Orologico Forum 3.0

Ancora sulle dimensioni ( attacco di pensiero debole o buon senso non comune?)

mbelt

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Quando scrivo che sono contro ogni talibanismo orologiero mi riferisco ad un atteggiamento complessivo che vuole e cerca di fare i conti con l'attualità. O almeno ha la pretesa di farlo: riporto qui un mio commento ad un Vacheron Constantin Patrimony da ben 40 mm, non proprio un modello di eleganza. Spero possa essere di aiuto alla riflessione, o altrimenti, cestinatelo senza pietà:
"Vorrei provare ad esprimere in modo diverso un concetto non dissimile da quello già espresso da altri.
Si, secondo me le regole dell'eleganza possono evolvere. Ma la domanda da farsi è: si sono evolute? Cioè , esiste un concetto diverso di eleganza che è sufficientemente largamente condiviso? Esiste una sorta di nuovo classico? No, direi che si possa dire che non esiste. Esistono tante cose nuove, diverse, stili, ma un nuovo classico elegante che ha sostituito il vecchio direi di no. Siamo in una epoca in cui vecchi modelli non vivono più, ma nuovi ancora definiti e accettati non ci sono e non è detto che ci saranno.
L'orologio da polso, se si vuole enfatizzare l'aspetto elegante, non dovrebbe essere visibile da sotto il polsino. Ecco, questo elemento viene sempre di più messo in discussione come se oggi l'orologio per molti si debba quantomeno intravedere dal polsino, non essere più nascosto completamente. Esibizionismo? No, non necessariamente , forse l'idea che l'orologio possa mostrarsi in parte, ma non c'è esibizionismo per questo tanto più quando si tratta di un Vacheron Constantin che per il 99 per cento delle persone è qualcosa che non significa nulla, poi se in oro bianco è ancora meno vistoso. In sintesi è come se l'estetica dell'orologio fosse sempre più vissuta come parte dell'aspetto di una persona, come un componente del modo si presentarsi, per quanto sia discutibile.
Io mi sono stupito molto quando ho potuto constatare che persino nei luoghi e nelle occasioni di massima formalità le regole classiche dell'eleganza classica non siano più rispettate, anzi siano apertamente violate senza che nessuno abbia qualcosa da ridire. Se persino li accade può accadere ovunque, e questo mi ha fatto riflettere molto. Poi continuerò a pensare che gli orologi stanno meglio piccoli, che la vera eleganza è entro i 36 mm, ma questo non mi impedisce quando ne ho voglia di indossare anche orologi molto più grandi. E non mi sento mai fuori posto, meno elegante si, ma non è detto che ogni giorno si debba sempre esserlo. Il tutto va vissuto con meno paranoie, meno steccati. Meno barriere, imparando ad accettare anche i gusti altrui, entro certi limiti, e facendo evolvere i nostri. E comunque accettando , anche senza condividere, quelli altrui.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ciaca

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Mi sento di condividere il senso generale del discorso.
Io per esempio amo gli orologi classici di diametro secondo i canoni dell'eleganza classica pur non amando vestire formale (cosa che ormai faccio molto rataremente) perché al di là della loro coerenza con quei costumi che io considero eleganti (come il portare l'orologio sotto al polsino della camicia in modo agevole e naturale senza stare tutto il tempo a risistemarlo), mi piacciono esteticamente di più dei medesimi orologi ripassati con la copiatrice in scala 1,5:1.

D'altronde la scelta di orologi casual e di grande diametro è talmente ampia che non manca certo l'orologio adatto al vestire informale di taglio altrettanto informale.

Per cui continuo a ritenere privi di senso, e  a non sentire alcuna attrazione nei loro confronti, tutti quegli orologi di chiara impronta classica e formale (come il Vac in oggetto) ma declinati in proporzioni più consone ad orologi sportivi e conformi alle mode del tempo, mode di cui ho smesso di interessarmi già dopo l'adolescenza :)

Ad altri piacciono? Legittimo, ma non credo di non rispettare i gusti altrui se ribadisco di trovarli privi di senso, spesso goffi e complessivamente ineleganti e in alcuni casi anche grotteschi. Perché questo è ciò che il mio gusto mi porta a dire
« Ultima modifica: Marzo 07, 2016, 21:35:03 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

A me, semplicemente, gli orologi non piacciono grandi.
Trovo che qualsiasi orologio sarebbe più bello se fosse piccolo (e per piccolo ormai intendo 36 i solo tempo, 38 i complicati, 40 diver e sportivi).

