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Tesla Model 3

mbelt

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Re:Tesla Model 3
« Risposta #120 il: Maggio 26, 2016, 15:14:36 pm »
Citazione
Nella auto la guida autonoma porterà gli incidenti vicini allo zero

Non ne sono affatto convinto.
Potrà ridurne di certo tipo, ne causerà di altro tipo.
Se riduzione ci sarà sarà comunque ben lontana dallo zero, almeno per i prossimi 50 anni e se le infrastrutture continuano ad essere quelle di 50 anni fa (come in Italia) a fronte di volumi di traffico più che triplicati in rapporti alla loro capacità di progetto.

Certo se lo scenario di riferimento sono le highways americane a 8 corsie e limite di velocità a 70 mph allora forse si, meglio la guida automatica che il sonno alla guida.

In Italia, al netto di alcuni tratti della A1, non vedo plausibili applicazioni per la guida automatica.
Sbagli, come sbagli sugli aerei. Le auto a guida autonoma saranno in grado di guidare non come un automobilista provetto ma molto meglio, sono in grado di vedere e di reagire in anticipo anche con quello che l'occhio umano non vede. Ma siamo alle solite: l'allergia alle novità e alle rivoluzioni. E non conoscenza delle tecnologie che si stanno mettendo a punto.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ciaca

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Re:Tesla Model 3
« Risposta #121 il: Maggio 26, 2016, 15:29:46 pm »
Chi vivrà vedrà. Io ancora questa tecnologia capace di fare le cose che scrivi non la vedo (e quindi nemmeno la conosco) come non conosco aerei capaci di volare da soli in qualunque condizione.
Quando vedrò un'auto guidarsi da sola e senza far danni nel caos entropico di una città come Roma o Palermo ci crederò.

Nasce quindi un problema di interazione tra uomo e "intelligenza" artificiale, e tanto più l'uomo diventa inetto, e tanto più deve adattarsi alla limitata logica dell'IA, tanto più nascono nuovi problemi.

Non ho alcuna allergia verso le novità, uso la testa, non mi fido di tutto quello che mi raccontano e ho una sana diffidenza.

P:s: non esiste ad oggi computer, o reti di computer, in grado di simulare anche solo una piccola frazione percentile delle capacità di elaborazione di un cervello umano, della sua memoria associativa e dei suoi miliardi di connessioni sinaptiche.  Le reti neurali artificiali stanno al cervello umano come il triciclo sta ad una motoGP.
La strada dell'intelligenza artificiale é ancora molto lunga, ed é la differenza tra scienza e fantascienza.

P.s2: nei molti anni in cui mi sono occupato, per studio prima e per professione dopo, di sicurezza stradale ho compreso che il problema principale della sicurezza sono le strade e l'attitudine dei conducenti alla guida.
La patente non dovrebbe essere un diritto di tutti ma un merito per chi dimostra di meritarsela, e la formazione dovrebbe essere seria e non la presa in giro che è in nome del suddetto diritto. Chi non sa fare si faccia trasportare.
Per me la strada della prevenzionr non si persegue mettendo un computer al posto del conducente ma cambiando radicalmente l'approccio concettuale alla guida e migliorando sensibilmente le infrastrutture viarie.
« Ultima modifica: Maggio 26, 2016, 15:47:33 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

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Re:Tesla Model 3
« Risposta #122 il: Maggio 26, 2016, 18:20:10 pm »
Chi vivrà vedrà. Io ancora questa tecnologia capace di fare le cose che scrivi non la vedo (e quindi nemmeno la conosco) come non conosco aerei capaci di volare da soli in qualunque condizione.
Quando vedrò un'auto guidarsi da sola e senza far danni nel caos entropico di una città come Roma o Palermo ci crederò.

Nasce quindi un problema di interazione tra uomo e "intelligenza" artificiale, e tanto più l'uomo diventa inetto, e tanto più deve adattarsi alla limitata logica dell'IA, tanto più nascono nuovi problemi.

