Orologico Forum 3.0

Royal oak, ovvero Audemars Piguet

ilcommesso

Re:Royal oak, ovvero Audemars Piguet
« Risposta #30 il: Febbraio 12, 2016, 13:51:15 pm »
Io non credo che il problema sia saper disegnare gli orologi ma ciò che il pubblico vuole e si aspetta da AP.
A differenza di PP AP ha costruito la sua storia moderna su un solo modello di stampo casual, il Royal oak. Qualunque cosa disegnassero di classico, semplicemente non la venderebbero, perché il grande pubblico non lo apprezza. Infatti quello che hanno a corredo del Royal oak non lo vendono e serve solo a riempire i cataloghi.
Qualunque cosa disegnassero di sportivo andrebbe inevitabilmente a scontrarsi col Royal oak, divenendo un flop o peggio cannibalizzando la domanda di Royal oak.
AP ha trovato la gallina dalle uova d'oro, un'intera linea di prodotto che può vendere a prezzi folli e con enormi margini sfruttando non uno ma ben dUE marchi (AP e Royal Oak), unica ancor oggi nell'era della "manifattura" a poter rifilare crono modulari a prezzi da complicato, ma allo stesso tempo ne è rimasta prigioniera.

Sul classico orologio di forma sono d'accordo con te, già c'è la serie jules audemars che, complicati a parte, non sembra attrarre più di tanto (crono modulare ingiustificabile).

Però un orologio in stile RM o Hublot potrebbero e dovrebbero disegnarlo, perchè il vero e unico grande problema è l'estetica di un oggetto, più che il suo "cuore".
Visto che al 98% degli acquirenti non importa se c'è un calibro di manifattura ed altre amenità per matti 8), l'unico elemento su cui puntare è la forma, linea o design che dir si voglia.

Magari potrebbero addirittura vendere ancora di più: ora, non parlo di produrre milioni di pezzi, ma aggiornare al 2015 la linea edward piguet cosa gli costa?


Produci un  crono, vera serie limitata di 100 pezzi, con una linea simile: è uguale a RM?
Chissenefrega (la cassa tonneau è bene o male sempre quella  :)  ), ma almeno è un modo per sondare il mercato e vedere come risponde.

invia immagini

p.s. ho usato un hublot per mostrare un orologio che ricorda sì una determinata forma, ma che è comunque un orologio a sè stante (per quanto simile)  8)

ciaca

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Re:Royal oak, ovvero Audemars Piguet
« Risposta #31 il: Febbraio 12, 2016, 14:04:03 pm »
Ad AP dei 100 pezzi non frega nulla, per quello ha già le cose di Papi da portare in giro per saloni.

Disegnare e mettere in produzione una nuova linea di prodotto da fare in migliaia o decine di migliaia di pezzi richiede investimenti, investimenti destinati a cosa? Ad andare a fare concorrenza a quello che vendono bene e che gli fa colare grasso a iosa?

Non ha senso, da nessun punto di vista. Ne da quello del manager ne da quello degli azionisti e nemmeno da quello dell'utenza AP che da AP vuole il Royal Oak e quello soltanto :)
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

PESSOA67

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Re:Royal oak, ovvero Audemars Piguet
« Risposta #32 il: Febbraio 12, 2016, 14:16:02 pm »
Come è inutile negare che la cassa Oyster ha fatto la fortuna di Rolex...non ci vedo nulla di tanto diverso...quanti Cellini vedete o avete veduto nella Vs vita?

ciaca

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Re:Royal oak, ovvero Audemars Piguet
« Risposta #33 il: Febbraio 12, 2016, 14:36:57 pm »
Il paragone è calzante ma solo in parte.
Rolex è da sempre una casa industriale con numeri di produzione a 5 zeri, AP era una casa d'alta gamma con numeri di produzione di poche migliaia.
E anche oggi che anche AP è una casa industriale i numeri sono comunque meno del 10% in volume.
Ora che una casa storica posizionata su una fascia di prezzo molto più alta adotti la medesima strategia di Rolex è il segno di ciò che è oggi il mercato e la clientela di orologi impongono alle case, che volenti o nolenti devono adeguarsi (in questo caso specifico di buon grado e con ottimi ritorni economici).
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

PESSOA67

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Re:Royal oak, ovvero Audemars Piguet
« Risposta #34 il: Febbraio 12, 2016, 14:44:57 pm »
Infatti credo che si navighi tutti a vista o quasi, nel senso che un Manager bravo può fare la differenza non modificare la realtà.
Chi detiene le proprietà delle Maisons vuole fare utili, non orologi sopraffini.

mbelt

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Re:Royal oak, ovvero Audemars Piguet
« Risposta #35 il: Febbraio 12, 2016, 16:49:52 pm »
Molto pericoloso legarsi ad un solo modello. Tanto più se prodotto in tantissimi pezzi. Ed uscire dalla cultura del prodotto unico è sempre difficile, ma prima o poi va fatto.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

S.M.

