi conseguenti, nulla da eccepire. La produzione industriale da queste macchine ha avuto solo vantaggi, maggiore precisione, maggiori lavorazioni possibili, maggiore produttività e nel complesso maggiore qualità in tempi e a costi molto minori. E sugli orologi industriali fatti in grande serie i risultati sono evidenti, basta prendere in mano un Rolex vecchio corso e uno di ultima generazione, la differenza è tangibile e percepibile anche da chi poco o nulla capisce di orologi. Il salto epocale è macroscopico ed evidente.
E non solo negli assemblaggi e nell'orologio in tutte le sue parti visibili, ma anche nei movimenti: un 4130 è un calibro industriale realizzato con una cura relativamente superiore a quella di un altro calibro industriale come il 4030 (El primero) sostituito. Proprio grazie alla maggiore precisione e alla più ampia gamma di operazioni che le nuove cnc sono in grado di realizzare (senza alcun intervento umano come nessun intervento umano c'era sullo zenith el primero).

Il problema è sull'alta orologeria, quella il cui pregio supplementare (e conseguente costo) da sempre giace nella cura senza compromessi e nell'elevato apporto di qualifiche artigianali per la sua realizzazione, e che invece nel tempo è stata declassata nel campo dell'orologeria industriale proprio perché i nuovi sistemi di produzione consentono di ottenere livelli di finitura apparentemente equivalenti agli occhi del profano, con grande risparmio di tempi e costi legati soprattutto all'impiego di manodopera sempre meno qualificata e sempre più lontana dall'arte di fare orologi, arte ormai demandata alle macchine a controllo numerico.

Perdendosi così quel presupposto di "opera d'arte" (intesa nel senso di manufatto realizzato a regola d'arte) che ne giustifica la ragion d'essere insieme all'elevato contenuto di pregio delle meccaniche (anche questo fattore molto sfumato nel tempo) anche il "valore" nonché il rapporto tra questo e il prezzo (come detto più volte pompato dalla forza del marchio dove quest'industria concentra buona parte dei suoi investimenti) é andato completamente perso, insieme a tutta la "poesia" che tale artigianalità é in grado di evocare e che in molti casi, mentendo, le case continuano a raccontare.

L'esempio classico in tal senso è il Patek 5711 (ma estensibile a tutta la linea Nautilus) o il Royal oak 15400 (ma anche i tanti off shore) o ancora il nuovo Overseas.
Orologi in molti casi ben fatti, ma assolutamente privi di quel contenuto di pregio supplementare tale da giustificare un prezzo di 3 volte un Rolex (per esempio) che già di per se appare a sua volta spropositato rispetto a quello di altri orologi di pari tipologia.

Le macchine hanno fatto saltare tutti i rapporti tra valore e prezzo, e hanno permesso alle case la via facile di spremere i marchi piuttosto che investire in orologeria e orologiai. Imboccando così una strada di decadenza (concettuale ancor prima che produttiva) dalla quale difficilmente riusciranno ad uscire.
« Ultima modifica: Febbraio 04, 2016, 13:17:23 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

ALAN FORD

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Re:Artigianalità e dintorni
« Risposta #6 il: Febbraio 04, 2016, 14:38:37 pm »
Io veramente volevo esaltare la crescita delle macchine, anche quelle opera dell'uomo, vero che l'argomento avrei dovuto svilupparlo in un forum di macchine utensili, però siccome sono largamente utilizzate in orologeria mi piaceva evidenziare questo tipo di progresso che comunque ha portato vantaggi all'orologeria industriale come Rolex IWC ,Omega ed altri.
Poi le opere degli artigiani indipendenti sono altro, loro le CNC non sanno neanche cosa siano.

Re:Artigianalità e dintorni
« Risposta #7 il: Febbraio 04, 2016, 17:02:35 pm »
Se ci sono le vedove dei Patek degli anni 70 quando ancora il marchio sfornava meno di 7000 pezzi l'anno, non vedo come si possa ritenere miglioria l'ampliamento della produzione di n volte grazie ai cnc. Questo vale per la lavorazione artigianale non a discapito della qualità, se è vero che i Patek di una certa data e di un certo tipo sono molto più rifiniti e curati di quelli odierni.
Il miglioramento delle lavorazioni coi cnc io la vedo solo se i movimenti di oggi sono superiori in tutto(classe, bellezza, finiture, accuratezza) a quelli di una volta, in Patek(ma anche in altri come VC o AP) ad esempio è vero il contrario.
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ciaca

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Re:Artigianalità e dintorni
« Risposta #8 il: Febbraio 04, 2016, 17:21:27 pm »
I miglioramenti li vedi su tutto ciò che veniva fatto industrialmente ieri come oggi, perché migliori sono i sistemi di produzione industriale.
Su ciò che invece una volta era fatto artigianalmente perchè a livello industriale non era fattibile, vedi oggi un peggioramento perché se pur fattibili a livello industriale con i moderni sistemi di produzione quelle lavorazioni fatte artigianalmente sono comunque di altro livello.