Non ho alcuna allergia verso le novità, uso la testa, non mi fido di tutto quello che mi raccontano e ho una sana diffidenza.

P:s: non esiste ad oggi computer, o reti di computer, in grado di simulare anche solo una piccola frazione percentile delle capacità di elaborazione di un cervello umano, della sua memoria associativa e dei suoi miliardi di connessioni sinaptiche.  Le reti neurali artificiali stanno al cervello umano come il triciclo sta ad una motoGP.
La strada dell'intelligenza artificiale é ancora molto lunga, ed é la differenza tra scienza e fantascienza.

P.s2: nei molti anni in cui mi sono occupato, per studio prima e per professione dopo, di sicurezza stradale ho compreso che il problema principale della sicurezza sono le strade e l'attitudine dei conducenti alla guida.
La patente non dovrebbe essere un diritto di tutti ma un merito per chi dimostra di meritarsela, e la formazione dovrebbe essere seria e non la presa in giro che è in nome del suddetto diritto. Chi non sa fare si faccia trasportare.
Per me la strada della prevenzionr non si persegue mettendo un computer al posto del conducente ma cambiando radicalmente l'approccio concettuale alla guida e migliorando sensibilmente le infrastrutture viarie.
Io già guido una ormai vecchia automobile che ha alcune di queste tecnologie, per esempio il visore ad infrarossi che ti consente di vedere cose che con gli occhi vedresti solo a distanza più ravvicinata. Oggi le vetture moderne, anche di categoria bassa, hanno sistemi in grado di vedere un pedone dietro una macchina e di fermarla se questo si muove verso il centro della carreggiata. Sbagli poi completamente il paragone con gli aerei: lì gli incidenti sono molto molto diminuiti grazie ai comandi automatici. Quando riferisci del problema dell'interazione tra cruscotti degli aerei e  piloti ti dimentichi di un paio di fattori determinanti: che tali problemi si manifestano unicamente quando, molto raramente, accade un grave imprevisto, cioè un guasto tecnico che a quel punto richiede l'intervento complesso dei piloti in una condizione di forte stress. Devono compiere serie di manovre coordinandosi perfettamente e hanno poco tempo prima del disastro. Questo tipo di situazione non esiste e non esisterà sulle auto, anche solo per la semplicità, rispetto ad un aereo delle strumentazioni, delle variabili in gioco, ma anche delle manovre in grado di evitare un incidente, ma anche del tempo molto ma molto inferiore prima del disastro. E poi comunque sarà sempre una sola persona a dover intervenire. Insomma, è tutta un'altra questione.
Quanto ai computer con potenza di calcolo sufficiente, tempo due anni saranno sulle auto. Ed è questa la ragione per cui auto autonome completamente , oltre a vincoli legislativi che si stanno superando lentamente, si prevedono verso il 2020. Proprio per la potenza di calcolo mancante, che tutti sanno che in un biennio massimo sarà disponibile  a costo ed ingombri ragionevoli per una automobile.
« Ultima modifica: Maggio 26, 2016, 18:23:21 pm da mbelt »
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tick

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Re:Tesla Model 3
« Risposta #123 il: Maggio 26, 2016, 18:31:20 pm »
Senza contare che la formazione di un pilota di aeroplano e l'ambiente in cui opera sono radicalmente diversi dalla patente presa coi punti dell'Esselunga. Direi di scartare i paragoni (poco precisi) coi volatili e restare con le ruote per terra.
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ciaca

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Re:Tesla Model 3
« Risposta #124 il: Maggio 26, 2016, 18:44:07 pm »
Citazione
Senza contare che la formazione di un pilota di aeroplano e l'ambiente in cui opera sono radicalmente diversi dalla patente presa coi punti dell'Esselunga.

Ed é uno dei problemi.
Ripeto, la patente non dovrebbe essere un diritto ma un merito.
E chi non la merita non dovrebbe averla.
Come e ancor di più accade per i piloti di aeroplani.

