Lo ha sempre fatto, altrimenti non sarebbe una delle tre grandi case storiche dell'orologeria svizzera.
La vera tragedia di AP è che durante la crisi del quarzo era un'azienda allo sbando che ha dilapidato la propria memoria storica senza aver poi reinvestito, in momenti più floridi, per recuperarla.
Cosa che ha invece fatto P. Stern in Patek, con i risultati noti a tutti e che è sul piano imprenditoriale un suo grande merito che gli va riconosciuto perché è stato il primo e per molto tempo l'unico a capire quali erano le leve da muovere per consolidare e fidelizzare al proprio marchio un certo tipo di domanda (e non erano chiaramente gli anglage
).
Purtroppo la proprietà AP è molto più diffusa tra un gran numero di eredi, molto poco attenta a null'altro che all'assegno mensile e per questo molto meno "governabile" da un management scelto con criteri, logiche e obbiettivi di breve periodo.
Da questo punto di vista pare che Benanmiahs stia facendo rispetto ai predecessori un discreto lavoro e abbia idee un po' più chiare e di ampio respiro. Se son rose, fioriranno, anche e soprattutto in momenti con prospettive così poco rosee sono queste le azioni che possono servire a difendersi