Dopo questa carrellata di belle meccaniche "indipendenti" vale la pena gettare uno sguardo anche su quello che propongono le case commerciali specificamente nel campo degli orologi ultrapiatti e quindi dei calibri ultrasottili manuali.
Qui la scelta non è molto ampia a testimonianza di come le case storiche nonostante la tanto declamata "manifattura" moderna non investano e non siano capaci di proporre sostanziali novità sul tema. I due calibri sovrani nel campo hanno infatti quasi un secolo di vita e sono il FP21 e i 1003 e 2003 che VC e AP utilizzano e frutto di una ebauche di concezione JLC.
A fianco a questi trovano posto anche i calibri Piaget, specificamente il 9P e le sue moderne rivisitazioni.
Poi c'è qualche novità del nostro tempo come il calibro finissimo che Bulgari ha messo a punto (anche con tourbillon, il più sottile mai realizzato con il suo spessore di soli 1,95 mm).
Non troverai negli orologi che incassano questi movimenti (al netto del tourbillon di Bvlgari) ne arditi e sofisticati meccanismi di nuova concezione ne finiture di livello tale da lasciarti a bocca aperta, ma avrai la possibilità comunque di indossare un orologio ultrasottile che già di suo, anche nella sua semplicità ed eleganza, è oggetto oltremodo sofisticato.
Ed a Leonardo Da Vinci si attribuisce il seguente aforisma:
la semplicità é l'estrema sofisticazione