Per il resto, restando con le ruote a terra, quando vedrò un'auto districarsi da sola sulla salaria o sulla circonvallazione di Palermo piuttosto che restare ferma o procedere come un ubriaco, ci crederò.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

ALAN FORD

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Re:Tesla Model 3
« Risposta #125 il: Maggio 26, 2016, 19:46:58 pm »
Ma poi... noi facciamo i conti senza gli altri.
Ossia, il giorno in cui tutti gli automobilisti rispetteranno rigidamente le precedenze, i gialli al semaforo, le distanze di sicurezza ecco quel giorno ci sarà una qualche probabilità, ma oggi nel traffico verrebbe tamponata ogni dieci minuti oltre che starebbe sempre ferma perché il suo cervello elettronico non conosce flessibilità.

ilcommesso

Re:Tesla Model 3
« Risposta #126 il: Maggio 26, 2016, 20:54:19 pm »
.................

P:s: non esiste ad oggi computer, o reti di computer, in grado di simulare anche solo una piccola frazione percentile delle capacità di elaborazione di un cervello umano, della sua memoria associativa e dei suoi miliardi di connessioni sinaptiche.  Le reti neurali artificiali stanno al cervello umano come il triciclo sta ad una motoGP.
La strada dell'intelligenza artificiale é ancora molto lunga, ed é la differenza tra scienza e fantascienza.
...............

Mai sentito parlare di Big Blue (decenni fa) o Watson di IBM?  ::)

Il fatto che tu scriva certe cose dimostra quanto ignori gli sviluppi in campo di intelligenza artificiale.

ciaca

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Re:Tesla Model 3
« Risposta #127 il: Maggio 26, 2016, 21:36:40 pm »
.................

P:s: non esiste ad oggi computer, o reti di computer, in grado di simulare anche solo una piccola frazione percentile delle capacità di elaborazione di un cervello umano, della sua memoria associativa e dei suoi miliardi di connessioni sinaptiche.  Le reti neurali artificiali stanno al cervello umano come il triciclo sta ad una motoGP.
La strada dell'intelligenza artificiale é ancora molto lunga, ed é la differenza tra scienza e fantascienza.
...............

Mai sentito parlare di Big Blue (decenni fa) o Watson di IBM?  ::)

Il fatto che tu scriva certe cose dimostra quanto ignori gli sviluppi in campo di intelligenza artificiale.

Meno male che ci sei tu a riportarci coi piedi per terra.
Un consiglio, leggi meno fumetti
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Istaro

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Re:Tesla Model 3
« Risposta #128 il: Maggio 26, 2016, 23:20:16 pm »
.................

P:s: non esiste ad oggi computer, o reti di computer, in grado di simulare anche solo una piccola frazione percentile delle capacità di elaborazione di un cervello umano, della sua memoria associativa e dei suoi miliardi di connessioni sinaptiche.  Le reti neurali artificiali stanno al cervello umano come il triciclo sta ad una motoGP.
La strada dell'intelligenza artificiale é ancora molto lunga, ed é la differenza tra scienza e fantascienza.
...............

Mai sentito parlare di Big Blue (decenni fa) o Watson di IBM?  ::)

Il fatto che tu scriva certe cose dimostra quanto ignori gli sviluppi in campo di intelligenza artificiale.

Gli esempi da te citati (Deep Blue e Watson) sono esempi molto embrionali di intelligenza artificiale (e infatti risalgono a diversi anni fa), perché si basano essenzialmente sulla velocità di elaborazione e sulla possibilità di attingere a giganteschi database per risolvere problemi in contesti "a informazione totale": cioè contesti assai complessi, ma privi di incognite significative (una partita di scacchi, il registro di possibilità espressive).

Altra cosa è assumere decisioni autonome, prendere rischi, fare scelte (che possono avere anche un profilo etico), in presenza di incognite con impatto rilevante.
Altra cosa, insomma, è la capacità di fare scelte non attingendo a una casistica, ma facendo astrazioni; non effettuando solo deduzioni, ma anche inferenze e induzioni, o addirittura ricavando nuovi principi (nuovi corollari e nuovi algoritmi) sulla base di fattispecie del tutto nuove.

