Orologico Forum 3.0

Lange 1 Moonphase

mbelt

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Re:Lange 1 Moonphase
« Risposta #105 il: Aprile 27, 2016, 19:53:31 pm »
Marco, se a me piacessero le ciccione di 1,20 di altezza per 1,20 di giro vita nessuno potrebbe dirmi nulla, sono i miei gusti e amen; ma se ho la pretesa di far passare la cicciona che mi piace per prototipo di figaggine ed elemento caratterizzante delle proporzioni femminili ci sta che qualcuno mi contraddica.
Ora è palese, come anche Leo ha ammesso serenamente, che certi giudizi benevoli su alcuni aspetti di questi orologi siano perlomeno condizionati dal pregio e dal buon nome che la casa si è saputa creare, senza i quali certyi giudizi sarebbero molto meno indulgenti. L'avesse fatta PP una roba del genere sarebbero piovuti anatemi fino alla notte dei tempi; ad altri invece piacciono proprio, e va bene uguale fnchè rimane una propria espressione di gusto, ma se si arriva a voler "difendere" un preconcetto contro ogni evidenza (mi pare che certe foto parlino più di mille parole) ricorrendo alla retorica dell'opera haus o al milligrammo d'oro che c'è sulla cornice, allora si arriva ad una venerazione che è molto simile a quella che molti - per altre ragioni - dimostrano verso altre case quando non accettano mai una critica.
SI poteva concepire in modi migliori e diversi, come hanno fatto tanti altri, sia sul piano tecnico che estetico, e indipendenetemente dal fatto che a qualcuno (pochi, per la verità) piaccia anche così. Non eè successo, hanno toppato, succede, anche i più bravi ogni tanto sbagliano.

Citazione
Credo a Marco quando dice di non parlar da fan del marchio dal momento che in privato gli ho più volte sentito sottolineare alcuni difetti dei suoi Lange,

infatti il riferimento non era rivolto a Marco ma a qualche altro collezionista di foto un pò troppo sensibile
Angelo ma come fai a sapere se quella gran data piace o non piace? Io penso che piaccia altrimenti Lange l'avrebbe cambiata. È un elemento caratterizzante di Lange, io non vi rinuncerei per alcuna ragione. Peraltro, anche se ci sono "teorici" che la pensano diversamente, che proprio perché teorici non sanno di cosa stanno scrivendo, per me c'è anche tutto il riferimento storico. Non ci dimentichiamo che negli anni 50 del secolo scorso qualche orologio aveva una piccola gran data. Ma erano molto rari. Lange è stata la prima a riportare questa gran data in un formato consono al richiamo fatto all'Opera  Semper. Per me ora a salto istantaneo è perfetta, non cambierei nulla, perché è diversa da quella di tutti gli altri. E scusate ma a me piace, e sono convinto piaccia a molti. Senza salto istantaneo non andava bene. Avrei potuto accettare un salto in cinque minuti ma non in mezz'ora. Ora è istantanea, non vorrei nulla di diverso su un Lange. A me piacciono gli orologi che hanno una personalità . I Lange ce la hanno, non sempre mi piace, ma non si confondono con tutta la produzione. Io critico anche le finiture di tanti Lange, guarda un po' e avevo già spiegato perché . Certo se penso che fanno 10 mila pezzi l''anno il livello pare rimasto buono, ma secondo me devono fermarsi assolutamente di crescere, negli ultimi due anni ho visto che hanno puntato sui modelli più complicati e costosi, e hanno un po'fermato la crescita enorme di referenze di base, che sono quelle che fanno i numeri.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ilcommesso

Re:Lange 1 Moonphase
« Risposta #106 il: Aprile 27, 2016, 20:30:34 pm »
......................
SI poteva concepire in modi migliori e diversi, come hanno fatto tanti altri, sia sul piano tecnico che estetico, e indipendenetemente dal fatto che a qualcuno (pochi, per la verità) piaccia anche così. Non eè successo, hanno toppato, succede, anche i più bravi ogni tanto sbagliano.
.................

Infatti è solo da 20 anni che Lange continua a sbagliare, ma evidentemente  in Richemont dormono; da Rupert in giù ancora non si sono accorti di tale obbrobrio, generato dalla mente del tizio a sinistra, uno che di orologeria non capiva nulla, vista la bruttezza della gran data, simbolo del fallimento commerciale di Lange.

