Orologico Forum 3.0

Lange 1 Moonphase

ilcommesso

Re:Lange 1 Moonphase
« Risposta #75 il: Aprile 27, 2016, 07:20:26 am »
A qualcuno piace lo zero ad altri lo spazio vuoto, poco da dire.

Magari si potrebbe discutere dei due dischi non complanari e della conseguente necessità di separare le due indicazioni con una finestra che sembra quella di un pollaio, ma capisco che pretendere un po' di obiettività nel giudizio di un orologio comunque di pregio superiore alla media, sia un po' troppo e che cose che in qualunque altro orologio di qualunque altra marca sarebbero state stroncate senza mezzi termini, ancor più se in assenza del pregio che invece ha questo L&S, diventino in questo caso elementi "caratterizzanti" e addirittura meritevoli di apprezzamento. Evvabé :)

Di cavolate ne leggo spesso, ma paragonare la gran data di Lange alla finestra di un pollaio è una di quelle frasi che vanno inserite nella firma e andranno sempre ricordate.

Il giudizio obiettivo c'è sempre, basti che non riguardi ciò che si ha in collezione, il resto sono o enormi e sgraziate putrelle oppure orologi con finestre da pollaio.

Poi mi chiedono perché scrivo poco...
Scrivo fin troppo...

tick

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Re:Lange 1 Moonphase
« Risposta #76 il: Aprile 27, 2016, 08:31:35 am »
L'orologio, collocato all'interno del Semper Opera House di Dresda (come giustamente ricordato), risale al 1841. Mostra le ore ed i minuti, ad intervalli di 5 minuti con indicazione digitale e numeri romani per le ore ed arabi per i minuti. Serviva ad evitare che gli spettatori verificassero l'ora durante gli spettacoli con gli orologi da tasca, il che poteva dare fastidio.

Anche al Grande di Brescia c'è un orologio simile, ha due dischi che girano ogni 5 minuti ed è leggermente retroilluminato, pur non avendo la divisione in due finestre. Se non sbaglio è mosso da un sistema pneumatico.
Edit: anno 1815
« Ultima modifica: Aprile 27, 2016, 08:34:49 am da tick28800 »
The quieter you become, the more you can hear

ciaca

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Re:Lange 1 Moonphase
« Risposta #77 il: Aprile 27, 2016, 09:34:10 am »
A qualcuno piace lo zero ad altri lo spazio vuoto, poco da dire.

Magari si potrebbe discutere dei due dischi non complanari e della conseguente necessità di separare le due indicazioni con una finestra che sembra quella di un pollaio, ma capisco che pretendere un po' di obiettività nel giudizio di un orologio comunque di pregio superiore alla media, sia un po' troppo e che cose che in qualunque altro orologio di qualunque altra marca sarebbero state stroncate senza mezzi termini, ancor più se in assenza del pregio che invece ha questo L&S, diventino in questo caso elementi "caratterizzanti" e addirittura meritevoli di apprezzamento. Evvabé :)

Di cavolate ne leggo spesso, ma paragonare la gran data di Lange alla finestra di un pollaio è una di quelle frasi che vanno inserite nella firma e andranno sempre ricordate.

Il giudizio obiettivo c'è sempre, basti che non riguardi ciò che si ha in collezione, il resto sono o enormi e sgraziate putrelle oppure orologi con finestre da pollaio.

Poi mi chiedono perché scrivo poco...
Scrivo fin troppo...

Intervento fuori luogo, nessuno come il sottoscritto critica con lo stesso vigore anche e soprattutto gli orologi che possiede non lesinando di metterne in rilievo anche i difetti.
Te la potevi serenamente risparmiare :)

Resto dell'idea che se quella roba li, a qualunque cosa sia "ispirata" (o raccontano essere ispirata) l'avesse fatta chiunque altro, e Patek on primis, le critiche si sprecherebbero e il paragone con la finestra del pollaio sarebbe forse il meno irriguardoso.
« Ultima modifica: Aprile 27, 2016, 09:38:00 am da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Patrizio

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Re:Lange 1 Moonphase
« Risposta #78 il: Aprile 27, 2016, 13:15:43 pm »
state boni
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diemmeo

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Re:Lange 1 Moonphase
« Risposta #79 il: Aprile 27, 2016, 13:44:16 pm »
Una ulteriore precisazione: Ferdinand Adolph Lange, nato nel 1815, fu assunto nel 1830 come apprendista orologiaio da Johan Christian Friederich Gutkaes, maestro orologiaio di corte, di cui successivamente sposò la figlia Antonia. Assieme, nel 1841, realizzarono il 5-minute clock della Semper Opera House di Dresda. Può piacere o meno, ma il richiamo stilistico e storico è, a mio avviso, giustificato e coerente con la rinnovata produzione Lange.

