Il marchio nasce alla fine degli anni 90, fa pochissimi esemplari (tutti dotati di punzone di ginevra e bollettino di marcia fornito dall'osservatorio di Besancon, limitati a 28 pezzi numerati), distinti in due famiglie di prodotto: Hommage, dalle linee classiche e convenzionali, e Sympathie con cassa carré galbé sui 4 lati che poi diventerà il perno delle successive collezioni dell'epoca Dias.
Tra gli Hommage troviamo, almeno sulla carta (non so quAnti siano stati effettivamente prodotti e venduti) complicazioni come il calendario perpetuo biretrogrado nella misura da 37x10,67 mm,
anche accoppiato al crono monopulsante o tradizionale, o alla ripetizione a miNuti, tutti di origine Lemania nelle misure da 40 (monopulsante), 37 (ripetizione e crono due pulsanti) e 34 (crono due pulsanti)
un calendario perpetuo dall'affissione a finestre per giorno e mese e con una originale disposizione dei contatori per data fasi luna (37mmX10,67mm) che ricorda da vicino lo schema adottato da PP su alcuni suoi orologi con data e fasi luna
, i cronografi manuali sia a due pulsanti che monopulsante in corona e non in varie misure metalli e quadranti (34, 37 e 40 il monopulsante, 34 e 37 il due pulsanti) tutti su ebauche lemania 2320 o 2220
Singolare il punzone di Ginevra su questo RD50 pur con la ruota a colonne a vista e non coperta come vogliono le specifiche del punzone e come è nel RD65
E nel RD56
e infine tre modelli di solo tempo, un 40 mm manuale con piccoli secondi al 6
e due tre sfere automatici da 34 e 37mm.
In genere dimensioni non ottimali o per diametri o per rapporto tra diametro e spessore, per me il più bel modello di quel periodo restano i cronografi con cassa da 37mm (svariate le combinazioni di metallo della cassa e quadranti).
Bello anche il perpetuo ad indicazione digitale in finestra.
Tutti gli altri per il mio gusto tradiscono quadranti tutt'altro che ben disegnati e dove sono già evidenti esagerazioni che poi troveranno nella successiva produzione la loro definitiva "consacrazione".
Su Dubuis orologiaio c'è poco da discutere, giù il cappello. Su Dubuis creatore di orologi credo che la questione sia piuttosto controversa, non credo infatti che abbia mai disegnato nessuna delle sue casse o quadranti; certe provocazioni come i quadranti distorti dei perpetui retrogradi o le casse sympathie sono più nelle corde di qualche giovane designer rampante che non in quelle di un orologiaio con solidissime basi classiche cresciuto in Patek e che per oltre dieci anni si è poi dedicato al restauro di orologi d'epoca
Comunque la produzione iniziale di hommage è assai esigua, ne ha fatti pochi e specialmente alcuni modelli (per esempio il mono pulsante in corona da 37mm senza scala pulsometrica sul quadrante con indici applicati a numeri arabi) sono praticamente introvabili.
Quelli che si trovano spesso sono equiparabili a pezzi unici perché specie sui quadranti ne ha fatti davvero di tanti tipi al punto che trovarne due uguali è molto difficile