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I clienti poi, pochi, per la verità, hanno sicuramente il gusto dell'orrido.


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no, è mortificante leggere certi giudizi privi del minimo sindacale di obbiettività, e passare pure per quello che dice "sciocchezze" quando è evidente pure ad un agricoltore zoticone che se cerchiamo una gran data più brutta e peggio realizzata di quella che fa L&S (che grazie al cielo checchè ne dica qualche fanboy del marchio non è caratterizzata da questi scivoloni ma da ben altro...) non la troviamo nemmeno in assemblati di dubbia origine.




Vedo che al fine non c'è davvero peggio; il 3d è stato aperto da diemmeo, cui stringo la mano virtualmente, perchè ha comprato un orologio stupendo.

Il problema nasce quando ciaca (io i nick li faccio, giusto per essere chiari) si erge a paladino, o arbiter elegantiarum, di cosa sia bello, elegante, meritevole, in orologeria.
Far passare propri giudizi personali per verità oggettiva è FALSO E SBAGLIATO!

La gran data non piace a molti?
Gusti personali.
@leo: il quadrante del san marco gran data non mi piace, non ci vedo le proporzioni che ha il Lange 1.
Questione di gusti, io adoro i piccoli contatori decentrati e la gran data, ma sono appunto gusti personali.

Etichettare le finestrelle del lange 1 alla stregua di quelle di un pollaio è in primis un giudizio irrispettoso e maleducato verso chi questo orologio l'ha comprato, secondo un personale ed opinabile giudizio personale.
Sciocchezze quando si cerca di passarle per verità comuni, citando commenti a proprio sostegno... ::)

Però chiaramente Marco fa paura, pertanto lui sì è sempre obiettivo e sereno nel giudizio, mentre io ahimè devo guardare nelle foto che mi rimangono sul pc....amara verità  :'(

A chi vuole schiarirsi le idee sul Lange 1 e Günter Blümlein, ecco 2 vecchi link sempre interessanti.
http://people.timezone.com/pchong/blumlein.html
http://basepath.com/watches/Lange1/review.htm
« Ultima modifica: Aprile 27, 2016, 20:32:22 pm da ilcommesso »

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Re:Lange 1 Moonphase
« Risposta #107 il: Aprile 27, 2016, 20:35:45 pm »
Peraltro, anche se ci sono "teorici" che la pensano diversamente, che proprio perché teorici non sanno di cosa stanno scrivendo, per me c'è anche tutto il riferimento storico. Non ci dimentichiamo che negli anni 50 del secolo scorso qualche orologio aveva una piccola gran data. Ma erano molto rari. Lange è stata la prima a riportare questa gran data in un formato consono al richiamo fatto all'Opera  Semper.

I "teorici" hanno argomentato il perché  il riferimento storico sembra esistere solo nel marketing della casa (ebbene sì, anche A. Lange & Söhne ha un ufficio marketing!).

A me piacerebbe sinceramente leggere una spiegazione diversa (e convincente), dal momento che le evocazioni storico-culturali suscitano il mio interesse.

Però da parte tua non leggo uno straccio di argomentazione, ma il solito trincerarsi dietro un "per me" e la poco elegante sottolineatura del fatto che tu i Lange li possiedi.
Però spiegaci: in che modo questo possesso ti ha "illuminato"? Per... infusione?  :o
E' un sapere che può essere condiviso o è un segreto per iniziati?  ;D

Il presunto "richiamo storico" nulla aggiunge e nulla toglie alla pregevolezza di questa lavorazione.
E tirarlo in ballo soltanto per aggiungere un argomento - un tanto al chilo - alla polemica (che mi è estranea), significa davvero non sapere quello che si scrive.  ::)
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

Re:Lange 1 Moonphase
« Risposta #108 il: Aprile 27, 2016, 20:52:44 pm »
....però! c'è -tempesta- nell'aria...andiamo a nanna? ;D

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Re:Lange 1 Moonphase
« Risposta #109 il: Aprile 27, 2016, 21:00:51 pm »
Peraltro, anche se ci sono "teorici" che la pensano diversamente, che proprio perché teorici non sanno di cosa stanno scrivendo, per me c'è anche tutto il riferimento storico. Non ci dimentichiamo che negli anni 50 del secolo scorso qualche orologio aveva una piccola gran data. Ma erano molto rari. Lange è stata la prima a riportare questa gran data in un formato consono al richiamo fatto all'Opera  Semper.

