Orologico Forum 3.0

Il gregge

ciaca

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Re:Il gregge
« Risposta #90 il: Aprile 18, 2016, 12:43:48 pm »
Il daytona è un progetto degli anni 80 e ha in sé tutte le caratteristiche in voga in quel periodo, superfici lucide, curvilinee, linee morbide e prive di spigolature.

Al pari di altri non meno belli od originali di quel periodo, come gli Ebel 1911 e i chronomat, tutti progetti chiaramente anni 80 che con il daytona condividevano il successo commerciale.

Oggi che il gusto è profondamente mutato e ha virato verso un design meno "elaborato", decisamente più semplice, geometrico, in cui si preferiscono superfici opache e più elementari, linee tese, spigoli decisi, come quelli appunto del royak oak (o degli Hublot), oltre che diametri maggiori, inevitabilmente orologi come l'Ebel o il cronomat, non sostenuti dal marchio forte e dalla speculazione Che vi ruota attorno, vengono del tutto ignorati; mentre il daytona, pur non al passo con la cifra stilistica attuale (che il restyling a 6 cifre non è riuscito a compensare e anzi paradossalmente ha accentuato rispetto ai primi 16520 satinati), a cominciare dalla misura della cassa, ha mantenuto in parte l'interesse legato al giro di commercio, alle rivalutazioni e ai falsi miti alimentati e derivanti dal fenomeno che per tutti gli anni 90 ha visto protagonista il 16520.

L'uscita della lunetta nera ceramica è un tentativo (maldestro e persino puerile) di andare incontro ai gusti del mercato (che un daytona più "moderno" con quelle caratteristiche lo chiede da anni al punto da averlo congegnato per mamma rolex con largo anticipo) e sopperire a questo calo di interesse per la referenza che ha fatto la fortuna della casa alimentando molti dei fenomeni commerciali attuali e nati proprio a cavallo tra gli 80 e i 90 in scia al suo grande successo.
E per quanto puerile e maldestro è bastato a mandare nel panico molti investitori di assegni circolari preoccupati delle sorti del loRo titolo, in poche settimane non si contano più i 116520 in vendita od offerti in permuta (per "un Royal oak"). Insomma è bastata una lunetta in ceramica per denudare "il re".

Di contro proprio il look contemporaneo del Royal Oak, anche nelle misure (che al polso appaiono perfino maggiori) ne ha favorito l'attuale ascensione al rango di oggetto del desiderio perché di fondo è un orologio dal gusto assolutamente attuale e contemporaneo che piace (e che le dinamiche commerciali iniziano a rendere rassicurante per i tantissimi che comprano solo ciò che non si svaluta, o si rivaluta, e non ciò che piace), che anche ha una storia lunga e sulla quale è facilissimo speculare o creare suggestioni, non meno di molti Rolex.

L'essere oggetto di culto, desiderato da molti in rapporto ai pochi disponibili, l'assurgere a status symbol e il divenire oggetto di speculazione non fa altro che alimentare il circolo e spingere all'acquisto tutti coloro che fino a ieri, pur apprezzandolo, non avevano il "coraggio" di comprarlo (perché si svalutava, perché non faceva fare bella figura, perché pochi lo avrebbero riconosciuto e perché non era poi facile da rivendere senza perdere troppi soldi). Oltre ad attrarre tutti i cassettisti e venditori di rimbalzo.
La mente dell'acquirente di orologi tipo, specie in Italia, è piuttosto semplice da decifrare :)
« Ultima modifica: Aprile 18, 2016, 13:00:44 pm da ciaca »
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Ermanno Muzii

Re:Il gregge
« Risposta #91 il: Aprile 18, 2016, 14:43:19 pm »
Direi molto piu' semplicemente che chi ha potuto spendere 8-10 sacchi il Daytona se l'e' comprato.
Coloro che possono permettersi simile sfizio non sono infiniti,anzi sono finiti.
Una parte di questi,essendo in certi ambienti il Daytona molto comune,ha cercato,per distinguersi, qualcosa di piu' esclusivo e costoso.Ecco spiegato il successo dei moderni R.O. e Nautilus.Molto semplice.

