Una precisazione sulle volumetrie e i frazionamenti dei TD.
Tutta l'industria dell'automobile e non soltanto BMW si è orientata sui 4 cilindri 2 litri sovralimentati (basta guardare la gamma dei vari produttori) e all'interno di essa quali sono gli allestimenti motoristici che fanno la grossa parte delle vendite.
Il perché è semplice e ragionevole, e non ha nulla a che vedere con le chiacchiere da bar che seppur interessanti e divertenti per gli "impallinati" della materia con la realtà spesso hanno poca attinenza.
La ragione è che già dagli anni 90 con l'evoluzione della sovralimentazione si è capito che almeno in Europa questi motori erano ciò che si vendeva meglio e ciò che meglio incontrava le esigenze della grossa parte del mercato. Già allora si vendevano più Golf GTD e BMW 320 TD che non le varie benzina o peggio le varie motorizzazioni plurifrazionate a grande volumetria.
Mercato che vuole motori con il giusto mix di prestazioni, consumi, economia di gestione, prezzo, oltre che ingombri e pesi coerenti con auto sufficientemente legger e compatte.
E questo è esattamente ciò che i 2 litri TD offrono.
Le case lo hanno capito e ci hanno investito potendo beneficiare di enormi economie di scala sviluppando un unico progetto impiegabile in una sempre più ampia e profonda gamma di modelli, al limite estensibile in frazionamento grazie ad una architettura modulare, proprio grazie alle evoluzioni tecniche sia sulla sovralimentazione che sui sistemi di iniezione (in questo il commonrail ha avuto un grande impatto e non a caso i migliori motori Alfa che hanno iniziato a beneficiarne erano proprio 2 litri a 4 cilindri) che hanno consentito ai diesel (originariamente pensati per veicoli industriali) di adattarsi sempre meglio alle moderne automobili e alle richieste del mercato.
Senza contare i vantaggi in termini di economia di costruzione (e quindi di prezzo), contenimento dei pesi, degli ingombri.
Mercato i cui grandi numeri si concentrano proprio su queste tipologie di motori, lasciando ai plurifrazionati di grande volumetrie nicchie più o meno rilevanti, ma pur sempre nicchie.
Le ragioni sono quindi pratiche, non sono capricci e seppur invise agli "appassionati" dediti alle discussioni filosofiche e di principio, hanno la loro ragionevole ragion d'essere nella pratica e nella banale evidenza di un mercato che premia queste scelte perché è dalla clientela (la maggior parte di essa, quella che le chiacchiere sui forum non se le fila ma che tira fuori i soldi per comprare le auto) che queste scelte sono state dettate.
E non per imbarbarimento della cultura motoristica come qualcuno crede, ma per la semplice e banale constatazione che un'auto è prima di tutto uno strumento (e non un oggetto di culto su cui filosofeggiare come può essere un orologio) e deve quindi offrire quel mix di cui sopra, Mix Che oggi nessun motore è capace di offrire al pari di un 2.0 TD di ultima generazione (e tra questi nessuno meglio di BMW).
Il problema delle filosofie tra appassionati è che spesso si perde di vista il mondo reale, che almeno per le auto conta ancora tanto