Orologico Forum 3.0

Il marketing tra automobili ed orologi

Re:Il marketing tra automobili ed orologi
« Risposta #30 il: Aprile 13, 2016, 11:31:40 am »

Un'indagine di mercato fatta con criterio è alla base della definizione di prodotti capaci di avere una domanda e quindi un mercato, spesso è anche il principale motore di innovazione nel momento in cui riesce ad intercettare nuove istanze dal mercato non ancora soddisfatte.


esatto! mi ricordo ancora verso la fine degli anni novanta quando grazie a ricerche di mercato innovative riuscimmo ad anticipare tendenza nel mercato dei SUV ...

Re:Il marketing tra automobili ed orologi
« Risposta #31 il: Aprile 13, 2016, 13:09:03 pm »
Io , personalmente , penso che le innovazioni troppo "fuori dal coro" siano quasi sempre perdenti nell'azienda di successo.

Un'azienda di successo , che produce articoli ( qualsiasi ) equilibrati , che sono piaciuti si più e piacciono ancora e sempre , debba restare all'interno del suo cliché , modificando , re stilizzando e migliorando (se possibile ) il suo prodotto di successo e già buono !

La mini l'ho venduta si è mi sono comprato la 25^ automobile . La desideravo da tanti anni , non perché fosse speciale ma perché è un prodotto che fanno da 40 anni e che ha messo insieme 2/3 generazioni . È stata di moda pazzesca circa 30 anni fa e ancora oggi piace sempre e regala una eccellente qualità nonostante il prezzo "normale" .
Qualcuno dice che può essere troppo comune , qualcuno dice splendida anche oggi , politically correct , affidabile fino alla morte , i soliti motori da 30 anni , onestà ma maniacale nelle fattezze ...

È vero... E quel prodotto che alla fine piace a tutti , soddisfa tutti , c'è di meglio ...certo...c'è di peggio ...sicuramente ...

Indovinate voi qual'e !  :o

Das auto !

Re:Il marketing tra automobili ed orologi
« Risposta #32 il: Aprile 13, 2016, 14:25:15 pm »
La Golf!? :)
(Certo ti avrei fatto più un tipo da A1 o da X1..) :D
Una scelta quella dell'auto molto razionale e sensata, mirata alla sostanza e poco all'apparenza, pur restando una bella auto.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

gidi_34

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Re:Il marketing tra automobili ed orologi
« Risposta #33 il: Aprile 13, 2016, 14:46:20 pm »
lasciare una macchina vera (la mini S benzina) per quel cesso di golf...a massimo...stai perdendo colpi

ilcommesso

Re:Il marketing tra automobili ed orologi
« Risposta #34 il: Aprile 13, 2016, 14:48:54 pm »
Io , personalmente , penso che le innovazioni troppo "fuori dal coro" siano quasi sempre perdenti nell'azienda di successo.

Un'azienda di successo , che produce articoli ( qualsiasi ) equilibrati , che sono piaciuti si più e piacciono ancora e sempre , debba restare all'interno del suo cliché , modificando , re stilizzando e migliorando (se possibile ) il suo prodotto di successo e già buono !
.............

Posso citare Nokia, IBM, e tante altre aziende hi-tech che, da leader di mercato, sono scomparse?
Kodak negli anni 60-70 mi pare di aver letto che avesse 40.000 dipendenti...  ::)

Il marketing dovrebbe CAPIRE le esigenze del mercato, non crearne di nuove... perchè il SUV altro non è che un fuoristrada ad alte prestazioni, col marketing abile nel avere creato questa esigenza.
strade sempre più strette, zero parcheggi, limiti ovunque....però auto immense, per portare il bimbo a scuola e comprare mezzo kg di pane.

Il RO, al pari di altri design fortunati, ha seguito un processo di affinazione, se vediamo i disegni di Genta.
Io oggi di belle auto ne ricordo poco, quanto a design originale, che però si traduca anche o in prestazioni di rilievo, in abitabilità eccellente....insomma, design funzionale e non solo estetico.

gidi_34

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Re:Il marketing tra automobili ed orologi
« Risposta #35 il: Aprile 13, 2016, 14:53:33 pm »
tra l'altro i suv sono enormi fuori e bagagliaio inesistente se paragonati a un sw premium

Re:Il marketing tra automobili ed orologi
« Risposta #36 il: Aprile 13, 2016, 14:57:48 pm »
Il marketing dovrebbe CAPIRE le esigenze del mercato, non crearne di nuove...
Veramente una delle prime e fondamentali nozioni che si insegnano nelle facoltà di economia durante le lezioni di marketing è proprio che il compito precipuo del marketing è creare ed instillare nelle masse il bisogno e la necessità di acquistare il prodotto che si vende, ancorché inutile, spesso aprendo dal nulla un mercato od una nicchia di cui nessuno sentiva l'assenza.

