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Ryanair taglia 600 posti di lavoro

ciaca

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Re:Ryanair taglia 600 posti di lavoro
« Risposta #30 il: Febbraio 06, 2016, 23:09:52 pm »
La questione oggi non è se investire soldi in nuovi aeroporti ma come far funzionare al meglio quelli che già ci sono.

La soluzione non è abbandonare all'oblio e all'incuria alcuni di essi e accorparne altri, è togliere la politica dalla loro gestione, investire nelle infrastrutture accessorie e possibilmente venderne alcuni al capitale privato per recuperare le risorse da investire su altri.

Finché la politica continuerà a non fare il suo mestiere (Che è quello di dare al paese una "politica") e ad invadere campi che non le competono (come la gestione delle infrastrutture, con le logiche clientelari e feudali e le inefficienze che ne conseguono) aprire o chiudere sarà l'ultimo dei problemi e delle soluzioni.

Non sono per nulla daccordo poi con quanto scrive Marco a proposito di flussi e bacini: i flussi e i bacini non sono l'unica ragione per la quale un aeroporto deve esistere o può non funzionare.
A parte la natura di "servizio sociale" che può avere una qualunque infrastruttura di trasporto pubblica, casi come quello di Trapani  (e prossimamente anche Comiso) dimostrano che gli aeroporti possono anche divenire catalizzatori di flussi e bacini prima inespressi, mentre proprio il caso di Forlì é emblematico di come le beghe politiche possano fortemente condizionare lo sviluppo di un aeroporto.

D'altronde proprio l'AD Ryanair commentando il "piano" aeroporti del ministro Lupi ha chiaramente detto che è inutile come sbagliata è la strada di accorpare e ridurre aeroporti. Bisognerebbe al contrario lasciare che queste strutture fossero gestite in logica di concorrenza, aperte al capitale privato e senza la politica di mezzo. Che tutto ciò che tocca distrugge irrimediabilmente.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

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Re:Ryanair taglia 600 posti di lavoro
« Risposta #31 il: Febbraio 06, 2016, 23:59:53 pm »
La questione oggi non è se investire soldi in nuovi aeroporti ma come far funzionare al meglio quelli che già ci sono.

La soluzione non è abbandonare all'oblio e all'incuria alcuni di essi e accorparne altri, è togliere la politica dalla loro gestione, investire nelle infrastrutture accessorie e possibilmente venderne alcuni al capitale privato per recuperare le risorse da investire su altri.

Finché la politica continuerà a non fare il suo mestiere (Che è quello di dare al paese una "politica") e ad invadere campi che non le competono (come la gestione delle infrastrutture, con le logiche clientelari e feudali e le inefficienze che ne conseguono) aprire o chiudere sarà l'ultimo dei problemi e delle soluzioni.

Non sono per nulla daccordo poi con quanto scrive Marco a proposito di flussi e bacini: i flussi e i bacini non sono l'unica ragione per la quale un aeroporto deve esistere o può non funzionare.
A parte la natura di "servizio sociale" che può avere una qualunque infrastruttura di trasporto pubblica, casi come quello di Trapani  (e prossimamente anche Comiso) dimostrano che gli aeroporti possono anche divenire catalizzatori di flussi e bacini prima inespressi, mentre proprio il caso di Forlì é emblematico di come le beghe politiche possano fortemente condizionare lo sviluppo di un aeroporto.

