Orologico Forum 3.0

Ancora sulle dimensioni ( attacco di pensiero debole o buon senso non comune?)

Io a luglio scorso mi sono tolto una voglia...35mm e doppio punzone.
Io sono uno di quelli che un Patrimony attuale non riuscirà mai a portarlo...sbaglio? Pazienza ma rimango dell'idea, senza offesa per nessuno che oltre i 36-38mm ci sta la moda e poco altro.






Roberto era un pò che non ti si sentiva… ;)
Bello questo tuo PP, bello anche il calibro(magari ne facesse ancora così PP!) e 35mm direi perfetto per la tipologia, complimenti sinceri!
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

GEKKO

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Complimenti per il Patek!
Certo, una presentazione nella sezione Vintage sarebbe molto apprezzata.

ciaca

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Io a luglio scorso mi sono tolto una voglia...35mm e doppio punzone.
Io sono uno di quelli che un Patrimony attuale non riuscirà mai a portarlo...sbaglio? Pazienza ma rimango dell'idea, senza offesa per nessuno che oltre i 36-38mm ci sta la moda e poco altro.





E che voglia....
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

PESSOA67

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Grazie mille ragazzi..non volevo annoiarvi con un vecchio orologio come questo.... ;)
Un abbraccio
Roberto

GEKKO

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Grazie mille ragazzi..non volevo annoiarvi con un vecchio orologio come questo.... ;)
Un abbraccio
Roberto
É per questo che c'è la sezione vintage   :) .
Non farti pregare... :D

S.M.

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Io a luglio scorso mi sono tolto una voglia...35mm e doppio punzone.
Io sono uno di quelli che un Patrimony attuale non riuscirà mai a portarlo...sbaglio? Pazienza ma rimango dell'idea, senza offesa per nessuno che oltre i 36-38mm ci sta la moda e poco altro.




Accidenti da quanto non si vedeva un 12/400 !!!

Bellissimo, complimenti !!
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

mbelt

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Io a luglio scorso mi sono tolto una voglia...35mm e doppio punzone.
Io sono uno di quelli che un Patrimony attuale non riuscirà mai a portarlo...sbaglio? Pazienza ma rimango dell'idea, senza offesa per nessuno che oltre i 36-38mm ci sta la moda e poco altro.




Accidenti da quanto non si vedeva un 12/400 !!!

Bellissimo, complimenti !!
Il mio 12-400 a 31 mm non ha neppure un filino di ciambella ed è una rete. 96.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Istaro

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Per me un orologio dev'essere bello e proporzionato di per sè, punto.
Esattamente come l'analisi di un quadro dev'essere scevra dai condizionamenti circa la parete sulla quale verrà esposto, una scultura armoniosa nelle sue stesse proporzioni e non in riferimento al salotto che abbellirà, un orologio deve rispettare dei canoni di bellezza relativi solamente ai rapporti dimensionali e formali delle sue componenti estetiche fra loro e non riferite al polso che lo indosserà.
Una donna alta 2.20m - per quanto bella possa essere nei lineamenti - è comunque, sempre, troppo alta.
Grottesca se vista accanto ad un fantino, ma comunque troppo alta quand'anche si accompagni a Yao Ming.

E’ bello che possano venire in mente gli stessi esempi per trarne conclusioni… opposte!  :D

A mio avviso dobbiamo distinguere due elementi.

1) Da un lato, c’è la bellezza intrinseca di un’opera d’arte, una donna, un… orologio, che non dipende dal contesto in cui sono inseriti, ma dalla loro armonia e dalla proporzione reciproca degli elementi che li compongono.

In quest’ottica, sulla bellezza non influiscono granché le dimensioni complessive.

È bella la Gioconda di Leonardo (77x53 cm), come anche la Libertà che guida il popolo di Delacroix (260x325 cm).

È bella - a dir poco…  8) - la Sharapova (in questi giorni alla ribalta della cronaca per fatti poco commendevoli) con i suoi 188 cm di grazia incantevole.
È stupenda la Venere di Milo, alta oltre due metri.

È bello – se considerato a se stante, senza vederlo indossato – un Piaget Altiplano da 40 mm, che costituisce un perfetto ingrandimento in scala - con la medesima proporzione reciproca delle componenti - della referenza da 34 mm. In effetti, andando sul sito della Piaget, in cui le immagini-miniatura dei diversi modelli hanno la stessa grandezza, chi saprebbe distinguere un modello “grande” da uno “piccolo”? Eppure non dovrebbe essere difficile, se ci fosse tale differenza di bellezza intrinseca…


2) il secondo elemento da prendere in considerazione è la bellezza relativa, cioè degli oggetti (o delle persone) inseriti in un contesto.

Qui le dimensioni contano.

La Gioconda si inserisce perfettamente nella parete di un salotto (magari non di un appartamento di periferia…  :P oltre all’armonia dimensionale conta quella stilistica).
Il Delacroix no.