I "teorici" hanno argomentato il perché  il riferimento storico sembra esistere solo nel marketing della casa (ebbene sì, anche A. Lange & Söhne ha un ufficio marketing!).

A me piacerebbe sinceramente leggere una spiegazione diversa (e convincente), dal momento che le evocazioni storico-culturali suscitano il mio interesse.

Però da parte tua non leggo uno straccio di argomentazione, ma il solito trincerarsi dietro un "per me" e la poco elegante sottolineatura del fatto che tu i Lange li possiedi.
Però spiegaci: in che modo questo possesso ti ha "illuminato"? Per... infusione?  :o
E' un sapere che può essere condiviso o è un segreto per iniziati?  ;D

Il presunto "richiamo storico" nulla aggiunge e nulla toglie alla pregevolezza di questa lavorazione.
E tirarlo in ballo soltanto per aggiungere un argomento - un tanto al chilo - alla polemica (che mi è estranea), significa davvero non sapere quello che si scrive.  ::)
Quando scrivo che a volte si è superficiali negli argomenti questo è un tipico esempio . Perché il riferimento storico per me ci sta tutto? Perché mi sembra ci sia una notevole e voluta somiglianza con l'orologio di Opera Semper, basta usare gli occhi per vedere. E basta anche riflettere su quello che si scrive. Così, per esempio il fatto che lo Zeitwerk non abbia cornice non significa  - come tu sostieni - che sul Lange 1 non ci sia la citazione, perché basta guardare per capire per quale ragione nel contaminuti dello Zeitwerk non  ci sia la cornice malgrado l'evidente ( qui sì) inestetismo dei due dischi a diverso livello senza separazione : perché il contaminuti si consulta più spesso di una data, ed infatti sullo Zeitwerk le finestrelle sono fatte non per racchiudere ma per richiamare la luce dell'ambiente sulle cifre. Mettere la cornice avrebbe significato rendere meno luminosa l'indicazione, cosa che si può fare per una data ma non per un contaminuti. Ma naturalmente tu ora scriverai almeno tre pagine di astrazioni dirette al nulla, come sempre. Fai pure e mettici anche tante sottolineature che fanno bene, soprattutto quando non si ha nulla da esprimere forse perché c'è il nulla.
« Ultima modifica: Aprile 27, 2016, 21:14:58 pm da mbelt »
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Re:Lange 1 Moonphase
« Risposta #110 il: Aprile 27, 2016, 21:18:05 pm »
......................
SI poteva concepire in modi migliori e diversi, come hanno fatto tanti altri, sia sul piano tecnico che estetico, e indipendenetemente dal fatto che a qualcuno (pochi, per la verità) piaccia anche così. Non eè successo, hanno toppato, succede, anche i più bravi ogni tanto sbagliano.
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Infatti è solo da 20 anni che Lange continua a sbagliare, ma evidentemente  in Richemont dormono; da Rupert in giù ancora non si sono accorti di tale obbrobrio, generato dalla mente del tizio a sinistra, uno che di orologeria non capiva nulla, vista la bruttezza della gran data, simbolo del fallimento commerciale di Lange.

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I clienti poi, pochi, per la verità, hanno sicuramente il gusto dell'orrido.


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no, è mortificante leggere certi giudizi privi del minimo sindacale di obbiettività, e passare pure per quello che dice "sciocchezze" quando è evidente pure ad un agricoltore zoticone che se cerchiamo una gran data più brutta e peggio realizzata di quella che fa L&S (che grazie al cielo checchè ne dica qualche fanboy del marchio non è caratterizzata da questi scivoloni ma da ben altro...) non la troviamo nemmeno in assemblati di dubbia origine.




Vedo che al fine non c'è davvero peggio; il 3d è stato aperto da diemmeo, cui stringo la mano virtualmente, perchè ha comprato un orologio stupendo.