Anche una donna può essere bella seppur alta 2m, ma non è l'essere alta 2m che la rende bella e, per me, quella bellezza sarebbe più apprezzabile se racchiusa al massimo in 1.75m.
"Dum differtur, vita transcurrit" (L. A. Seneca)

PESSOA67

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Ed io che ho un polso piccolo credo che questo sia un'altra cosa che influenza la flessibilità nel scegliere le dimensioni di un orologio...

A me, semplicemente, gli orologi non piacciono grandi.
Trovo che qualsiasi orologio sarebbe più bello se fosse piccolo (e per piccolo ormai intendo 36 i solo tempo, 38 i complicati, 40 diver e sportivi).

Anche una donna può essere bella seppur alta 2m, ma non è l'essere alta 2m che la rende bella e, per me, quella bellezza sarebbe più apprezzabile se racchiusa al massimo in 1.75m.


Condivido, ma estendo che anche le donne le preferisco piccole di statura. ;D
In realtà non è per una questione di omologazione, ma di mio sentirmi bene con un orologio "giusto" al polso, dell'omologazione in realtà non m'interessa nulla, mi intristisce però che molti non applicano neanche il senso del discorso di Marco che in linea generale condivido, (anche se lui sa che sono molto più duro sul discorso di proporzioni e misure) semplicemente perché comprano ciò che trovano, ciò che viene proposto oggi, un fenomeno di costume che uniforma la tendenza del grande è bello, il piccolo è desueto, anche per le donne. Ecco li mi viene tristezza, nell'inconsapevolezza totale di ciò che spesso si sceglie. Gli orologi in vetrina sono tutti grandi? Bene allora compro necessariamente un orologio grande, questo è sbagliato, ma il 99% della gente questo fa. Non ne fa discorsi filosofici o culturali o disprezza determinate tendenze solo perchè impartite dalle case e dalle mode. Io tutto questo fenomeno di nuovo costume non lo vedo, vedo solo molta confusione.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Errol

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a me piacciono tutte le misure da 30 a 50 mm va bene tutto
        

a me piacciono tutte le misure da 30 a 50 mm va bene tutto


Dai… tu fai poco testo visto che indossi anche gli Zenith da donna(da donna di ieri, non di oggi!) :D
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Planar

Quando scrivo che sono contro ogni talibanismo orologiero mi riferisco ad un atteggiamento complessivo che vuole e cerca di fare i conti con l'attualità. O almeno ha la pretesa di farlo: riporto qui un mio commento ad un Vacheron Constantin Patrimony da ben 40 mm, non proprio un modello di eleganza. Spero possa essere di aiuto alla riflessione, o altrimenti, cestinatelo senza pietà:
"Vorrei provare ad esprimere in modo diverso un concetto non dissimile da quello già espresso da altri.
Si, secondo me le regole dell'eleganza possono evolvere. Ma la domanda da farsi è: si sono evolute? Cioè , esiste un concetto diverso di eleganza che è sufficientemente largamente condiviso? Esiste una sorta di nuovo classico? No, direi che si possa dire che non esiste. Esistono tante cose nuove, diverse, stili, ma un nuovo classico elegante che ha sostituito il vecchio direi di no. Siamo in una epoca in cui vecchi modelli non vivono più, ma nuovi ancora definiti e accettati non ci sono e non è detto che ci saranno.
L'orologio da polso, se si vuole enfatizzare l'aspetto elegante, non dovrebbe essere visibile da sotto il polsino. Ecco, questo elemento viene sempre di più messo in discussione come se oggi l'orologio per molti si debba quantomeno intravedere dal polsino, non essere più nascosto completamente. Esibizionismo? No, non necessariamente , forse l'idea che l'orologio possa mostrarsi in parte, ma non c'è esibizionismo per questo tanto più quando si tratta di un Vacheron Constantin che per il 99 per cento delle persone è qualcosa che non significa nulla, poi se in oro bianco è ancora meno vistoso. In sintesi è come se l'estetica dell'orologio fosse sempre più vissuta come parte dell'aspetto di una persona, come un componente del modo si presentarsi, per quanto sia discutibile.
Io mi sono stupito molto quando ho potuto constatare che persino nei luoghi e nelle occasioni di massima formalità le regole classiche dell'eleganza classica non siano più rispettate, anzi siano apertamente violate senza che nessuno abbia qualcosa da ridire. Se persino li accade può accadere ovunque, e questo mi ha fatto riflettere molto. Poi continuerò a pensare che gli orologi stanno meglio piccoli, che la vera eleganza è entro i 36 mm, ma questo non mi impedisce quando ne ho voglia di indossare anche orologi molto più grandi. E non mi sento mai fuori posto, meno elegante si, ma non è detto che ogni giorno si debba sempre esserlo. Il tutto va vissuto con meno paranoie, meno steccati. Meno barriere, imparando ad accettare anche i gusti altrui, entro certi limiti, e facendo evolvere i nostri. E comunque accettando , anche senza condividere, quelli altrui.