Esempio classico gli anglage che una volta si facevano con stecco di bosso e olio di gomito (e solo sui movimenti di alto lignaggio propri della c.d. "alta orologeria") e che oggi vengono tirati via a macchina (come un tempo non si riusciva a fare) senza alcuna cura e con risultati che tradiscono la dozzinalitá di un prodotto fatto in grande serie che non ha più nulla del pregio che dovrebbe avere un manufatto d'alta orologeria, ossia fatto in piccola serie e senza alcun compromesso nella cura dei particolari più reconditi.

Le moderne macchine sono strumenti affascinanti e certamente fondamentali per l'industria, ma nel momento in cui invadono il campo del prodotto artigianale diventano deleterie perché squalificano un certo tipo di produzione oltre a rendere sempre meno possibile l'esercizio della professione artigiana con ciò che comporta in termini di perdita di conoscenze che si tramandano di generazione in generazione e che sempre più rischiano di scomparire.

Problema che non è solo del settore orologiero ma di tutti quelli in cui v'era una forte componente artigianale.
« Ultima modifica: Febbraio 04, 2016, 17:28:44 pm da ciaca »
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Re:Artigianalità e dintorni
« Risposta #9 il: Febbraio 04, 2016, 17:32:39 pm »
Io veramente volevo esaltare la crescita delle macchine, anche quelle opera dell'uomo, vero che l'argomento avrei dovuto svilupparlo in un forum di macchine utensili, però siccome sono largamente utilizzate in orologeria mi piaceva evidenziare questo tipo di progresso che comunque ha portato vantaggi all'orologeria industriale come Rolex IWC ,Omega ed altri.
Poi le opere degli artigiani indipendenti sono altro, loro le CNC non sanno neanche cosa siano.
Ed invece le usano anche loro, certo non per fare tutto, ma per fare i pezzi di base sì, e per fortuna, direi pure.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

S.M.

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Re:Artigianalità e dintorni
« Risposta #10 il: Febbraio 07, 2016, 19:32:48 pm »
Io non sono poetico come Claudio o Marco, io sono più pragmatico.

Quello che a me da più fastidio, oltre il fatto che il prezzo non è più rapportato al pregio, è che nell'epoca delle macchine non esiste più l'esclusività.
Esclusività data dal fatto oggettivo che un artigiano, un Maestro, una piccola maison di una volta, poteva sfornare quel tot. numero di orologi e non più. Semplicemente perchè non aveva orologiai per farne di più.
Se riuscivi ad arrivare a possedere una di queste creazioni, potevi considerarti fortunato. Uno dei (relativamente) pochi privilegiati.

Ora tutto è finito.
A meno di non disturbare quei quattro indipendenti rimasti, tu compri un orologio che potrebbe essere replicato all'infinito in qualsiasi momento. Il mercato vuole 10.000 pezzi? A voi......
100.000?, 1.000.000? che problema è?
Apriamo una nuova linea od esternalizziamo qualche lavorazione, prendiamo 10 ragazzotti usciti da scuola et voilà, eccoli pronti.

Quando davvero si potrà ricavare quasi tutto con una stampante 3D, anche il pregio industriale di lavorazioni ora lunghe e complicate sparirà; ma credete che il prezzo scenderà? Eh No !!
Continueranno a spacciare per manufatto pregiato qualcosa che non lo è più da mezzo secolo od oltre.

Ecco, in sintesi a me dispiace non poter pensare di avere un qualcosa che è stato fatto da quel laboratorio perchè era l'unico che sapeva farlo, e in quel numero di pezzi e non uno di più.
« Ultima modifica: Febbraio 07, 2016, 19:34:55 pm da S.M. »
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

guagua72

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Re:Artigianalità e dintorni
« Risposta #11 il: Febbraio 07, 2016, 22:01:21 pm »
Come assolvere al proprio compito da forumisti sul tema dell'artigianalità. E' già stato detto tutto. Poiché l'orologio non ha alcuna utilità la sola e unica differenza sta nell'esclusività. Se tale esclusività sia poi riconducibile a delicatissimi ed innovativi procedimenti o a incisori del 700 non fa alcuna differenza.

S.M.

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Re:Artigianalità e dintorni
« Risposta #12 il: Febbraio 08, 2016, 07:08:15 am »
Come assolvere al proprio compito da forumisti sul tema dell'artigianalità. E' già stato detto tutto. Poiché l'orologio non ha alcuna utilità la sola e unica differenza sta nell'esclusività. Se tale esclusività sia poi riconducibile a delicatissimi ed innovativi procedimenti o a incisori del 700 non fa alcuna differenza.
Vero, però qui di innovativi e delicatissimi procedimenti se ne vedono ben pochi....
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guagua72

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Re:Artigianalità e dintorni
« Risposta #13 il: Febbraio 08, 2016, 09:22:50 am »
Come assolvere al proprio compito da forumisti sul tema dell'artigianalità. E' già stato detto tutto. Poiché l'orologio non ha alcuna utilità la sola e unica differenza sta nell'esclusività. Se tale esclusività sia poi riconducibile a delicatissimi ed innovativi procedimenti o a incisori del 700 non fa alcuna differenza.
Vero, però qui di innovativi e delicatissimi procedimenti se ne vedono ben pochi....
La speranza è l'ultima a morire, ma in questo Forum qualcosina si è visto