Orologico Forum 3.0

Notizie ed impressioni su Audemars Jump Repetition

Re:Notizie ed impressioni su Audemars Jump Repetition
« Risposta #90 il: Maggio 23, 2016, 21:44:48 pm »
purtroppo un quarzo!
Il 3003 od il 3303?
Il primo ha le stesse dimensioni dell'automatico, mentre il secondo è più sottile come cassa e come bracciale.

Se può esserti di consolazione, sappi che sono ancora più rari del 1832.
Sembra che del 3303 ne abbiano fatti 335 pezzi di cui molti poi trasformati in automatici, e del 3303 addirittura solo 149.

in realtà tutti e tre......

Peccato, quello che ho venduto era perfetto, avrebbe degnamente completato la tua raccolta........

in realtà ho tre versioni: fat + flat acciaio e flat a/o 14 kt
« Ultima modifica: Maggio 23, 2016, 22:12:21 pm da 1111andrea »

ciaca

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Re:Notizie ed impressioni su Audemars Jump Repetition
« Risposta #91 il: Maggio 23, 2016, 23:34:23 pm »
Citazione
Angelo ho l'umiltà di riconoscere che è vero quello che dici

Come per altro anche io riconosco il mio feticismo. :)
Era appunto solo una riflessione su come incosciamente o meno contribuiamo col nostro modo di apprezzare certe cose a discapito di altre ad una certa deriva decadente.

Poi è vero quello che scrivi sull'apprezzamento di un orologio nel suo insieme, io stesso sono un estimatore sfegatato del royal oak sebbene non gli attribuisca il valore economico che il mercato sembra disposto a riconoscergli.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Ermanno Muzii

Re:Notizie ed impressioni su Audemars Jump Repetition
« Risposta #92 il: Maggio 23, 2016, 23:47:15 pm »
Una qualunque collezione, inclusa quella dei 4 Genta derivati, é in una qualche misura frutto di un certo grado di feticismo.
Perché presi a solo come dice Stefano sono solo begli orologi (tutti e non solo i 4 in discussione).

Ovviamente non sono in discussione i criteri di scelta di cosa tenere o cosa comprare, ci mancherebbe altro. Io stesso per i miei Breguet di epoca Roth e per gli stessi Roth, ho il medesimo feticismo.

Però bisogna prendere atto che quando si Confrontano i valori economici che da un lato premiano un numero su un fondello o un logo su un quadrante, e dall'altro svalutano un capolavoro di orologeria quale è qualunque ripetizione a minuti, di fatto si è al cospetto della prima ragione per la quale l'orolgeria è decadente e destinata a soccombere di fronte alle cazzate e ai feticismi.
Begli orologi che dopo 44 anni continuano ad essere il non plus ultra dello sportivo-elegante,che sono stati i primi del genere,imitati dalle stesse case che li hanno prodotti,orologi le cui imitazioni sento decantare da chi qui li disprezza.
Signori,volenti o nolenti il 5402 e' storia!
Perche' non trovate 1,dico un,5402 seriale A completamente originario in vendita?
Non per acquistarlo,solo per dimostrare che esiste.
Ed io che qualche 5402 l'ho visto se vi dico che quello di Andrea e' ineguagliabile una ragione o piu' ragioni ci sono.

Il fatto che le ripetizioni siano svalutate nulla cambia.
Ma sono svalutate TUTTE le complicazioni;allora tutti noi dovremmo buttare nel cesso i tanti orologi non complicati che possediamo e circondarci esclusivamente di complicazioni.
Come base per una complicazione seria cosa poniamo?
I calendari perpetui?
I chrono sdoppianti?
I turbo che pur non essendo complicati sono meccanicamente pregiati?
O ci dedichiamo solo ai ripetizione?
E se poniamo come base i perpetui (i cui prezzi oscillano da X ad X per 10) li consideriamo in base al pregio della piastra perpetuale o al solito al nome?
E come la mettiamo in casa AP il cui perpetuo in oro sta tra i 7 ed i 10k e quello incassato invece nell'ottagono d'acciaio sta al doppio?
Stesso movimento,quindi identico pregio,il pari o doppio a cosa lo dobbiamo?Mi sorge il dubbio che sia proprio quel blocchetto di acciaio a fare la differenza,pezzo di ferro che su quelle referenze non ha alcuna valenza storica e mai l'avra'.