D'altronde proprio l'AD Ryanair commentando il "piano" aeroporti del ministro Lupi ha chiaramente detto che è inutile come sbagliata è la strada di accorpare e ridurre aeroporti. Bisognerebbe al contrario lasciare che queste strutture fossero gestite in logica di concorrenza, aperte al capitale privato e senza la politica di mezzo. Che tutto ciò che tocca distrugge irrimediabilmente.
Il mestiere della politica non è gestire gli aeroporti ma decidere dove e se farli è una responsabilità della politica e che solo della politica può essere. E la politica per calcoli elettoralistici precisi e di piccolo cabotaggio ha fatto realizzare per anni aeroporti dove non dovevano nascere. Non solo: ha per esempio a Bologna fatto invadere le zone di rispetto ( di sicurezza) di case per cui quando io con il mio Partenavia P66 C atterravo a Bologna sulla pista trenta, viravo sopra i tetti delle case.
No, Angelo, un aereoporti non si crea per servizio sociale a meno che non sia l'unico mezzo di trasporto possibile. E se non ci sono strade o ferrovie non si fa un aeroporto in ogni borgo con costo non solo di realizzazione ma anche di manutenzione e servizio altissimi, si fanno avio superfici o piste in erba per il traffico commerciale leggero, piste che esistono anche in Italia ma che si sommano agli aeroporti. Anche su Forlì non sembri essere informato, visto che quella pista, che conosco molto bene, su cui sono atterrato e decollato tante volte , era già fallita una prima volta nel 1992, poi si è voluto perseverare, accumulando buchi e fallimenti. Ed in alcun modo l'aeroporto a Forlì può essere creatore di flussi di passeggeri. In alcun modo. Forse Rimini, ma solo se chiudo definitivamente Forlì, e magari rifletti pure su un altra pista a Ravenna che non serve a niente....
Io sono stato per due anni Vicepresidente della Commissione parlamentare Trasporti, Poste, e telecomunicazioni. Forse di queste cose so qualcosa, non leggendo su Wikipedia o su articoli spazzatura dei giornali, ma perché la materia l'ho studiata. Il tuo modello è la Grecia? A parte il fatto che ovviamente la situazione italiana è totalmente diversa, non mi sembra sia un gran modello. Io preferisco i modelli dell'Ovest ma capisco che tu guardi sempre ad est da buon veteromarxista neostalinista. Io ho altri modelli di riferimento.. Un aeroporto può nascere solo dove o ci sono già i passeggeri oppure dove è ragionevolmente prevedibile portarceli entro pochi anni. Altrimenti non solo falliscono le società di gestione, ma non sono sicuri per i passeggeri e pure per gli abitanti. Altrimenti scusa ma io se sono sindaco di San Lazzaro di Savena in Provincia di Bologna potrei sostenere che si deve fare un aeroporto li perché conto di portarci i turisti. Turisti che non ci sono e non ci sarebbero neanche se metti dieci piste. Poi ci sono i problemi di cosa sta intorno alle piste, che non può essere il deserto. Senza strade, ferrovie, porti, le piste non servono a nulla, persino dove attirerebbero passeggeri.
Vorrei poi ricordare che che troppi ospedali non sono sicuri per i pazienti, e costano uno sproposito per le casse pubbliche. Che troppi tribunali non vanno bene. Che non vanno bene mille mini banche di solito al servizio di potentati locali. Che non vanno bene persino troppe compagnie telefoniche....perché altrimenti gli utenti spendono poco, ma poi la banda ultra larga non arriva, e soprattutto si creano compagnie che non possono che soccombere di fronte ai colossi extra europei.
« Ultima modifica: Febbraio 07, 2016, 00:04:10 am da mbelt »
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Re:Ryanair taglia 600 posti di lavoro
« Risposta #32 il: Febbraio 07, 2016, 01:01:35 am »
Citazione
ma decidere dove e se farli

Ma già ci sono. Il mestiere quindi è come creare le condizioni per farli funzionare.
La questione del farne di nuovi e dove non mi pare di stringente attualità

Citazione
Altrimenti scusa ma io se sono sindaco di San Lazzaro di Savena in Provincia di Bologna potrei sostenere che si deve fare un aeroporto li perché conto di portarci i turisti. 

Come sopra.

Citazione
Senza strade, ferrovie, porti, le piste non servono a nulla, persino dove attirerebbero passeggeri.

E su questo abbiamo concordato tutti.
Il fatto che non ci siano è penalizzante, si facciano piuttosto che prenderlo a pretesto per mandare in malora beni di pubblica utilità.

Citazione
si creano compagnie che non possono che soccombere di fronte ai colossi extra europei.

E chi se ne frega. Soccombano.
A me da cittadino e utente interessa la concorrenza che da che mondo è mondo si traduce sempre in minori prezzi e maggiore qualità del servizio. Del colore della bandiera del capitale e delle sue sorti m'importa meno di niente
Banda ultralarga? Io ho 100 mbit a casa grazie a fastweb (primo in Italia che ha sperimentato dsl e fibra) e l'LTE sullo smartphone grazie a vodafone (primo operatore in Italia che ha introdotto il 4g); se aspettavo Telecom andavo ancora col doppino a 14400 baud e con l'Etacs sul cellulare, Come a Cuba.
Se oggi in Italia hai uno straccio di banda larga lo devi proprio agli investimenti dei "troppi" operatori in regime di concorrenza, e anche di più ne avresti se si togliesse a Telecom l'odioso monopolio sulle reti fisiche e sui molti apparati.
« Ultima modifica: Febbraio 07, 2016, 01:18:21 am da ciaca »
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Re:Ryanair taglia 600 posti di lavoro
« Risposta #33 il: Febbraio 07, 2016, 08:48:51 am »
Citazione
ma decidere dove e se farli

