Orologico Forum 3.0

Royal oak, ovvero Audemars Piguet

ciaca

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Re:Royal oak, ovvero Audemars Piguet
« Risposta #15 il: Febbraio 11, 2016, 16:10:56 pm »
mi dici cos'ha dato alla storia dell'orologeria di cosi tanto ?... ;D


Potrei, ma non mi va. Non capiresti... ;D

A me va, perché la risposta non necessariamente deve essere indirizzata a chi fa la domanda ma anche a tutti gli altri che hanno voglia di leggerla :)

In estrema sintesi ha "dato" una nuova tipologia di orologi, strada poi non a caso battuta anche da molti altri produttori di fascia alta, capace di coniugare il pregio (meccanico ma non solo) con la fruibilità quotidiana in un numero di contesti più variegati di quanto non lo fossero in precedenza quelli adatti all'orologio di pregio per come era stato inteso fino a quel momento: formale ed elegante.

 Ha dato un'alternativa di pregio al solito stufoso professionale sempre più omologato e divenuto oggetto di fattura povera e dozzinale, portando la meccanica d'alta gamma e la cura della realizzazione di casse e bracciali anche nel campo dell'orologio casual.

 Ha dato quindi una tipologia di orologio di pregio più versatile ma anche assolutamente originale nelle forme e nelle caratteristiche, talmente "avanti" rispetto allo stato dell'arte dell'epoca da essere ancora "attuale" dopo oltre 40 anni e capace di mutare completamente anche gli usi e i costumi, sdoganando l'orologio casual anche in contesti e con abiti più formali al punto che oggi anche un qualunque banale professionale trova serenamente posto la dove una volta era ammissibile solo l'orologio di stampo classico e prettamente elegante.

 Ha dato anche una delle poche vere innovazioni dell'ultimo mezzo secolo, di design e di concetto, in un ambito assai avaro di novità in tal senso e sempre troppo legato al già fatto e al già visto anche per aspetti non inerenti al rispetto della tradizione e del pregio ma spesso legati solo all'apatia e alla decadenza dell'assenza di idee.

 Ha dato, infine, il via alla produzione di modelli che hanno fatto e stanno facendo la storia del collezionismo moderno, non a caso unici esempi in tal senso tra i modelli prodotti nell'era moderna e post quarzo dell'orologeria.

Credo possa bastare :)
« Ultima modifica: Febbraio 11, 2016, 16:13:48 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

S.M.

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Re:Royal oak, ovvero Audemars Piguet
« Risposta #16 il: Febbraio 11, 2016, 19:58:42 pm »
A me il Royal Oak piace, altrimenti non avrei faticato tanto nel ricercare e sistemare il 5402 che sono fortunato di avere, però sono d'accordo con chi dice che è ora di finirla.

Sta diventando la caricatura di se stesso. Un pò come i cantanti od i gruppi rock che ad oltre 70 anni non vogliono mollare....

Oramai lo si è visto in tutte le salse, in ogni materiale, con ogni compicazione immaginabile, di ogni colore, dimensione e foggia.

Per favore, basta, lasciatelo alla storia......
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Re:Royal oak, ovvero Audemars Piguet
« Risposta #17 il: Febbraio 11, 2016, 20:39:46 pm »
A me piace molto, anzi è l'orologio nel suo genere che mi piace di più e sarebbe bello possederne uno ma il 5402 e i Jumbo fedeli all'originale hanno costi che partono da un minimo di 13/14k, costo che secondo me non è minimamente giustificabile nel rapporto qualità/prezzo del segnatempo.

Re:Royal oak, ovvero Audemars Piguet
« Risposta #18 il: Febbraio 11, 2016, 20:49:17 pm »
Come giustamente ci ha illuminato Ermanno a suo tempo, un 5402 e un 15202 sono due orologi distinti, mettendoli a confronto si evince la diversa lavorazione dell'acciaio, figlia di due epoche diverse, e alle curve più morbide del 5402 il 15202 risponde con spigoli più netti e più vivi ed anche altro come le viti della lunetta in una diversa posizione, il fondello chiuso e quello zaffiro etc.
Anche per me i prezzi sono folli, verranno tempi migliori in cui per acquistarne uno non bisognerà donare un rene... :D
« Ultima modifica: Febbraio 11, 2016, 20:51:27 pm da leolunetta »
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Re:Royal oak, ovvero Audemars Piguet
« Risposta #19 il: Febbraio 12, 2016, 00:14:25 am »
A me va, perché la risposta non necessariamente deve essere indirizzata a chi fa la domanda ma anche a tutti gli altri che hanno voglia di leggerla :)
...