In questo l'intelligenza artificiale è ancora assai lontana dall'uomo.

Poi possiamo esercitarci a prevedere che il gap sarà colmato in dieci anni, in cento, o mai.
Ma si tratta di esercizi "profetici" (gli stessi esperti di neuroscienze sono divisi al riguardo).
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

Istaro

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Re:Tesla Model 3
« Risposta #129 il: Maggio 26, 2016, 23:50:09 pm »
Non sono poi così convinto che l'applicazione della guida autonoma al traffico automobilistico sia più semplice dell'applicazione al traffico aereo.
Se non altro perché quest'ultima è stata già introdotta e l'altra no...  :D

Intendiamoci: penso anch'io che il futuro vada in questa direzione, e che le percentuali di incidenti in un sistema interamente automatizzato sarebbero nettamente inferiori rispetto a quanto accade in un sistema come quello attuale, affidato alla disciplina di automobilisti spesso irresponsabili e poco preparati.

Il problema, però, è quello di realizzare un sistema di circolazione (e non un singolo veicolo) "interamente automatizzato"...

L'aeroplano è un mezzo infinitamente più complesso da gestire di un'automobile, ma si muove in un contesto con variabili molto più ridotte.
Inoltre, in caso di avarie ai sistemi di pilotaggio automatico, o in caso si verifichino eventi straordinari che i sistemi non sanno gestire, esistono tempi sufficienti per l'intervento umano.

Nel traffico stradale, invece, le incognite hanno impatto maggiore (attraversamento improvviso della strada da parte di un bambino o di un animale, manovra azzardata di un veicolo affiancato, invasione della corsia da parte di un veicolo che procede nella direzione opposta, buca coperta d'acqua, perdita di carico da un veicolo che precede, ostacoli dietro una curva, ecc.) e offrono tempi di reazione infinitesimali, che devono essere gestiti esclusivamente dal sistema automatizzato (se l'algoritmo è in grado di farlo...), poiché il guidatore non ha il tempo di assumere il controllo. Così come non c'è il tempo di rimediare ad avarie del sistema.

Per ridurre - ma non eliminare - le incognite, bisognerebbe appunto che l'intero sistema di circolazione fosse automatizzato.

E infine, altre questioni che solo adesso iniziano ad essere dibattute:

1) Chi ha la responsabilità penale (che è profilo ben diverso da quello del risarcimento economico, affidato alle assicurazioni) in caso di incidenti gravi?
Il passeggero? Il costruttore/programmatore del software?

2) Chi definisce i profili etici che investono gli algoritmi posti alla base dei sistemi a guida automatica?
(Un esempio: un gatto mi attraversa la strada senza che vi sia spazio sufficiente per la frenata: il veicolo deve tirare dritto, avendo la certezza di uccidere il gatto ed evitando il mero rischio che una sterzata procuri uno sbandamento e un possibile danno ai passeggeri?
E se la strada è attraversata da un bambino anziché da un gatto?)

Quando si passa dalla fantascienza alla realtà, non bastano le leggi della robotica di Asimov...
« Ultima modifica: Maggio 26, 2016, 23:58:24 pm da Istaro »
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

ciaca

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Re:Tesla Model 3
« Risposta #130 il: Maggio 27, 2016, 00:19:44 am »
Citazione
In questo l'intelligenza artificiale è ancora assai lontana dall'uomo.

