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Finalmente il voto ai cinesi!

Istaro

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Re:Finalmente il voto ai cinesi!
« Risposta #15 il: Febbraio 08, 2016, 20:11:33 pm »
L'integrazione della comunità cinese nel tessuto civico di Milano sarebbe una bella cosa... se la partecipazione massiccia alle primarie del PD avesse questo significato.
Ma purtroppo non lo ha.

1) I cinesi che hanno partecipato in massa non sono cittadini italiani, non tutti almeno.
Infatti, le primarie del PD consentivano la partecipazione anche ai "cittadini stranieri" (cioè persone che hanno la cittadinanza di un altro Paese) regolarmente residenti in Italia.
Bella cosa, qualcuno potrebbe dire. Se non fosse che potranno votare alle amministrative solo quelli che hanno la cittadinanza di un Paese comunitario. Per cui hanno concorso alla selezione dei candidati anche persone che non li potranno votare... (e questo è accaduto anche con i sedicenni).

2) Non abbiamo assistito al caso di singoli cinesi (senegalesi, svizzeri, marocchini, peruviani...) che si siano recati ai seggi.
Abbiamo assistito a gruppi di cinesi mobilitati per l'occasione, quindi non animati da spirito di partecipazione civica.
Mobilitati da chi? Per quali interessi?

Un tempo, di fronte a queste cose, la Repubblica gridava allo scandalo delle "truppe cammellate" e del "voto di scambio". Cioè di alterazione della volontà del corpo elettorale.
Se però lo fanno i "progressisti", tutto in regola.

Peraltro, si tratta di un vizietto che sembra radicarsi.
Tre anni fa, a Roma, abbiamo assistito a gruppi di zingari in fila ai seggi delle primarie PD per il sindaco. I quali, interrogati sulle motivazioni della loro presenza, ammisero candidamente di essere stati pagati 10 euro ciascuno per andare a votare (per inciso, sostenevano il candidato sindaco "più onesto" della storia della Capitale...).
Il fatto scandalizzò persino qualche membro della Direzione romana del partito, prontamente zittito.

3) Il caso dei cinesi è - a mio avviso - ancora più grave.
Perché i "capibastone" capaci di mobilitare i membri di questa comunità sono esponenti mafiosi.
E non è segno di "xenofobia" o "razzismo" denunciare questa realtà, così come non è segno di ostilità preconcetta verso siciliani, calabresi, campani la denuncia del voto di scambio contrattato con mafia, 'ndranghita, camorra.
Anzi, sarebbe dovere civico fare queste denunce. Sempre...
« Ultima modifica: Febbraio 08, 2016, 21:24:56 pm da Istaro »
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

ciaca

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Re:Finalmente il voto ai cinesi!
« Risposta #16 il: Febbraio 08, 2016, 20:15:33 pm »
Ma che il progetto dei progressisti sia quello di arruolare tutti i clandestini e gli sbandati in transito per il bel paese nel proprio "corpo elettorale", sempre più scarno e privato di quelli che una volta erano i "militanti", mi pare lo abbiano capito tutti, pure Marco che fa finta di parlare di cose "alte" e che peró con la realtà c'entrano come il signore degli anelli :)

Come è ben chiaro a tutti il futuro che una certa politica immagina per questo paese, ossia di farne rifugio per i disperati e banditi da mezzo mondo, in sostanza una novella isola della tortuga in mezzo al mediterraneo a elle porte dell'europa.
« Ultima modifica: Febbraio 08, 2016, 20:43:15 pm da ciaca »
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mbelt

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Re:Finalmente il voto ai cinesi!
« Risposta #17 il: Febbraio 08, 2016, 21:14:26 pm »
In effetti tra i tanti stringenti problemi della nazione, tra femminicidio, quote rosa, unioni civili e omicidio stradale, desta scalpore che il legislatore non si sia preoccupato di normare un ambito di così rilevante interesse come le "primarie", con un così forte impatto sulla vita quotidiana dei cittadini.

Citazione
Al momento sono una iniziativa privata di alcuni partiti.