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Re:Royal oak, ovvero Audemars Piguet
« Risposta #36 il: Febbraio 12, 2016, 18:45:32 pm »
Molto pericoloso legarsi ad un solo modello. Tanto più se prodotto in tantissimi pezzi. Ed uscire dalla cultura del prodotto unico è sempre difficile, ma prima o poi va fatto.
Infatti.

Non sono d'accordo con chi dice che gli acquirenti non vogliono altro che il RO.
Oggi la gente non vuole altro perchè non gli si offre una altrettanto valida alternativa.

Cosa compravamo quando non c'era il RO?
Cosa c'era prima della cassa Oyster? .... O dell'inconfondibile disegno di Daniel Roth?
Od ancora del Reverso, del Frank Muller, del Portoghese e chissà quanti modelli mi sfuggono.

Occorre avere coraggio e provare ad uscire dal rassicurante solco esistente per tracciarne un'altro......

A volte basta poco per innovare e scrivere la storia.

Prendiamo un esempio di questi giorni.
Bialetti che ha re-inventato la moka. Non è che prima di lui il caffè non si faceva....

 
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

ciaca

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Re:Royal oak, ovvero Audemars Piguet
« Risposta #37 il: Febbraio 12, 2016, 19:34:45 pm »
Che il mercato di "largo consumo" non voglia altro che l'orologio casual lo dicono i numeri di vendita.
Che una casa che ha già un'intera linea di prodotto di tal fatta, di buon successo e con grandi margini, non abbia alcuno stimolo a crearne di nuove nella medesima categoria, è un fatto ovvio e scontato.
L'ottica del cliente appassionato e conoscitore in questo caso collide con quella della mera massimizzazione del profitto da parte dell'azienda.

Citazione
Prendiamo un esempio di questi giorni. 
Bialetti che ha re-inventato la moka. Non è che prima di lui il caffè non si faceva....

Ma che c'entra?  ???
« Ultima modifica: Febbraio 12, 2016, 19:36:20 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

S.M.

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Re:Royal oak, ovvero Audemars Piguet
« Risposta #38 il: Febbraio 12, 2016, 20:28:22 pm »
Che il mercato di "largo consumo" non voglia altro che l'orologio casual lo dicono i numeri di vendita.
Che una casa che ha già un'intera linea di prodotto di tal fatta, di buon successo e con grandi margini, non abbia alcuno stimolo a crearne di nuove nella medesima categoria, è un fatto ovvio e scontato.
L'ottica del cliente appassionato e conoscitore in questo caso collide con quella della mera massimizzazione del profitto da parte dell'azienda.

Citazione
Prendiamo un esempio di questi giorni.
Bialetti che ha re-inventato la moka. Non è che prima di lui il caffè non si faceva....

Ma che c'entra?  ???
Compra il RO come orologio sportivo elegante di moda o come lo chiami tu, casual, fin quando non ne trova un altro (od altri) ugualmente riuscito e di successo. Ma il successo bisogna cercarlo. A me sembra che AP neanche ci prova.

Bulgari con l'Octo è uno dei rari esempi di sforzo in questo senso.

Ho portato l'esempio di Bialetti per dire che a volte basta un'idea semplice ma buona per scrivere la storia.

Il RO nel nostro campo è stato questo, possibile che sia così difficile replicare o quantomeno avvicinare il suo successo?
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ilcommesso

Re:Royal oak, ovvero Audemars Piguet
« Risposta #39 il: Febbraio 12, 2016, 20:38:40 pm »
C'entra che un orologio nuovo come il bulgari octo, secondo il tuo punto di vista, era inutile farlo.  ::)

Chi ha qualcosa disegnato da Genta è fortunato, il resto delle maisons possono solo maledire la sorte.

Però se pensiamo a VC, vediamo che non sono schiavi di un modello sportivo, perchè hanno più volte ridisegnato quella tipologia di orologio.

Mi dirai che non ha avuto il successo del royal oak...per ora no ( il 40esimo del 222 è l'anno prossimo) ma  il successo  si deve solo ed esclusivamente al 40esimo, evento creato e sfruttato magistralmente, ma fino al 2012 un 15202 si portava a casa con 8.5k

ilcommesso

Re:Royal oak, ovvero Audemars Piguet
« Risposta #40 il: Febbraio 12, 2016, 20:41:45 pm »
Mentre scrivevo stefano mi ha preceduto, con lo stesso esempio.   ;) ;) ;)

Lo spazio per disegnare orologi BELLI esiste, come appunto l'octo testimonia.


