Premesso che non ho mai amato la gran data di nessun tipo in quanto elemento estetico troppo invasivo e poco armonico, avulso dal disegno dei qudranti tanto più quanto piccolo è il quadrante, appena tollerabile solo su orologi semplici e con casse (e quadranti) di grande diametro, trovo il sistema GO una spanna sopra a tutti per come è tecnicamente realizzato e quello GP col disco in zaffiro trasparente il più ingegnoso ed esteticamente convincente tra i "rimedi" per mascherare le discontinuità o le non complanaritá dei dischi. Tra tutti è quello che meglio di ogni altro crea l'illusione di un disco unico senza soluzione di continuità, una soluzione semplice e ingegnosa che permette di non dover ricorrere ad artifici dalla discutibile resa estetica come appunto è il caso di L&S o di altre soluzioni (per esempio) a doppia finestra.
nel Blancpain per l'intersezione delle finestre con le linee del quadrante,
Non ho capito che intendi, ma stiamo parlando del modo in cui è congegnata e disegnata la funzione, non di come è poi calata nel quadrante.
Quella di BP è una normale a due dischi non complanari, come quella di L&S, con la differenza che non c'è una cornice in oro affettata con l'accetta a contornare il decoupage che al contrario è svasato e non a taglio vivo, come si fa su tutti i quadranti degli orologi di pregio nella finestra della data da circa un secolo.
La presenza dello 0 per le decine e l'assenza della cornice a contrasto sul bordo delle due caselle, complice l'uniforme colorazione del quadrante con il fondo dei dischi, permette di non esaltare la presenza della separazione tra le due caselle e avere una rappresentazione più pulita e leggera nel suo disegno.
Questo perché la rappresentazione di un numero a due cifre ha poco senso, e in astratto è anche poco intelligibile, con una discontinuità ben evidenziata tra decine e unità e là dove necessaria (doppia finestra per ingannare la non complanaritá dei dischi) si tende a mascherarla il più possibile allo sguardo, come è appunto ovunque tranne i L&S dove al contrario è messa in evidenza proprio dalla cornice in oro a due finestre. Tanto da assomigliare più allo score di un tabellone che non ad una data.
Infatti sullo zeitwerk (questo si chiaramente ispirato concettualmente all'orologio dell'opera di vattelapesca) si sono ben guardati dal separare (grazie al cielo) le decine dalle unità nell'indicazione dei minuti, tenendosi il difetto ben visibile dei due indicatori non complanari.