Ma già ci sono. Il mestiere quindi è come creare le condizioni per farli funzionare.
La questione del farne di nuovi e dove non mi pare di stringente attualità

Citazione
Altrimenti scusa ma io se sono sindaco di San Lazzaro di Savena in Provincia di Bologna potrei sostenere che si deve fare un aeroporto li perché conto di portarci i turisti.

Come sopra.

Citazione
Senza strade, ferrovie, porti, le piste non servono a nulla, persino dove attirerebbero passeggeri.

E su questo abbiamo concordato tutti.
Il fatto che non ci siano è penalizzante, si facciano piuttosto che prenderlo a pretesto per mandare in malora beni di pubblica utilità.

Citazione
si creano compagnie che non possono che soccombere di fronte ai colossi extra europei.

E chi se ne frega. Soccombano.
A me da cittadino e utente interessa la concorrenza che da che mondo è mondo si traduce sempre in minori prezzi e maggiore qualità del servizio. Del colore della bandiera del capitale e delle sue sorti m'importa meno di niente
Banda ultralarga? Io ho 100 mbit a casa grazie a fastweb (primo in Italia che ha sperimentato dsl e fibra) e l'LTE sullo smartphone grazie a vodafone (primo operatore in Italia che ha introdotto il 4g); se aspettavo Telecom andavo ancora col doppino a 14400 baud e con l'Etacs sul cellulare, Come a Cuba.
Se oggi in Italia hai uno straccio di banda larga lo devi proprio agli investimenti dei "troppi" operatori in regime di concorrenza, e anche di più ne avresti se si togliesse a Telecom l'odioso monopolio sulle reti fisiche e sui molti apparati.
Se la tua visione è ristretta a Palermo lo capisco. Io mi riferisco ad una cosa diversa chiamata Italia, che è rimasta indietro nella banda ultralarga fissa (perché la verta banda ultralarga, quella che serve oggi è fissa), e l'Italia è rimasta indietro rispetto ai Paesi più sviluppati perché essa e l'Europa non hanno capito che la concorrenza è doverosa, ma non puoi farla con quattro compagnie telefoniche che annullano i margini, prima di tutto perché chiuderanno , in secondo luogo perché diventeranno preda dell'estero (anche a me non importa il colore dei soldi, però non si può sostenere come fai tu questa cosa e poi sostenere contemporaneamente come fai sempre tu che l'Italia sta lasciando i settori ad alta tecnologia, per forza, se non si capisce come funziona un mercato è normale ed inevitabile), in terzo luogo perché la banda ultralarga la devi portare in tutto il paese non solo nei capoluoghi di regione e poco più.
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Re:Ryanair taglia 600 posti di lavoro
« Risposta #34 il: Febbraio 07, 2016, 09:04:50 am »
Tocca ri-quotare mbelt (quello penultimo ho visto un nuovo post mentre scrivevo)
E il piano Lupi, fuori dal contesto di una sana ubriacatura da grappa, lasciamolo stare.
L'unico aspetto che non condivido nella pratica con mbelt è la presenza dei piccoli aeroporti per l'AG. L'Italia non è gli Stati Uniti e nemmeno altri paesi europei come Francia o Germania. Da noi la flotta è stata decimata negli anni e ciò che vola ha marche D ormai, e grazie alle idiote leggi sulla permanenza si fanno solo mordi e fuggi.
Ci siamo fatti la punta al cervello cercando di fare i fenomeni europei garantendo sulla carta accesso al VDS agli aeroporti principali. Tutta inutile carta su carta partorita da incapaci.
Facciamo la nazione seria, pochi aeroporti decenti in grado di attrarre compagnie per il business in grado di generare non per le sovvenzioni che piovono.
Anche a me piacerebbe avere VBS ben funzionante e "strategico", ce l'ho a due passi, ma la politica e il business hanno ampiamente dimostrato che è una fesseria.
Non basta inventarsi sulla carta milioni di pax che porterebbero fanta ricchezza, le cose vanno analizzate per bene anche nella tipologia, nelle destinazioni e in tante altre cose. Oppure spiegare chiaramente che al biglietto a 39 euro ne vanno aggiunti 150 presi dalla fiscalità generale.
Ciaca se tu leggessi di aviazione tutti i giorni avresti la testa piena di conti che non tornano.
The quieter you become, the more you can hear

ilcommesso

Re:Ryanair taglia 600 posti di lavoro
« Risposta #35 il: Febbraio 07, 2016, 09:15:19 am »
Mi sembra lampante che in una regione come l'emilia romagna un unico e ben funzionante aeroporto basti e avanzi.