Di sicuro un orologio classico di forma venderebbe pochissimo, ma visto che la clientela vuole orologi sportiveggianti, creare una cassa di forma anno 2016 è impresa così improba?
I calibri li hanno, quindi davvero è solo questione di un design ben fatto, per il resto il costo sarebbe risibile, non è come progettare un'auto nuova  :)

S.M.

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Re:Royal oak, ovvero Audemars Piguet
« Risposta #41 il: Febbraio 12, 2016, 21:00:34 pm »
Oltretutto con CAD e le tecniche di morphing, si possono creare dei modelli virtuali in tempi brevissimi da far vedere ed analizzare in tutte le angolazioni.

Non dico alla prima botta, ma dopo un pò il modello "giusto" verrà fuori.

Anche sui calibri, è ridicolo far ricorso ancora ai soliti noti che da 60 anni sono sulla scena.
Senza scomodare soluzioni ardite ma restando nel solco della tradizione, se hai un Papi come stretto collaboratore, mi domando se è così difficile nel 2016 tirar fuori un movimento solo-tempo di alta gamma da montare in esclusiva.

Invece di fare (o meglio, oltre a fare) mirabili esercizi di stile, perchè non sfruttare il suo genio per un bel calibro automatico ultrapiatto a rotore periferico e spirale libera certificato COSCS senza l'uso del silicio?

No Angelo, qui non mancano le possibilità... qui manca la visione di cosa è l'orologeria di alta gamma....
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

ciaca

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Re:Royal oak, ovvero Audemars Piguet
« Risposta #42 il: Febbraio 12, 2016, 21:17:18 pm »
Citazione
C'entra che un orologio nuovo come il bulgari octo, secondo il tuo punto di vista, era inutile farlo

Temo che il mio punto di vista non sia chiaro.
Io non ho scritto che è inutile farlo, ho scritto che è inutile aspettarsi che lo faccia AP

Citazione
No Angelo, qui non mancano le possibilità... qui manca la visione di cosa è l'orologeria di alta gamma....

E questo non è in discussione, ma andrei oltre dicendo che manca proprio il mercato dellorologeria d'alta gamma visto che dell'alta gamma a ben guardare non importa niente a quasi nessuno mentre la gente sembra badare a tutt'altro che con l'alta gamma non c'entra nulla.
Altrimenti non venderebbero tutti gli offshore che vendono, e men che meno ai prezzi ai quali li vendono
« Ultima modifica: Febbraio 12, 2016, 21:20:47 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

GEKKO

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Re:Royal oak, ovvero Audemars Piguet
« Risposta #43 il: Febbraio 12, 2016, 21:39:58 pm »
Quanto è brutto il Royal Oak... :D

Lo scrivo perché qua piace a tutti e mi sembra si dia per scontato il suo gradimento universale.

ilcommesso

Re:Royal oak, ovvero Audemars Piguet
« Risposta #44 il: Febbraio 12, 2016, 22:24:05 pm »
Citazione
C'entra che un orologio nuovo come il bulgari octo, secondo il tuo punto di vista, era inutile farlo

Temo che il mio punto di vista non sia chiaro.
Io non ho scritto che è inutile farlo, ho scritto che è inutile aspettarsi che lo faccia AP

Citazione
No Angelo, qui non mancano le possibilità... qui manca la visione di cosa è l'orologeria di alta gamma....

E questo non è in discussione, ma andrei oltre dicendo che manca proprio il mercato dell'orologeria d'alta gamma visto che dell'alta gamma a ben guardare non importa niente a quasi nessuno mentre la gente sembra badare a tutt'altro che con l'alta gamma non c'entra nulla.
Altrimenti non venderebbero tutti gli offshore che vendono, e men che meno ai prezzi ai quali li vendono

Nella frase che ho evidenziato, a mio avviso, confermi che indirettamente AP ha già creato un nuovo modello, di grande successo, che è l'off-shore.
La risposta ce l'abbiamo davanti agli occhi, da anni: se l'OS è da più di 10 anni il vero motore trainante dell'azienda, è evidente quanto poco abbia in comune col 15202, se non il nome.

Pulsanti in gomma, cinturino, una forma vagamente ottagonale, tappezzerie da salotto anni 70, un calibro che è meglio lasciare  chiuso sotto una colata di cemento  :D :D :D :D

In realtà il modello nuovo lo hanno già fatto, come da anni andiamo dicendo tutti, perchè il RO non c'entra nulla con l'OS.
Però ha venduto e vende tantissimo.
Ergo lo spazio per nuove idee c'è davvero

Solo da 4 anni la gente si è accorta del 15202 e derivati, potenza del marketing, mentre l'OS piace perchè è grande, riconoscibile, ed ha pure un nome con una tradizione alle spalle.
Della meccanica frega a nessuno, ed ha pure il pregio di costare il giusto  :'( :'( :'( :D :D