Ah...bene, credevo ad una toppa per chiudere il buco!
Dirò ora qualcosa sui filtri anti particolato, con o senza adittivo ad urea, perché la storia è interessante. La prima casa che propose un filtro antiparticolato fu la Pauegeot nel 2000, con la ammiraglia nuova ( di cui non ricordo la sigla), che fu la prima a montare il filtro Fap con adittivo.
Le altre preferirono adottare filtri senza adittivo. Vediamo perché . Il filtro anti particolato è una trappola che cattura il particolato nei gas di scarico, riducendoli in modo significativo. Il problema è che il filtro si intasa, e quindi bisogna rigenerarlo. È qui viene il problema. Perché la soluzione che alla lug a si è dimostrata al migliore è proprio quella dei filtri ad adittivo come quello della Porsche e della Peugeot nel lontano 2000. La funzione dell'addittivo è di abbassare in maniera netta la temperatura a cui avviene la rigenerazione, così il motore ogni tot km deve immettere pian gasolio per far salire la temperatura di funzionamento, quindi avrai un momento breve di maggior consumo di cui ovviamente non ti accorgerai. I filtri che non usano l'adittivo invece si rigenerano a temperature molto più alte, così i motori che li montano devono rigenerare con molto più gasolio bruciato .....ma c'è di peggio. Infatti a partire dal 2003 praticamente tutti i diesel con un paio di eccezioni hanno cominciato a montare i filtri anti particolato senza adittivo. Li adattavano a pianali e motori che non erano stati pensati in origine per questo filtro , sicché lo dovevano montare relativamente distante dai collettori di scarico del motore. In questo modo era ancora più di difficile la rigenererazio ne, soprattutto nei casi frequenti di marcia breve in città. Sicché non rigenerandosi si accendeva va una spia sul cruscotto e i costruttori dicevano ai clienti ( sic!!!) che dovevano andare in autostrada a girare per una ventina di minuti con il motore ad un certo ( elevato regime) onde consentire alla rigenerazione di compiersi. Vi potete immaginare con quale entusiasmo degli automobilisti, dell'ambiente e di consumi. Ma se trascuravi questa esigenza il motore entrava spesso in modalità di emergenza con tutte le conseguenze del caso. Ma i guai non erano ancora finiti perché per questa via succedeva che il carburante filtrasse nell'olio motore e tanti motori si sono rotti! Poi negli anni sono nati motori con il fap più vicino al collettore di scarico, e quindi con una temperatura più vicini a a quella di rigenerazione, ma i problemi non sono mai stati del tutto risolti. Con l'euro 6 i costruttori hanno dovuto avere un sistema di filtraggio più consistente, e quindi su auto di certi costi, potenza e peso il fap con adittivo è fortunatamente divenuto obbligatorio, e così è finita la follia delle rigenerazioni forzate.