Istaro ed io abbiamo espresso lo stesso concetto contemporaneamente e senza aver preso accordi.
E secondo me sbagliate entrambi.
Quando mettete sullo stesso piano l'analisi storica di un orologio prodotto svariate decadi prima di oggi, e che nel tempo potrebbe essere stato in mille modi manipolato e accroccato, con uno che ha visto la luce poco più di 3 anni fa e sul quale la catalogazione delle insignificanti differenze non ha, evidentemente, alcuna ragione "cognitiva".
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Cosa c'entri lo studio di un 5402, di un 3700 o la definizione dei quadranti originali di un orologio di 25 anni fa fatto in qualche centinaio di esemplari, con l'indagine sulle nuance di blu di un orologio entrato in produzione tre anni fa e che ci resterà per i prossimi 15 anni lo vorrei capire.
C'entra per lo stesso motivo che hanno evidenziato sia erm che istaro.
Se su un AP 15202 ultima referenza ci sono già differenze, o discrepanze, a livello produttivo, in primis ci sarebbe da chiedersi come mentula li producano.
Non parliamo appunto di rolex, che si avvale di chissà quanti fornitori e cambia i font o altro a seconda del mercato.
Parliamo di un orologio che dovrebbe essere prodotto con quali numeri? 7-800 all'anno? vuol dire che ne producono 4 per ogni giorno lavorativo.
Io capisco e approvo il percorso analitico volto a ricercare (presunte) differenze di prodotti industriali che escono dalla stessa fabbrica.
inviterei pertanto claudio (complimenti, il RO rimane il mio più grande amore orologiero) ad aprire un bel 3d corredato di foto.
occhio alla luce, a seconda dell'incidenza il blu cambia tonalità