La Sharapova si accompagna splendidamente ad un uomo più alto di lei, mentre risulta imbarazzante l’accoppiata donna alta / uomo basso (prego astenersi da battutacce su armonia in “verticale” e in “orizzontale”…  ;D). Non a caso le donne alte, quando escono con compagni di altezza simile alla loro, rinunciano ai tacchi.

L’Altiplano da 40 mm (esiste pure la referenza da 43!  :o :'(), allorché è indossato, e quindi dichiara la sua natura di orologio da polso (e non da fotografia), è un orologio-pizza  ;D (sono sicuro che nessuno in Piaget si offende per i commenti saporiti), perché – per la tipologia di cui è espressione: orologio ultraformale - non ha proporzioni armoniche col contesto (che è dato non solo dall’esigenza di non creare ingombro al polsino, ma anche da quella di risultare discreto al polso).
Così come uno sportivo da 45mm (e porto un esempio limite, io partirei da molto prima…) risulta eccessivo per quasi ogni polso in quasi tutte le situazioni non professionali (cioè le situazioni in cui contano anche estetica ed eleganza).

Poi mi ripeto: non esiste una formula matematica che stabilisce le dimensioni esatte di un orologio in base al polso. Le variabili sono tante, dalla tipologia d’orologio, all’abbigliamento, al… gusto personale. 
Però sappiamo tutti quanto sia importante la prova-polso; facciamo tutti considerazioni del tipo: "a te che hai il polso piccolo quell'orologio sta meno bene"...
Esiste un range dimensionale di “indossabilità”, oltre il quale si scade nell’appariscenza sgradevole.

La “pistola fumante” che attesta il rapporto tra dimensioni del polso e dell’orologio è la differenza tra dimensioni maschili e femminili : anche in quest’epoca di orologi anabolizzati, la necessità di non oltrepassare la soglia del grottesco (o, almeno, di non oltrepassarla troppo spesso…) impone dei limiti, sia pure più elevati che in passato. E questi limiti sono diversi tra polso maschile e femminile.


La questione della proporzione tra cassa e polso, per una specifica tipologia di orologi, non esiste; altrimenti non si spiegherebbe come per un secolo nessuno si fosse mai posto alcun problema al riguardo.

Io la spiegazione me la do, però è di tipo diverso: il ventesimo secolo era ancora un periodo in cui gli stili dell’abbigliamento, dell’oggettistica, dell’arredamento erano espressione di una cultura, non il parto di studi di marketing.
Il problema delle dimensioni degli orologi da indossare se lo erano posti e lo avevano… risolto subito  :), codificando le dimensioni divenute “classiche” perché ritenute le più eleganti e proporzionate.

Se oggi si sono imposte dimensioni over size, non è perché qualcuno abbia improvvisamente deciso di creare orologi rapportati agli immaginarî mega-polsi moderni (queste sono arrampicate sugli specchi di qualche forumista goliardico che cerca di giustificare la sua attrazione per i padelloni), ma semplicemente perché il “valore” cui risponde l’orologeria contemporanea non è più l’eleganza, ma l’appariscenza.
 ;)
« Ultima modifica: Marzo 10, 2016, 20:12:35 pm da Istaro »
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

Per me non è così, Gianni.

La Sharapova è comunque troppo alta e l'Altipiano da 40mm è ridicolo quand'anche la prima si accompagni a Bolt ed il secondo lo indossi Stallone.
Possono risultare meno eccessivi (definire la Sharapova "grottesca" non riesco proprio) se accoppiati ad altri due estremi, ma questo non li rende comunque meno esagerati.

Perché per me la bellezza in sè non è mai relativa al contesto nella valutazione stretta dell'opera/oggetto/donna, ma circostanziata all'opera/oggetto/donna in sè.
« Ultima modifica: Marzo 10, 2016, 21:15:44 pm da AleArturo »
"Dum differtur, vita transcurrit" (L. A. Seneca)

ciaca

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Non credo nella contrapposizione tra eleganza e appariscenza, semmai tra formalità e sportività (codificata nei 200 km/h dal buon Massotto e nell'orologio "maschio" dal buon Errol) in base alla quale anche gli orologi di stampo classico oggi per trovare buon interesse sul mercato devono avere carattere più informale da cui anche dimensioni proprie di orologi prettamente casual.

La formalità classica, legata a forme e misure di certa leggiadra proporzione, è desueta, unitamente a certi fregi e decori (per esempio quelli in stile art Deco di moti orologi degli anni 30 e fino agli anni 80) perché percepita oggi come poco "mascolina" e inadatta ad un uomo che ama dare di sé un'immagine più "dinamica", sportiva, "easy". È un cambiamento di costumi che si può osservare in tanti altri aspetti del fare e dell'apparire oltre al l'accessorio orologio.
 
L'appariscenza d'altronde è legata solo in minima parte ai pochi mm di diametro in più o in meno, e molto di più alle forme e ai colori (e quelli che "tirano", forme, colori e materiali, sono quelli di sempre). :)
« Ultima modifica: Marzo 10, 2016, 21:27:59 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"