Buonasera.
Per chi ne avesse voglia suggerisco la lettura della lectio magistralis che Papa Ratzinger tenne a Ratisbona nel 2006. Parole di altissimo valore morale, teologico ed etico.
Quelle che ci si aspetta da un Papa, non certo la facile retorica populista di questo Papa abusivo.
Il vero Papa é in esilio, forzato, proprio a seguito di quelle parole.
A dire il vero, tra le tante ipotesi fatte sulle "vere" cause delle dimissioni di Papa Ratzinger, quella di una fronda per il suo atteggiamento rispetto all'Islam non mi sembra la più verosimile.
E' vero che subito dopo la lezione di Ratisbona, tenuta nel settembre 2006, ci furono proteste nei Paesi islamici, sia da alte autorità religiose e civili sia in molte piazze.
Bisogna però tener conto che tali proteste furono immediatamente successive alla lettura della lezione, prima ancora che fosse tradotta; e si basavano esclusivamente sulla sintesi manipolatoria che ne aveva dato l'emittente Al-Jazeera (la quale sappiamo da dove trasmette e quale linea editoriale persegue...).
La manipolazione fu in seguito riconosciuta da gran parte delle autorità islamiche (persino dal presidente iraniano Ahmadinejad!).
Nello stesso 2006, dopo solo due mesi da Ratisbona, quando quel discorso fu conosciuto nella sua interezza e nel suo reale significato, il Papa si recò in Turchia per la storica visita alla Moschea Blu, che si tenne in spirito di grande amicizia e fraternità, senza nessun accenno polemico da parte dei religiosi islamici.
Da allora ci furono numerosi altri incontri con autorità islamiche, anche in viaggi all'estero (Terra Santa, Giordania), sempre nello stesso spirito.
Ma non basta.
Quel discorso stimolò l'apertura di un inedito dialogo tra cristiani e musulmani. Un mese dopo Ratisbona 38 "saggi" islamici scrissero una lettera al Papa nella quale, formulando alcune precisazioni a "difesa" dell'islam, dichiaravano di accettare il confronto richiesto, per promuovere la pace e la fratellanza tra le fedi religiose.
Questi saggi dopo qualche mese divennero 100 e un anno dopo 138, comprendendo le maggiori autorità di tutte le diverse tendenze islamiche (sunniti, sciiti, ismailiti, jaafariti, ibaditi) e di tutti i maggiori Paesi (Giordania, Arabia Saudita, Egitto, Marocco, Emirati, Yemen, Iran, Iraq, Turchia, Pakistan, Palestina).
I maggiori pregiudizi verso l'iniziativa di dialogo critico di Papa Benedetto non sono venuti dagli ambienti islamici, ma, casomai, dagli ambienti "laici" europei...
Ad ogni modo, la lezione di Ratisbona fu letta dal Papa in un'università proprio perché non è un documento teologico, ma storico-culturale: la sua lettura farebbe bene a tutti, credenti e non credenti, per capire meglio il mondo in cui ci stiamo immergendo sempre più profondamente.
Quoto tutto e condivido tutto con una piccola aggiunta: sembra che a costringere Benedetto XVI alle dimissioni sia stata l'esclusione dei circuiti finanziari vaticani dai circuiti internazionali cosa questa che per alcuni giorni ha effettivamente isolato finanziariamente il,Vaticano dal resto del mondo.
Circa l'episodio di Ratisbona è innegabile la strumentalizzazione di parte che ne è stata fatta anche da parte della stampa italiana.
Circa invece l'ultimo papa, premesso che i pontificati si valutano dopo almeno un secolo di storia credo che questo papa costituisca una autentica iattura per la Chiesa stessa e per l'Occidente intero.