Citazione da: ilcommesso
perchè il SUV altro non è che un fuoristrada ad alte prestazioni, col marketing abile nel avere creato questa esigenza.
Ecco, appunto.

E questo serve soprattutto in quei settori e segmenti nuovi, nei quali è necessaria sperimentazione e novità nel design, proprio come fu per i SUV ad inizio 2000, per i SUV coupe ora, o per il Royal Oak nel '72.
Oggetti che hanno fatto capo a segmenti inesistenti e che, grazie ad un sapiente marketing, con le loro linee e concetti nuovi si sono imposti come capostipiti di tendenze create e non di bisogni preesistenti colmati.
"Dum differtur, vita transcurrit" (L. A. Seneca)

ciaca

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Re:Il marketing tra automobili ed orologi
« Risposta #37 il: Aprile 13, 2016, 15:03:00 pm »

Un'indagine di mercato fatta con criterio è alla base della definizione di prodotti capaci di avere una domanda e quindi un mercato, spesso è anche il principale motore di innovazione nel momento in cui riesce ad intercettare nuove istanze dal mercato non ancora soddisfatte.


esatto! mi ricordo ancora verso la fine degli anni novanta quando grazie a ricerche di mercato innovative riuscimmo ad anticipare tendenza nel mercato dei SUV ...

Di contro fu uno studio di marketing poco attento Che fece saltare i conti dell'operazione Smart/swatch perché sbagliato fu sia il posizionamento che la conseguente definizione della rete di vendita :)
Tuttavia proprio dal marketing venne fuori la Smart che certo non si può definire prodotto convenzionale o poco innovativo

Dalla discussione è comunque emerso che il marketing è una disciplina con molreplici sfaccettature, per questo ha poco senso parlarne genericamente e solo in un senso :)
« Ultima modifica: Aprile 13, 2016, 15:16:54 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Il marketing tra automobili ed orologi
« Risposta #38 il: Aprile 13, 2016, 15:08:52 pm »
Il marketing dovrebbe CAPIRE le esigenze del mercato, non crearne di nuove... perchè il SUV altro non è che un fuoristrada ad alte prestazioni, col marketing abile nel avere creato questa esigenza.
strade sempre più strette, zero parcheggi, limiti ovunque....però auto immense, per portare il bimbo a scuola e comprare mezzo kg di pane.
fino alla fine degli anni novanta i SUV erano realmente marginali ... buona parte dei veicoli presenti erano o veri fuoristrada (Pajero, Land Cruiser, Wrangler, ...) o veicoli commerciali travestiti (vedi veicoli americani) oppure ibridi fra i due (prima classe M del 1997) ... nel mercato gli unici SUV veri erano Rav4 e CR-V ... allora lavoravo per Hyundai e ci trovammo di fronte ad una scelta ... puntare tutto su fuoristrada classici (vedi Galloper) oppure rischiare e andare verso veicoli meno di nicchia?!
Hyundai fu tra i primi a scegliere di produrre SUV basati su di una vettura, senza telaio ma a scocca portante, e con prestazioni fuoristradistiche minime (no ridotte) ... da questa scelta nacque Santa Fe (1999) e poco dopo Tucson (2003)... le case europee ci misero anni a seguire questa strada ... eppure il mercato, se analizzato bene, dava chiari segnali di forte richiesta di veicoli polivalenti, alti da terra come seduta, con ampio spazio interno ma non troppo grandi ...

Re:Il marketing tra automobili ed orologi
« Risposta #39 il: Aprile 13, 2016, 15:17:13 pm »
Io comprai una Smart nei primi mesi del 1998, ero davvero uno dei pochissimi a possederla a Roma. C'erano le tre versioni, Smart&Pure, Smart&Pulse, Smart&Passion(e la diesel ancora non c'era).
Un'auto rivoluzionaria per l'epoca e splendidamente pensata e che la gente ha fatto fatica a capire, ma io no perché mi ci sono fiondato.
Mi piaceva, mi dava un'aria diversa e incuriosiva tutti, faceva persino voltare tutti, quasi come avere una Ferrari, divertente...
Eppure oggi la vedo diversamente, la vedo come un'auto ordinaria, diffusa, auto del popolo e della moda, solo alla lontana figlia dell'idea geniale che l'aveva lanciata nel '97(lanciata si fa per dire perchè ce n'erano 4 in croce!).
Li si è fatto molto marketing, ma la gente ha dovuto aspettare di vederne a migliaia per strada prima di fare il passo, ora ce ne sono milioni. Alcuni processi sono proprio lenti a prendere piede, per via della omologazione mentale del popolo che si cela dietro ogni scelta, consapevole o meno che sia.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

mbelt

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Re:Il marketing tra automobili ed orologi
« Risposta #40 il: Aprile 13, 2016, 15:19:41 pm »