PESSOA67

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Re:Il gregge
« Risposta #92 il: Aprile 18, 2016, 14:44:25 pm »
Sono assolutamente d'accordo con te Angelo, da almeno 15 anni in Italia si vende solo ciò che è rivendibile, il punto di partenza ed arrivo è solo questo.
L'orologio passa in secondo piano.
E credo che a distanza di anni questo abbia modellato il mercato ma soprattutto cosa più grave la visione di chi si muove intorno agli orologi, siano essi venditori che acquirenti.
E' avvilente per me perchè il più delle volte orologi con la O maiuscola vengono trattati come pezzi di latta ed i pezzi di latta come orologi di gran pregio.
Dico questo come sempre non essendo avverso a Rolex, l'ho già detto, mioi primo orologio serio fu DJ acciao oro nel 1985, ho avuto Daydate e DJ oro solo testa.
Però pensare di far girare un intero mercato attorno a 5-6 referenze è davvero avvilente.

ciaca

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Re:Il gregge
« Risposta #93 il: Aprile 18, 2016, 14:48:43 pm »
Erm, In realtà è un po' meno semplice, nel senso che il daytona l'ha comprato tanta gente che non avrebbe potuto permetterselo.

Che è la ragione per la quale Rolex è l'unica casa al mondo che può permettersi di vendere quasi UN MILIONE di orologi all'anno. Ed è anche la ragione per la quale si verifica ciò che Roberto ha descritto sopra, dove rivendibilitá e rivalutazione sono diventati gli unici parametri in base ai quali si sceglie cosa comprare e tutto il resto è andato in vacca.

Proprio perché attira certi appetiti, che sono proprio quelli tipici di chi certe cose non potrebbe sulla carta permettersele.
Dei morti di fame, o di fama, Che cercano negli orologi, e solo su alcuni, ciò che con gli orologi concettualmente non c'entra nulla.

Chi può permettersi certe cose non bada né alla rivendibilitá, né alla riconoscibilità, né alla piccola rivalutazione o al continuo compro e vendo per arrotondare lo stipendio. Bada solo a soddisfare il proprio desiderio, il proprio gusto e perché no anche il proprio ego (chiamiamola passione, termine purtroppo abusato).

Se il mercato degli orologi fosse fatto solo da chi "può permetterseli", ossia appassionati che possono permettersi di spendere soldi per assecondare capricci senza pretese che esulino da questo ambito, come rifugio per liquidità o ritorni economici, il settore avrebbe ancora i numeri di 40 anni fa :)

Oggi semplicemente i tanti che appartengono a questa tipologia di acquirenti hanno spostato su altri orologi gli appetiti che per molto tempo sono rimasti confinati solo ed esclusivamente nell'ambito di certi Rolex. Perché quando una catena di sant'Antonio, come è quella del mercimono di rolex usati, inzia ad assumere certe proporzioni inevitabilmente inizia a scricchiolare.

E infatti solo 5 anni fa c'era il pirla che voleva cambiare il royal oak con "un rolex" per il solo fatto che aveva al polso dieci milioni di orologio che nessuno riconosceva, oggi sempre più spesso c'è l'altro pirla che vuole "il Royal oak" ed è disposto pure a permutarlo Con i suoi amati assegni circolari rolex, forse perché teme che sti benedetti assegni possano rivelarsi scoperti in un prossimo futuro, o che il pane sia già lievitato oltre il limite massimo prevedibile ed è meglio cambiare impasto.

Cambiando l'ordine dei fattori il risultato non cambia, gli attori di questo squallore sono sempre gli stessi, appunto quelli che il più delle volte gli orologi per ciò che sono (beni di lusso volutruari) non possono permetterseli e che dagli orologi cercano altro che con gli orologi non ha nulla a che vedere.
« Ultima modifica: Aprile 18, 2016, 15:11:55 pm da ciaca »
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Ermanno Muzii

Re:Il gregge
« Risposta #94 il: Aprile 18, 2016, 15:02:41 pm »
Quindi secondo te in Italia ci sono decine di migliaia di "commercianti" di orologi?
Vivendo in un piccolo centro conosco chi i Daytona li compra e li ha comprati e ti assicuro che non e' cosi'.
Per chi vive il nostro mondo in modo molto superficiale il Daytona era ed e' un punto di arrivo.
Ed io lo capisco perfettamente.

ciaca

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Re:Il gregge
« Risposta #95 il: Aprile 18, 2016, 15:16:44 pm »
Scusa, ma quante volte hai letto frasi tipo "ho avuto n submariner, m daytona, ecc ecc"?
E quante volte hai letto di un Gefica o di un Admirals cup "orologio che ho avuto e venduto n volte"?
Tantissime volte la prima (di fatto la norma), mai la seconda.