Il problema nasce quando ciaca (io i nick li faccio, giusto per essere chiari) si erge a paladino, o arbiter elegantiarum, di cosa sia bello, elegante, meritevole, in orologeria.
Far passare propri giudizi personali per verità oggettiva è FALSO E SBAGLIATO!

La gran data non piace a molti?
Gusti personali.
@leo: il quadrante del san marco gran data non mi piace, non ci vedo le proporzioni che ha il Lange 1.
Questione di gusti, io adoro i piccoli contatori decentrati e la gran data, ma sono appunto gusti personali.

Etichettare le finestrelle del lange 1 alla stregua di quelle di un pollaio è in primis un giudizio irrispettoso e maleducato verso chi questo orologio l'ha comprato, secondo un personale ed opinabile giudizio personale.
Sciocchezze quando si cerca di passarle per verità comuni, citando commenti a proprio sostegno... ::)

Però chiaramente Marco fa paura, pertanto lui sì è sempre obiettivo e sereno nel giudizio, mentre io ahimè devo guardare nelle foto che mi rimangono sul pc....amara verità  :'(

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Simone, mi permetti? Sul merito avrai capito che sono d'accordo con te, ma su me e Angelo sbagli. È comunque Angelo ha una sua idea estetica di quel datario, per me assolutamente eccessiva ed immotivata. Ma è una sua idea e se lo pensa fa benissimo a scriverlo, ci mancherebbe. Non creiamo tensione dove non c'è motivo. I gusti sono gusti.
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ilcommesso

Re:Lange 1 Moonphase
« Risposta #111 il: Aprile 27, 2016, 21:27:26 pm »
Appunto, sono gusti, ma continuare a ripetere che è stata male disegnata e concepita, sotto che voce rientra?
Verità assoluta?
Giudizio inconfutabile?

Ho capito che a te piace, come a me piace.
Ad altri non piace.
Questione di gusti.

Il resto sono valutazioni prive di fondamento, il successo del Lange 1 è noto a tutti, al pari del datograph.
« Ultima modifica: Aprile 27, 2016, 21:29:15 pm da ilcommesso »

ciaca

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Re:Lange 1 Moonphase
« Risposta #112 il: Aprile 27, 2016, 21:35:47 pm »
Citazione
Angelo ma come fai a sapere se quella gran data piace o non piace?

Perché vivo nel mondo reale, parlo con le persone e leggo anche i molti commenti di chi non apprezza questi orologi (quasi sempre proprio per la presenza di quella antiestetica e poco fortunata scelta), né mi faccio condizionare dalla poche genuflessioni per partito preso di chi non vuole ammettere l'evidenza.

Poi in discussione non c'è il fatto che a qualcuno possa piacere, che é assolutamente normale, ma che sia fatta male da ogni punto di vista, tecnico ed estetico, e che qualunque esempio alternativo, anche in modesti orologini da due soldi, appaia piu' convincente ed armoniosa.

Ermanno ha usato un'immagine molto "moderata" parlando di granello di sabbia che salta all'occhio su uno specchio nero, per me piu' che un granello di sabbia é una macchia di sugo su una camicia bianca.

I motivi sono stati ampiamente esposti e argomentato, il resto é solo rissa da bar che lascio ai fanboy (che evidentemente non sono solo quelli Rolex e Patek).
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

diemmeo

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Re:Lange 1 Moonphase
« Risposta #113 il: Aprile 27, 2016, 21:44:42 pm »
Facevo meglio a tenermi il 1815 Up/Down che non aveva la gran data ....
È ovviamente una battuta. Sono consapevole dei pregi e dei difetti del Lange 1. A me continua a piacere anche la gran data perchè è un elemento caratterizzante e inconfondibile di Lange ed ha un suo perchè. Ad altri non piace, può starci, come può starci che piaccia a me e ad altri. Mi riconosco nelle parole di mbelt, in particolare nell'apprezzamento del Moser Perpetual 1 che conosco bene. Interessante per me leggere le diverse opinioni, a volte con una dialettica accesa. Tesi, antitesi e sintesi ...