Elementare, Watson :D
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Errol

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Re:Tesla Model 3
« Risposta #131 il: Maggio 27, 2016, 07:52:39 am »
Ma poi... noi facciamo i conti senza gli altri.
Ossia, il giorno in cui tutti gli automobilisti rispetteranno rigidamente le precedenze, i gialli al semaforo, le distanze di sicurezza ecco quel giorno ci sarà una qualche probabilità, ma oggi nel traffico verrebbe tamponata ogni dieci minuti oltre che starebbe sempre ferma perché il suo cervello elettronico non conosce flessibilità.

io farei provare l'auto con autoguida sul raccordo.
io che tendo a rispettare le distanze di sicurezza posso farlo ovunque tra che sul GRA, dove se lasci 10 metri (che sono comunque insufficenti) tra te e la macchina che ti precede minimo si infilano 2/3 macchine....per assurdo l'auto che guida da sola alla fine ingrana la retro per rispettare le distanze :D :D
        

guagua72

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Re:Tesla Model 3
« Risposta #132 il: Maggio 27, 2016, 08:12:56 am »
Ora come sempre si passa da un estremo all'altro del discorso. Non credo a sviluppi così veloci nella guida cibernetica,credo a potenti sviluppi invece nella guida assistita. Il problema di queste innovazioni non è quello di inserirle, perché  tecnologicamente ci siamo, ma è quello di fare sì che interagiscano con gli altri mezzi. Insomma, come dicevo all'inizio del topic qualche mese fa, non c'e' vero sviluppo tecnologico se questo non è utilizzato in "massa".

Errol

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Re:Tesla Model 3
« Risposta #133 il: Maggio 27, 2016, 08:34:58 am »
Ora come sempre si passa da un estremo all'altro del discorso. Non credo a sviluppi così veloci nella guida cibernetica,credo a potenti sviluppi invece nella guida assistita. Il problema di queste innovazioni non è quello di inserirle, perché  tecnologicamente ci siamo, ma è quello di fare sì che interagiscano con gli altri mezzi. Insomma, come dicevo all'inizio del topic qualche mese fa, non c'e' vero sviluppo tecnologico se questo non è utilizzato in "massa".

alcuni aggeggi per la guida assistita sono a mio modo di vedere una follia.
qualche tempo fa su una macchina a noleggio era inserito il sistema che legge il cambio di corsia e automaticamente sterza per riportarti all'interno della corsia stessa ....... una follia, dopo 200 metri, avendo già rischiato tre incidenti sono sceso convinto di avere una gomma sgonfia, era tutto a posto, sono ripartito e dopo altri 2/3 potenziali incidenti mi sono fermato ed ho letto, per la prima volta nella mia vita, il manuale di uso per capire come cavolo si disinseriva quell'aggeggio infernale.
se questi sono gli aiuti alla guida siamo messi male
        

guagua72

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Re:Tesla Model 3
« Risposta #134 il: Maggio 27, 2016, 08:46:51 am »
Ora come sempre si passa da un estremo all'altro del discorso. Non credo a sviluppi così veloci nella guida cibernetica,credo a potenti sviluppi invece nella guida assistita. Il problema di queste innovazioni non è quello di inserirle, perché  tecnologicamente ci siamo, ma è quello di fare sì che interagiscano con gli altri mezzi. Insomma, come dicevo all'inizio del topic qualche mese fa, non c'e' vero sviluppo tecnologico se questo non è utilizzato in "massa".

alcuni aggeggi per la guida assistita sono a mio modo di vedere una follia.
qualche tempo fa su una macchina a noleggio era inserito il sistema che legge il cambio di corsia e automaticamente sterza per riportarti all'interno della corsia stessa ....... una follia, dopo 200 metri, avendo già rischiato tre incidenti sono sceso convinto di avere una gomma sgonfia, era tutto a posto, sono ripartito e dopo altri 2/3 potenziali incidenti mi sono fermato ed ho letto, per la prima volta nella mia vita, il manuale di uso per capire come cavolo si disinseriva quell'aggeggio infernale.
se questi sono gli aiuti alla guida siamo messi male
Ah ah ah Gianluca, anche mio nonno quando parlava del telecomando impazziva allo stesso modo, continuava a cambiare i canali dal TV……Scherzi a parte ciò che dici ha un alone di verità. La tecnologia fine a sé stessa non è assolutamente innovativa e non migliora alcunché , la tecnologia, per essere fruibile deve essere inserita in un ambiente corretto. Se lo smartphone non trova la rete rimane una macchina fotografica e poco più….