Oggi bologna inizia ad avere uno scalo degno di un paese civile, per quanto manchino ancora le passerelle che permettano ai passeggeri di entrare direttamente nell'aereo: il bus non si può davvero vedere (nè utilizzare)  :'(

Non so quanto costino e se abbiano progettato di utilizzarli, però sarebbe ora di provvedere.
Ho letto che di recente hanno installato un sistema che permette di far atterrare gli aerei con visibilità scarsa (ovvero inesistente  :D), pertanto quando  gli altri aeroporti chiudono per nebbia, qui si può atterrare.

Modena, parma, forlì, addirittura ravenna...tutta roba da chiudere, però è difficile togliere a tanti nullafacenti un bell'osso da continuare a spolpare.

Io, ad oggi, non ho ancora capito la strategia di alitalia: se etihad ne detiene la maggioranza, perchè fa ancora parte si skyteam?
 contratti ineludibili dai tempi della tentata fusione con airfrance?

Anche io sono per la concorrenza, ma non per l'anarchia economica; mi viene immediato il paragone con le fiere, altre strutture che non capisco mai quanto, e se, siano pubbliche, private, o in quali rapporti percentuali.


VDS,VBS, AG....è possibile avere una definizione di siffatti acronimi per i non addetti ai lavori?  :'( :'( :'(
finchè parliamodi ap, pp, vc è chiaro.... 8)
« Ultima modifica: Febbraio 07, 2016, 09:16:56 am da ilcommesso »

mbelt

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Re:Ryanair taglia 600 posti di lavoro
« Risposta #36 il: Febbraio 07, 2016, 11:28:20 am »
Tocca ri-quotare mbelt (quello penultimo ho visto un nuovo post mentre scrivevo)
E il piano Lupi, fuori dal contesto di una sana ubriacatura da grappa, lasciamolo stare.
L'unico aspetto che non condivido nella pratica con mbelt è la presenza dei piccoli aeroporti per l'AG. L'Italia non è gli Stati Uniti e nemmeno altri paesi europei come Francia o Germania. Da noi la flotta è stata decimata negli anni e ciò che vola ha marche D ormai, e grazie alle idiote leggi sulla permanenza si fanno solo mordi e fuggi.
Ci siamo fatti la punta al cervello cercando di fare i fenomeni europei garantendo sulla carta accesso al VDS agli aeroporti principali. Tutta inutile carta su carta partorita da incapaci.
Facciamo la nazione seria, pochi aeroporti decenti in grado di attrarre compagnie per il business in grado di generare non per le sovvenzioni che piovono.
Anche a me piacerebbe avere VBS ben funzionante e "strategico", ce l'ho a due passi, ma la politica e il business hanno ampiamente dimostrato che è una fesseria.
Non basta inventarsi sulla carta milioni di pax che porterebbero fanta ricchezza, le cose vanno analizzate per bene anche nella tipologia, nelle destinazioni e in tante altre cose. Oppure spiegare chiaramente che al biglietto a 39 euro ne vanno aggiunti 150 presi dalla fiscalità generale.
Ciaca se tu leggessi di aviazione tutti i giorni avresti la testa piena di conti che non tornano.
Io non ho scritto che servono piccole piste in erba. Ho introdotto il tema solo per rispondere ad una mera ipotesi avanzata da Angelo, cioè che certe zone dovessero o potessero essere servite meglio col volo. Allora gli ho detto che per questo, ammesso e non concesso che sia così, non ci sarebbe comunque bisogno di aeroporti con servizi vari e molto costosi ma strutture più semplici adatte a voli a corto raggio. Ma io non penso che sia questo il problema. Sia perché ne abbiamo tante anche di quelle. Comunque l'aviazione privata civile è un gran parte incompatibile con gli aeroporti commerciali di una certa dimensione. Una delle ragioni per cui smisi di volare era che già nel 1998 l'Aeroporto di Bologna su cui era basato il locale Aeroclub era già una struttura troppo penalizzante per i piccoli velivoli a pistoni.E devo anche dire che era una compresenza pure un po' pericolosa, quando devono atterrare o decollare sulle stesse piste mezzi di stazza e velocità così diverse.
Quanto al VDS la questione è ancora più complicata. Con ottusità abbiamo ucciso l'aviazione generale, gravata da costi e burocrazia assurda solo e molto italiana, dove il paese aveva pure una grande tradizione, in cambio di un Volo da Diporto e Sportivo più libero ma senza regole e senza sicurezza.
« Ultima modifica: Febbraio 07, 2016, 11:31:37 am da mbelt »
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Re:Ryanair taglia 600 posti di lavoro
« Risposta #37 il: Febbraio 07, 2016, 12:52:36 pm »
AG è l'aviazione generale, cioè gli aeroplani privati.
VBS è il nome dall'aeroporto di Brescia Montichiari nel gergo IATA. In quello ICAO si chiama LIPO. Per esempio Linate è LIN e LIML rispettivamente.
VDS invece è la sigla del Volo da Diporto Sportivo, una categoria di velivoli leggeri e dalla regolamentazione più semplice.
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ciaca

