Mi domando se una produzione così bassa (quasi inesistente) sia commercialmente conveniente
Dipende dal prezzo al quale li vendi.
L'alta orologeria prima della crisi del quarzo e della successiva rinascita sotto forma di industria pesante con l'ausilio di cad e macchine a controllo numerico, era un fatto squisitamente artigianale con produzioni in volumi assai esigui perché pochi se ne potevano fare visto il tempo e le risorse che occorrevano per fare quel tipo di lavoro. E quelle case avevano le dimensioni dei piccoli atelier artigiani, ch lavoravano in molti casi su commissione, mica delle multinazionali commerciali come le conosciamo oggi. Siamo passati da poche decine di orologi all'anno a svariate decine di migliaia, e ovviamente parliamo di epoche diverse ma anche di prodotti di tipologia completamente diversa con la stessa differenza cHe c'è tra la ricotta appena fatta dal pastore e quella confezionata sul banco del supermercato.
Ecco perché l'affermazione di calendarmeto non ha molto significato, perché nella finitura e nella cura del più piccolo dei dettagli - ieri ancor più che oggi - c'era tutta la differenza tra un prodotto di massa e uno esclusivo e d'alta gamma. Ridurre le due cose sullo stesso piano, come egli pretende di fare accostando i calendari lecoultre a quelli VC, non rende merito alla storia dell'orologeria, e specificamente a quella d'alta gamma, di cui LeCoultre è stata attrice primaria ma solo in qualità di manifattura fornitrice di ebauches e motore di ricerca e sviluppo per buona parte di questo settore (oltre che creatrice di molti splendidi modelli come il futurematic ma mai con le caratteristiche di un prodotto d'alta orologeria).