Orologico Forum 3.0

Ma guarda te il Chopard

ilcommesso

Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #15 il: Giugno 03, 2016, 19:31:44 pm »
La serie L.U.C. sta a chopard come la serie pano sta a G.O.

Il crono ha degli innesti secondi solo al datograph

Ermanno Muzii

Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #16 il: Giugno 03, 2016, 19:49:31 pm »
Tra i 2,essendo la differenza economica piccola o assente,andrei naturalmente al massimo.

Anche io non c'è dubbio, anche se in due ore scoprire l'esistenza dell'orologio e partire per San Francisco a prenderlo è, in effetti, un pochino troppo impulsivo anche se tra due mesi in effetti sarò proprio la.
Resta un caso scuola per mostrare quanto i prezzi in questo mercato siano una cosa oltre il limite dell'assurdo, casomai ce ne fosse ulteriore bisogno. Alla stessa cifra posso prendere un Submariner di latta assemblato da C3PO oppure un orologio in oro, con micro rotore e punzone di Ginevra, quadrante guilloche, per quel che conta fatto in soli 1860 pezzi.
E per questo alla fine andrà tutto in rovina...proviamo a pensare a Chopard. Una azienda familiare un marchio nato come orologeria, poi passato per tanti anni alla gioielleria. Torna agli orologi fa i calibri di manifattura belli, i LUC, e qui in Italia Boutique a parte i concessionari non li tengono perché non li vendono...perché qui va solo Rolex e Patek. Certo, questo consente quando si trovano di prenderli a costo irrisorio, ma ...certamente non so se Chopard proseguirà in eterno con questa orologeria non apprezzata. In fondo perché dovrebbe farlo? Quando hai un mercato che da le risorse alle produzioni più scadenti e le nega alle migliori le cose non possono che andare male.
Sinceramente,Marco,il destino delle varie aziende a me importa poco o nulla.
L'eternita',soprattutto per noi animali,non esiste.
Godiamo di cio' che oggi ci rende felici senza pensare ad un futuro che molto probabilmente non ci apparterra'.

ciaca

  • *****
  • 13194
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #17 il: Giugno 03, 2016, 19:51:28 pm »
A Palermo i chopard li ha il concessionario Rolex. Ovviamente nelle vetrine su strada nonon c'è né il prodotto né alcun richiamo al marchio.

Sono messi in una vetrina lungo il corridoio in fondo a destra (dove di solito si ubicano le toilette).
Provate a spiegarmi il senso di dare la concessione di questo prodotto ad un concessionario Rolex.
Il mercato é bislacco ma anche le case fanno cose strane
« Ultima modifica: Giugno 03, 2016, 19:53:32 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #18 il: Giugno 03, 2016, 19:55:37 pm »
Sarebbe da tenere sul polso al contrario. I quadranti classici della maison, non mi hanno mai fatto impazzire
 

mbelt

  • *****
  • 5542
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #19 il: Giugno 03, 2016, 20:05:39 pm »
@mbelt
In effetti il paragone col 240 di Patek l'ho trovato. E pare non manchi proprio nulla a questo Chopard.
Direi che è il Patek che manca qualcosa rispetto allo Chopard.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

mbelt

  • *****
  • 5542
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #20 il: Giugno 03, 2016, 20:08:44 pm »
Tra i 2,essendo la differenza economica piccola o assente,andrei naturalmente al massimo.

Anche io non c'è dubbio, anche se in due ore scoprire l'esistenza dell'orologio e partire per San Francisco a prenderlo è, in effetti, un pochino troppo impulsivo anche se tra due mesi in effetti sarò proprio la.
Resta un caso scuola per mostrare quanto i prezzi in questo mercato siano una cosa oltre il limite dell'assurdo, casomai ce ne fosse ulteriore bisogno. Alla stessa cifra posso prendere un Submariner di latta assemblato da C3PO oppure un orologio in oro, con micro rotore e punzone di Ginevra, quadrante guilloche, per quel che conta fatto in soli 1860 pezzi.
E per questo alla fine andrà tutto in rovina...proviamo a pensare a Chopard. Una azienda familiare un marchio nato come orologeria, poi passato per tanti anni alla gioielleria. Torna agli orologi fa i calibri di manifattura belli, i LUC, e qui in Italia Boutique a parte i concessionari non li tengono perché non li vendono...perché qui va solo Rolex e Patek. Certo, questo consente quando si trovano di prenderli a costo irrisorio, ma ...certamente non so se Chopard proseguirà in eterno con questa orologeria non apprezzata. In fondo perché dovrebbe farlo? Quando hai un mercato che da le risorse alle produzioni più scadenti e le nega alle migliori le cose non possono che andare male.
Sinceramente,Marco,il destino delle varie aziende a me importa poco o nulla.
L'eternita',soprattutto per noi animali,non esiste.
Godiamo di cio' che oggi ci rende felici senza pensare ad un futuro che molto probabilmente non ci apparterra'.
Ma io non parlo di secoli, ma di anni. Cioè quello che secondo me alcuni appassionati non riescono a capire che sì, da un lato risparmiano molto quando trovano alcuni di questi orologi bistrattati, ma poi rimettono perché sempre meno case faranno bei pezzi, e alla fine quando il gioco si rompe ci rimettono tutti, fidati. Di più chi ha comprato la fuffa a prezzo pieno, ma ci rimettono anche quelli che hanno comprato l'oro a poco. E comunque io mi appassiono di orologi perché voglio le novità: se tutto si riduce al vecchio la mia passione scende, e comincia la noia.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #21 il: Giugno 03, 2016, 20:12:54 pm »
Sempre apprezzati gli Chopard e prima o poi un LUC...

