Sulle ripetizioni minuti di forma credo che a parte il Reverso in edizione limitata (che non ho mai sentito suonare) si possano contare sulle dita di una sola mano (ed una la fece proprio AP in un orologio per signora dei primi del 900).
Nell'epoca dell'orologeria di serie avrebbe avuto poco senso per la casa investire su un calibro di forma che non avrebbe poi potuto riutilizzare alla bisogna non avendo, al contrario di JLC con il suo Reverso, una consistente produzione di tale tipologia sulla quale poterla incassare.
D'altronde anche nell'epoca d'oro pre quarzo i movimenti usati nelle varie casse tonneau erano tondi; mi sembra - per un movimento così complesso e pregiato come una ripetizione a minuti - un peccato assolutamente veniale e trascurabile
Quanto alla molla di richiamo della slitta, esiste in ogni orologio di questa tipologia, generalmente alloggiata a filo con la carrure e quindi poco o per nulla visibile anche a fondello smontato, qua si vede di più per il modo in cui è posizionata la molla e lo spazio che esiste tra la cassa e il movimento, ma anche questo mi pare dettaglio irrilevante, più o meno come le molle di ritorno dei pulsanti di un cronografo
Più rilevante invece il modo in cui suona, a me personalmente quando l'ho sentita suonare non mi ha entusiasmato per via della rumorositá della molla che alimenta il meccanismo e che si sentiva troppo coprendo per buona misura i toni dei gong. Ma non so se ciò sia una caratteristica del calibro o solo dell'esemplare osservato (magari bisognoso di essere revisionato).
Mi è piaciuta invece la costanza del ritmo di battuta e l'uniformità di volume tra i due martelli per i due diversi toni di ore e quarti.
Quella gabbia che ha notato Leandro, probabilmente in acciaio, credo abbia la funzione di meglio propagare il suono dei gong conferendo allo stesso tempo alla cassa maggiore rigidità alla luce delle sue dimensioni piuttosto ridotte anche in spessore.