Orologico Forum 3.0

Finalmente il voto ai cinesi!

ilcommesso

Re:Finalmente il voto ai cinesi!
« Risposta #45 il: Febbraio 10, 2016, 22:02:13 pm »
Angelo, viviamo in uno stato in cui il primo ministro non viene eletto dal voto popolare non so più da quanti anni, quindi mi dovrei davvero preoccupare del voto di scambio di 1000 cinesi?

Ora, visto che hai spesso la soluzione a portata di tastiera, cosa dovrei fare?

1- preoccuparmi e chiudermi in casa
2- denunciare questo potenziale reato alle forze dell'ordine
3- boicottare le attività imprenditoriali cinesi della mia zona
4- boicottare le imprese cinesi mondiali
5- andare a roma e protestare per le infinite violazioni dei miei inalienabili diritti

Io dico e lo ribadisco che me ne frego del voto di scambio di 3 cinesi perchè, in primis, bisognerebbe iniziare a far piazza pulita di tale pratica medievale da tutte quelle regioni dove tale consuetudine perdura nei secoli.

Ciò avverrà mai?
NO  :)

p.s. io vado a votare, quando me lo consentono, per il resto devo lavorare, l'unico scambio che mi permette di campare  :D
« Ultima modifica: Febbraio 10, 2016, 22:04:04 pm da ilcommesso »

ciaca

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Re:Finalmente il voto ai cinesi!
« Risposta #46 il: Febbraio 11, 2016, 12:18:47 pm »
Citazione
Angelo, viviamo in uno stato in cui il primo ministro non viene eletto dal voto popolare non so più da quanti anni, quindi mi dovrei davvero preoccupare del voto di scambio di 1000 cinesi?

In realtà nel nostro ordinamento non esiste l'elezione popolare del primo ministro. È il parlamento che viene eletto mentre il primo ministro viene incaricato dal presidente della repubblica di formare un governo se ha in parlamento una maggioranza che può sostenerlo.
A ben guardare l'attuale primo ministro è l'unico della storia repubblicana del dopo guerra che sia passato da una qualche sorta di suffragio popolare sebbene rigurdante l'incarico di presidente del suo partito :)

Ma a parte questo continua a sfuggirmi il senso del tuo discorso: se una democrazia non funziona, come chiaramente non funziona in Italia, è appunto perché se ne violano sistematicamente i principi.
E allora che senso ha invocarne la sacralità e il valore, o lamentarsi dei principi democratici violati, o al contrario rivendicarli di fronte ai gruppi di cinesi portati al voto, se poi di fatto di quei principi ce ne si disinteressa?!

Io non ho soluzioni a portata di tastiera ma appunto perché sono consapevole di quanto non funzioni la democrazia italiana sostengo che meno si vota e meglio è, e che la classe dirigente non si può far scegliere alle masse attraverso il sistema del voto alla primarie in un paese in cui il voto non è, chiaramente, una cosa seria e ancor meno lo diventa in una consultazione "privata" di un partito soggetta alle pratiche più sciatte come appunto le truppe cammellate portate ai seggi alla bisogna: che siano zingari, cinesi o gruppi di pensionati della bocciofila poco cambia.

È fin troppo evidente che questo paese ha un problema di selezione e formazione della classe dirigente, ci manca solo che per risolverlo prendiamo il primo Cetto la qualunque Che passa e lo mettiamo in cabina di regia, se è il caso anche coi voti dei pensionati della bocciofila, dei cinesi o dei vari tipi di delinquenti di cui abbiamo grande abbondanza.
« Ultima modifica: Febbraio 11, 2016, 12:22:25 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Istaro

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Re:Finalmente il voto ai cinesi!
« Risposta #47 il: Marzo 07, 2016, 15:11:58 pm »
Matteo Orfini è presidente del Partito Democratico e commissario dello stesso partito a Roma. Quindi non sospettabile di pregiudizi contro il Pd. E neanche, mi sembra, di tendenze "xenofobe"...

Leggiamo dunque il suo commento alla scarsa affluenza alle primarie per la scelta del candidato sindaco di Roma: "La volta scorsa c'era il Pd delle truppe cammellate di quelli che sono stati arrestati, delle file di rom   e quant'altro".

Insomma: poiché i normali cittadini non si possono permettere di descrivere la realtà senza timore di incappare nella scomunica per "xenofobia", dobbiamo aspettare che siano i leader di partito a "rivelarci" quello che tutti avevano già visto e di cui avevano già colto il significato evidente.  ::)

Aspettiamo che fra un paio di anni Orfini - o chi per lui - sia nominato commissario del partito a Milano e ci dia conferma che le file di cinesi alle primarie meneghine non erano un segno di vitalità democratica...  ;)
« Ultima modifica: Marzo 07, 2016, 16:02:36 pm da Istaro »
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

ciaca

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Re:Finalmente il voto ai cinesi!
« Risposta #48 il: Marzo 07, 2016, 16:00:54 pm »
Non bisogna avere timore di nulla, men che meno delle scomuniche demagogiche di chi non ha altri e più credibili argomenti da contrapporre in una sana dialettica nel merito dei contenuti.