Istaro

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Re:Lange 1 Moonphase
« Risposta #114 il: Aprile 27, 2016, 22:02:16 pm »
....però! c'è -tempesta- nell'aria...andiamo a nanna? ;D

Eh sì, qualcuno dorme poco...  :-\


Perché il riferimento storico per me ci sta tutto? Perché mi sembra ci sia una notevole e voluta somiglianza con l'orologio di Opera Semper, basta usare gli occhi per vedere.

Vedere cosa?  :o


E basta anche riflettere su quello che si scrive. Così, per esempio il fatto che lo Zeitwerk non abbia cornice non significa  - come tu sostieni - che sul Lange 1 non ci sia la citazione, perché basta guardare per capire per quale ragione nel contaminuti dello Zeitwerk non  ci sia la cornice malgrado l'evidente ( qui sì) inestetismo dei due dischi a diverso livello senza separazione : perché il contaminuti si consulta più spesso di una data, ed infatti sullo Zeitwerk le finestrelle sono fatte non per racchiudere ma per richiamare la luce dell'ambiente sulle cifre. Mettere la cornice avrebbe significato rendere meno luminosa l'indicazione, cosa che si può fare per una data ma non per un contaminuti. Ma naturalmente tu ora scriverai almeno tre pagine di astrazioni dirette al nulla, come sempre. Fai pure e mettici anche tante sottolineature che fanno bene, soprattutto quando non si ha nulla da esprimere forse perché c'è il nulla.

Vedi, il problema non è se c'è il "nulla" o se c'è il "tutto"...
Il problema, davvero drammatico, è che tu hai la pessima abitudine di leggere frettolosamente e superficialmente quello che gli altri scrivono, ricavandone tesi che sono il parto della tua immaginazione e montandoci su polemiche assurde!

A proposito di "riflettere su quello che si scrive": se io non ritengo che la cornicetta (che hanno quasi tutti i gran data) sia un evidente richiamo del Lange 1 all'orologio di quel teatro, come posso attribuire allo Zeitwerk una mancanza di fedeltà allo stesso orologio... per l'assenza della cornicetta?

Se invece tu ti degnassi di rileggere (anzi: di leggere per la prima volta) quello che ho scritto, vedresti che il mio rilievo era di tutt'altro tipo.
Lo Zeitwerk, che ha l'affissione digitale dell'orario (non della data), e che quindi potrebbe davvero ispirarsi al Semper Opera House, non riprende da questo l'unico elemento qualificante, cioè i numeri romani per l'indicazione delle ore (affiancati ai numeri arabi per i minuti).
La cornicetta non c'entra un tubo.


Ad ogni modo, per parte mia, cerco di tener ben presente che questo è il topic di presentazione di un bellissimo orologio.

Penso si possano fare considerazioni serene, anche critiche, su alcuni dettagli, senza che ciò significhi disprezzare l'orologio od offendere l'opener.
Il quale, per primo, ha con grande intelligenza fatto presente di amare il suo nuovo acquisto anche nelle sue particolarità che possono non riscuotere consensi unanimi:

Certo non ha l'eleganza classica del Vacheron Patrimony Extra Thin ref. 33003 (il mio preferito) o dei primi splendidi DR, ma mi piace e mi emoziona quando lo guardo. È stato un amore a prima vista, provato e gradito. Decisione in un giorno.
Penso di usarlo sia con giacca che con abbigliamento più informale.
Postio qualche altra macro (non mia) in cui si possono apprezzare i dettagli. Sono consapevole dei "difetti" (gran data non complanare, quadrante delle ore a destra), ma mi piace anche per questo.

Quello che invece "sporca" il topic sono le polemiche eccessive, anche se vengono da difensori d'ufficio più realisti del re.
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

Re:Lange 1 Moonphase
« Risposta #115 il: Aprile 27, 2016, 22:05:54 pm »
Facevo meglio a tenermi il 1815 Up/Down che non aveva la gran data ....
È ovviamente una battuta. Sono consapevole dei pregi e dei difetti del Lange 1. A me continua a piacere anche la gran data perchè è un elemento caratterizzante e inconfondibile di Lange ed ha un suo perchè. Ad altri non piace, può starci, come può starci che piaccia a me e ad altri. Mi riconosco nelle parole di mbelt, in particolare nell'apprezzamento del Moser Perpetual 1 che conosco bene. Interessante per me leggere le diverse opinioni, a volte con una dialettica accesa. Tesi, antitesi e sintesi ...


