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Maserati via da Modena e Ferrari che futuro?

mbelt

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Re:Maserati via da Modena e Ferrari che futuro?
« Risposta #45 il: Aprile 29, 2016, 15:01:20 pm »
Citazione
Ma si è scelto di gestire Maserati come una fabbrica qualsiasi che produce berline e SUV qualsiasi, non come un piccolo atelier di eccellenza che produce auto d'eccellenza

Esatto. Ora bisogna capire se la scelta abbia senso o meno, non agli occhi dell'appassionato del marchio ma del gruppo che lo possiede.

Per Ferrari la Maserati che aveva in mente Montezemolo era funzionale a svariati obbiettivi, permetteva di aumentare la marginalità, fare sinergia ed economie di scala, senza aumentare oltremisura i pezzi Ferrari per non inflazionare il marchio. Come hai ben detto si poteva pure andare oltre e marchiare Maserati alcuni modelli Ferrari come la California.

Per l'attuale FCA quel modello di business per Maserati non aveva piú alcun senso, perché FCA è un gruppo vuoto che ha bisogno di fare numeri alti nel segmento premium dominato dai tedeschi e per farlo deve sfruttare i marchi che hanno un nome più forte (Alfa e Maserati da contrapporre ad Audi/Mercedes/BMW la prima e Porsche la seconda), oltre che fare grandi margini per recuperare finanza e ripianare un debito enorme (cosa che in parte hanno fatto anche con Ferrari quotandola in borsa e acollandole oltre un miliardo e mezzo di debito FCA).

Lo riusciranno a fare? Lo faranno bene? Durerà? Questo è tutto da vedere (io non credo) ma è fuori di dubbio che nell'ottica della realtà di FCA la Maserati di Montezemolo non aveva più alcuna ragione di esistere. Le due alternative erano farla morire (come accaduto con Lancia) o trasformarla in qualcos'altro. La terza opzione ventilata da qualcuno, ossia la cessione, sarebbe stato da manuale dell'autolesionismo: venderla per un piatto di lenticchie (tanto valeva in base al volume d'affari sviluppato) col rischio che un concorrente la rilanciasse rafforzandosi ulteriormente.
Angelo non è così. Il ruolo previsto dall'ultimo piano industriale è di nuovo simile a quello previsto e perseguito da Montezemolo seppur con numeri maggiori. Il problema è che il precedente piano industriale prevedeva una Maserati diversa, molto più in basso di gamma: si diceva che Maserati doveva contrastare Mercedes , audi, BMW. Ed è da quel piano che sono uscite misure come l'abbandono di Modena e le pessime Ghibli, Quattroporte e Levante. Ora il compito di fare concorrenza alla triade tedesca è stato affidato giustamente ad AlfaRomeo quindi a Maserati é stato giustamente ridato un ruolo più alto. Ma ci vorranno soldi e anni per rimediare agli errori del precedente piano. Piano che prevedeva per l'Alfa Romeo la follia di fare concorrenza a VW. Se non si capiscono o conoscono questi passaggi si scrivono cose poco corrette e non si capisce quello che dovrà succedere. In questa ottica l'abbandono di Modena è un sicuro errore, perché in contrasto con il ruolo assegnato a Maserati dal nuovo piano. E questa è anche la ragione per cui non stimo Marchionne perché il precedente folle piano era il suo, come quello ancora precedente e quest'ultimo, quindi ha fatto molti errori che sarà difficile correggere.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ciaca

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Re:Maserati via da Modena e Ferrari che futuro?
« Risposta #46 il: Aprile 29, 2016, 15:51:26 pm »
Al di là dei cambi di piano ogni 2x3, si vuole fare di Maserati un concorrente di Porsche? Se si, bene, l'idea che aveva Montezemolo per Maserati ovviamente non c'entra piu nulla e quindi anche lo spostamento della produzione a Mirafiori è una cosa assolutamente coerente. Il problema è se hanno risorse e competenze per fare un prodotto che può competere con Porsche nei volumi di Porsche, indipendentemente da dove decidano di andarlo a fare.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