Non mi pare di scoprire il fuoco quando dico che ci sono decine di migliaia di persone che gli orologi li compra e vende in continuazione come bene rifugio o strumento per portare a casa una pagnotta in più, ne mi pare di rivelare nulla di eclatante quando scrivo che il settore negli anni 80 è rinato proprio perché ha attirato a sé questa tipologia di clientela che gli ha permesso di fare numeri che altrimenti mai avrebbe potuto fare.

Quanti oggi sono disposti a tirare fuori 10k euro per un orologio confidando in merito alla facile rivendita senza perdita o meglio con guadagno? Chiunque, basta che vada a fare un prestito che in mezza giornata ha i 10k da investire e ripagare in 180.000 comode rate. Ha il suo bell'investimento in cassetta o anche meglio da esibire al polso.

Quanti sono quelli che possono tirare fuori dalla loro tasca 10k euro per un orologio che gli piace fregandosene della futura rivendita o della sua esibizione perché non fa alcuna differenza? Pochissimi.

Ed infatti si vendono tantissimi Rolex a prezzi surreali e pochissimi altri orologi benché a prezzi surreali per motivi opposti.

E se i valori dell'orologeria sono completamente saltati, se il criterio che governa il mercato non è più il pregio di cui non frega nulla a nessuno ma la rivendibilitá, non è perché la clientela a questo si interessa?
E se i clienti si interessano solo a questo le conclusioni non possono che essere quelle che ho già tratto :)
« Ultima modifica: Aprile 18, 2016, 15:27:38 pm da ciaca »
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Ermanno Muzii

Re:Il gregge
« Risposta #96 il: Aprile 18, 2016, 16:54:33 pm »
Angelo,
Coloro che scrivono sono la centesima o millesima parte di coloro che comprano.
E comprano il Daytona o comunque un Rolex perché e' l'orologio per antonomasia.
Non ricordo neanche più quanti siano gli amici cui ho consigliato un Rolex:dovevano comprare UN orologio,un orologio da indossare sempre,un orologio che avrebbero dovuto indossare per il resto della loro vita.Adatto con la giacca sportiva come con il costume da bagno,da non revisionare che ogni 20 anni e perché no anche riconoscibile.
Quando mio figlio e' diventato maggiorenne gli ho regalato un orologio che potesse godersi senza dover stare attento agli urti,all'acqua;che potesse indossare giorno e notte senza diventarne schiavo...un Rolex appunto.

ciaca

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Re:Il gregge
« Risposta #97 il: Aprile 18, 2016, 16:58:05 pm »
Si ma io non ho scritto che chi compra Rolex  daytona sono solo quelli, e sono ben consapevole che ci sono anche altri tipi di acquirenti.
Non sono invece affatto convinto delle proporzioni (1:100) perché i discorsi che leggo sono esattamente quelli che sento fare a voce ogni qual volta mi trovo a parlare di orologi. Rivendibikità, riconoscibilità e tenuta del valore. Altro non c'è, e il mercato ne è una perfetta rappresentazione.
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Ermanno Muzii

Re:Il gregge
« Risposta #98 il: Aprile 18, 2016, 22:32:03 pm »
La maggioranza di quelli che conosco io non sanno cosa sia il mercato ne penserebbero mai di vendere,non ne hanno bisogno.
La riconoscibilita',in provincia,fa ancora gioco ma non la ritengo un peccato mortale.

ciaca

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Re:Il gregge
« Risposta #99 il: Aprile 18, 2016, 22:54:31 pm »
É un mondo variegato e variopinto. Ma le quote degli uni e degli altri sono in rapporti ben diversi da qell'1:100 che avevi indicato.
Ripeto, se il settore non avesse attirato a sé risparmiatori, investitori, giocatori d'azzardo e commercianti di straforo i numeri sarebbero quelli di 40 anni fa e certe distorsioni legate alla rivendibilita' e alla tenuta del valore non sarebbero mai nate.