"Privata" coi soldi dei cittadini però, quelli che "votano" e quelli che pagano i fondi che i partiti si mettono in pancia per allestire anche questi teatrini.
Sarà il famoso "prezzo della democrazia"?!
No, Angelo, le primarie le pagano i partiti. Certo nutrite da quelle vergogna che continua ad essere il finanziamento pubblico, contro cui il mio partito si batte da circa....vediamo i po' ... 40 anni, con un referendum pure vinto e tradito negli anni 90.
Preciso che comunque fare o non fare primarie non dà diritto ad avere più finanziamento pubblico: i soldi sono sempre gli stessi, poi si può tenerli in cassa, o fare le primarie. Preferisco le primarie.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

mbelt

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Re:Finalmente il voto ai cinesi!
« Risposta #18 il: Febbraio 08, 2016, 21:22:50 pm »
L'integrazione della comunità cinese nel tessuto civico di Milano sarebbe una bella cosa... se la partecipazione massiccia alle primarie del PD avesse questo significato.
Ma purtroppo non lo ha.

1) I cinesi che hanno partecipato in massa non sono cittadini italiani, non tutti almeno.
Infatti, le primarie del PD consentivano la partecipazione anche ai "cittadini stranieri" (cioè persone che hanno la cittadinanza di un altro Paese) regolarmente residenti in Italia.
Bella cosa, qualcuno potrebbe dire. Se non fosse che potranno votare alle amministrative solo quelli che hanno la cittadinanza di un Paese comunitario. Per cui hanno concorso alla selezione dei candidati anche persone che non li potranno votare... (e questo è accaduto anche con i sedicenni).

2) Non abbiamo assistito al caso di singoli cinesi (senegalesi, svizzeri, marocchini, peruviani...) che si siano recati ai seggi.
Abbiamo assistito a gruppi di cinesi mobilitati per l'occasione, quindi non animati da spirito di partecipazione civica.
Mobilitati da chi? Per quali interessi?

Un tempo, di fronte a queste cose, la Repubblica gridava allo scandalo delle "truppe cammellate" e del "voto di scambio". Cioè di alterazione della volontà del corpo elettorale.
Se però lo fanno i "progressisti", tutto in regola.

Peraltro, si tratta di un vizietto che sembra radicarsi.
Tre anni fa, a Roma, abbiamo assistito a gruppi di zingari in fila ai seggi delle primarie per il sindaco. I quali, interrogati sulle motivazioni della loro presenza, ammisero candidamente di essere stati pagati 10 euro ciascuno per andare a votare (per inciso, sostenevano il candidato sindaco "più onesto" della storia della Capitale...).
Il fatto scandalizzò persino qualche membro della Direzione romana del partito, prontamente zittito.

3) Il caso dei cinesi è - a mio avviso - ancora più grave.
Perché i "capibastone" capaci di mobilitare i membri di questa comunità sono esponenti mafiosi.
E non è segno di "xenofobia" o "razzismo" denunciare questa realtà, così come non è segno di ostilità preconcetta verso siciliani, calabresi, campani la denuncia del voto di scambio contrattato con mafia, 'ndranghita, camorra.
Anzi, sarebbe dovere civico fare queste denunce. Sempre...
Ma proprio no, queste denunce sono un mix di xenofobia ( o peggio) e pure disinformazione che stai facendo. 1) alle primarie votano solo persone con certificato elettorale italiano, quindi i comunitari non possono votare. Se è successo vuol dire che qualcuno ha violato le regole; 2) caro Gianni, sei xenofobo. Già lo sospettavo ora ne sono certo. Le camarille, le truppe cammellate, i voti di scambio, anche mafioso, i clientelare, non le fanno solo gli stranieri cittadini italiani, le fanno anche gli italiani. Anzi, non tanto a Milano, ma in molte regioni del sud si vota quasi solo così. E peggio ancora era con le quattro preferenze prima del 1993. Non te ne sei mai accorto? Ah, già, te ne accorgi solo ed esclusivamente se forse lo fanno gli stranieri. Chissà perché, prova a farti la domanda e a darti risposta.
Quanto al terzo punto, non è xenofobia, concordo con te, è pura fesseria. Almeno a a Milano.
« Ultima modifica: Febbraio 08, 2016, 21:24:33 pm da mbelt »
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ciaca

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Re:Finalmente il voto ai cinesi!
« Risposta #19 il: Febbraio 08, 2016, 21:31:40 pm »
Citazione
Preciso che comunque fare o non fare primarie non dà diritto ad avere più finanziamento pubblico

Lo so, ma non cambia il senso del mio appunto.
È un'iniziativa privata quella che ognuno si paga di tasca propria.
Non che fa pagare a chi partecipa o che finanzia con denaro pubblico.

