Orologico Forum 3.0

Il marketing tra automobili ed orologi

ilcommesso

Re:Il marketing tra automobili ed orologi
« Risposta #45 il: Aprile 13, 2016, 17:33:34 pm »
Il marketing dovrebbe CAPIRE le esigenze del mercato, non crearne di nuove...
Veramente una delle prime e fondamentali nozioni che si insegnano nelle facoltà di economia durante le lezioni di marketing è proprio che il compito precipuo del marketing è creare ed instillare nelle masse il bisogno e la necessità di acquistare il prodotto che si vende, ancorché inutile, spesso aprendo dal nulla un mercato od una nicchia di cui nessuno sentiva l'assenza.

Citazione da: ilcommesso
perchè il SUV altro non è che un fuoristrada ad alte prestazioni, col marketing abile nel avere creato questa esigenza.
Ecco, appunto.

E questo serve soprattutto in quei settori e segmenti nuovi, nei quali è necessaria sperimentazione e novità nel design, proprio come fu per i SUV ad inizio 2000, per i SUV coupe ora, o per il Royal Oak nel '72.
Oggetti che hanno fatto capo a segmenti inesistenti e che, grazie ad un sapiente marketing, con le loro linee e concetti nuovi si sono imposti come capostipiti di tendenze create e non di bisogni preesistenti colmati.

Io non ho competenze di marketing, però il RO mi pare tutto fuorchè un fulgido esempio di marketing efficace....ha impiegato 40 anni per avere successo....con le auto si rischierebbe il fallimento  :D
RO ebbe da subito successo ... nel giro di pochi anni PP, IWC e VC decisero di seguirne l'esempio ...

Per me successo vuol dire vendere,  da quello che ho sempre letto erano, chi più chi meno, erano tutti modelli ben lontani dall'isteria e speculazione attuale.
IWC 1832 e VC 222 sono stati prodotti pochissimo

ciaca

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Re:Il marketing tra automobili ed orologi
« Risposta #46 il: Aprile 13, 2016, 17:39:21 pm »
Siamo negli anni 70, in piena crisi, e parliamo di case che producevano il 10% di quello che producono oggi.
Quando in pochi anni una casa di quel tipo, come era AP all'epoca, riesce a vendere 2000 orologi di quel prezzo, non ha avuto solo successo, ha fatto bingo.
Il modello, come tutte le novità di rottura, fu accolto dalla critica con scetticismo.
Ma piacque ed ebbe successo proprio perchè andava incontro a specifici desideri ancora inespressi, e il fatto che AP ne abbia fatti e venduti in quella misura (in quel periodo) ne è una riprova, come ne è una riprova il fatto che i concorrenti diretti corsero a imitarla e che la stessa AP ne fece una intera gamma di prodotto, ripeto, in un'epoca in cui l'orologio da polso era praticamente morto.
Fu il successo del royal oak a salvare AP da morte certa, almeno fino alla metà degli anni 80.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

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Re:Il marketing tra automobili ed orologi
« Risposta #47 il: Aprile 13, 2016, 17:40:11 pm »
Il RO nei primi anni si è venduto poco e niente. E AP, e Genta, certo non avevano esperti di marketing.
Quanto alla Smart contesto la correttezza di quello che scrive Angelo. Smart è una idea di Nicolas Hayek, che naturalmente non può realizzarla da solo, ma ha bisogno di un costruttore di auto. Prima va da VW, poi anche VW si tira indietro, proprio perché il marketing sconsigliava a ragion veduta quella vettura, poi convince Mercedes. Mercedes assume un ruolo sempre più importante rispetto ad Hayek, acquista la maggioranza della società, impone le sue idee, rispetto a quelle di Hayek, e purtroppo anche i suoi prezzi. Hayek rimase prima come socio di minoranza, poi ha venduto a Mercedes anche la sua quota.
Il RO e la Smart sono due prodotti che sono nati a dispetto del marketing, frutto di intuizioni di imprenditori e di designer.
« Ultima modifica: Aprile 13, 2016, 17:44:39 pm da mbelt »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ciaca

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Re:Il marketing tra automobili ed orologi
« Risposta #48 il: Aprile 13, 2016, 17:42:21 pm »
Per una casa che all'epoca faceva meno di 6000 orologi/anno venderne 2000 di soli royal oak a me non sembra poco e nemmeno niente.
Forse non avete ben chiaro il quadro storico e soprattutto quanto costasse il 5402 in rapporto all'allora ricchezza disponibile. :)
D'altronde se nel giro di 4 anni i principali competitors nello stesso segmento corsero da Genta per munirsi anche loro della medesima tipologia di orologio evidentemente un flop non era.