Anch'io condivido il pensiero.
A me personalmente piacciono di più piccoli, a prescindere dall'eleganza, perché li trovo più gradevoli al mio polso. L'altro giorno ho provato un orologio che regalai qualche anno fa a mia moglie e che lei usa poco (preferisce il Cartier al quarzo, perchè non deve rimetterlo all'ora giusta :)), 31 mm, mi è piaciuto al polso. D'altro canto, ho usato un paio di giorni il Gmt 16710 dopo qualche settimana tra Corum, Blancpain e Calatrava 33mm, e devo dire che la mole ed il peso si sentono e finiscono per influenzarmi anche per il discorso della praticità.
Detto ciò, quando ho visto una foto di un principe inglese, mi pare William, vestito in tight con orologio in acciaio Omega, ho capito che ormai, come dici bene tu, ci sono meno barriere e bisogna rispettare i gusti altrui  :)
Posto una fotaccia fatta al volo del piccolo Rolex, per dare l'idea della misura.

Ma io non ne faccio una questione di polso, a me gli orologi grandi non piacciono neanche in vetrina.

La quasi totalità delle volte che mi fermo a guardare orologi nuovi esposti, mi trovo a pensare "ma perché non l'hanno fatto un paio di mm più piccolo?" mentre non mi sono mai trovato a credere che un orologio da 36 avrebbe abbisognato di un paio di mm in più, per rendere meglio.

Al polso non ne parliamo, anche se mi da più fastidio lo spessore che il diametro.
"Dum differtur, vita transcurrit" (L. A. Seneca)

GEKKO

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Per me la questione delle dimensioni é molto importante.
Quando ero indeciso tra il Reverso classico e il Grand Taille, non trovandoli entrambi contemporaneamente nella stessa orologeria, avevo fatto i cartamodelli esatti... :D

mbelt

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Secondo me è una questione che è anche legata alle abitudini. Io ho iniziato a raccogliere orologi in  anni in cui le dimensioni erano solo grandi. Ho comprato senza farmi troppo domande anche orologi grandi, ma veramente grandi, che non riesco più a mettere al polso, perché veramente eccessivi, in termini estetici, ma soprattutto in termini di spessore e di peso, fattori che trovo disturbanti fortemente.
Ricordo che quando ho preso il Maitres du Temps (42 mm, oltre 12 di spessore) a casa in prova, se ve ne ricordate ne scrissi qui, rimasi turbato, perché avevo al polso un 38 mm, e vedendoli uno a fianco dell'altro mi sembrava immenso e folle il MDT. Poi però oggi non lo riesco più a togliere dal polso, come se mi ci fossi abituato, e una recentissima visita alla mia collezione ha suscitato in me reazioni sorprendenti: abituandomi al grande, ho visto come piccoli orologi che prima consideravo anche troppo grandi.
Quindi io sono passato da una scelta acritica (grandi perché così li trovavo in commercio), poi ho fatto ad un certo punto una scelta consapevole (meglio piccoli perché generalmente più pregiati, più riusciti, più comodi da indossare, più discreti), e credevo che questa scelta fosse la conseguenza di una maturazione. Poi però mi sono innamorato di un orologio di 42mm, che porto benissimo senza alcuna fatica ed imbarazzo. Poi soprattutto da quando ho cominciato ad avere attenzione alle dimensioni ho osservato bene i polsi altrui....quando ho visto esponenti degli ambienti più tradizionalisti e attenti alla forma, nelle occasioni più formali (e non intendo una semplice festa con jet set, ma qualcosa di molto molto più importante e formale) non rispettare le regole della tradizione, anzi violarle senza nessun problema, mi sono forse detto che i gusti sono soggettivi per definizione, ma che ancora di più non vorrei essere l'ultimo giapponese di una causa, quella delle piccole misure, che è meritevole ma non così importante. Anche io mi stavo costruendo delle barriere mentali e psicologiche da cui sono felicemente uscito.
Devo fare i miei complimenti a Leandro Leolunetta, perché lui riesca al tempo ad essere rigorosissimo sulle misure nelle scelte personali, ma consapevole pienamente ed espressamente dei limiti di tali scelte. E' un approccio diverso dal mio ma che sento molto vicino nel metodo e quindi ne ho molta stima.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ciaca