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Re:Ryanair taglia 600 posti di lavoro
« Risposta #38 il: Febbraio 07, 2016, 14:28:34 pm »
Citazione
Se la tua visione è ristretta a Palermo lo capisco. Io mi riferisco ad una cosa diversa chiamata Italia, che è rimasta indietro nella banda ultralarga fissa (perché la verta banda ultralarga, quella che serve oggi è fissa), e l'Italia è rimasta indietro rispetto ai Paesi più sviluppati perché essa e l'Europa non hanno capito che la concorrenza è doverosa, ma non puoi farla con quattro compagnie telefoniche che annullano i margini, prima di tutto perché chiuderanno , in secondo luogo perché diventeranno preda dell'estero (anche a me non importa il colore dei soldi, però non si può sostenere come fai tu questa cosa e poi sostenere contemporaneamente come fai sempre tu che l'Italia sta lasciando i settori ad alta tecnologia, per forza, se non si capisce come funziona un mercato è normale ed inevitabile), in terzo luogo perché la banda ultralarga la devi portare in tutto il paese non solo nei capoluoghi di regione e poco più.

Il ritardo della banda larga non c'entra nulla con la concorrenza tra operatori del settore che anzi è stato l'unico fatto che ne ha permesso un seppur limitato sviluppo. Ne c'entrano i bassi margini sugli investimenti se è vero che la banda larga la paghi più o meno quanto la corrente elettrica in regime di monopolio.

E no, non mi riferisco solo a Palermo, ma a tutta l'Italia in cui in vario modo operatori  privati come Fastweb e Metroweb hanno portato Quel po' di vera fibra ottica passata per le strade e funzionante, mentre di quella passata per conto di Telecom tanti anni fa con i soldi pubblici non se ne hanno notizie (se non gli squarci per le strade mai ripristinati come si deve) e lo stesso accordo siglato tra Telecom e Metroweb per lo sviluppo dell'agenda digitale salta proprio perché Telecom vuole il monopolio della rete che Metroweb non sembra disposta a concedere.

Se poi il capitalismo italiano dello zero virgola non è capace di stare sul mercato con i concorrenti esteri, scontando limiti propri ed inefficienze del sistema paese che i concorrenti non hanno, il problema non lo risolvi certo con gli oligopoli o il protezionismo, non è certamente così, limitando la concorrenza, che permetterai al paese di presidiare settori ad alta tecnologia. Semplicemente lo ripiombi nel medioevo dei monopoli, i cui effetti puoi verificare appunto a Cuba.

Ma è bello imparare del 2016 cose nuove, tipo che i problemi di competitività del capitalismo italiano e di arretratezza dei sistemi di TLC li risolveresti col protezionismo e la limitazione della concorrenza! Come non ci ho pensato prima?!

Quanto agli aeroporti, Simone, basterebbe togliere il controllo agli stipendifici a gestione politica di regioni province e comuni.
Dallo a Ryanair l'aeroporto di Forlì, senza che uno degli "azionisti" (regione emilia romagna) brighi per mandarla a Borgo Panigale come accaduto nel 2009, privatizzare (nel vero senso della parola, come accaduto appunto a Borgo Panigale) e liberalizzare (davvero), parole che in Italia come al solito appaiono bestemmie.