Io preferirei che il finanziamento pubblico non esistesse (utopia) ma se esiste preferirei che fosse usato per fare formazione (altra utopia) piuttosto che teatrini anche potenzialmente deleteri (per le ragioni su esposte) come le primarie.

Ma tanto ognuno fa quel che cacchio gli pare, pure pagare un branco di zingari o ciNesi per portarli ai gazebo, quindi che ne parliamo a fare?!
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Errol

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Re:Finalmente il voto ai cinesi!
« Risposta #20 il: Febbraio 08, 2016, 21:50:39 pm »
Ci risiamo, state boni altrimenti perdiamo altri pezzi. E su
E  pesiamo  le parole.
        

mbelt

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Re:Finalmente il voto ai cinesi!
« Risposta #21 il: Febbraio 08, 2016, 22:29:55 pm »
Ci risiamo, state boni altrimenti perdiamo altri pezzi. E su
E  pesiamo  le parole.
Sono certissimo che Gianni, per i rapporti che ho con lui, non si offenda  se sospetto che alcune sue osservazioni siano venate di xenofobia. È che ne sono convinto. E vi è pure una ulteriore ragione per cui ne sono convinto. Non puoi non passare per xenofobo se scrivi che i cinesi che vanno votare sono mafia. Ma tu pensa se fosti in cinese che va a votare per senso civico, voglia di partecipare: ti piacerebbe leggere che sei definito appartenente alla mafia? Ma come si fa a generalizzare così? Ammesso e non concesso che questa mafia cinese ci sia a Milano, ma noi come ci permettiamo di generalizzare? Ma ancora di più: cosa abbiamo noi italiani in fatto di mafia, camorra, andrangheta da insegnare ai cinesi in Italia di virtuoso? Ma non scherziamo. Noi forse avremmo qualche fenomeno criminale a Milano di cinesi, non si può escludere. Ma noi a Milano abbiamo sia la mafia siciliana sia la andrangheta, che si trova in forze anche a Bologna, e anche in tutto il Lazio. Se ne parliamo solo per i cinesi, se pensiamo che il problema dei cinesi in Italia sia la mafia cinese, o siamo xenofobi o lontani dalla realtà.
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Patrizio

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Re:Finalmente il voto ai cinesi!
« Risposta #22 il: Febbraio 08, 2016, 22:56:49 pm »
Ragazzi calma. La politica fa litigare quasi quanto il calcio. E normalmente non si sposta neanche un voto.
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Istaro

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Re:Finalmente il voto ai cinesi!
« Risposta #23 il: Febbraio 08, 2016, 23:59:05 pm »
Ci risiamo, state boni altrimenti perdiamo altri pezzi. E su
E  pesiamo  le parole.
Sono certissimo che Gianni, per i rapporti che ho con lui, non si offenda  se sospetto che alcune sue osservazioni siano venate di xenofobia. È che ne sono convinto. E vi è pure una ulteriore ragione per cui ne sono convinto. Non puoi non passare per xenofobo se scrivi che i cinesi che vanno votare sono mafia. Ma tu pensa se fosti in cinese che va a votare per senso civico, voglia di partecipare: ti piacerebbe leggere che sei definito appartenente alla mafia? Ma come si fa a generalizzare così? Ammesso e non concesso che questa mafia cinese ci sia a Milano, ma noi come ci permettiamo di generalizzare? Ma ancora di più: cosa abbiamo noi italiani in fatto di mafia, camorra, andrangheta da insegnare ai cinesi in Italia di virtuoso? Ma non scherziamo. Noi forse avremmo qualche fenomeno criminale a Milano di cinesi, non si può escludere. Ma noi a Milano abbiamo sia la mafia siciliana sia la andrangheta, che si trova in forze anche a Bologna, e anche in tutto il Lazio. Se ne parliamo solo per i cinesi, se pensiamo che il problema dei cinesi in Italia sia la mafia cinese, o siamo xenofobi o lontani dalla realtà.