Le ripetizioni da polso AP le faceva sul finire degli anni 20 dello scorso secolo,incassate in orologi da donna.Quando il progetto lo faceva l'orologiaio a mano e con carta e penna faceva i calcoli.Oggi le ripetizioni hanno perso il fascino dell'artigianato perche' anche quando costruite in piccole serie sono il risultato di progetti e calcoli eseguiti da macchine elettroniche.
Hanno oggi qualche caratteristica che le fara' entrare nella storia?

Re:Notizie ed impressioni su Audemars Jump Repetition
« Risposta #93 il: Maggio 24, 2016, 07:51:44 am »
Io sono da poco sul campo Erm, il valore alla storia di un orologio sono disposto ad attribuirglielo, ma non passando sopra a tutto il resto e se il mercato bislacco mi consente di vendere un 5402 a 40k o un PN a 60k, ho la facoltà e la libertà di decidere di approfittare di questo naturalmente, di pensare seriamente alla cessione per avere orologi che pensavo neanche di poter mai possedere nella vita.
Se ci pensi è straordinario che si riesca con un pò di sforzo a fare nostro un capolavoro del calibro di questo AP, ma anche del ripetizione Blancpain, ci metto in mezzo anche il mio tourbillon, che se non fosse per la svalutazione che hanno questi pezzi starei ancora a sognarmelo la notte.

Con tutto il rispetto per la storia del singolo pezzo e del valore che ad essa ognuno di noi le attribuisce(anche dato dall'esperienza) ci mancherebbe.

Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

mbelt

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Re:Notizie ed impressioni su Audemars Jump Repetition
« Risposta #94 il: Maggio 24, 2016, 08:06:45 am »
La storia e la rarità non sono tutto: il pregio meccanico conta, eccome. E il pregio meccanico di una ripetizione non è possibile metterlo in dubbio, anche se il mercato gli preferisce un quadrante. Io sono per tenere in conto tutti i fattori, ma invece il forum è pieno di maniaci che ne considerano uno a scapito dell'altro.
La ripetizione minuti peraltro non si può fare senza orologiai a macchina, è semplicemente impossibile. Hai la certezza che vede la mano di un orologiaio di un certo livello. il 5402 di Stefano è splendido, ma una ripetizione da polso per me lo è ancora di più.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Re:Notizie ed impressioni su Audemars Jump Repetition
« Risposta #95 il: Maggio 24, 2016, 08:25:37 am »
La storia e la rarità non sono tutto: il pregio meccanico conta, eccome. E il pregio meccanico di una ripetizione non è possibile metterlo in dubbio, anche se il mercato gli preferisce un quadrante. Io sono per tenere in conto tutti i fattori, ma invece il forum è pieno di maniaci che ne considerano uno a scapito dell'altro.
La ripetizione minuti peraltro non si può fare senza orologiai a macchina, è semplicemente impossibile. Hai la certezza che vede la mano di un orologiaio di un certo livello. il 5402 di Stefano è splendido, ma una ripetizione da polso per me lo è ancora di più.


Beh magari maniaci mi pare eccessivo, trovo sia giusto rispettare le opinioni di tutti e se Ermanno o altri hanno un grande interesse a coltivare un tipo di passione e tra queste c'è la storia del RO e dei 4 di Genta o altro attribuendogli un valore x, io la rispetto.
Ma poi mi faccio una mia idea sull'argomento e la espongo senza particolari problemi, ma resta una mia considerazione fatta della mia obiettività e dall'esperienza che ho(poca) accumulato sinora.
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Re:Notizie ed impressioni su Audemars Jump Repetition
« Risposta #96 il: Maggio 24, 2016, 11:09:05 am »
La storia e la rarità non sono tutto: il pregio meccanico conta, eccome. E il pregio meccanico di una ripetizione non è possibile metterlo in dubbio, anche se il mercato gli preferisce un quadrante. Io sono per tenere in conto tutti i fattori, ma invece il forum è pieno di maniaci che ne considerano uno a scapito dell'altro.
La ripetizione minuti peraltro non si può fare senza orologiai a macchina, è semplicemente impossibile. Hai la certezza che vede la mano di un orologiaio di un certo livello. il 5402 di Stefano è splendido, ma una ripetizione da polso per me lo è ancora di più.