Che poi ora che Alitalia è ritornata a Bologna le varie wizz e Ryan non ci metteranno molto a voler tornare a Forlì, se non vogliono rimanere stritolate.

EasyJet d'altronde a Malpensa ci sta solo perché il terminal 2 è deserto e ci sta da sola, alle SUE condizioni. Alle condizioni di Alitalia ci rimarrebbe meno di 24 ore.
Ma si, chiudiamo....
« Ultima modifica: Febbraio 07, 2016, 15:03:07 pm da ciaca »
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Re:Ryanair taglia 600 posti di lavoro
« Risposta #39 il: Febbraio 07, 2016, 15:47:09 pm »
Citazione
Se la tua visione è ristretta a Palermo lo capisco. Io mi riferisco ad una cosa diversa chiamata Italia, che è rimasta indietro nella banda ultralarga fissa (perché la verta banda ultralarga, quella che serve oggi è fissa), e l'Italia è rimasta indietro rispetto ai Paesi più sviluppati perché essa e l'Europa non hanno capito che la concorrenza è doverosa, ma non puoi farla con quattro compagnie telefoniche che annullano i margini, prima di tutto perché chiuderanno , in secondo luogo perché diventeranno preda dell'estero (anche a me non importa il colore dei soldi, però non si può sostenere come fai tu questa cosa e poi sostenere contemporaneamente come fai sempre tu che l'Italia sta lasciando i settori ad alta tecnologia, per forza, se non si capisce come funziona un mercato è normale ed inevitabile), in terzo luogo perché la banda ultralarga la devi portare in tutto il paese non solo nei capoluoghi di regione e poco più.

Il ritardo della banda larga non c'entra nulla con la concorrenza tra operatori del settore che anzi è stato l'unico fatto che ne ha permesso un seppur limitato sviluppo. Ne c'entrano i bassi margini sugli investimenti se è vero che la banda larga la paghi più o meno quanto la corrente elettrica in regime di monopolio.

E no, non mi riferisco solo a Palermo, ma a tutta l'Italia in cui in vario modo operatori  privati come Fastweb e Metroweb hanno portato Quel po' di vera fibra ottica passata per le strade e funzionante, mentre di quella passata per conto di Telecom tanti anni fa con i soldi pubblici non se ne hanno notizie (se non gli squarci per le strade mai ripristinati come si deve) e lo stesso accordo siglato tra Telecom e Metroweb per lo sviluppo dell'agenda digitale salta proprio perché Telecom vuole il monopolio della rete che Metroweb non sembra disposta a concedere.

Se poi il capitalismo italiano dello zero virgola non è capace di stare sul mercato con i concorrenti esteri, scontando limiti propri ed inefficienze del sistema paese che i concorrenti non hanno, il problema non lo risolvi certo con gli oligopoli o il protezionismo, non è certamente così, limitando la concorrenza, che permetterai al paese di presidiare settori ad alta tecnologia. Semplicemente lo ripiombi nel medioevo dei monopoli, i cui effetti puoi verificare appunto a Cuba.

Ma è bello imparare del 2016 cose nuove, tipo che i problemi di competitività del capitalismo italiano e di arretratezza dei sistemi di TLC li risolveresti col protezionismo e la limitazione della concorrenza! Come non ci ho pensato prima?!

Quanto agli aeroporti, Simone, basterebbe togliere il controllo agli stipendifici a gestione politica di regioni province e comuni.
Dallo a Ryanair l'aeroporto di Forlì, senza che uno degli "azionisti" (regione emilia romagna) brighi per mandarla a Borgo Panigale come accaduto nel 2009, privatizzare (nel vero senso della parola, come accaduto appunto a Borgo Panigale) e liberalizzare (davvero), parole che in Italia come al solito appaiono bestemmie.

Che poi ora che Alitalia è ritornata a Bologna le varie wizz e Ryan non ci metteranno molto a voler tornare a Forlì, se non vogliono rimanere stritolate.