Re:Lange 1 Moonphase
« Risposta #80 il: Aprile 27, 2016, 14:01:20 pm »
Se c'è il richiamo storico nelle finestre GD di Lange allora direi che non solo gli si pèrdonano alcuni vezzi, ma assumono addirittura un altro significato, un qualcosa che si incornicia meglio con la tradizione del marchio e rende alcuni dettagli più interessanti, almeno io la vedo così.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

ciaca

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Re:Lange 1 Moonphase
« Risposta #81 il: Aprile 27, 2016, 14:41:40 pm »
Il richiamo storico è noto dalla rifondazione della casa che non ha certo mai lesinato nel ricordarcelo in tutti i modi possibili.

Tutta l'orologeria moderna non è altro che un richiamo a qualcosa che spesso è anche il pretesto per giustificare cose che altrimenti non avrebbero alcuna ragione di esistere.

Però non mi pare che dei mille richiami o revival di qualcosa si sia mai tenuto conto nel giudizio di qualsiasi orologio, non capisco perché nel caso di L&S tale richiamo dovrebbe dare "dignità" a qualcosa che andrebbe valutato per quello che è e non per ciò che l'ha "ispirato".

Una cosa brutta e mal realizzata, ispirata ad una cosa del passato, resta una cosa brutta e mal realizzata. E non serve certo spiegare il perché le due cose al di là del dichiarato richiamo storico non abbiano nulla in comune, da nessun punto di vista.

Come brutti restano tantissimi orologi malamente "ispirati" ad orologi del passato ai quali non si risparmiano le giuste (e legittime) critiche.

Se a me piacciono i quadranti di Roth (o dei Breguet disegnati da Roth) non è che mi piacciono di più perché si "ispirano" a quelli degli orologi da tasca di A. L. Breguet, mi piacciono perché ritengo siano disegnati bene e con gusto e realizzati altrettanto bene, né mi piacerebbero di meno se invece fossero ispirati ad una pattumiera dell'Albania, come non mi piacciono certe casse Roger Dubuis senza che in ciò nulla rilevi il fatto che siano ispirate alla forma di un tombino, come il fatto che Genta si sia ispirato ad una bilancia non muta in alcun modo il giudizio sull'estetica del Royal Oak.

A voler difendere l'indifendibile, perché è inutile negarlo quella roba li è indifendibile, si rischia di sconfinare nel ridicolo soprattutto quando si passano ai raggi X massacrandoli senza appello altri orologi per molto, ma molto, meno.

Spesso si lamenta una scarsa obbiettività o una scarsa serenità di giudizio nei confronti di case come Patek alle quali non si perdonano nemmeno i peccati più veniali, é la stessa mancanza di obbiettività e serenità di giudizio che porta ad indulgere oltre misura in certi giudizi su L&S.
« Ultima modifica: Aprile 27, 2016, 14:43:31 pm da ciaca »
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Ermanno Muzii

Re:Lange 1 Moonphase
« Risposta #82 il: Aprile 27, 2016, 14:51:20 pm »
Certamente il datario poteva essere realizzato meglio.
Qualche anno fa dovevo regalare un orologio gran data a mio padre non piu' in grado di leggere il numero nella finestrella tradizionale.
Non volevo fare un doppione con il G.O.;esaminai diversi esemplari e tutti,dal Lorenz al Lange appunto,presentavano il dislivello tra le due cifre.Alla fine optai per un Mhule che costava quasi la decima parte rispetto al Lange.

Una cosa che mi sono sempre chiesto e' il perche' non abbiano pensato a stampare le cifre del disco piu' profondo con caratteri leggermente piu' grandi in modo da minimizzare il difetto a livello visivo.

Re:Lange 1 Moonphase
« Risposta #83 il: Aprile 27, 2016, 14:56:49 pm »
Il richiamo storico è noto dalla rifondazione della casa che non ha certo mai lesinato nel ricordarcelo in tutti i modi possibili.

Tutta l'orologeria moderna non è altro che un richiamo a qualcosa che spesso è anche il pretesto per giustificare cose che altrimenti non avrebbero alcuna ragione di esistere.

Però non mi pare che dei mille richiami o revival di qualcosa si sia mai tenuto conto nel giudizio di qualsiasi orologio, non capisco perché nel caso di L&S tale richiamo dovrebbe dare "dignità" a qualcosa che andrebbe valutato per quello che è e non per ciò che l'ha "ispirato".