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Re:Maserati via da Modena e Ferrari che futuro?
« Risposta #47 il: Aprile 29, 2016, 16:07:01 pm »
Al di là dei cambi di piano ogni 2x3, si vuole fare di Maserati un concorrente di Porsche? Se si, bene, l'idea che aveva Montezemolo per Maserati ovviamente non c'entra piu nulla e quindi anche lo spostamento della produzione a Mirafiori è una cosa assolutamente coerente. Il problema è se hanno risorse e competenze per fare un prodotto che può competere con Porsche nei volumi di Porsche, indipendentemente da dove decidano di andarlo a fare.
Per me non è così. Cioè: un conto è se vuoi fare concorrenza alla triade tedesca, e a Jaguar, e allora poi anche fare le auto al polo nord. Ma se vuoi già fare concorrenza a Porsche era meglio restare a Modena, fidati. Perché gli esperti di auto vivranno giustamente come un ulteriore irrimediabile abbassamento di status la chiusura di Modena, che d'altronde era stata decisa per una Maserati da oltre un milione di auto vendute. Ma se già devi fare la concorrenza a Porsche, cioè alle sue duecentomila auto vendute l'anno, DOVEVI restare a Modena. Poi fare auto totalmente diverse e di lignaggio per più alto. Per me Maserati prima del nefasto piano industriale di Marchionne, grazie all'opera di Montezemolo, era a cavallo tra Porsche e Ferrari. Lì, doveva stare Maserati ad un livello un pelo più esclusivo di Porsche e molto meno di Ferrari. Quella era la sua vocazione...purtroppo si è scelto altro. E i mezzi per fare concorrenza a Porche non ci sono secondo me.
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ciaca

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Re:Maserati via da Modena e Ferrari che futuro?
« Risposta #48 il: Aprile 29, 2016, 16:42:59 pm »
A me non pare che gli esperti di auto abbiano battuto ciglio quando la Cayman la assemblavano in Finlandia e nemmeno adesso che la assemblano a Osnabrück :)
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mbelt

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Re:Maserati via da Modena e Ferrari che futuro?
« Risposta #49 il: Aprile 29, 2016, 18:04:01 pm »
A me non pare che gli esperti di auto abbiano battuto ciglio quando la Cayman la assemblavano in Finlandia e nemmeno adesso che la assemblano a Osnabrück :)
Sai perché? Peché la Cayman è una splendida auto ma non è il simbolo di Porsche che è la 911. E la 911 la fanno ancora dove la devono fare e dove l'hanno sempre fatta. Cioè Maserati avrebbe anche potuto produrre un modello a Grugliasco ma con la sede principale e qualche produzione a Modena, come minimo. Ma se la Porsche improvvisamente lasciasse il suo paese natale, dove tra l'altro vive la famiglia Porsche, e dove tutto parla di Porsche e dei Porsche , vedresti le critiche.
Ma c'è pure un altra ragione. Se fai prodotti sempre al top, come Porsche, al limite, dico al limite, poi anche permetterti qualche minore fedeltà alla storia, perché comunque il prodotto c'è e garantisce. Per Maserati è il contrario: già Maserati è sospettata per pochezza del prodotto attuale di stare svendendo la propria storia, figurati poi se lascia pure Modena. Sono convinto che se parlassi con Marchionne non avrebbe difficoltà a riconoscere che in virtù del posizionamento che si vuole oggi di nuovo dare a Maserati era meglio restare a Modena. Ma purtroppo certi passi quando si fanno poi diventano quasi irreversibili, almeno a breve.
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guagua72

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Re:Maserati via da Modena e Ferrari che futuro?
« Risposta #50 il: Aprile 29, 2016, 22:35:54 pm »
Vado un pochino fuori tema solo per puntualizzare sul mio termine "assemblatore" dato a Horacio Pagani. Vero tutto ciò che ha detto l'ottimo AleArturo, non me ne voglia nemmeno Horacio per un termine che potrebbe appannare il genio ItaloArgentino. Che è persona fantastica, lui ha deciso di produrre trenta automobili circa all'anno o forse qualcuna in più e credetemi non sono poche per quel capannoncino. Si vero l'autoclave per la fibra di carbonio, infatti Horacio Pagani è ossessionato dal peso. Scusatemi ma il gusto della provocazione è insito nel mio spirito da forumista e per questo faccio presente che molti in terra di motori dicono che senza Mercedes anche Pagani sarebbe andato poco lontano. Forse avrebbe montato dei motori Ford. Insomma, il mio termine assemblatore, poco carino, deriva dal fatto che i motori vengono da altri e scusate se è poco. Poi grande rispetto per tutto ciò che è stato fatto.

guagua72

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Re:Maserati via da Modena e Ferrari che futuro?
« Risposta #51 il: Aprile 29, 2016, 22:37:21 pm »
A me non pare che gli esperti di auto abbiano battuto ciglio quando la Cayman la assemblavano in Finlandia e nemmeno adesso che la assemblano a Osnabrück :)
Sai perché? Peché la Cayman è una splendida auto ma non è il simbolo di Porsche che è la 911. E la 911 la fanno ancora dove la devono fare e dove l'hanno sempre fatta. Cioè Maserati avrebbe anche potuto produrre un modello a Grugliasco ma con la sede principale e qualche produzione a Modena, come minimo. Ma se la Porsche improvvisamente lasciasse il suo paese natale, dove tra l'altro vive la famiglia Porsche, e dove tutto parla di Porsche e dei Porsche , vedresti le critiche.
Ma c'è pure un altra ragione. Se fai prodotti sempre al top, come Porsche, al limite, dico al limite, poi anche permetterti qualche minore fedeltà alla storia, perché comunque il prodotto c'è e garantisce. Per Maserati è il contrario: già Maserati è sospettata per pochezza del prodotto attuale di stare svendendo la propria storia, figurati poi se lascia pure Modena. Sono convinto che se parlassi con Marchionne non avrebbe difficoltà a riconoscere che in virtù del posizionamento che si vuole oggi di nuovo dare a Maserati era meglio restare a Modena. Ma purtroppo certi passi quando si fanno poi diventano quasi irreversibili, almeno a breve.
Sottoscriverei ogni riga, non ci posso credere.