Beh magari maniaci mi pare eccessivo, trovo sia giusto rispettare le opinioni di tutti e se Ermanno o altri hanno un grande interesse a coltivare un tipo di passione e tra queste c'è la storia del RO e dei 4 di Genta o altro attribuendogli un valore x, io la rispetto.
Ma poi mi faccio una mia idea sull'argomento e la espongo senza particolari problemi, ma resta una mia considerazione fatta della mia obiettività e dall'esperienza che ho(poca) accumulato sinora.
Dopo infinite discussioni con i vari che si credono convinti di "possedere la verità assoluta" su questo forum, assertori di un parametro contro tutti gli altri, il termine maniaci sia davvero quello opportuno. Tante elucubrazioni, tanti dettagli che valgono più per alcuni del tutto, mille paletti: la rarità il quadrante, le sfere, ma basta.....serve una visione più complessiva degli orologi. Più seria, meditata, informata, approfondita, prudente. Ho sentito e letto tante cose non vere sugli orologi. O meglio, superficiali, tanti proclami solenni svaniti con il sole del mattino.....lasciamo perdere.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ciaca

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Re:Notizie ed impressioni su Audemars Jump Repetition
« Risposta #97 il: Maggio 24, 2016, 11:18:51 am »
Le complicazioni sono tutte svalutate? Vero.
Ma proprio perché chi si è avvicinato a questo mondo negli ultimi 35 anni lo ha fatto per mille ragioni ma con pressoché nessuna passione per la meccanica, che viene quindi sempre messa in secondo piano e al limite usata come corredo accessorio e pretestuoso per motivare valutazioni economiche discutibili.

La storia, l'unicità, la rarità e altri mille elementi di "interesse", quando portati all'estremo al punto da avere un valore di ordine di grandezza superiore all'oggettivo pregio dell'orologio, diventano feticismo alla stregua di quello su cui si sono costruite tutte le grandi speculazioni (rolex e patek in primis) delle quali anche i royal oak sono diventati un triste esempio.

Quanto scritto da Ermanno è poi ancora più rilevante nella misura in cui a scriverlo è uno che si è sempre dichiarato interessato al pregio e alla meccanica prima di ogni altra cosa. E dimostra che "l'assoluto" in questo settore non esiste e che tutti noi, in un modo o nell'altro, siamo condizionati nei nostri giudizi e nelle nostre valutazioni, più di quanto non ci piaccia a volte ammettere, dalla "fuffa" che in questo caso assume i contorni della "storia", che se deve valere più di qualsiasi prodigio meccanico diventa appunto maniacalitá o feticismo. E ognuno ha i suoi, seppur non necessariamente gli stessi.

Perché va bene la "storia" e "l'interesse collezionistico", ma a tutto c'è un limite. E se non c'é diventa appunto feticismo, non diverso da quello per i 4 grassi, i polipetti, i comex, le spade oman, le ghiere a 200 e via così. Forse pure il daytona con ghiera ceramica a modo suo farà la "storia", e allora ha ragione John Mayers a smanettarsi pubblicamente su Hodinkee per essere il proprietario di uno dei primi esemplari al mondo mai cosegnati.
Feticismo, appunto.

E allora è giusto che ad un mercato così, pronto a spendere cifre irragionevoli per il feticismo ma del tutto disinteressato al pregio (prima di tutto meccanico), questa industria poi proponga sempre meno pregio (a prezzi sempre maggiori) e sempre piú suggestioni feticiste. Diventa una fisiologica conseguenza.

Se poi il discriminante del pregio, per esempio di una ripetizione a minuti, è quello di essere disegnata a matita e fatta a mano nella baita innevata prima del primo conflitto bellico allora buttiamo a mare tutti gli orologi da polso realizzati nell'ultimo mezzo secolo e passa, azzeriamo il settore e dedichiamo tutte le nostre attenzioni agli orologi da tasca, che la storia (quella vera a partire da quella meccanica) l'anno fatta sul serio e non solo sulle brochure pubblicitarie.

Francamente di fronte a certe argomentazioni e alla conclusioni che ne derivano io resto interdetto perché se oggi anche una ripetizione a minuti deve passare per spazzatura di poco conto al cospetto della storia o del numero basso sul fondello o delle altre mille supercazzole da feticisti (e in questo Marco ha perfettamente ragione a parlare di maniacalitá) significa che invece di parlare di Orologi stiamo parlando di francobolli o figurine rare. Si collezionano anche quelle, e non certo per il pregio della carta su cui sono stampate.
« Ultima modifica: Maggio 24, 2016, 11:43:38 am da ciaca »
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Re:Notizie ed impressioni su Audemars Jump Repetition
« Risposta #98 il: Maggio 24, 2016, 11:47:11 am »
Signori, per favore, torniamo all'oggetto del topic.