Si comprerebbe solo quello che piace o si ritiene più pregiato in rapporto al prezzo da pagare e non si assisterebbe al ribaltamento dei valori che ha ben descritto Roberto.
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Ermanno Muzii

Re:Il gregge
« Risposta #100 il: Aprile 18, 2016, 23:14:50 pm »
Come fa uno che non sa cosa sia un bilancere,non come funzioni,a determinare il pregio di un orologio?
Mio padre ha regalato a mia figlia,qualche mese fa,un Oyster automatico con bracciale elastico degli anni 60.
La scorsa settimana mia figlia mi ha chiesto ogni quanto tempo deve far cambiare la batteria!
E' vero che e' il suo primo meccanico ma in mezzo agli orologi e' nata e cresciuta!

ciaca

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Re:Il gregge
« Risposta #101 il: Aprile 18, 2016, 23:17:43 pm »
Appunto, vieni al mio discorso.
Cosa potrá mai fregare di come funziona un bilanciere, e quindi più in generale del pregio, a chi si avvicina ad un orologio per come "tiene" il mercato, come si rivende, quanto piace agli "altri" e quanto si rivaluta?

Tu hai regalato un orologio a tua figlia che evidentemente degli orologi non è particolarmente interessata.

Molti hanno invece tirato fuori pacchi di denari per oggetti di cui non si interessavano minimamente. Perché l'hanno fatto? Per le già citate ragioni: rivendibilitá, riconoscibilità e rivalutazione.
Che infatti sono le cose sulla bocca di buona parte degli acquirenti.
« Ultima modifica: Aprile 18, 2016, 23:21:23 pm da ciaca »
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Ermanno Muzii

Re:Il gregge
« Risposta #102 il: Aprile 18, 2016, 23:36:17 pm »
No Angelo,
la gente vuole orologi robusti,esteticamente gradevoli e perche' no riconoscibili.
Coloro che mercanteggiano sono una percentuale minima ed ininfluente.

ciaca

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Re:Il gregge
« Risposta #103 il: Aprile 19, 2016, 00:04:57 am »
Abbiamo due percezioni diametralmente opposte della stessa realtà.
Attenzione, io non ho parlato solo di chi mercanteggia. C'è chi gioca d'azzardo, chi investe e chi accantona. Tutti sono più o meno attratti o comunque condizionati in modo determinante dalla rivendibilitá e dalla tenuta del valore, che diventano condizioni necessarie e sufficienti all'acquisto.

Come dimostra la corsa al royal oak oggi che gatantisce rivendibilitá e tenuta del valore, che invece non gatantiva ieri.
La Cosa non accade in nessun altro settore del lusso. Non si scelgono borse o scarpe, accendini o penne, bracciali e gioielli vari, in base alla loro rivendibilitá e chi li compra non si pone nemmeno il problema (mentre chi non può permetterseli e li considera beni per apparire compra le imitazioni).

Segno evidente di quello che ho provato a descrivere, agli orologi si sono avvicinati soggetti che dell'orologio non hanno alcuna considerazione per ragioni meramente edonistiche e speculative, e molti di questi gli orologi neanche potrebbero permetterseli ne li comprerebbe se non fossero considerati (alcuni) dei buoni beni rifugio e mezzo per speculare.

Infatti in massa si vendono solo quelli. Il resto è completamente ignorato, o ler lo meno interessa e viene acquistato da una ristretta cerchia, proprio perché i più non possono permettersi il lusso di comprare qualcosa che oggi costa dieci e domani farebbero fatica a rivendere a 2.
« Ultima modifica: Aprile 19, 2016, 00:16:59 am da ciaca »
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Re:Il gregge
« Risposta #104 il: Aprile 19, 2016, 08:06:51 am »
Anche i negozianti ci mettono del loro e quando entri per comprare un orologio lussuoso senza troppe idee ti fanno il pistolotto su quanto è prestigioso, riconoscibile e rivendibile un marchio anzichè gli altri.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-