Caro Marco,

io non penso e non ho scritto che parlare di cinesi equivalga a parlare di Triadi.

Così come non penso che sia ragionevole l'equazione siciliano (o calabrese) = mafia o napoletano = camorra.
(peraltro, cambiando latitudine, la prospettiva del qualunquismo si allarga: italiano = spaghetti = mafia).

Però, proprio perché sono affezionato al Sud, terra di origine della mia famiglia, non posso - per malinteso orgoglio campanilistico o per timore di aizzare discriminazioni contro i meridionali - negare che la piaga della criminalità organizzata ha afflitto e affligge tutt'ora alcune regioni, costringendo molte energie valide ad emigrare e imponendo grandi sacrifici a chi decide di continuare a impegnarsi con onestà nella sua terra, del tutto abbandonato dallo Stato.
Potrò spendere molte parole per spiegare che la mafia non è una tara genetica dei meridionali (non a caso, quando si espande in altre regioni trova un inaspettato terreno fertile...); potrò ricostruire con pazienza le cause storiche e rammentare che i meridionali onesti sono le prime vittime della criminalità organizzata.
Ma non posso negare il fenomeno...

Allo stesso modo, anche se non ho nessuna antipatia per le comunità cinesi in Italia (anzi, ci sono tanti aspetti che destano in me ammirazione, come la grande capacità di lavoro e il grande spirito di sacrificio), non posso astenermi dal guardare la realtà per quella che è: le comunità cinesi all'estero sono fortemente chiuse all'esterno, hanno un'incredibile organizzazione "parallela" (dalla sanità, all'assistenza sociale, all'educazione) e un indiscusso controllo interno ad opera di strutture di stampo mafioso.

E' un fenomeno sotto gli occhi di tutti, anche sotto i tuoi, penso...
Il che non significa che tutti i cinesi sono mafiosi (così come non lo sono i meridionali di determinate zone). Significa, semplicemente, che molti cinesi onesti si adattano nella maniera che ritengono possibile al contesto in cui nascono, crescono, vivono, e che costituisce spesso il loro unico orizzonte.
(Riflessioni di un cinese in coda al seggio: "Un 'amico' che per me e per la mia famiglia ha fatto tanto bene, mi ha trovato il lavoro, ha dato i soldi a mia sorella per avviare la sua attività commerciale, mi chiede di andare a votare per un tizio di questo partito italiano. Non posso rifiutargli questo favore").

Del resto, si tratta di un fenomeno diffuso in molte comunità di migranti (anche quelle italiane tra fine Ottocento e inizio Novecento): l'organizzazione illegale dei connazionali impone all'immigrato le sue leggi, ma al tempo stesso gli fornisce assistenza e, spesso, protezione in un ambiente che può sembrare (ed essere) ostile.

Della criminalità organizzata cinese se ne parla poco, per una serie di motivi.

Uno è che è non ha velleità "espansionistiche": si contenta di gestire gli affari interni alla sua comunità.
E' pur vero che in un Paese civile non dovrebbero esistere zone extraterritoriali, ma la pratica è spesso diversa dalla teoria...

Un altro motivo per cui molti non sollevano mai la questione è proprio la paura di essere tacciati di "razzismo" o "xenofobia", come spesso accade se si parla di eventi negativi che coinvolgono comunità straniere.
Gli episodi di autocensura cui conduce questo timore sono a volte clamorosi, soprattutto in Gran Bretagna e nei Paesi scandinavi.

Io penso, invece, che dire intenzionalmente falsità - o tacere la verità - sia un atto poco... edificante (uso un eufemismo) per chi lo compie e gravemente dannoso per la società.

Per cui ti invito a rileggere che cosa ho scritto davvero: che gruppi di cinesi - non singoli cinesi - sono andati a votare in massa. E che questa mobilitazione non è frutto di spontaneo entusiasmo democratico (tu pensi questo?  :o ), ma di una mobilitazione organizzata (le "truppe cammellate" che il ceto progressista italiano ha sempre additato con scandalo), la cui matrice - nell'ambito della comunità cinese - è ben chiara.

Possiamo denunciare questo fenomeno, per il bene della democrazia, così come denunciamo il voto di scambio a Caltagirone, a Platì, a Secondigliano?
O dobbiamo tacere, per paura di finire nel mirino dell'Inquisizione progressista e politicamente corretta?