Grazie
 ;)

Re:Royal oak, ovvero Audemars Piguet
« Risposta #20 il: Febbraio 12, 2016, 06:50:16 am »
A me il Royal Oak piace, altrimenti non avrei faticato tanto nel ricercare e sistemare il 5402 che sono fortunato di avere, però sono d'accordo con chi dice che è ora di finirla.

Sta diventando la caricatura di se stesso. Un pò come i cantanti od i gruppi rock che ad oltre 70 anni non vogliono mollare....

Oramai lo si è visto in tutte le salse, in ogni materiale, con ogni compicazione immaginabile, di ogni colore, dimensione e foggia.

Per favore, basta, lasciatelo alla storia......

esatto...neanche il "solito professionale" si è spinto a tante varianti , anzi neanche a una ( materiali , colori , dimensioni ) se non una leggera modernizzazione dopo 30 anni ...

Insomma ci e stato detto che , in definitiva , l'unica innovazione che ha portato è una "alternativa" ( non professionale pero'  ndr) al solito professionale  ;D :D

questo certamente si ....

il resto è tutto un giro di parole che non serve a nulla...

Io aggiungerei anche che ha sato modo a chi ha da buttare soldi di mostrarsi con un orologio che pure costa tanto ma che non è il solito professionale ..e anche questo ci sta...

Insomma...ho comprato Aston Martin perchè hanno tutti la Ferrari ... che paxxe sta Ferrari....

ci stà !  8) :D

Re:Royal oak, ovvero Audemars Piguet
« Risposta #21 il: Febbraio 12, 2016, 07:50:11 am »


esatto...neanche il "solito professionale" si è spinto a tante varianti , anzi neanche a una ( materiali , colori , dimensioni ) se non una leggera modernizzazione dopo 30 anni ...

Insomma ci e stato detto che , in definitiva , l'unica innovazione che ha portato è una "alternativa" ( non professionale pero'  ndr) al solito professionale  ;D :D

questo certamente si ....

il resto è tutto un giro di parole che non serve a nulla...

Io aggiungerei anche che ha sato modo a chi ha da buttare soldi di mostrarsi con un orologio che pure costa tanto ma che non è il solito professionale ..e anche questo ci sta...

Insomma...ho comprato Aston Martin perchè hanno tutti la Ferrari ... che paxxe sta Ferrari....

ci stà !
  8) :D


Per Angelo... C.V.D. ;)
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
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ilcommesso

Re:Royal oak, ovvero Audemars Piguet
« Risposta #22 il: Febbraio 12, 2016, 10:40:54 am »
Non dico che AP dovrebbe produrre chissà quali orologi, ma un orologio dedicato ad uno dei 2 fondatori mi parrebbe come minimo doveroso.
Inoltre non ha più in catalogo un orologio di forma, ma visto che non si deve per forza  ricalcare il passato, potrebbero presentare un orologio con cassa di forma o tonneau con uno stile più sportivo, in stile royal oak.
Appare altresì evidente che navighino a vista, visto che il famoso crono di manifattura è ancora lungi dall' essere utilizzato, oltre che annunciato

Istaro

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Re:Royal oak, ovvero Audemars Piguet
« Risposta #23 il: Febbraio 12, 2016, 11:03:37 am »
A me il Royal Oak piace, altrimenti non avrei faticato tanto nel ricercare e sistemare il 5402 che sono fortunato di avere, però sono d'accordo con chi dice che è ora di finirla.

Sta diventando la caricatura di se stesso. Un pò come i cantanti od i gruppi rock che ad oltre 70 anni non vogliono mollare....

