Purtroppo AP non esiste più a partire dai primi anni 70.
Potrebbe chiamarsi infatti Royal oak, come non esiste più la MDM che negli 80 creò l'Hublot e oggi si chiama appunto Hublot.
Contesto storico, una proprietà troppo diffusa, frazionata e disinteressata alle sorti del marchio, e scelte manageriali poco comprensibili, hanno portato una delle tre più gloriose case dell'orologeria svizzera ad essere quello che è diventata nell'epoca moderna. La Rolex della fascia alta di prezzo.
E infatti non è un caso che il Royal oak sia diventato la nuova frontiera di molti rolexari annoiati, stanchi di rimestare nei soliti tre quattro modelli dalle decine di referenze e nomignoli assortiti, e Che sulla produzione dei nuovi non trovano spunti per nuove suggestioni e rivalutazioni.
E allora tutti giù a testa bassa sui Royal oak, che negli ultimi anni hanno infatti visto le loro quotazioni aumentare del doppio e in alcuni casi fino a 5 volte.
Una casa che non ha nulla da dire o da esprimere, che ha completamente ignorato il proprio passato fino al punto da sconoscerlo, che vive commercialmente di una sola linea di prodotto e che usa uno dei più grandi orologiai viventi solo per fare qualche marchetta da salone.