Peraltro, devo dirti che mi sorprende davvero che questa accusa così superficiale venga da te, che per tradizione culturale non appartieni - mi sembra - al côté progressista di regime...
I tempi sono così cambiati?
« Ultima modifica: Febbraio 09, 2016, 00:09:20 am da Istaro »
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

Istaro

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Re:Finalmente il voto ai cinesi!
« Risposta #24 il: Febbraio 09, 2016, 00:12:57 am »
E  pesiamo  le parole.

Io c'ho il bilancino del farmacista...  ;)
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

mbelt

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Re:Finalmente il voto ai cinesi!
« Risposta #25 il: Febbraio 09, 2016, 00:38:11 am »
Ci risiamo, state boni altrimenti perdiamo altri pezzi. E su
E  pesiamo  le parole.
Sono certissimo che Gianni, per i rapporti che ho con lui, non si offenda  se sospetto che alcune sue osservazioni siano venate di xenofobia. È che ne sono convinto. E vi è pure una ulteriore ragione per cui ne sono convinto. Non puoi non passare per xenofobo se scrivi che i cinesi che vanno votare sono mafia. Ma tu pensa se fosti in cinese che va a votare per senso civico, voglia di partecipare: ti piacerebbe leggere che sei definito appartenente alla mafia? Ma come si fa a generalizzare così? Ammesso e non concesso che questa mafia cinese ci sia a Milano, ma noi come ci permettiamo di generalizzare? Ma ancora di più: cosa abbiamo noi italiani in fatto di mafia, camorra, andrangheta da insegnare ai cinesi in Italia di virtuoso? Ma non scherziamo. Noi forse avremmo qualche fenomeno criminale a Milano di cinesi, non si può escludere. Ma noi a Milano abbiamo sia la mafia siciliana sia la andrangheta, che si trova in forze anche a Bologna, e anche in tutto il Lazio. Se ne parliamo solo per i cinesi, se pensiamo che il problema dei cinesi in Italia sia la mafia cinese, o siamo xenofobi o lontani dalla realtà.

Caro Marco,

io non penso e non ho scritto che parlare di cinesi equivalga a parlare di Triadi.

Così come non penso che sia ragionevole l'equazione siciliano (o calabrese) = mafia o napoletano = camorra.
(peraltro, cambiando latitudine, la prospettiva del qualunquismo si allarga: italiano = spaghetti = mafia).

Però, proprio perché sono affezionato al Sud, terra di origine della mia famiglia, non posso - per malinteso orgoglio campanilistico o per timore di aizzare discriminazioni contro i meridionali - negare che la piaga della criminalità organizzata ha afflitto e affligge tutt'ora alcune regioni, costringendo molte energie valide ad emigrare e imponendo grandi sacrifici a chi decide di continuare a impegnarsi con onestà nella sua terra, del tutto abbandonato dallo Stato.
Potrò spendere molte parole per spiegare che la mafia non è una tara genetica dei meridionali (non a caso, quando si espande in altre regioni trova un inaspettato terreno fertile...); potrò ricostruire con pazienza le cause storiche e rammentare che i meridionali onesti sono le prime vittime della criminalità organizzata.
Ma non posso negare il fenomeno...

Allo stesso modo, anche se non ho nessuna antipatia per le comunità cinesi in Italia (anzi, ci sono tanti aspetti che destano in me ammirazione, come la grande capacità di lavoro e il grande spirito di sacrificio), non posso astenermi dal guardare la realtà per quella che è: le comunità cinesi all'estero sono fortemente chiuse all'esterno, hanno un'incredibile organizzazione "parallela" (dalla sanità, all'assistenza sociale, all'educazione) e un indiscusso controllo interno ad opera di strutture di stampo mafioso.

E' un fenomeno sotto gli occhi di tutti, anche sotto i tuoi, penso...
Il che non significa che tutti i cinesi sono mafiosi (così come non lo sono i meridionali di determinate zone). Significa, semplicemente, che molti cinesi onesti si adattano nella maniera che ritengono possibile al contesto in cui nascono, crescono, vivono, e che costituisce spesso il loro unico orizzonte.
(Riflessioni di un cinese in coda al seggio: "Un 'amico' che per me e per la mia famiglia ha fatto tanto bene, mi ha trovato il lavoro, ha dato i soldi a mia sorella per avviare la sua attività commerciale, mi chiede di andare a votare per un tizio di questo partito italiano. Non posso rifiutargli questo favore").