E fai bene a goderti l'orologio perché merita, le chiacchiere e le critiche lasciano il tempo che trovano e poi se se ne parla tanto vuol dire che la cosa desta un certo interesse no? Bene o male, purché se ne parli si dice.... ;)
Però la battuta del 1815 up/down te la appoggio, guardacaso è un Lange che mi piace molto (e ancor di più mi piace il 1815 semplice) :)
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

mbelt

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Re:Lange 1 Moonphase
« Risposta #116 il: Aprile 27, 2016, 22:11:14 pm »
....però! c'è -tempesta- nell'aria...andiamo a nanna? ;D

Eh sì, qualcuno dorme poco...  :-\


Perché il riferimento storico per me ci sta tutto? Perché mi sembra ci sia una notevole e voluta somiglianza con l'orologio di Opera Semper, basta usare gli occhi per vedere.

Vedere cosa?  :o


E basta anche riflettere su quello che si scrive. Così, per esempio il fatto che lo Zeitwerk non abbia cornice non significa  - come tu sostieni - che sul Lange 1 non ci sia la citazione, perché basta guardare per capire per quale ragione nel contaminuti dello Zeitwerk non  ci sia la cornice malgrado l'evidente ( qui sì) inestetismo dei due dischi a diverso livello senza separazione : perché il contaminuti si consulta più spesso di una data, ed infatti sullo Zeitwerk le finestrelle sono fatte non per racchiudere ma per richiamare la luce dell'ambiente sulle cifre. Mettere la cornice avrebbe significato rendere meno luminosa l'indicazione, cosa che si può fare per una data ma non per un contaminuti. Ma naturalmente tu ora scriverai almeno tre pagine di astrazioni dirette al nulla, come sempre. Fai pure e mettici anche tante sottolineature che fanno bene, soprattutto quando non si ha nulla da esprimere forse perché c'è il nulla.

Vedi, il problema non è se c'è il "nulla" o se c'è il "tutto"...
Il problema, davvero drammatico, è che tu hai la pessima abitudine di leggere frettolosamente e superficialmente quello che gli altri scrivono, ricavandone tesi che sono il parto della tua immaginazione e montandoci su polemiche assurde!

A proposito di "riflettere su quello che si scrive": se io non ritengo che la cornicetta (che hanno quasi tutti i gran data) sia un evidente richiamo del Lange 1 all'orologio di quel teatro, come posso attribuire allo Zeitwerk una mancanza di fedeltà allo stesso orologio... per l'assenza della cornicetta?

Se invece tu ti degnassi di rileggere (anzi: di leggere per la prima volta) quello che ho scritto, vedresti che il mio rilievo era di tutt'altro tipo.
Lo Zeitwerk, che ha l'affissione digitale dell'orario (non della data), e che quindi potrebbe davvero ispirarsi al Semper Opera House, non riprende da questo l'unico elemento qualificante, cioè i numeri romani per l'indicazione delle ore (affiancati ai numeri arabi per i minuti).
La cornicetta non c'entra un tubo.


Ad ogni modo, per parte mia, cerco di tener ben presente che questo è il topic di presentazione di un bellissimo orologio.

Penso si possano fare considerazioni serene, anche critiche, su alcuni dettagli, senza che ciò significhi disprezzare l'orologio od offendere l'opener.
Il quale, per primo, ha con grande intelligenza fatto presente di amare il suo nuovo acquisto anche nelle sue particolarità che possono non riscuotere consensi unanimi:

Certo non ha l'eleganza classica del Vacheron Patrimony Extra Thin ref. 33003 (il mio preferito) o dei primi splendidi DR, ma mi piace e mi emoziona quando lo guardo. È stato un amore a prima vista, provato e gradito. Decisione in un giorno.
Penso di usarlo sia con giacca che con abbigliamento più informale.
Postio qualche altra macro (non mia) in cui si possono apprezzare i dettagli. Sono consapevole dei "difetti" (gran data non complanare, quadrante delle ore a destra), ma mi piace anche per questo.