Un'indagine di mercato fatta con criterio è alla base della definizione di prodotti capaci di avere una domanda e quindi un mercato, spesso è anche il principale motore di innovazione nel momento in cui riesce ad intercettare nuove istanze dal mercato non ancora soddisfatte.


esatto! mi ricordo ancora verso la fine degli anni novanta quando grazie a ricerche di mercato innovative riuscimmo ad anticipare tendenza nel mercato dei SUV ...

Di contro fu uno studio di marketing poco attento Che fece saltare i conti dell'operazione Smart/swatch perché sbagliato fu sia il posizionamento che la conseguente definizione della rete di vendita :)
Tuttavia proprio dal marketing venne fuori la Smart che certo non si può definire prodotto convenzionale o poco innovativo

Dalla discussione è comunque emerso che il marketing è una disciplina con molreplici sfaccettature, per questo ha poco senso parlarne genericamente e solo in un senso :)
Proprio no, la Smart non è venuta fuori dal marketing ma da una intuizione di Hayek. Il marketing avrebbe frenato. E anche il RO non è frutto di alcun marketing e neppure di una intuizione di marketing. Secondo me si sta facendo confusione fra cose diverse.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Re:Il marketing tra automobili ed orologi
« Risposta #41 il: Aprile 13, 2016, 15:29:11 pm »

Un'indagine di mercato fatta con criterio è alla base della definizione di prodotti capaci di avere una domanda e quindi un mercato, spesso è anche il principale motore di innovazione nel momento in cui riesce ad intercettare nuove istanze dal mercato non ancora soddisfatte.


esatto! mi ricordo ancora verso la fine degli anni novanta quando grazie a ricerche di mercato innovative riuscimmo ad anticipare tendenza nel mercato dei SUV ...

Di contro fu uno studio di marketing poco attento Che fece saltare i conti dell'operazione Smart/swatch perché sbagliato fu sia il posizionamento che la conseguente definizione della rete di vendita :)
Tuttavia proprio dal marketing venne fuori la Smart che certo non si può definire prodotto convenzionale o poco innovativo

Dalla discussione è comunque emerso che il marketing è una disciplina con molreplici sfaccettature, per questo ha poco senso parlarne genericamente e solo in un senso :)
Proprio no, la Smart non è venuta fuori dal marketing ma da una intuizione di Hayek. Il marketing avrebbe frenato. E anche il RO non è frutto di alcun marketing e neppure di una intuizione di marketing. Secondo me si sta facendo confusione fra cose diverse.
intuizione che ha bruciato miliardi di Euro ... solo con ultima serie costruita da Renault i conti si stanno aggiustando ...

ciaca

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Re:Il marketing tra automobili ed orologi
« Risposta #42 il: Aprile 13, 2016, 16:08:54 pm »
Quando ho fatto il master in SDA il mio professore di marketing era uno di quelli che era stato chiamato al capezzale del morente progetto Smart e ci raccontó vita morte e miracoli della genesi di quel progetto.
Hayek ebbe solo un ruolo marginale (e infatti ne uscì in fretta e con le ossa rotte), il progetto (inclusi gli errori iniziali) furono frutto di studi di marketing Mercedes, in quEl caso non sufficientemente precisi in merito al posizionamento di mercato.

Hayek ci mise solo l'immagine cool e trendy del marchio Swatch, unica ragione per la quale fu chiamato in joint venture dagli uomini del marketing mercedes.
I Quali sbagliarono il posizionamento del prodotto (ossia sbagliarono l'identificazione del prototipo di cliente che avrebbe voluto comprarla) perchè non capirono che il mercato di quell'auto mai avrebbe pagato alcun premium price per un prodotto che non era percepito come Mercedes (e quindi con la sottintesa qualità che quel marchio evoca) ma come un giocattolo alla moda.
Perchè il prodotto, che era stato pensato come giocattolo alla moda, era invece terribilmente attraente proprio per la sua praticità nell'ambito delle congestionate metropoli (prima di tutto italiane, dove infatti hanno venduto buona parte dell'intera produzione).