Del resto, si tratta di un fenomeno diffuso in molte comunità di migranti (anche quelle italiane tra fine Ottocento e inizio Novecento): l'organizzazione illegale dei connazionali imiigpone all'immigrato le sue leggi, ma al tempo stesso gli fornisce assistenza e, spesso, protezione in un ambiente che può sembrare (ed essere) ostile.

Della criminalità organizzata cinese se ne parla poco, per una serie di motivi.

Uno è che è non ha velleità "espansionistiche": si contenta di gestire gli affari interni alla sua comunità.
E' pur vero che in un Paese civile non dovrebbero esistere zone extraterritoriali, ma la pratica è spesso diversa dalla teoria...

Un altro motivo per cui molti non sollevano mai la questione è proprio la paura di essere tacciati di "razzismo" o "xenofobia", come spesso accade se si parla di eventi negativi che coinvolgono comunità straniere.
Gli episodi di autocensura cui conduce questo timore sono a volte clamorosi, soprattutto in Gran Bretagna e nei Paesi scandinavi.

Io penso, invece, che dire intenzionalmente falsità - o tacere la verità - sia un atto poco... edificante (uso un eufemismo) per chi lo compie e gravemente dannoso per la società.

Per cui ti invito a rileggere che cosa ho scritto davvero: che gruppi di cinesi - non singoli cinesi - sono andati a votare in massa. E che questa mobilitazione non è frutto di spontaneo entusiasmo democratico (tu pensi questo?  :o ), ma di una mobilitazione organizzata (le "truppe cammellate" che il ceto progressista italiano ha sempre additato con scandalo), la cui matrice - nell'ambito della comunità cinese - è ben chiara.

Possiamo denunciare questo fenomeno, per il bene della democrazia, così come denunciamo il voto di scambio a Caltagirone, a Platì, a Secondigliano?
O dobbiamo tacere, per paura di finire nel mirino dell'Inquisizione progressista e politicamente corretta?

Peraltro, devo dirti che mi sorprende davvero che questa accusa così superficiale venga da te, che per tradizione culturale non appartieni - mi sembra - al côté progressista di regime...
I tempi sono così cambiati?
Non è che non si debba denunciare per timore del politicamente corretto, per il quale, tra l'altro, nulla si dovrebbe denunciare. Si deve denunciare tutto, ma il problema che ti queste cose nel precedente messaggio le hai attribuite a gruppi di cinesi. Questo per me è xenofobo, nel senso che se tu di un fenomeno diverso è diffusissimo vedi solo una parte, e non l'altra, rischi di esprimere posizioni xenofobe. Poi io sulla diffusione di cui tu scrivi della mafia cinese non sono d'accordo. La vera mafia Cinese da noi non esiste, praticamente, quello che tu chiami mafia per me non ha nulla a che vedere nè con la mafia italiana ma neppure con quella cinese. È che loro vivono la comunità in senso profondamente diverso dal nostro. Per cui, ad esempio, per me si compie un errore anche a a pensare che se gruppi organizzati si presentino in massa significa che sono mafiosi. Sarebbe così, almeno nella semplice ipotesi del voto di scambio, se lo facessero degli italiani, ma se lo fanno dei cinesi è diverso per le ragioni di cui sopra.
Seriamente, penso dovresti approfondire la questione.
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Re:Finalmente il voto ai cinesi!
« Risposta #26 il: Febbraio 09, 2016, 12:30:34 pm »
Io invece credo che tu ti diverta a negare la realtà, a parlare di cose che non esistono e, perché no, a voler prendere per i fondelli i tuoi interlocutori.
Ne scrivi così tante e così eclatanti che non c'è altra spiegazione. In alternativa dovrei supporre che vivi in un altro pianeta completamente sconnesso dalla realtà, ma ti conosco e so che non lo sei. Quindi lo fai apposta. Contento tu...
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mbelt