Re:Maserati via da Modena e Ferrari che futuro?
« Risposta #52 il: Aprile 30, 2016, 03:01:55 am »
Per concludere l'OT su Pagani: sbagliando ho scritto che il cambio in house era quello della Huayra, che è prodotto in realtà dall'inglese Xtrac.
Ne viene che nessuno, ad oggi, produce da sè le trasmissioni.

Poco male, se pensiamo che un costruttore così piccolo è in grado di realizzare quelle meraviglie senza un colosso alle spalle.
D'altronde anche l'iconica McLaren F1 di Murray, negli anni '90, era mossa dal V12 S70/1 prodotto da BMW.

Fine OT.

D'accordo con Angelo sul resto, tanto sulla visione di Maserati da parte di FCA diversa ormai da quella che era di LCdM e anche su Porsche e le Boxster/Cayman prodotte prima da Valmet e poi da Magna Steyr.
"Dum differtur, vita transcurrit" (L. A. Seneca)

guagua72

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Re:Maserati via da Modena e Ferrari che futuro?
« Risposta #53 il: Aprile 30, 2016, 08:07:30 am »
http://gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca/2016/04/28/news/renzi-a-modena-con-marchionne-per-il-futuro-della-maserati-1.13379542.
Ora che ci pensa Renzi sono molto più tranquillo. Perfetto. Io personalmente sono e mi batterei all'infinito per una vera auto sportiva nello stabilimento Maserati di Modena. Ma allo stesso tempo non riesco a comprendere come possa inserirsi una presidenza del consiglio in questa faccenda. Come può e fino a dove lo stato ha il diritto di condizionare le scelte di un'impresa privata? Se ora il destino dei "soli" 120 esuberi è stato definito e messo in sicurezza, il ruolo delle istituzioni pubbliche quanto può pesare sulle scelte aziendali?

ciaca

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Re:Maserati via da Modena e Ferrari che futuro?
« Risposta #54 il: Aprile 30, 2016, 14:33:48 pm »
Ma figurati, quello basta che va sui tg e viene retwittato un paio di volte che è felice, spara un paio di minchiate e via
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Istaro

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Re:Maserati via da Modena e Ferrari che futuro?
« Risposta #55 il: Aprile 30, 2016, 16:51:45 pm »
http://gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca/2016/04/28/news/renzi-a-modena-con-marchionne-per-il-futuro-della-maserati-1.13379542.
Ora che ci pensa Renzi sono molto più tranquillo. Perfetto. Io personalmente sono e mi batterei all'infinito per una vera auto sportiva nello stabilimento Maserati di Modena. Ma allo stesso tempo non riesco a comprendere come possa inserirsi una presidenza del consiglio in questa faccenda. Come può e fino a dove lo stato ha il diritto di condizionare le scelte di un'impresa privata? Se ora il destino dei "soli" 120 esuberi è stato definito e messo in sicurezza, il ruolo delle istituzioni pubbliche quanto può pesare sulle scelte aziendali?

L'intervento dello Stato, in teoria (scrivo "in teoria" perché non mi riferisco a questo specifico attivismo di Renzi, di cui non conosciamo natura e scopi), avrebbe senso proprio in risposta alle tue preoccupazioni: la salvaguardia di un distretto produttivo.

In effetti, l'abbandono del modenese da parte di Maserati non ha soltanto ricadute (negative o positive che siano, come si è sin qui discusso) sulle prospettive di mercato del marchio.
La responsabilità delle scelte, in tale ottica, è innanzitutto del management.
La preoccupazione dello Stato dovrebbe essere soprattutto di creare le condizioni perché le aziende siano messe in condizione di ben operare (con una politica fiscale non punitiva, la chiarezza normativa, la riduzione degli oneri amministrativi, la creazione delle infrastrutture necessarie), senza entrare nel merito delle strategie industriali (magari pensando di condizionarle in cambio di sussidi).