Che poi non ci sia stato un marketing dietro questa idea è poco ma sicuro, io ho scritto che il marketing è anche quello che permette di sostituirsi alle intuizioni geniali dei singoli, che sono poche e sulle quali non si può basare in esclusiva lo sviluppo di nuovi prodotti, perchè per una intuizione geniale ci sono 100 minchiate col botto. :)
« Ultima modifica: Aprile 13, 2016, 17:45:58 pm da ciaca »
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mbelt

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Re:Il marketing tra automobili ed orologi
« Risposta #49 il: Aprile 13, 2016, 17:46:19 pm »
Per una casa che all'epoca faceva meno di 6000 orologi/anno venderne 2000 a me non sembra poco.
Forse non avete ben chiaro il quadro storico e soprattutto quanto costasse il 5402 in rapporto all'allora ricchezza disponibile. :)
Ti sei dimenticato un dettaglio: quanti anni ci ha messo Ap a vendere i primi 2000 RO? Ti rispondo: diversi anni.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ciaca

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Re:Il marketing tra automobili ed orologi
« Risposta #50 il: Aprile 13, 2016, 17:51:59 pm »
Perchè pensi che abbiano fatto 2000 esemplari tutti in un colpo senza averli venduti? E aseguire il resto dei seriali B, C e D in fila?
Ma se per fare 1000 jubilee negli anni 90, in ben altro contesto, ci hanno impiegato 3 anni, con almeno tre lotti di produzione distinti dal 92 al 95, proprio per non rischiare di troverseli sul groppone e in un periodo in cui si vendevano pure i panini dubois depraz nei crono perpetui hutieme a colpi di 60 milioni di lire....
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Ermanno Muzii

Re:Il marketing tra automobili ed orologi
« Risposta #51 il: Aprile 13, 2016, 20:04:16 pm »
Per una casa che all'epoca faceva meno di 6000 orologi/anno venderne 2000 a me non sembra poco.
Forse non avete ben chiaro il quadro storico e soprattutto quanto costasse il 5402 in rapporto all'allora ricchezza disponibile. :)
Ti sei dimenticato un dettaglio: quanti anni ci ha messo Ap a vendere i primi 2000 RO? Ti rispondo: diversi anni.
Se vogliamo essere precisi meno di 24 mesi (basta guardare le date sulle garanzie).Che per allora era un battito di ciglia.
Patek ha fatto piu' fatica con i Nautilus anche se sugli estratti tra data di consegna al concessionario e quella di vendita al cliente finale difficilmente arriviamo all'anno.
Se vai a leggere le produzioni di quegli anni dei singoli modelli Patek,Vacheron e Audemars rimani stupito.
I numeri erano quelli,circa 6000 pezzi in totale per casato,e sono rimasti a lungo tali.
Il boom numerico vero e proprio e' iniziato negli anni 90.

ilcommesso

Re:Il marketing tra automobili ed orologi
« Risposta #52 il: Aprile 13, 2016, 22:04:49 pm »
Sarà stato boom, però un 15202 nel 2008 lo compravi ancora a 7.5k.   ::)



Ermanno Muzii

Re:Il marketing tra automobili ed orologi
« Risposta #53 il: Aprile 13, 2016, 22:31:58 pm »
Scrivendo che l'impennata di vendita e produzione e' iniziata negli anni 90 facevo riferimento soprattutto alle 3 grandi e non solo ad AP.