EasyJet d'altronde a Malpensa ci sta solo perché il terminal 2 è deserto e ci sta da sola, alle SUE condizioni. Alle condizioni di Alitalia ci rimarrebbe meno di 24 ore.
Ma si, chiudiamo....
Angelo, ma quanta disinformazione che fai! E soprattutto quanto sei disinformato, non consoci neppure il dibattito che da anni è in corso nella UE sulla regolamentazione delle TLc. Il mercato non è avere una infinità di concorrenti debioli senza regole, non esiste mercato senza regole, e le regole oltre ad impedire Monopoli deve anche fare in modo che le aziende guadagnino per investire. Ma tu queste cose non le conosci, non sai che il sistema che richiede forti investimenti deve essere profittevole altrimenti arriveranno si gli oligopolisti a scapito di quella Italia che tu solo a parole astratte dici di difendere ma che in realtà contribuisco con questa non conoscenza e parlare a vanvera ad affondare. Ma se ti piace così, de gustibus, continua pure nelle tue certezze, che sai tutto tu, e sei tanto bravo.
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Re:Ryanair taglia 600 posti di lavoro
« Risposta #40 il: Febbraio 07, 2016, 19:52:24 pm »
Fastweb sta benissimo, guadagna ed è un'azienda in grande salute.
Idem Vodafone nel settore reti cellulari.

Non so di che dibattito parli ma è evidente che il problema delle tlc italiane non sono né la concorrenza tra i diversi operatori ne i bassi profitti nel settore.

La riprova? Anche Enel è entrata in un settore, quello delle tlc, evidentemente ritenuto tutt'altro che poco profittevole.

E così oggi a Fastweb e al possibile sodalizio Telecom-metro web aggiungiamo l'ulteriore Player enel+vodafone+Wind.
Più reti, più investimenti, più servizi, maggiore concorrenza e come sempre e solo vantaggi per l'utenza.

Sono, come sempre, le inefficienze e l'inettitudine della politica i problemi delle tlc in italia. Per nascondere la quale si può parlare di tutto, anche di cose che non esistono.
« Ultima modifica: Febbraio 07, 2016, 20:03:58 pm da ciaca »
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Re:Ryanair taglia 600 posti di lavoro
« Risposta #41 il: Febbraio 07, 2016, 22:58:11 pm »
Sei tu, Angelo, che ti sei fissato con questa cosa che la colpa è sempre e tutta solo della politica, ma non è così.
Se tu guardi ogni classifica sulla diffusione della banda ultra larga l'Italia non solo è all'ultimo posto tra i Paesi sviluppati, ma cominciano ad essere tanti i Paesi del terzo mondo ad avere più possibilità di accesso alla banda ultra larga dell'Italia. Ma dico, hai una vaga idea di cosa costi anche solo all'economia un ritardo di questo tipo che dura da molti anni? Certo hanno pesato le vicissitudini dei privati che hanno giocato con Telecom ( tra cui un grande appassionato di orologi), m soprattutto gioca il fatto che nessuno investe almeno 10-12 miliardi di euro se poi i ricavi sono bassi, e i margini pure, perché la con orrenda eccessiva ha ridotto i margini ad un limite insufficiente per il settore. Certo, hai scoperto che le imprese stanno in piedi. Ma questo non basta a far fare questi investimenti. Tanto più che per per ragionii demografiche, orolografiche, ed abitative, molte sono le zone che hanno bisogno della banda ultra larga . Allora è meglio che il signor Rossi paghi dieci euro in meno al mese per internet, ma navigare a 7 m byte al secondo, e quindi non potere usufruire di servizi e di opportunità ( aziende incluse), oppure pagare 10 euro al mese in più ( e ho detto tanto) ed avere 100 m byte al secondo? Io so che è meglio il secondo caso, è il problema è tutto lì. Purtroppo l'Italia , e l'Europa, hanno totalmente sbagliato la regolamentazione dei prezzi e delle fusioni del settore, e ora si va in ritardo. E l'Italia naturalmente è la peggiore.
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Re:Ryanair taglia 600 posti di lavoro
« Risposta #42 il: Febbraio 08, 2016, 17:42:37 pm »
Gli investimenti, da che mondo è mondo, li fanno i paesi in partnership coi privati (in un'ottica di project financing) o addirittura solo i paesi se vogliono mantenere il controllo strategico delle infrastrutture, dandole poi in concessione ai privati.

Qui se non fosse per la concorrenza altro che banda larga, avremmo ancora il doppino di rame a 14.400 baud che mamma Telecom ci venderebbe ancora a prezzi da usura. In regime di monopolio Con buoni margini, si intende...