L'abbandono di un distretto produttivo da parte di una grande azienda, però, come soprattutto tu sottolineavi in precedenza, ha ricadute anche sulla solidità del distretto stesso, sull'indotto, sulla possibilità di preservare know how  specifici, sull'utilizzo ottimale dell'impiantistica, ecc.
In questa diversa ottica, il ruolo di supporto dello Stato (e degli enti locali) è fondamentale: stimolare la cooperazione, la ricerca, la formazione delle maestranze, la definizione di standard di qualità, lo sviluppo e la razionalizzazione di infrastrutture specifiche, la promozione all'estero, ecc.

La "baracca" Italia - e il suo residuo permanere tra i Paesi sviluppati - vive dei suoi distretti produttivi: industriali, artigianali, agroalimentari.

Non è peregrino, quindi, che Renzi si faccia vivo.

Il timore, casomai, è che Renzi possa chiedere a Marchionne di fare il "sacrificio" di una scelta industriale non pensata, avulsa dalle strategie di FCA, al solo scopo di mantenere qualche posto di lavoro per un periodo limitato di tempo (perché le scelte non adottate con convinzione dal management  sono destinate a naufragare). Il tutto in cambio di incentivi - a spese del contribuente - destinati a non produrre vantaggi stabili a quel distretto.

Un timore ancora peggiore è che si tratti di una manfrina tra Renzi e il suo mentore Marchionne...
Magari quest'ultimo ha già intenzione di conservare parte della produzione a Modena, ma vorrebbe farlo con aiuti da parte dello Stato. Per cui finge di voler andar via e sollecita sotto banco l'intervento del Governo, "rassegnandosi" infine, dietro adeguata contropartita, al sacrificio per la Patria...  ;)
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

S.M.

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Re:Maserati via da Modena e Ferrari che futuro?
« Risposta #56 il: Aprile 30, 2016, 17:40:44 pm »
L'industria pesante è destinata a sparire dall'Italia.
Come temo anche l'artigianato strutturato.

Troppe inutili leggi (perchè non tutelano un bel nulla) sull'ambiente e sicurezza, troppa burocrazia, troppe tasse.

Siamo un paese dove solo i servizi a basso impatto (e basso valore) possono sopravvivere. I call-center, i centri per l'impiego, le strutture per anziani......

Quando chiuderanno quelle poche realtà industriali rimaste, sarà impossibile sostituirle con altre.
Provate solo a pensare alle autorizzazioni da ottenere per aprire non dico una nuova acciaieria, ma una lavanderia industriale od una segheria, una fabbrica di auto appunto.
Impossibile.

Ma se neanche lo Stato riesce realizzare le grandi opere o ci riesce solo con grosse difficoltà, come può un industriale imbarcarsi in questa avventura?
Ora che tutto è in mano alle Regioni ed ai Comuni è ancora più una babilonia. Ognuno impone le proprie assurde regole, iter incredibili, per non parlare dei comitati per il no che vengono sempre fuori.
Non si riesce a muovere paia, credetemi, sono abbastanza al dentro in questa materia.

Per questo dico che chiudere un sito produttivo è sempre una sconfitta, a prescindere se a rimetterci siano 120 o 1200 o 12.000 operai.
In prospettiva si perde per sempre la possibilità di sfruttamento industriale di quel sito.
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

guagua72

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Re:Maserati via da Modena e Ferrari che futuro?
« Risposta #57 il: Aprile 30, 2016, 17:56:49 pm »
In realtà lo stabilimento, lo ha detto Istaro, pronosticandolo, non chiuderà, cioè non verrà abbandonato il sito. Rimarrà come centro di ricerche e collaudo. Ad esempio, ora le Giulia qui a Modena sono moltissime. Oramai a me sembra che sia veramente in circolazione.

tick

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Re:Maserati via da Modena e Ferrari che futuro?
« Risposta #58 il: Aprile 30, 2016, 20:27:04 pm »
In realtà lo stabilimento, lo ha detto Istaro, pronosticandolo, non chiuderà, cioè non verrà abbandonato il sito. Rimarrà come centro di ricerche e collaudo. Ad esempio, ora le Giulia qui a Modena sono moltissime. Oramai a me sembra che sia veramente in circolazione.

Se riesci a fotografarne una vediamo se hanno fatto passi avanti con le versioni.
The quieter you become, the more you can hear

guagua72

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Re:Maserati via da Modena e Ferrari che futuro?
« Risposta #59 il: Aprile 30, 2016, 22:42:47 pm »
In realtà lo stabilimento, lo ha detto Istaro, pronosticandolo, non chiuderà, cioè non verrà abbandonato il sito. Rimarrà come centro di ricerche e collaudo. Ad esempio, ora le Giulia qui a Modena sono moltissime. Oramai a me sembra che sia veramente in circolazione.

Se riesci a fotografarne una vediamo se hanno fatto passi avanti con le versioni.
L'auto appare pronta tanto che le hanno date ai dirigenti.
« Ultima modifica: Aprile 30, 2016, 22:45:03 pm da guagua72 »