Una cosa brutta e mal realizzata, ispirata ad una cosa del passato, resta una cosa brutta e mal realizzata. E non serve certo spiegare il perché le due cose al di là del dichiarato richiamo storico non abbiano nulla in comune, da nessun punto di vista.

Come brutti restano tantissimi orologi malamente "ispirati" ad orologi del passato ai quali non si risparmiano le giuste (e legittime) critiche.

Se a me piacciono i quadranti di Roth (o dei Breguet disegnati da Roth) non è che mi piacciono di più perché si "ispirano" a quelli degli orologi da tasca di A. L. Breguet, mi piacciono perché ritengo siano disegnati bene e con gusto e realizzati altrettanto bene, né mi piacerebbero di meno se invece fossero ispirati ad una pattumiera dell'Albania, come non mi piacciono certe casse Roger Dubuis senza che in ciò nulla rilevi il fatto che siano ispirate alla forma di un tombino, come il fatto che Genta si sia ispirato ad una bilancia non muta in alcun modo il giudizio sull'estetica del Royal Oak.

A voler difendere l'indifendibile, perché è inutile negarlo quella roba li è indifendibile, si rischia di sconfinare nel ridicolo soprattutto quando si passano ai raggi X massacrandoli senza appello altri orologi per molto, ma molto, meno.

Spesso si lamenta una scarsa obbiettività o una scarsa serenità di giudizio nei confronti di case come Patek alle quali non si perdonano nemmeno i peccati più veniali, é la stessa mancanza di obbiettività e serenità di giudizio che porta ad indulgere oltre misura in certi giudizi su L&S.


Questo perchè è tangibile che in Lange gli orologi, dal più piccino al più grande siano ben fatti, al contrario di Patek che con Stern ha già superato la soglia del più spudorato ridicolo andante. Al marchio in questo io do ancora fiducia e credo che alcuni dettagli, per quanto non mi piacciano, non siano il frutto di mancanze di fantasia o di carenza tecnica, o peggio(e qui ci riallacciamo al discorso) una scelta votata all'economia, ma semplicemente la loro cifra stilistica, con le loro tradizioni. Ecco perché almeno io sono più indulgente con Lange che non con altri.
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Ermanno Muzii

Re:Lange 1 Moonphase
« Risposta #84 il: Aprile 27, 2016, 15:03:55 pm »
Penso che tutti qui apprezziamo Lange.
Se pero' pensiamo che gia' negli anni 40-50 c'erano orologi da polso con gran data complanare l'errore e' quasi imperdonabile.
Un granello di polvere su un vetro nero.

ciaca

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Re:Lange 1 Moonphase
« Risposta #85 il: Aprile 27, 2016, 15:06:24 pm »
Leo, confermi ciò che ho scritto, ossia che il giudizio estetico e globale è spesso condizionato dal pregio, quando invece dovrebbero essere due cose slegate tra loro.

I meriti a L&S nessuno li nega, e sono il primo ad averglieli sempre riconosciuti, ma esaltarli al punto da giudicare bello e ben fatto ciò che è brutto e fatto male è appunto una mancanza di obbiettività, la stessa con la quale certe volte si esagera nel giudizio estetico negativo di certi Patek solo perché non c'è dentro il pregio meccanico che ci si augurerebbe in un orologio con quel marchio e di quel prezzo.

Sono due facce della stessa medaglia, ossia il non essere capaci di valutare le singole cose senza travasare ambiti di valutazione diversi con annesse "simpatie" o "fiducie" alle case.

A me piace valutare gli orologi e le loro singole caratteristiche, stop.
E se c'è una cosa che ritengo brutta e fatta male ritengo che gli anglage e i castoni avvitati non c'entrino nulla e che dirlo non debba essere preso come un reato di "lesa maestà" da qualche fan del marchio. :)
« Ultima modifica: Aprile 27, 2016, 15:16:29 pm da ciaca »
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Re:Lange 1 Moonphase
« Risposta #86 il: Aprile 27, 2016, 15:17:00 pm »
Leo, confermi ciò che ho scritto, ossia che il giudizio estetico e globale è spesso condizionato dal pregio, quando invece dovrebbero essere due cose slegate tra loro.

I meriti a L&S nessuno li nega, e sono il primo ad averglieli sempre riconosciuti, ma esaltarli al punto da giudicare bello e ben fatto ciò che è brutto e fatto male è appunto una mancanza di obbiettività, la stessa con la quale certe volte si esagera nel giudizio estetico negativo di certi Patek solo perché non c'è dentro il pregio meccanico che ci si augurerebbe in un orologio con quel marchio e di quel prezzo.

Sono due facce della stessa medaglia, ossia il non essere capaci di valutare le singole cose senza travasare ambiti di valutazione diversi con annesse "simpatie" o "fiducie" alle case.