Oramai lo si è visto in tutte le salse, in ogni materiale, con ogni compicazione immaginabile, di ogni colore, dimensione e foggia.

Per favore, basta, lasciatelo alla storia......

esatto...neanche il "solito professionale" si è spinto a tante varianti , anzi neanche a una ( materiali , colori , dimensioni ) se non una leggera modernizzazione dopo 30 anni ...

Insomma ci e stato detto che , in definitiva , l'unica innovazione che ha portato è una "alternativa" ( non professionale pero'  ndr) al solito professionale  ;D :D

questo certamente si ....

il resto è tutto un giro di parole che non serve a nulla...

Io aggiungerei anche che ha sato modo a chi ha da buttare soldi di mostrarsi con un orologio che pure costa tanto ma che non è il solito professionale ..e anche questo ci sta...

Insomma...ho comprato Aston Martin perchè hanno tutti la Ferrari ... che paxxe sta Ferrari....

ci stà !  8) :D

Un paragone forse più appropriato con le auto sarebbe con i SUV: ecco, il Royal Oak è stato come il primo SUV, può insomma essere paragonato al modello di autovettura che ha introdotto questa nuova tipologia, la quale declina in chiave cittadina ed elegante alcune caratteristiche di stampo sportivo.

Ora: noi possiamo apprezzare o meno queste tipologie, sostenere che gli orologi (o le auto) troppo versatili non sono né carne né pesce, criticare quelli che non hanno più il coraggio di essere davvero eleganti e devono darsi sempre e a tutti i costi un'aria "sportiva", ecc.

Ma non possiamo negare l'oggettiva rilevanza assunta da queste nuove tipologie nel mercato e nel costume; e, quindi, l'oggettiva importanza storica dei modelli che le hanno introdotte.
Il Royal Oak è una pietra miliare dell'orologeria, oltre che per il suo successo di vendite, perché ha "costretto" le altre case a lanciare il Nautilus, l'Overseas, l'Ingenieur, il Laureato, ecc.


P.S.: A proposito: c'è stato un "primo" SUV, un modello che ha introdotto ex novo questa categoria di veicoli? Oppure abbiamo assistito ad un lento e progressivo ingresso sul mercato di versioni più stradali dei fuoristrada?
« Ultima modifica: Febbraio 12, 2016, 11:08:53 am da Istaro »
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

S.M.

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Re:Royal oak, ovvero Audemars Piguet
« Risposta #24 il: Febbraio 12, 2016, 11:13:32 am »
Senza scendere nei particolari più o meno condivisi da tutti che hanno reso famoso il R.O., la critica che rivolgo ad AP è quella della pochezza di idee.

Ma è possibile che devono ancora affidarsi ad un design di oltre 40 anni fa?

Ma dove sono tutti questi plurilaureati, Masters, Manager dell'era moderna?
Questi guru profumatamente pagati?

Sarà ora di tirare fuori qualche linea alternativa che inizi a rendere l'azienda identificabile con qualcos'altro che non sia il RO?
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

ciaca

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Re:Royal oak, ovvero Audemars Piguet
« Risposta #25 il: Febbraio 12, 2016, 13:16:40 pm »
Citazione
P.S.: A proposito: c'è stato un "primo" SUV, un modello che ha introdotto ex novoquesta categoria di veicoli? Oppure abbiamo assistito ad un lento e progressivo ingresso sul mercato di versioni più stradali dei fuoristrada?

Secondo me la Toyota Rav4 dei primi anni 90 insieme alla range rover.

Citazione
Ma è possibile che devono ancora affidarsi ad un design di oltre 40 anni fa?

Ma dove sono tutti questi plurilaureati, Masters, Manager dell'era moderna? 
Questi guru profumatamente pagati?