Se questo paese con le pezze al culo non ha i soldi per posare nemmeno un metro di cavo, perchè è troppo impegnato a divorare soldi per finanziare un apparato di mangiapane a tradimento ormai fuori controllo e a fare debito per mantenere in piedi un sistema feudale che ci sta seppellendo tutti, le responsabilità sono della politica prima di ogni altro mentre la scarsa marginalità legata all'eccesso di concorrenza è una stratosferica baggianata che può annoverarsi solo tra le tante da raccontare per distogliere l'attenzione da quelli che sono i veri nodi dei problemi di questo paese; in cui pago l'80% di imposte per niente (altro che banda ultralarga, qua va già bene se non mi crolla un viadotto sotto le ruote) e devo pure sentirmi raccontare simili fantasiose scuse.
Se poi il disegno della politica italiana per mettere pezze alla sua inconcludenza e inettitudine (criminosa in molti casi) è quello di riportarci al medioevo del mercato bloccato e degli oligopoli per aumentare il grasso ai fini di fare la banda larga, temo non avremo ne la banda larga ne la banda stretta, ma l'ennesimo modo per spillare quatrrini dalle tasche dei sudditi per continuare a far campare nell'oro l'esercito dei mangiapane a tradimento nella torre d'avorio e il sistema delle relazioni clientelari che lo legittima.
Una sciocchezza simile, quella dell'eccesso di concorrenza, che nemmeno l'AD di Telecom avrebbe il coraggio di difendere pubblicamente.

Ma d'altronde queste evolute ricette che la politica ha in mente per disegnare il futuro di questo paese sono le stesse che hanno regalato le autostrade agli amici, e l'IRI ad altri amici facendoci uscire in breve sia dalla chimica che dall'alimentare (e non solo).
« Ultima modifica: Febbraio 08, 2016, 17:57:51 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

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Re:Ryanair taglia 600 posti di lavoro
« Risposta #43 il: Febbraio 08, 2016, 18:08:29 pm »
Gli investimenti, da che mondo è mondo, li fanno i paesi in partnership coi privati (in un'ottica di project financing) o addirittura solo i paesi se vogliono mantenere il controllo strategico delle infrastrutture, dandole poi in concessione ai privati.

Qui se non fosse per la concorrenza altro che banda larga, avremmo ancora il doppino di rame a 14.400 baud che mamma Telecom ci venderebbe ancora a prezzi da usura. In regime di monopolio Con buoni margini, si intende...

Se questo paese con le pezze al culo non ha i soldi per posare nemmeno un metro di cavo, perchè è troppo impegnato a divorare soldi per finanziare un apparato di mangiapane a tradimento ormai fuori controllo e a fare debito per mantenere in piedi un sistema feudale che ci sta seppellendo tutti, le responsabilità sono della politica prima di ogni altro mentre la scarsa marginalità legata all'eccesso di concorrenza è una stratosferica baggianata che può annoverarsi solo tra le tante da raccontare per distogliere l'attenzione da quelli che sono i veri nodi dei problemi di questo paese; in cui pago l'80% di imposte per niente (altro che banda ultralarga, qua va già bene se non mi crolla un viadotto sotto le ruote) e devo pure sentirmi raccontare simili fantasiose scuse.
Se poi il disegno della politica italiana per mettere pezze alla sua inconcludenza e inettitudine (criminosa in molti casi) è quello di riportarci al medioevo del mercato bloccato e degli oligopoli per aumentare il grasso ai fini di fare la banda larga, temo non avremo ne la banda larga ne la banda stretta, ma l'ennesimo modo per spillare quatrrini dalle tasche dei sudditi per continuare a far campare nell'oro l'esercito dei mangiapane a tradimento nella torre d'avorio e il sistema delle relazioni clientelari che lo legittima.
Una sciocchezza simile, quella dell'eccesso di concorrenza, che nemmeno l'AD di Telecom avrebbe il coraggio di difendere pubblicamente.

Ma d'altronde queste evolute ricette che la politica ha in mente per disegnare il futuro di questo paese sono le stesse che hanno regalato le autostrade agli amici, e l'IRI ad altri amici facendoci uscire in breve sia dalla chimica che dall'alimentare (e non solo).
La cosa più divertente di quello che scrivi è che a causa delle tue fissazioni, ma soprattutto di quello che non sai, non ti accorgi che stai considerando sciocchezza un dibattito economico ed accademico tra i più sviluppati di questi anni, che va avanti in Europa e negli USA. Non le mie parole soltanto. Per cui, contento tu, tu sai tutto...sai di gente che su questo forum ha una cultura su queste materie superiore alla tua ce ne è molta, legge e ride.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre