Quando scrivo che sono contro ogni talibanismo orologiero mi riferisco ad un atteggiamento complessivo che vuole e cerca di fare i conti con l'attualità. O almeno ha la pretesa di farlo: riporto qui un mio commento ad un Vacheron Constantin Patrimony da ben 40 mm, non proprio un modello di eleganza. Spero possa essere di aiuto alla riflessione, o altrimenti, cestinatelo senza pietà:
"Vorrei provare ad esprimere in modo diverso un concetto non dissimile da quello già espresso da altri.
Si, secondo me le regole dell'eleganza possono evolvere. Ma la domanda da farsi è: si sono evolute? Cioè , esiste un concetto diverso di eleganza che è sufficientemente largamente condiviso? Esiste una sorta di nuovo classico? No, direi che si possa dire che non esiste. Esistono tante cose nuove, diverse, stili, ma un nuovo classico elegante che ha sostituito il vecchio direi di no. Siamo in una epoca in cui vecchi modelli non vivono più, ma nuovi ancora definiti e accettati non ci sono e non è detto che ci saranno.
L'orologio da polso, se si vuole enfatizzare l'aspetto elegante, non dovrebbe essere visibile da sotto il polsino. Ecco, questo elemento viene sempre di più messo in discussione come se oggi l'orologio per molti si debba quantomeno intravedere dal polsino, non essere più nascosto completamente. Esibizionismo? No, non necessariamente , forse l'idea che l'orologio possa mostrarsi in parte, ma non c'è esibizionismo per questo tanto più quando si tratta di un Vacheron Constantin che per il 99 per cento delle persone è qualcosa che non significa nulla, poi se in oro bianco è ancora meno vistoso. In sintesi è come se l'estetica dell'orologio fosse sempre più vissuta come parte dell'aspetto di una persona, come un componente del modo si presentarsi, per quanto sia discutibile.
Io mi sono stupito molto quando ho potuto constatare che persino nei luoghi e nelle occasioni di massima formalità le regole classiche dell'eleganza classica non siano più rispettate, anzi siano apertamente violate senza che nessuno abbia qualcosa da ridire. Se persino li accade può accadere ovunque, e questo mi ha fatto riflettere molto. Poi continuerò a pensare che gli orologi stanno meglio piccoli, che la vera eleganza è entro i 36 mm, ma questo non mi impedisce quando ne ho voglia di indossare anche orologi molto più grandi. E non mi sento mai fuori posto, meno elegante si, ma non è detto che ogni giorno si debba sempre esserlo. Il tutto va vissuto con meno paranoie, meno steccati. Meno barriere, imparando ad accettare anche i gusti altrui, entro certi limiti, e facendo evolvere i nostri. E comunque accettando , anche senza condividere, quelli altrui.