A me piacere valutare gli orologi e le loro singole caratteristiche, stop. :)


Si ma io non ho mica esaltato quei dettagli che risultano difetti per molti, ho detto che sono un pò più tollerante perchè considero la casa e i suoi prodotti più seri di altri, per me i difetti ci sono, ma l'orologio lo giudico nel suo complesso e non a pezzi, e nel loro insieme a me molti Lange piacciono, hanno dei difetti anche per me ma li promuovo. Diciamo quasi la stessa cosa ma con prospettive diverse, io non esalto ne condanno troppo i dettagli se l'orologio nel complesso mi "convince"(e non necessariamente deve piacermi)
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Re:Lange 1 Moonphase
« Risposta #87 il: Aprile 27, 2016, 15:24:53 pm »
E chiamalo "dettaglio" un elemento che occupa un terzo del quadrante.....

Citazione
ho detto che sono un pò più tollerante perchè considero la casa e i suoi prodotti più seri di altri,

Appunto ciò che io contesto, la poca obbiettività per eccesso di indulgenza. :)
Solo che almeno tu lo dici apertamente a differenza di altri ...
« Ultima modifica: Aprile 27, 2016, 15:30:06 pm da ciaca »
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mbelt

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Re:Lange 1 Moonphase
« Risposta #88 il: Aprile 27, 2016, 15:31:42 pm »
Angelo stavolta per me sei incomprensibile. Consideri un difetto pazzesco quella gran data. Ebbene, a me quella gran data piace. È il dislivello dei dischi lo vedi solo se ti impegni a guardarlo, altrimenti non lo vedi. Il vero difetto era l'aggiornamento lento, e lo hanno coretto. Dunque per me ora la gran data di Lange è perfetta. Mi piace proprio perché è diversa dalle altre, è un elemento che dà personalità. E per fortuna che ci sono le cornici d'oro altrimenti l'effetto sarebbe molto peggiore come sullo Zeitwerk che pure ad Angelo piace. E allora ancora di più non capisco. Se per il gusto di Angelo la gran data di Lange fa schifo allora dovrebbe fare ancora più schifo l'indicazione dei minuti sullo Zeitwerk. E comunque a me piace ( la gran data di Lange) e molto. E non credo di essere il solo. Quindi io tutta questa polemica non la capisco proprio. Lange è un costruttore di orologi di grande qualità. Non è solo un fatto di finiture del calibro, è tutto che è di qualità molto alta. E hanno anche soluzioni tecniche particolari e di pregio. Bene, Patek oltre ad avere prezzi molto più alti non ha finiture di pregio, non ha soluzioni tecniche raffinate, ha calibri vecchi ciambellate a volte pure con difetti tutt'altro che trascurabili. Quindi si per me un confronto fra Lange e Patek vince Lange 10 a 1 , e dico a uno perché sono buono. Poi vale sempre la regola che gli orologi vanno giudicati uno ad uno. Il Lange 1 per me con il Datograph vecchio rimangono i Lange più riusciti.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ciaca

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Re:Lange 1 Moonphase
« Risposta #89 il: Aprile 27, 2016, 15:39:47 pm »
Marco non c'è una polemica (a parte qualcuno che ogni tanto digerisce male) ma una dialettica.
I motivi per i quali non mi piace la gran data L&S, in nutrita compagnia di quella stragrande maggioranza che non l'ha mai apprezzata e ne fa uno dei motivi di scarsa attrattivitá dei modelli che ce l'hanno, sono di natura meramente estetica (confesso che dell'aggiornamento lento non mi sono mai curato, se è rapido meglio ma se è lento va bene uguale).
Non mi piace lo spazio vuoto, non mi piace il dislivello, non mi piace la finestra doppia per mascherare la discontinuità tra i due dischi e non mi piace il disegno da bambino delle elementari della cornice d'oro che è la ciliegina sulla torta, per me di una pesantezza e bruttezza rara.
Una cosa dal disegno "rozzo", poco fine e concepita male che su certi quadranti è anche gettata a casaccio in mezzo al nulla (come sul Lange1) e si esalta ancora di più. Ma che caratterizza? Che qualunque L&S che ne facesse a meno guadagnerebbe 100 punti in un istante.
Ora se questi sono "dettagli" in un orologio che costa TRENTAMILA euro, cosa sono molti dei rilievi di natura prettamente estetica dei quadranti che vengono mossi con grande inflessibilitá nei confronti di tanti PP?!
Cosa c'entra lo zeitwerk non l'ho capito.

« Ultima modifica: Aprile 27, 2016, 15:56:07 pm da ciaca »
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