Non è una discussione che verte su cosa abbia più valore o cosa sia piu ambita, ma che si prefigge di parlare di ripetizioni, in special modo della Jump di AP.
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

ciaca

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Re:Notizie ed impressioni su Audemars Jump Repetition
« Risposta #99 il: Maggio 24, 2016, 12:40:00 pm »
Del movimento abbiamo già parlato, calibro 2865 di progettazione Renaud&Papi, lo spessore esatto del calibro non lo conosco ma il 2866 del John Shaeffer é accreditato di uno spessore di 5mm (non consco le differenze tra 2865 e 2866 né se in tale spessore sia incluso il modulo del salterello).

La referenza del modello con indici in oro applicati é 25723.0.002BA (PT la versione in platino con indici stampati).
Il listino Italia 1993 segnava 157 milioni di lire per la versione in oro e 173 milioni di lire per quella in platino.
Nel catalogo dello stesso anno viene descritta come la prima ripetizione da polso con indicazione dell'ora a saltarello.
Spessore dichiarato 7, 8 mm, scusate se é poco.

Per mero confronto il Blancpain é 9,4 mm ma é automatico, il manuale dovrebbe avere circa lo stesso spessore, con un calibro più sottile di soli 3,30 mm (4,8 mm l'automatico).
Caratteristica del Blancpain é un suono molto nitido e squillante delle ore, ma una certa differenza di durata e intensità del rintocco rispetto a quello dei minuti. Si sente molto la caduta di intensità tra i due diversi martelletti, in particolare nella ripetizione dei quarti dove è più evidente.
L'AP questa caratteristica ce l'ha meno evidente, i due martelli suonano in modo più omogeneo. Il rumore della molla che nel BP quasi non si avverte sull'AP é invece molto presente, il suono è più risonante rispetto a quello del Blancpain che é invece più secco. Diciamo un Dong rispetto ad un Tin, se riesco a rendere l'idea in modo onomatopeico.

L'orologio si ispira ad un saltarello di forma della casa prodotto nella seconda metà degli anni 20 ed esposto anche presso il suo museo

« Ultima modifica: Maggio 24, 2016, 13:19:10 pm da ciaca »
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Ermanno Muzii

Re:Notizie ed impressioni su Audemars Jump Repetition
« Risposta #100 il: Maggio 24, 2016, 12:47:09 pm »
La storia e la rarità non sono tutto: il pregio meccanico conta, eccome. E il pregio meccanico di una ripetizione non è possibile metterlo in dubbio, anche se il mercato gli preferisce un quadrante. Io sono per tenere in conto tutti i fattori, ma invece il forum è pieno di maniaci che ne considerano uno a scapito dell'altro.
La ripetizione minuti peraltro non si può fare senza orologiai a macchina, è semplicemente impossibile. Hai la certezza che vede la mano di un orologiaio di un certo livello. il 5402 di Stefano è splendido, ma una ripetizione da polso per me lo è ancora di più.
Ecco come si stravolge il pensiero di un interlocutore,esempio perfetto.
Ho scritto che la raffinatezza meccanica non conti?
Mi citi dove e quando?
Mi dai del maniaco,insultando la mia persona,e' la seconda volta.
Evidentemente non riesci a dialogare serenamente ma oramai so che questo e' il tuo costume
E faccio finta di non aver letto.
I componenti dei ripetizione li fanno le macchine,visto con i miei occhi dal vero,le finiture ed il montaggio e le regolazioni si fanno a mano,come su qualsivoglia altro buon orologio.
Ho scritto che le complicazioni sono svalutate e di ciò credo approfittiamo tutti.
Approfittiamo anche tutti del fatto che certi orologi si vendano molto bene e se tu come dici hai scambiato un 3700 in oro con un ripetizione sei il primo a dimostrarlo.
 Se vuoi il mio 5402 in cambio io non sono pronto ma prontissimo.