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Citazione
Secondo me è una questione che è anche legata alle abitudini

In parte è vero.
L'occhio si abitua a certe proporzioni infatti quando passi da un orologio di certe proporzioni ad un altro molto differente, specie dopo un lungo periodo, il primo impatto è sempre disorientante.

Resta però il fatto che a parte certe caratteristiche (come il peso) che sono oggettive e alle quali oltre certi limiti non puoi abituarti ma la massimo tollerarle con un certo fastidio, io alle grandi misure negli orologi classici non riesco ad abituarmi perché non è solo una questione estetica ma proprio concettuale.

Posto che a risorse infinite io gli orologi li comprerei tutti senza escluderne alcuno, se devo scegliere un orologio di stile classico continuo a sceglierne uno di dimensioni consone a quello stile. :)
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Ci sono occasioni in cui necessariamente bisogna vestirsi in un certo modo ed ecco che occorre utilizzare gli accessori giusti. Ad ogni tipologia di contesto esistono differenti tipologie di accessori ! Sta all'eleganza e al gusto di ognuno di noi saper come vestire e quale accessorio indossare. Fare passi falsi è molto facile, ecco perché bisognerebbe riguardare ogni tanto qualche vecchio trattato sul l'eleganza maschile, sul bien et bon vivre !

mbelt

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Ci sono occasioni in cui necessariamente bisogna vestirsi in un certo modo ed ecco che occorre utilizzare gli accessori giusti. Ad ogni tipologia di contesto esistono differenti tipologie di accessori ! Sta all'eleganza e al gusto di ognuno di noi saper come vestire e quale accessorio indossare. Fare passi falsi è molto facile, ecco perché bisognerebbe riguardare ogni tanto qualche vecchio trattato sul l'eleganza maschile, sul bien et bon vivre !
Non sono molto d'accordo su questo. Io sono giunto alla conclusione che sia preferibile vestire anzitutto per se stessi, non per gli altri o il contesto. E ho osservato che certe regole di contesto non valgono più, ma proprio per nulla. Per cui oggi si potrebbe persino essere fuori posto seguendo le regole classiche. Il che nella mia prospettiva non  sarebbe un problema, ma forse nella tua sì. Io penso che si debba stare bene con se stessi, il resto è meno importante, soprattutto con gli orologi e soprattutto oggi.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Che la gente debba star bene con se stessa è fuori discussione così come è fuori discussione il dover vestirsi per se stessi. Come dici tu, oggi giorno la maggior parte della gente si "copre" e non si veste 😊
Presentarsi al concerto di capodanno a Vienna in maglietta è come andare in discoteca in smoking !
Ci sono posti in cui è ancora necessario rispettare i dettami dell'eleganza classica , per rispetto verso se stessi, verso gli altri e verso il luogo ! Che poi la gente si "copra" sarà un problema loro anche perché ci sono ancora tante persone che certe cose le guardano. Indossare per esempio, visto che parliamo di orologi, un over size super sportivo con il completo blue fa ridere anche se ciò può piacere a chi lo indossa.