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L'abito maschile, tradizione e innovazione

ciaca

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Re:L'abito maschile, tradizione e innovazione
« Risposta #60 il: Marzo 22, 2016, 15:35:58 pm »
Ahahahahah!
No signori, non temete!
Sono un'ala ed anche delle più smilze, arrivo a fatica a 75kg per 1.75m, ho al massimo ambizioni da secondo centro perché ho una buona attitudine agli impatti più che alla corsa.

Meglio così, perché un fisico eccessivamente robusto è difficile da vestire bene...  :D

E io purtroppo ne so qualcosa ....  :'(
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Istaro

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Re:L'abito maschile, tradizione e innovazione
« Risposta #61 il: Marzo 22, 2016, 16:37:08 pm »
Ahahahahah!
No signori, non temete!
Sono un'ala ed anche delle più smilze, arrivo a fatica a 75kg per 1.75m, ho al massimo ambizioni da secondo centro perché ho una buona attitudine agli impatti più che alla corsa.


Meglio così, perché un fisico eccessivamente robusto è difficile da vestire bene...  :D

E io purtroppo ne so qualcosa ....  :'(

Rugbista anche tu?  ;D

Se ti riferisci a quel po' di pancetta che assale quasi tutti gli uomini dopo i quarant'anni, in realtà ritengo che un abito di buon taglio sia un ottimo modo per mascherarla.

Io mi riferivo specificatamente ai fisici esageratamente atletici, ai quali le giacche non donano moltissimo.
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

ciaca

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Re:L'abito maschile, tradizione e innovazione
« Risposta #62 il: Marzo 22, 2016, 16:45:40 pm »
Diciamo che al di là della pancetta ho delle proporzioni piuttosto particolari, alla ringhio Gattuso per intenderci :D
Quindi spalle larghe, gambe e torso piuttosto corti, il che unito alla pancetta (che ora è panciona) dal girovita "abbondante" fa di me la classica figura che potremmo definire "tarchiata".
Il povero sarto che dovesse cucirmi addosso un abito giustamente si mette le mani nei capelli, come se la mette quello che ogni volta deve tentare di adattare i capi preconfezionati (il punto spalla perennemente arricciato delle giacche, per esempio) :)
« Ultima modifica: Marzo 22, 2016, 16:47:15 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

ALAN FORD

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Re:L'abito maschile, tradizione e innovazione
« Risposta #63 il: Marzo 22, 2016, 17:06:05 pm »
Una storiella che girava anni fa, raccontava di un sarto che aveva fatto un vestito ad un tizio, al momento di ritirarlo il cliente dice "mi tira qua" e va beh dice il sarto "piegati un po' in avanti" "si ma ora mi tira di fianco" " ok piegati un po' di qua"  "e si ma poi"  " e tu torciti un po così" e insomma così adattato se ne andò.
Chi lo vedeva diceva   "certo poveretto è fatto male, tutto storto, per vestirlo il sarto deve essere stato un mago!" ;)

guagua72

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Re:L'abito maschile, tradizione e innovazione
« Risposta #64 il: Marzo 22, 2016, 19:09:22 pm »
Infatti caro Roberto, quello che mi piace comprendere dell'altrui pensiero è la diversità rispetto al mio. Alle volte invece il celolunghismo circonda e ricopre i nostri pensieri.       

ciaca

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Re:L'abito maschile, tradizione e innovazione
« Risposta #65 il: Marzo 22, 2016, 19:14:38 pm »
Io comunque sono convinto che se non avessero reso l'italia un paese in cui fare l'artigiano è sempre più una sfida pazzesca ci sarebbero ancora enormi spazi e opportunità per gli atelier del su misura. E non solo nel campo dell'abbigliamento e della calzatura ma in tutti i settori manifatturieri in cui abbiamo accumulato conoscenze e capacità cHe nessun altro ha e che il mondo ancora ci invidia.
Mondo che è affamato di made in Italy come non mai al punto da accontentarsi anche solo di un'etichetta e di un'idea.
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Re:L'abito maschile, tradizione e innovazione
« Risposta #66 il: Marzo 22, 2016, 20:11:28 pm »
Io comunque sono convinto che se non avessero reso l'italia un paese in cui fare l'artigiano è sempre più una sfida pazzesca ci sarebbero ancora enormi spazi e opportunità per gli atelier del su misura. E non solo nel campo dell'abbigliamento e della calzatura ma in tutti i settori manifatturieri in cui abbiamo accumulato conoscenze e capacità cHe nessun altro ha e che il mondo ancora ci invidia.
Mondo che è affamato di made in Italy come non mai al punto da accontentarsi anche solo di un'etichetta e di un'idea.

Come non quotarti

Istaro

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Re:L'abito maschile, tradizione e innovazione
« Risposta #67 il: Marzo 22, 2016, 23:28:24 pm »
Diciamo che al di là della pancetta ho delle proporzioni piuttosto particolari, alla ringhio Gattuso per intenderci :D
Quindi spalle larghe, gambe e torso piuttosto corti, il che unito alla pancetta (che ora è panciona) dal girovita "abbondante" fa di me la classica figura che potremmo definire "tarchiata".
Il povero sarto che dovesse cucirmi addosso un abito giustamente si mette le mani nei capelli, come se la mette quello che ogni volta deve tentare di adattare i capi preconfezionati (il punto spalla perennemente arricciato delle giacche, per esempio) :)

Beh, proprio per chi ha un fisico "particolare" l'abito maschile classico - se ben realizzato - è la soluzione ideale.

