Perché parli male del rotore di carica e del movimento? Il tuo è un giudizio limitato all'estetica del movimento o anche alla qualità del movimento? E la qualità, sotto che profilo la consideri?
Estetica e qualità sono a tratti sinonimi, nel senso che un'estetica gradevole è in certa misura il frutto di lavorazioni e caratteristiche che sottendono qualità e pregio. Ma non sono l'unico parametro sulla base della quale valutare la suddetta "qualità", parametri che variano anche a secondo della tipologia e destinazione d'uso dell'orologio in cui è montato il movimento.
E così se su un orologio professionale le qualità più rilevanti potrebbero essere la robustezza, la durabilità e la facile manutenzione, su un orologio di stile classico ed elegante con cassa in metallo nobile e che sottende una maggiore raffinatezza della fattura e un diverso utilizzo dell'orologio le qualità di cui sopra potrebbero essere non altrettanto rilevanti o non sufficienti.
Nel caso specifico il Movado 165 in oggetto è un movimento che non presenta ne finiture di alcun pregio tali da conferire un aspetto gradevole alla macchina, ne caratteristiche costruttive (per esempio spessore ridotto o particolari accorgimenti volti a conferire al movimento specifiche particolari caratteristiche come per esempio il suddetto spessore ridotto o una migliore e più precisa regolazione della cronometria, e molto altro che sarebbe troppo lungo e dispersivo sintetizzare in questa sede) tali da elevarlo al di sopra della media (piuttosto modesta) delle macchine di produzione industriale dell'epoca.
In particolare il rotore non sembra avere una fattura di alcun pregio, trattandosi di una lamiera immagino stampata con una forma piuttosto singolare (bruttina) e privo del minimo sindacale di decoro volto a rendere questi particolari più gradevoli alla vista e consoni ad oggetti di un certo pregio e costo (ancor più nel passato quando queste lavorazioni assorbivano maggiori risorse in termini di tempo ed erano un po' più complesse da realizzare a livello indistriale di quanto non lo siano oggi con le moderne macchine a controllo numerico). Così come priva di alcuna decorazione appare la platina superiore, e di livello "medio" sono le specifiche del movimento.
Insomma, quello che valeva per l'Omega 381 (classico trattore industriale degli anni 50) possiamo estenderlo anche a questo Movado 165 (o 166 se a 21.600 a/h invece che 18.000)