È il vantaggio di poter esprimere liberamente null'altro che la propria opinione di cittadino, senza secondi fini od opportunismi di varia natura, e senza appunto timore che la demagogia retorica possa in alcun modo fare alcuna differenza di qualunque tipo.

Il cittadino risponde a se e solo a se stesso delle proprie idee. ;)
Al contrario del tempo dell'inquisizione in cui le accuse di eresia erano il mezzo più comodo e sbrigativo con cui gli ottusi e pervicaci si potevano sbarazzare delle menti più brillanti, e per questo anche scomode allo status quo :)
« Ultima modifica: Marzo 07, 2016, 16:05:18 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Istaro

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Re:Finalmente il voto ai cinesi!
« Risposta #49 il: Marzo 07, 2016, 16:37:43 pm »
Non bisogna avere timore di nulla, men che meno delle scomuniche demagogiche di chi non ha altri e più credibili argomenti da contrapporre in una sana dialettica nel merito dei contenuti.

È il vantaggio di poter esprimere liberamente null'altro che la propria opinione di cittadino, senza secondi fini od opportunismi di varia natura, e senza appunto timore che la demagogia retorica possa in alcun modo fare alcuna differenza di qualunque tipo.

Il cittadino risponde a se e solo a se stesso delle proprie idee. ;)
Al contrario del tempo dell'inquisizione in cui le accuse di eresia erano il modo più semplice e sbrigativo in cui gli ottusi si sbarazzavano delle menti più brillanti, e per questo anche scomode allo status quo :)

In teoria sì.

In pratica, si sta sempre più imponendo  il "politicamente corretto", inteso non come semplice galateo linguistico, utilizzato liberamente da alcuni, ma come vero e proprio catalogo di espressioni e idee consentite (o vietate) nel pubblico dibattito; catalogo le cui violazioni vengono pesantemente sanzionate sul piano sociale e, sempre più spesso, sul piano normativo.

Già oggi nei Paesi anglosassoni e in molti del Nord Europa su certi argomenti esiste una fortissima autocensura dei media, che non danno accesso a opinioni "scorrette". Un'autocensura simile è ormai diffusa in tutti i media televisivi italiani e in larga parte di quelli pubblicati a mezzo stampa.

Ed è sempre più difficile utilizzare anche circuiti "privati" (che privati non sono, perché si tratta pur sempre di servizi di comunicazione offerti da imprese, anche se ormai divenuti necessari alla vita sociale): Facebook ti chiude la pagina, Twitter ti sospende l'account, i servizi sociali ti vengono a trovare a casa per farti la ramanzina, il datore di lavoro ti convoca per "corsi di rieducazione"...

Intendiamoci: non sto parlando di espressioni che integrano reati specifici (calunnia, diffamazione, istigazione a delinquere, molestie, ecc.), giustamente e doverosamente repressi da ogni codice penale.

Sto parlando di espressioni che veicolano idee non conformi all'ideologia dominante, o che addirittura si limitano a raccontare fatti reali che possono però mettere in "crisi" le verità ufficiali.
Nei Paesi Scandinavi, ad esempio, è già vietato elaborare e diffondere statistiche sulla percentuale di immigrati nei reati commessi. Oppure ricordiamo la mancata segnalazione, in Germania, dei diffusi casi di molestie alle donne in luoghi pubblici e affollati avvenuti prima della notte di Capodanno. E si potrebbe continuare a lungo...
Sempre dai Paesi anglosassoni viene il tentativo di introdurre una nuova, indeterminata (e quindi vastissima) figura di reato, il cosiddetto "hat speech"  (il "linguaggio d'odio", sulla base dell'arbitrario presupposto per cui chi si sente contraddetto da qualsiasi idea può dirsi vittima di campagne di odio e pretendere che quell'idea sia silenziata).

Spesso non ce ne rendiamo conto, ma il "Grande Fratello" (il controllo delle idee tramite il controllo delle parole) si sta diffondendo con modalità più "dolci" ma più pervasive (grazie agli strumenti tecnologici) di quelle disponibili ai regimi totalitari del passato.
« Ultima modifica: Marzo 07, 2016, 18:05:40 pm da Istaro »
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

ciaca

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Re:Finalmente il voto ai cinesi!
« Risposta #50 il: Marzo 08, 2016, 21:09:18 pm »
Anche i fatti di Napoli ora alla ribalta mi pare confermino il senso delle "primarie" (e di ogni altra espressione di voto nelle decadenti democrazie di cartone come quella italiana), e il fatto che li le truppe cammellate non siano (pare) ne cinesi ne zingare, per una volta, non presta il fianco alla retorica della xenofobia. :)
Sempre più convinto che non solo la democrazia è sopravvalutata (oltre ad essere una facciata conveniente per le peggiori porcate) ma anche deleteria per molti popoli che non possono permettersela.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"