Sull'aumento di tumori alla tiroide in certe aree del paese, e solo in quelle, che sono guarda caso quelle che coincidono con le piogge di Chernobill, che come vedete sono a macchia di leopardo, di un certo tipo di tumore, con pazienti in età piuttosto giovane, non ci sono dubbi scientifici, né in Italia, né in Francia, ma in nessuna parte del mondo, è cosa acclarata. D'altro canto non possiamo neppure far finta di non sapere quale è l'effetto dell'esposizione a certe sostante in determinate quantità. Poi ci sono le associazioni dei pazienti russi tra i sopravvissuti dei liquidatori, i quali pubblicamente le cifre le fanno, su quanti sono morti, e sul fatto che nessuno dei sopravvissuti vive bene, ogni giorno di vita è una conquista, continuano a recarsi regolarmente negli ospedali. Ripeto che la stima che si fanno, cioè di decine di migliaia di morti, sono per difetto volutamente, perché mai sapremo quante leucemie sono dovute a Chernobill, quanti tumori ai polmoni, quanti tumori allo stomaco sono dovuti a Chernobill. Nessuno lo sa esattamente, ma è facile capire che sono tanti casi. Tra l'altro ancora oggi noi con certi alimenti abbiamo una buona probabilità di assorbire radiazioni da Chernobill perché, per esempio, lo iodio è sparito da trent'anni, ma il cesio c'è ancora tutto, e ogni tanto quel Cesio che viene da quel reattore quattro viene trovato nei boschi, sui tetti degli edifici, nei campi, cioè c'è tutto un inquinamento radioattivo pure in Italia a causa di Chernobill che produrra per chissà quanti anni tumori.
Peraltro prendiamo il tumore meno grave, quello alla tiroide. Certo se preso in tempo, ed in genere succede, si guarisce. Ma spesso senza più la tiroide, con la necessitò di assumere ormoni tutta la vita, e non è facile dosarli, e non avere effetti collaterali. Esami, costi, ricoveri, operazioni chirurgiche....questo nel caso più lieve, poi ci sono i casi più gravi....e questo non ha riguardato solo l'Italia ma gran parte dell'Europa con effetti più gravi dei nostri, perché la nube è arrivata prima. Ucraina, Polonia, Svezia, Inghilterra, Germania, Svizzera.....poi ci sono i danni che si manifestano nelle generazione successive come si vede in Ucraina e in Bielorussia. Sono danni incalcolabili, e mi viene da dire che tutto sommato la scelta italiana non è stata sbagliata. Certo avrebbe dovuto essere seguita da altri paesi, questo sì. Ma basta un disastro di questo tipo per far pentire amaramente delle corrente elettrica avuto. Poi ci sono le centinaia di "piccoli" incidenti, in Francia per esempio, di cui si sa poco o nulla, ma non ho il minimo dubbio che ogni tanto qualche radiazione esca dalle centrali. Poi i mancati incidenti gravi. Anche solo a ciò che si sa per certo sono stati tanti, tante volte si è andati vicino catastrofi. No, se lo si conosce il nucleare lo si evita. Il tutto sta a conoscerlo.
Conosco persone che hanno avuto il tumore alla tiroide grazie a Chernobill. Grazie al fatto che in quei giorni , che ricordo molto bene, ci si sarebbe dovuti chiudere in casa, e comunque non sarebbe bastato. Bisognava per chi come me viveva in zone in cui è piovuto prendere pillole di iodio, ma allora in occidente era tutto un gioco a minimizzare mai ovviamente in modo criminale come hanno fatto in URSS aumentando esponenzialmente il numero delle vittime e i danni, ma comunque si negava tutto.
Io nel 1987 a votare NO a quel referendum feci una scelta superficiale di cui fino ad alcuni anni fa ero ancora abbastanza convinto. Poi mi sono documentato, ho saputo e ho capito.
NB: i danni delle radiazioni non sono "solo" i tumori.....