Scusami carissimo , ho aggiunto alcune considerazioni
Le tue considerazioni aggiuntive sono in larga parte giustissime (inefficienza della macchina amministrativa, ridotta a gigantesco stipendificio; indisciplina dei romani al volante; ecc.).
Ma - ripeto - non sono la
causa del traffico. Per cui la loro - sacrosanta - rimozione non incide direttamente su questo problema.
Il parcheggio del Gianicolo serve per le occasioni di maggiore affluenza in Vaticano, non è un nodo di scambio per la mobilità quotidiana.
Il parcheggio di villa Borghese è sotto una vasta area verde in zona semicentrale: non è un nodo di scambio per chi va al lavoro tutti i giorni, ma è un posto dove lasciare la macchina per chi vuole fare una passeggiata in centro.
La ZTL (zona a traffico limitato) ce l'abbiamo, sia pure non a pagamento: impedisce che il centro storico diventi un imbuto di autovetture, ma non dà nessun sollievo al resto della città. Riguarda una superficie di 4 kmq (su un totale di oltre 1000...); estenderla non è possibile, perché coinvolgerebbe arterie necessarie all'attraversamento della città in automobile, in mancanza di una reale alternativa con i mezzi pubblici.
I Romani, infatti, usano la macchina perché costretti, non perché pigri.
L'alternativa sono gli autobus di superficie.
Autobus che nelle ore di punta sono iper-sfruttati: carri bestiame in cui si fatica a salire. Spesso si è costretti a rinunciare e aspettare quello successivo.
Autobus i cui tempi di percorrenza, in una città che ha una superficie maggiore di quella di Mosca e di Berlino, sarebbero inevitabilmente lunghi
anche se i tempi di attesa non fossero biblici e il traffico fosse fluido. Senza contare che ai tempi di attesa iniziale e a quelli di percorrenza nel traffico (le strade sono troppo strette per realizzare ulteriori corsie preferenziali, ci sono i semafori, ecc.) bisogna aggiungere i tempi di attesa nel passaggio da un mezzo all'altro (ne servono sempre due o tre).
Per cui ribadisco, come un disco rotto: se bastassero un'amministrazione onesta e un'organizzazione efficiente del trasporto di superficie (autobus, taxi, corsie preferenziali, parcheggi di scambio, tassametri, semafori intelligenti, ZTL, ecc.; su questo piano molto è stato fatto, a dire il vero), come mai
tutte le metropoli "oneste" ed "efficienti" del mondo si sono dotate di una vasta rete metropolitana?
Roma non è una "città", è una metropoli; l'unica metropoli italiana (Milano le si avvicina se si comprende tutto l'hinterland, e ovviamente ha una rete metropolitana di discreta estensione).
Per una metropoli il trasporto sotterraneo non è un
plus gradito; è il minimo necessario per non restare inchiodati al sottosviluppo (ma anche alle altre città italiane non farebbe male).