Quello che invece "sporca" il topic sono le polemiche eccessive, anche se vengono da difensori d'ufficio più realisti del re.
Non ti viene in mente che i numeri romani in un orologio da polso, piccolo, e per di più con aggiornamento ogni minuto, si leggerebbero molto peggio di quelli arabi, anche mantenendo i due dischi? Ma sei serio o stai scherzando? Te lo vedi i numeri romani in due dischi and indicare i minuti? Mi sembra che con semplici riflessioni si capisca perché sono state fatte alcune scelte Già, ma è meglio menare il can per l'aia.
« Ultima modifica: Aprile 27, 2016, 22:13:07 pm da mbelt »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Bonimba

Re:Lange 1 Moonphase
« Risposta #117 il: Aprile 27, 2016, 22:30:55 pm »
Angelo ma come fai a sapere se quella gran data piace o non piace? Io penso che piaccia altrimenti Lange l'avrebbe cambiata. È un elemento caratterizzante di Lange, io non vi rinuncerei per alcuna ragione.
Allo stesso modo allora potremmo dire che gli ultimi criticatissimi  calendari perpetui/annuali di PP con le sfere  che coprono la data al 31 vanno bene perchè piacciono altrimenti PP avrebbe cambiato l'affissione?
Due pesi e due misure , mi sembra.
Che poi se un elemento caratterizzante non è proprio il max , e qui concordo sul fatto che l'aggiornamento lento sia peggio della gran data non complanare e con quella orribile divisione tra decine e unità ,  non è una buona ragione per mantenerlo.
Sempre secondo me



Bonimba

Re:Lange 1 Moonphase
« Risposta #118 il: Aprile 27, 2016, 22:38:36 pm »
Non ti viene in mente che i numeri romani in un orologio da polso, piccolo, e per di più con aggiornamento ogni minuto, si leggerebbero molto peggio di quelli arabi, anche mantenendo i due dischi? Ma sei serio o stai scherzando? Te lo vedi i numeri romani in due dischi and indicare i minuti? Mi sembra che con semplici riflessioni si capisca perché sono state fatte alcune scelte Già, ma è meglio menare il can per l'aia.
I numeri romani indicavano l'ora
I minuti erano in numeri arabi

Istaro

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Re:Lange 1 Moonphase
« Risposta #119 il: Aprile 27, 2016, 22:38:52 pm »
Non ti viene in mente che i numeri romani in un orologio da polso, piccolo, e per di più con aggiornamento ogni minuto, si leggerebbero molto peggio di quelli arabi, anche mantenendo i due dischi? Ma sei serio o stai scherzando? Te lo vedi i numeri romani in due dischi and indicare i minuti? Mi sembra che con semplici riflessioni si capisca perché sono state fatte alcune scelte Già, ma è meglio menare il can per l'aia.

Oh Signore!
Continui a non leggere...

Non ho scritto di numeri romani per indicare i minuti; ma di numeri romani per le ore  e numeri arabi per i minuti  (poi dici che non servono le evidenziazioni...).

Possiamo anche ritenerla un'affissione bislacca, ma era quella dell'orologio collocato nel teatro: gli abitanti di Dresda, nell'Ottocento, riuscivano a leggerla.

Ebbene, la Lange, che parla di "fedeltà" a quell'orologio, quando ha potuto davvero esprimerla (in un orologio ad affissione digitale dell'ora) non ha ripreso l'elemento caratterizzante.
Non sto "menando il can per l'aia", sto facendo una banalissima constatazione.

Magari hanno fatto pure bene.
Un conto, infatti, è ritrovare i numeri romani in un'affissione analogica (in cui riconosciamo l'ora innanzitutto dalla posizione delle lancette).
Altro conto è dover "decifrare" con immediatezza il significato del simbolo romano in una finestrella: può darsi che abbiano ritenuto che la riconoscibilità di quei numeri oggi sia minore che in passato; oppure che l'immediatezza di lettura in un orologio da polso sia più importante che nell'orologio di un teatro; ecc.

Ma io non intendevo denigrare lo Zeitwerk o il Lange 1 o le cornicette o chissà che altro.

Ho semplicemente osservato che l’invocazione del “richiamo storico” nell’impostazione della gran data mi sembrava una forzatura pubblicitaria della casa.
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)