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Re:Finalmente il voto ai cinesi!
« Risposta #27 il: Febbraio 09, 2016, 12:39:29 pm »
A conferma di quanto scrivevo ieri sera sulla inopportunità di scambiare cinesi che vanno a votare nelle primarie del PD per clan mafiosi, interviene con un editoriale sul Corriere della Sera oggi Dario di Vico, che spiega che cosa è accaduto, e ovviamente la mafia non c'entra nulla, penso neppure in questo caso le truppe cammellate oppure il voto di scambio.
Scrive tra l'altro Di Vico:" Le seconde generazioni di immigrati cinesi in Italia stanno diventando un soggetto politico culturale di cui sarà bene tenere conto. (...) I giovani cinesi (a Milano grazie ad Associna, ndr) hanno favorito la presenza di circa 2000 elettori alle primarie del PD, e nel secondo caso (Prato, ndr) hanno organizzato un corteo di 2500 persone con striscioni e slogan contro la microcriminalità in città. Entrambe le iniziative sono frutto di un lungo lavorio dentro le rispettive comunità che in una prima fase è passato anche attraverso una aspra contrapposizione tra padri e figli...(....) I giovani cinesi non si accontentano più di vivere ai margini della nostra società (aggiungo io: guarda un po' che strano, sono esseri umani come noi), ma vogliono farne pienamente parte...."

Dario di Vico è il Vicedirettore del Corriere della Sera, lontanissimo dal PD, almeno quanto lo sono io, e io sono pure lontano da Sala che ha vinto a Milano, e che per me ha non ha fatto un buon lavoro per expo, e mai comunque avrei candidato una persona cosi.

Angelo, a differenza tua io non ho il paraocchi ideologico che mi trasfigura la realtà, e studio e mi documento. COnosco le cose, è tutta qui la questione. Semmai un giorno decidessi di uscire dalle caserme ideologiche e conoscere le cose sono certo che certe....vabbè non le definisco non le scriveresti più

Tra l'altro io certe cose le capisco anche con l'intuito. Ti sembra realistico, logico, che "truppe cammellate", o peggio esponenti della mafia, oppure ampi fenomeni di voto di scambio, possano  manifestarsi così, andando a votare tutti insieme o in gruppi vistosi? A Milano? Certi di non essere visti ? Ma poi bisogna conoscere anche come vivono i cinesi, che magati hanno deciso cosa votare assieme, che magari hanno noleggiato un mezzo di trasporto per recarsi ad un seggio.  E stupisce che una buona parte della comunità cinese voti PD? No, lo chiedo veramente, qualcuno si stupisce? O dovrebbero scegliere Salvini?

PS: io so di avere un grosso difetto, ma ne faccio vanto: non scrivo mai se non ho un livello di conoscenza che ritengo adeguato, e sono anche esigente. Oppure, se pensassi di scrivere qualcosa, manifesterei i dubbi del non conoscere, e cercherei di acquisire i pareri di chi conosce di più. Magari poi per cominciare io stesso ad approfondire una questione. Perché certamente ci sono elementi valutativi che sono soggettivi, ma se poi partono da dati di fatto sbagliati, o non conosciuti, gli esiti sono immaginabili.
« Ultima modifica: Febbraio 09, 2016, 14:43:28 pm da mbelt »
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Re:Finalmente il voto ai cinesi!
« Risposta #28 il: Febbraio 09, 2016, 15:10:33 pm »
Va beh...ma qui mica dovevano scegliere Salvini, dovevano scegliere tra due del PD.

mbelt

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Re:Finalmente il voto ai cinesi!
« Risposta #29 il: Febbraio 09, 2016, 15:29:04 pm »
Va beh...ma qui mica dovevano scegliere Salvini, dovevano scegliere tra due del PD.
Sì , Ale, ma mi darai atto che se uno non vuole votare PD non va a votare alle primarie. Ed infatti io, per esempio, a Milano non sarei andato a votare alle primarie. Quindi è gente che vuole comprensibilmente dal loro punto di vista votare PD e vuole scegliere il candidato visto che il partito gliene offre quattro....Che questo desti scandalo, da chi poi considera come peste il multiculturalismo, dimostra che siamo provinciali ma soprattutto impreparati a vivere in una società complessa e composita. Ignoriamo anche il significato storico dell'aggettivo multiculturale, e quindi poi entriamo pure in contraddizione con noi stessi. E questa sì è una grave tara culturale e sociale in questo mondo.
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