Salve, di nuovo un orologio di mia suocera, lasciatole in eredità dal defunto marito.
Questa volta il suo preferito, quello che indossa sempre con maggior piacere ha cominciato ad avere un problema consistente di ritardo giornaliero, circa tre minuti al giorno.
Gli ho detto di lasciarmelo che lo avrei analizzato e provato a rimetterlo in sesto.
Eccolo, un Seiko di forma vintage tipo TV screen di fine anni 60.
Non è stato possibile prendere le misure della marcia prima dello smontaggio, la cosa mi preoccupava un pò perchè non mi era possibile capire come marciasse l'orologio e se e dove intervenire, ma il problema del ritardo era reale perchè lei prima di qualche mese non lo aveva mai lamentato. Quindi ho deciso di provare il minimo sindacale e di verificare che l'orologio, pulito, lubrificato ed in ordine tornasse ad avere una cronometria accettabile.
Aprire la cassa non è stato semplice, il fondello, (che poi è un blocco unico in acciaio contenente il calibro) ha due rostri per lato fissati su una molletta elastica, bisogna esercitare una notevole forza per estrarlo e far uscire i rostri che nel frattempo esercitano una certa resistenza meccanica, poi era tutto più difficile per vie della gran quantità di sporcizia accumulata all'interno che non permetteva di vedere nulla di dove far leva o agire correttamente.
Qui cassa e scocca superiore che verranno lavate accuratamente, niente ultrasuoni, ma sapone per piatti ed acqua in un vasetto coi pezzi a mollo una giornata, poi spazzola in ottone, pennetta in carbonio, stecco rigido e rodico.
Eccoli puliti e messi da parte.
Ecco il calibro incassato lato fondello, tolgo la massa oscillante e giro il calibro fissandolo al portamovimento
Quindi tolgo le sfere e poi il quadrante che archivio al sicuro in una scatolina
Proseguo
Giro di nuovo e dopo aver tolto il bilanciere mi accingo ad estrarre la gabbia del dispositivo automatico
Ecco il dispositivo dal lato B con le "magic lever" in bella vista
Notare come l'arpione abbia mangiato l'ottone della platina sovrastante, consumandola e accumulando detriti. Puliti e pronti poi al rimontaggio, proseguo.
Via i secondi centrali diretti, la ruota intermedia, il bariletto e la ruota scappamento...
La molla del bariletto l'ho cambiata con una nuova, ho usato una molla compatibile. Tra l'altro la vecchia una volta estratta non permetteva un reinserimento agevole, ne a mano, ne con estrapade(dove la brida messa all'inverso non permetteva l'ingresso nel cilindretto)Pulito e lubrificato i punti salienti e rimontato il tutto farò le regolazioni manualmente, senza l'ausilio del cronocomparatore, purtroppo per una qualche ragione, le letture sono sporadiche ed incomplete nei dati e servono a poco, mi accingo a provare il tutto e a testare anche la ricarica automatica.