I managers sono pagati dalla proprietà per vendere e fare soldi, e la proprietà è ben lieta di staccare il dividendo mensile grazie alle centinaia di diversi modelli di off shore.
Il pesce puzza dalla testa, e in questo caso da una proprietà troppo diffusa, frammentata e disinteressata alla sorti del marchio, alla sua storia e alle strategie adottate per fare i fatturati.
Finché ogni mese c'è l'assegno pronto va tutto bene.
« Ultima modifica: Febbraio 12, 2016, 13:20:41 pm da ciaca »
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Errol

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Re:Royal oak, ovvero Audemars Piguet
« Risposta #26 il: Febbraio 12, 2016, 13:19:22 pm »
Citazione
P.S.: A proposito: c'è stato un "primo" SUV, un modello che ha introdotto ex novoquesta categoria di veicoli? Oppure abbiamo assistito ad un lento e progressivo ingresso sul mercato di versioni più stradali dei fuoristrada?

Secondo me la Toyota Rav4 dei primi anni 90 insieme alla range rover.

secondo me, il primo super SUV grande, se vogliamo escludere il Range Rover vecchio che magari può ancora essere considerato un "fuoristrada" di lusso, poteva essere il Magnum...

tra i piccoli concordo sul RAV 4
« Ultima modifica: Febbraio 12, 2016, 13:20:56 pm da Errol »
        

ilcommesso

Re:Royal oak, ovvero Audemars Piguet
« Risposta #27 il: Febbraio 12, 2016, 13:21:23 pm »
Regà, non divaghiamo con fuorvianti ed improbabili esempi automobilistici.   ::)

AP non è in grado di creare modelli nuovi non solo perchè vende bene il royal oak, ma soprattutto perchè non sa più disegnare orologi, come non li sanno fare le altre maisons :(
 

ciaca

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Re:Royal oak, ovvero Audemars Piguet
« Risposta #28 il: Febbraio 12, 2016, 13:29:24 pm »
Io non credo che il problema sia saper disegnare gli orologi ma ciò che il pubblico vuole e si aspetta da AP.
A differenza di PP AP ha costruito la sua storia moderna su un solo modello di stampo casual, il Royal oak. Qualunque cosa disegnassero di classico, semplicemente non la venderebbero, perché il grande pubblico non lo apprezza. Infatti quello che hanno a corredo del Royal oak non lo vendono e serve solo a riempire i cataloghi.
Qualunque cosa disegnassero di sportivo andrebbe inevitabilmente a scontrarsi col Royal oak, divenendo un flop o peggio cannibalizzando la domanda di Royal oak.
AP ha trovato la gallina dalle uova d'oro, un'intera linea di prodotto che può vendere a prezzi folli e con enormi margini sfruttando non uno ma ben dUE marchi (AP e Royal Oak), unica ancor oggi nell'era della "manifattura" a poter rifilare crono modulari a prezzi da complicato, ma allo stesso tempo ne è rimasta prigioniera.
« Ultima modifica: Febbraio 12, 2016, 13:31:23 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

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Re:Royal oak, ovvero Audemars Piguet
« Risposta #29 il: Febbraio 12, 2016, 13:35:43 pm »
Citazione
P.S.: A proposito: c'è stato un "primo" SUV, un modello che ha introdotto ex novoquesta categoria di veicoli? Oppure abbiamo assistito ad un lento e progressivo ingresso sul mercato di versioni più stradali dei fuoristrada?

Secondo me la Toyota Rav4 dei primi anni 90 insieme alla range rover.

Citazione
Ma è possibile che devono ancora affidarsi ad un design di oltre 40 anni fa?

Ma dove sono tutti questi plurilaureati, Masters, Manager dell'era moderna?
Questi guru profumatamente pagati?

I managers sono pagati dalla proprietà per vendere e fare soldi, e la proprietà è ben lieta di staccare il dividendo mensile grazie alle centinaia di diversi modelli di off shore.
Il pesce puzza dalla testa, e in questo caso da una proprietà troppo diffusa, frammentata e disinteressata alla sorti del marchio, alla sua storia e alle strategie adottate per fare i fatturati.
Finché ogni mese c'è l'assegno pronto va tutto bene.
La Rav 4 sicuramente. Ma nel settore alto, ma non solo, la prima ML Mercedes del 1997 ha fatto scuola, per certi aspetti più ancora della Rav 4. Però l'idea di un fuoristrada per il tempo libero adatto anche all'asfalto ha precedenti. Dalla Range Rover prima serie, alla Lamborghini LM 002.
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