ciaca

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Re:Notizie ed impressioni su Audemars Jump Repetition
« Risposta #101 il: Maggio 24, 2016, 12:54:04 pm »
Erm, con tutto il bene che ti voglio e la stima Che sai essere incondizionata, Che il 5402 "vale" perché ha dalla sua la storia e qualunque ripetizione "non vale altrettanto" perché è fatta al computer e non nella baita innevata dell'800, l'hai scritto tu.
E scritto da te é ancor meno digeribile :)
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Ermanno Muzii

Re:Notizie ed impressioni su Audemars Jump Repetition
« Risposta #102 il: Maggio 24, 2016, 13:07:06 pm »
Anche tu Angelo rispondi fischi per fiaschi?
La storia non conta nulla?
Cosa c'entrano in questo discorso i Daytona ed i 4 grassi?
Sono stati innovatori e rivoluzionari in cosa?
Voi che predicate il Vangelo del mercato sull'argomento diventate improvvisamente blasfemi?
Non capite l'importanza del 5402?Non tutti possono capire,meglio concentrarsi sull'estetica,sul segnetto qua e la lucidatina la'.

Ermanno Muzii

Re:Notizie ed impressioni su Audemars Jump Repetition
« Risposta #103 il: Maggio 24, 2016, 13:23:15 pm »
Erm, con tutto il bene che ti voglio e la stima Che sai essere incondizionata, Che il 5402 "vale" perché ha dalla sua la storia e qualunque ripetizione "non vale altrettanto" perché è fatta al computer e non nella baita innevata dell'800, l'hai scritto tu.
E scritto da te é ancor meno digeribile :)
Angioli' ,dove ho scritto che un ripetizione non vale un 5402?
Ho detto una cosa diversa che qui si fa finta di non capire,cioè che i 5402 hanno un valore storico,valore storico non attribuibile ai moderni ripetizione (il pregio meccanico e' un'altra cosa).
E che tra i vari 5402,per chi si interessa della storia dell'orologeria,l'esemplare di Andrea ha una importanza particolare.
Ho sempre scritto che tra 5402 e 3700 c'e' un abisso a favore del primo,il mercato la pensa diversamente ma a me non me n'e può ... Di meno.
Torno in argomento:se Stefano vende il 5402 e si prende un ripetizione non fa bene ma benissimo;
anzi,se si muove bene oltre al ripetizione ci esce anche un turbo...

mbelt

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Re:Notizie ed impressioni su Audemars Jump Repetition
« Risposta #104 il: Maggio 24, 2016, 13:25:34 pm »
Del movimento abbiamo già parlato, calibro 2865 di progettazione Renaud&Papi, lo spessore esatto del calibro non lo conosco ma il 2866 del John Shaeffer é accreditato di uno spessore di 5mm (non consco le differenze tra 2865 e 2866 né se in tale spessore sia incluso il modulo del salterello).

La referenza del modello con indici in oro applicati é 25723.0.002BA (PT la versione in platino con indici stampati).
Il listino Italia 1993 segnava 157 milioni di lire per la versione in oro e 173 milioni di lire per quella in platino.
Nel catalogo dello stesso anno viene descritta come la prima ripetizione da polso con indicazione dell'ora a saltarello.
Spessore dichiarato 7, 8 mm, scusate se é poco.

Per mero confronto il Blancpain é 9,4 mm ma é automatico, il manuale dovrebbe avere circa lo stesso spessore, con un calibro più sottile di soli 3,30 mm (4,8 mm l'automatico).
Caratteristica del Blancpain é un suono molto nitido e squillante delle ore, ma una certa differenza di durata e intensità del rintocco rispetto a quello dei minuti. Si sente molto la caduta di intensità tra i due diversi martelletti, in particolare nella ripetizione dei quarti dove è più evidente.
L'AP questa caratteristica ce l'ha meno evidente, i due martelli suonano in modo più omogeneo. Il rumore della molla che nel BP quasi non si avverte sull'AP é invece molto presente, il suono è più risonante rispetto a quello del Blancpain che é invece più secco. Diciamo un Dong rispetto ad un Tin, se riesco a rendere l'idea in modo onomatopeico.

L'orologio si ispira ad un saltarello di forma della casa prodotto nella seconda metà degli anni 20 ed esposto anche presso il suo museo


il 2866 è meno di 5 mm come base, è quattro e qualcosa secondo quanto dichiarato dalla casa.
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