E infatti fu solo sciogliendo la joint venture con swatch e riportando il prodotto nella rete di vendita mercedes che la casa riuscì a farlo percepire correttamente al mercato, non come giocattolo di lusso per figli di papà neopatentati ma come strumento di pratica utilità per le famiglie, che unito all'impegno finanziario di Daimler che propose condizioni d'acquisto particolarmente vantaggiose permise di vendere quelle auto e riuscì a salvare il progetto da quello che si preannunciava come un clamoroso disastro. 
Con le enormi perdite che comunque ne sono derivate e che solo ora Mercedes inizia a coprire, e con molte teste tagliate :)

Citazione
Un'azienda di successo , che produce articoli ( qualsiasi ) equilibrati , che sono piaciuti si più e piacciono ancora e sempre , debba restare all'interno del suo cliché , modificando , re stilizzando e migliorando (se possibile ) il suo prodotto di successo e già buono !

Dipende dai settori e dalle condizioni dei singoli mercati.
Ci sono settori stantii e obsoleti dove il marchio fa tutto, come in orologeria griffata, dove la tua tesi trova conforto nella pratica quotidiana.
Altri molto più dinamici e competitivi dove con questa tesi rischi di scomparire nel breve volgere di un attimo e senza neanche accorgertene.
« Ultima modifica: Aprile 13, 2016, 17:33:35 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

ilcommesso

Re:Il marketing tra automobili ed orologi
« Risposta #43 il: Aprile 13, 2016, 17:20:49 pm »
Il marketing dovrebbe CAPIRE le esigenze del mercato, non crearne di nuove...
Veramente una delle prime e fondamentali nozioni che si insegnano nelle facoltà di economia durante le lezioni di marketing è proprio che il compito precipuo del marketing è creare ed instillare nelle masse il bisogno e la necessità di acquistare il prodotto che si vende, ancorché inutile, spesso aprendo dal nulla un mercato od una nicchia di cui nessuno sentiva l'assenza.

Citazione da: ilcommesso
perchè il SUV altro non è che un fuoristrada ad alte prestazioni, col marketing abile nel avere creato questa esigenza.
Ecco, appunto.

E questo serve soprattutto in quei settori e segmenti nuovi, nei quali è necessaria sperimentazione e novità nel design, proprio come fu per i SUV ad inizio 2000, per i SUV coupe ora, o per il Royal Oak nel '72.
Oggetti che hanno fatto capo a segmenti inesistenti e che, grazie ad un sapiente marketing, con le loro linee e concetti nuovi si sono imposti come capostipiti di tendenze create e non di bisogni preesistenti colmati.

Io non ho competenze di marketing, però il RO mi pare tutto fuorchè un fulgido esempio di marketing efficace....ha impiegato 40 anni per avere successo....con le auto si rischierebbe il fallimento  :D

Re:Il marketing tra automobili ed orologi
« Risposta #44 il: Aprile 13, 2016, 17:23:02 pm »
Il marketing dovrebbe CAPIRE le esigenze del mercato, non crearne di nuove...
Veramente una delle prime e fondamentali nozioni che si insegnano nelle facoltà di economia durante le lezioni di marketing è proprio che il compito precipuo del marketing è creare ed instillare nelle masse il bisogno e la necessità di acquistare il prodotto che si vende, ancorché inutile, spesso aprendo dal nulla un mercato od una nicchia di cui nessuno sentiva l'assenza.

Citazione da: ilcommesso
perchè il SUV altro non è che un fuoristrada ad alte prestazioni, col marketing abile nel avere creato questa esigenza.
Ecco, appunto.

E questo serve soprattutto in quei settori e segmenti nuovi, nei quali è necessaria sperimentazione e novità nel design, proprio come fu per i SUV ad inizio 2000, per i SUV coupe ora, o per il Royal Oak nel '72.
Oggetti che hanno fatto capo a segmenti inesistenti e che, grazie ad un sapiente marketing, con le loro linee e concetti nuovi si sono imposti come capostipiti di tendenze create e non di bisogni preesistenti colmati.

Io non ho competenze di marketing, però il RO mi pare tutto fuorchè un fulgido esempio di marketing efficace....ha impiegato 40 anni per avere successo....con le auto si rischierebbe il fallimento  :D
RO ebbe da subito successo ... nel giro di pochi anni PP, IWC e VC decisero di seguirne l'esempio ...