Non capisco perche' ci si meravigli per il fatto che il valore di alcuni orologi sia molto aumentato negli ultimi anni.
Semplice equilibrio tra domanda ed offerta.Assolutamente indipendente dal pregio degli orologi stessi (parlo dei miei che conosco bene).

ciaca

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Re:Il marketing tra automobili ed orologi
« Risposta #54 il: Aprile 13, 2016, 23:02:12 pm »
Sarà stato boom, però un 15202 nel 2008 lo compravi ancora a 7.5k.   ::)

Perché fino al 2012 AP ha avuto una politica distributiva da precottai che ha inflazionato non solo l'orologio ma tutto il marchio.
Attenzione,  il fatto che si vendessero con sconti del 30% (come il 99% dell'intera produzione di orologi) non significa che non si vendessero.
AP i Royal Oak alla rete di vendita non ha mai avuto difficoltà a collocarli, semmai l'ha fatto con troppa faciloneria, facendo troppi pezzi di troppi inutili modelli dati a cani e porci
« Ultima modifica: Aprile 13, 2016, 23:22:41 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

ALAN FORD

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Re:Il marketing tra automobili ed orologi
« Risposta #55 il: Aprile 14, 2016, 09:07:56 am »
Sarà stato boom, però un 15202 nel 2008 lo compravi ancora a 7.5k.   ::)

Veramente io 7K ce l'ho pagato a Novembre 2010!

guagua72

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Re:Il marketing tra automobili ed orologi
« Risposta #56 il: Aprile 14, 2016, 09:31:36 am »
"Alcuni processi sono proprio lenti a prendere piede, per via della omologazione mentale del popolo che si cela dietro ogni scelta, consapevole o meno che sia". Grazie al Signor Leolunetta, egregio esponente di questo forum.

In questo senso il Marketing potrebbe aiutare delle belle idee ad essere meglio apprezzate. Il problema nasce quando il marketing si appiattisce sulle stesse idee "vincenti" rimanendo autoreferenziale e fine a se stesso. Vale a dire, se il marketing continua a spingere la produzione Rolex verso le ghiere di ceramica, crede di potere vendere tanti Daytona con ghiera di ceramica, se il Marketing spinge sul gusto Asiatico, vuol dire che crede nel mercato Asiatico. Se il Marketing crede nell'orologio da 47 mm, non ci sarà verso, ciambella e via. Ecco, io non sono contro al Marketing , ovviamente in senso lato, per partito preso. Sono contro all'appiattimento delle idee che lo stesso crea quando individua fattori di successo obsoleti o convenzionali, quando perde il contatto con la realtà della fabbricazione, quando spinge il valore dell'apparire sopra l'essere. Quando mitiga e si dimentica dell'uomo pensando che il prodotto venga prima del processo. Aprrezzo il Marketing quando invece sa valorizzare le idee e ricerca nuovi bisogni, quando fa vera ricerca sul prodotto, quando umanamente "perdona" l'uomo, quando non banalizza la qualità, quando lascia spazio al reale e abbandona il percepito.

ALAN FORD

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Re:Il marketing tra automobili ed orologi
« Risposta #57 il: Aprile 14, 2016, 09:35:39 am »
Comunque domani ho tre colloqui per un responsabile marketing in azienda!  :D

guagua72

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Re:Il marketing tra automobili ed orologi
« Risposta #58 il: Aprile 14, 2016, 09:38:01 am »
Comunque domani ho tre colloqui per un responsabile marketing in azienda!  :D
E fai bene, non tutto il marketing equivale a fuffa.

ALAN FORD

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Re:Il marketing tra automobili ed orologi
« Risposta #59 il: Aprile 14, 2016, 09:44:00 am »
Comunque domani ho tre colloqui per un responsabile marketing in azienda!  :D
E fai bene, non tutto il marketing equivale a fuffa.

Normalmente noi osiamo molto rispetto ai nostri concorrenti, osiamo nelle forme dei prodotti, osiamo nella filosofia dei prodotti ed osiamo nei canali  distributivi.
Fino ad ora tutto ciò l'ho fatto io ora vediamo di trovare qualcuno o qualcuna che mi faccia godere la vecchiaia.