In effetti, la giacca maschile è un capo che - grazie al suo taglio, alle forme conferite da una sapiente stiratura, agli interni di una certa consistenza - "rimodella la figura", esaltandone i pregi e nascondendone i difetti.

L'abbigliamento casual, invece, fa emergere con più nettezza il fisico naturale.

Diciamo che l'abito classico è più "democratico", accomuna maggiormente "belli e brutti", fisici prestanti e poco tonici...  ;)

Ovviamente, serve un sarto che sappia e abbia voglia di lavorare bene (adeguatamente pungolato), di prestare attenzione alle caratteristiche fisiche del cliente, di fare molte prove, resistendo alla tentazione di realizzare il "compitino" tarato su misure standard...

Se invece si incontra il sarto del simpatico esempio di Alessandro... :(
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ciaca

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Re:L'abito maschile, tradizione e innovazione
« Risposta #68 il: Marzo 22, 2016, 23:50:42 pm »
In quel caso hai voglia di piegarsi di qua e di là :D
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guagua72

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Re:L'abito maschile, tradizione e innovazione
« Risposta #69 il: Marzo 23, 2016, 08:13:36 am »
Io comunque sono convinto che se non avessero reso l'italia un paese in cui fare l'artigiano è sempre più una sfida pazzesca ci sarebbero ancora enormi spazi e opportunità per gli atelier del su misura. E non solo nel campo dell'abbigliamento e della calzatura ma in tutti i settori manifatturieri in cui abbiamo accumulato conoscenze e capacità cHe nessun altro ha e che il mondo ancora ci invidia.
Mondo che è affamato di made in Italy come non mai al punto da accontentarsi anche solo di un'etichetta e di un'idea.
Angelo, mi incoraggia il tuo pensiero, ma pare che non importi a nessuno e quei pochi imprenditori che ci credono si stanno facendo molto male.

ALAN FORD

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Re:L'abito maschile, tradizione e innovazione
« Risposta #70 il: Marzo 23, 2016, 09:17:25 am »
Il mio unico vestito su misura quando mi sono sposato.
Ho la fortuna che mi casca tutto bene quindi i miei fornitori sono Trussardi, Ferragamo (prima che decidesse di vestire solo i clown), Valentino qualche volta ed un tempo Pal Zileri.
E comunque difficilmente mi faccio incantare dal nome.
Oggi ad esempio ho questa giacca, non ne avevo mai sentito parlare ma l'ho vista mi è piaciuta e chi se ne frega del nome.



ciaca

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Re:L'abito maschile, tradizione e innovazione
« Risposta #71 il: Marzo 23, 2016, 10:54:17 am »
Infatti Giorgio ho scritto "se non avessero fatto dell'italia un paese in cui fare l'artigiano è duventata una follia".
Che non freghi nulla a nessuno invece non ci credo: ho molti piccoli esempi di segno contrario. Il vero problema è che in un paese così non puoi lavorare nel modo di cui discutiamo, ti rovinano (sia la salute che finanziariamente).
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Errol

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Re:L'abito maschile, tradizione e innovazione
« Risposta #72 il: Marzo 23, 2016, 11:44:19 am »
Il mio unico vestito su misura quando mi sono sposato.


io manco quello, andato in negozio, preso un vestito grigio scuro e stop.
su misura solo l'orlo dei pantaloni
        

Istaro

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Re:L'abito maschile, tradizione e innovazione
« Risposta #73 il: Marzo 24, 2016, 00:43:51 am »
Il mio unico vestito su misura quando mi sono sposato.


io manco quello, andato in negozio, preso un vestito grigio scuro e stop.
su misura solo l'orlo dei pantaloni

Eppure, considerato lo stile - raffinatissimo - della maison cui vanno le tue preferenze, visto anche il tuo avatar, si poteva pensare che qualche "escursione" nel classico non ti dispiaccia neanche in tema di abbigliamento...  ;)
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Errol

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Re:L'abito maschile, tradizione e innovazione
« Risposta #74 il: Marzo 24, 2016, 06:24:09 am »
Il mio unico vestito su misura quando mi sono sposato.


io manco quello, andato in negozio, preso un vestito grigio scuro e stop.
su misura solo l'orlo dei pantaloni

Eppure, considerato lo stile - raffinatissimo - della maison cui vanno le tue preferenze, visto anche il tuo avatar, si poteva pensare che qualche "escursione" nel classico non ti dispiaccia neanche in tema di abbigliamento...  ;)

Non mi dispiacerebbe ma gli orologi sono una parentesi, una follia della mia passione assolutamente fuori dai miei parametri economici, per il resto debbo per forza tornare alla realtà, è per me comprare un abito a 3/4 mila€ ( e probabilmente manco bastano) è impossibile.