Ha integralmente ragione Gidi.
La mia è stata l'ultima generazione che dalla terza media non faceva altro che parlare, sognare, litigare di moto e motorini.
2T/4T, meglio la marmitta LeoVince o la Arrow, la Giannelli o la Polini, i rulli da 6 per la ripresa o da 8 per l'allungo, carburatore Dell'Orto maggiorato, io avevo addirittura l'unico Derbi GP1 della città (unico 50ino in commercio con telaio perimetrale, motore davanti, trasmissione a catena, forcelle upside-down e freni a disco con pinze radiali, andava quasi come un 125cc).
Il sabato sera ai giardini era una continua sfilata di motorini e di 125cc, di "me lo fai provare?", dei tamarri che passavano su una ruota e di freddo preso per cercare un po' di intimità con la ragazzetta, la domenica tutti a guardare la SBK in TV ed il lunedì a fare le gare all'uscita di scuola, tutti schierati come uno sciame pronto a scatenarsi per le strade dopo la campanella.
Oggi, alle 8 di mattina o alle 13, il vuoto. Tante macchinette (io stesso l'ho avuta a 16 anni e le mie sorelle ne hanno avute due) ma motorini uno ogni morte di Papa e di ragazzini che parlano di scarichi, di modifiche, di moto o anche solo veri appassionati di motori - nella fascia 14-18 - non c'è l'ombra.
Invece tutti sono espertissimi di smartphone, smartwatch, di social, di droghe naturali, sintetiche e di alcool.
Anche le fotocamere, è vero; ai miei tempi solo il raro sfigatello nerd era appassionato di fotografia mentre ora, con l'esplosione di blog e social network, il mercato è enormemente cresciuto e specialmente fra le ragazzine sono tantissime le reflex per farsi le foto a casa.
Ma la cosa incredibile è la quantità assurda di droga che consumano tutti. Perchè magari voi più maturi non avete il polso concreto della situazione, ma io che di anni ne ho 24 e in un modo o nell'altro conosco l'ambiente <18 (sia fra sorelle minori mie, che fratelli e sorelle minori degli amici, che tramite le giovanili della mia squadra), sono sconvolto dalla diffusione dell'uso di droghe quasi capillare e trasversale per zone d'appartenenza ed estrazione sociale.
E' questa la passione principale dei ragazzini di oggi, altro che motorini.
Ciò detto, non volendo fomentare un OT parallelo al discorso originario con mie considerazioni sociali, riporto il tema del topic all'interno del campo di discussione che si era aperto: sempre ai miei tempi (che mi sembra di parlare del 1910, ma sto parlando di appena 8/10 anni fa) tutti noi ragazzini abbiamo ricevuto ai 18 anni oltre alla macchina, un orologio importante.
Parlo della quasi totalità dei miei amici, me compreso.
Poi chi ne ha ricevuto altri per passione propria o del papà, chi alla laurea, chi s'è fermato a quello, ma la fotografia dell'ora 25enne/al tempo 18enne tipica lo vedeva (sicuramente anche per moda) sfoderare i vari Rolex (al 90%), Omega, Cartier, Eberhard e qualche PP in giro la sera o dopo, all'università.
Adesso conosco solo due neo 18enni che hanno ricevuto un orologio in regalo e, in giro per pub e locali, non se ne vedono altri.
Sarà semplicemente il diverso quadro socioeconomico di una realtà piccola come la mia perchè, pur avendo studiato a Milano, lì non ho mai avuto modo di conoscere troppi ragazzini più piccoli di me e so dirvi quindi solamente dei coetanei o più grandi, ma guardando l'orizzonte non la vedo molto meglio di come descrive l'articolo.