I Success perpetuali montano lo Jlc 889.
Rifinito molto decorosamente.
Come orologio va capito,assaporato,il primo impatto e' scioccante;
con il tempo emerge la mano di Genta.
Non e' un orologio che possa piacere a tutti.
Dici benissimo, va assaporato, mi piacerebbe molto poterlo vedere e toccare con mano. Per il calibro, avrei preferito il Piguet 71, ma va bene anche lo Jlc, forse per il tipo di orologio non c'era bisogno di ricercare la massima sottigliezza.
Sugli ultrapiatti che montano il Piguet il movimento,non la piastra,non e' granche' rifinito.
Ripeto,il primo impatto lascia interdetti,soprattutto per gli esemplari in acciaio-oro:poi si scoprono la grande ergonomia,la morbidezza del bracciale,il quadrante in fibra di carbonio non resinata di cui si puo' osservare la tessitura,il vetro sfaccettato all'interno...in altre parole un orologio diverso da tutti gli altri che piu' indossi piu' apprezzi.
Della piastra perpetuale abbiamo parlato,saluti a Patek e compagnia cantante.
Se a cio' unisci che si puo' trovare,in configurazione calendario perpetuo,a meno di un Sub usato e nudo credo che l'abito sia bello e confezionato.