La serie Opus è stata il banco di prova per quasi tutti i migliori indipendenti contemporanei .
Max è uno dei personaggi del calibro di Blumlein, imho
Condivido e mi associo ai meritati complimenti a Max Busser, al quale bisogna senz’altro riconoscere il grande merito di aver proposto orologi molto innovativi sia dal punto di vista del design sia dal punto di vista meccanico, benché di super nicchia.
Merita, a mio avviso, i migliori auguri di continuare e consolidare i suoi successi.
Non sono invece d’accordo di accostare il nome di Max Busser a quello del compianto Gunther Blumlein.
Infatti , se è vero che il primo, in quanto vivente, potrebbe addirittura superare la reputazione acquisita da Blumlein, resta il fatto che, almeno finora, non è corretto mettere sullo stesso piano e confrontare le esperienze e lo spessore delle prove fornite dai due Uomini.
Come è noto, ricordo che è stato Gunther Blumlein a rilanciare IWC e Jaeger, e che si deve allo stesso Blumlein la rifondazione di Lange & Sohne, forse la più bella marca risorta negli ultimi decenni.
Scomparso purtroppo prematuramente, sono certo che l’ingegnere tedesco, Uomo di grandissima serietà e capace grandi visioni, ci avrebbe lasciato altre indelebili e positive testimonianze di grande livello in Orologeria.
La precisazione mi sembrava doverosa per il rispetto dovuto a un Grande che non c’è più e per la stessa Storia dell’Orologeria.
Beppe