Qualcuno sa dirmi sulla platina di nord ovest cosa sia quel componente che sembra la maglia di una catena?

Dovrebbe nascondere il cricchetto di carica.
Comu lu nonnu!
"La fuffa è l'unico elemento di un orologio che mantiene il suo valore nel tempo." Cit. alanford, 28.11.2016 alle 10:49:55

Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #22 il: Giugno 03, 2016, 20:20:03 pm »
Alla ricerca di microrotori, viene fuori il Chopard L.U.C. 16/1862 (pare in serie limitata di 1860 pezzi).
36 e poco di diametro e meno di 8 mm di spessore. Calibro 4.96 di cui si trova poco in giro se non che è un derivato del 1.96 coi secondi centrali. Foto e filmati non sembrano male con finiture di buon livello (sembra di scorgere anche due anglage rientranti). Due bariletti per 68 ore, microrotore dal movimento bizzarro. Linea pulita.
Qualcuno ne ha mai avuto/maneggiato uno? Considerazioni?
Qualcuno sa dirmi sulla platina di nord ovest cosa sia quel componente che sembra la maglia di una catena?








Molto bello questo LUC, forse il Chopard che preferisco in assoluto, anche per il quadrante e per diametro/spessore che trovo ideali per un elegante non troppo formale quale è questo Chopard, anche la data in quella posizione e col disco nero non disturba più di tanto :)
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

ciaca

  • *****
  • 13194
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #23 il: Giugno 03, 2016, 20:44:46 pm »
@mbelt
In effetti il paragone col 240 di Patek l'ho trovato. E pare non manchi proprio nulla a questo Chopard.
Direi che è il Patek che manca qualcosa rispetto allo Chopard.

Dipende di cosa parliamo.
In finiture sicuramente mancherà qualcosa al PP240, in spessore é al Luc 4.96 che abbonda quasi 1 mm.
Il Luc con i suoi 3,3 mm é un po' più spesso pure del JLC 889 e del GP3000, un po' più sottile (3 decimi) del tanto bistrattato ETA 2892.
Il microrotore é bello sempre, ma ha la sua ragion d'essere nei calibri ultra piatti. E il 4.96 non lo é. Il 240 si, biasimevole  quanto si voglia per le sue finiture scadenti resta nella ristrettissima fascia di calibri automatici ultrapiatti e tra i più sottili mai realizzati.

Tutto quindi dipende da ció a cui ciascuno  di noi tende a dare maggior rilievo.
Io adoro le finiture fatte bene, ma mi emozionano davvero solo quando sono fatte ai massimi livelli, viceversa seppur fatte bene tendo a dare maggior rilievo all'architettura della macchina. Altri magari preferiranno habillage di miglior livello seppur non eccezionali ad altri aspetti.

In linea di principio io tra un 240 e un 4.96 prendo sceglierei tutta la vita l'Universal, senza ovviamente tenere conto delle assurde differenze di prezzo, assolutamente ingiustificate.
« Ultima modifica: Giugno 03, 2016, 20:52:43 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

  • *****
  • 5542
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #24 il: Giugno 03, 2016, 20:52:07 pm »
@mbelt
In effetti il paragone col 240 di Patek l'ho trovato. E pare non manchi proprio nulla a questo Chopard.
Direi che è il Patek che manca qualcosa rispetto allo Chopard.

Dipende di cosa parliamo.
In finiture sicuramente mancherà qualcosa al PP240, in spessore é al Luc 4.96 che abbonda quasi 1 mm.
Il Luc con i suoi 3,3 mm é un po' più spesso pure del JLC 889 e del GP3000, un po' più sottile (3 decimi) del tanto bistrattato ETA 2892.
Il microrotore é bello sempre, ma ha la sua ragion d'essere nei calibri ultra piatti. E il 4.96 non lo é. Il 240 si, biasimevole  quanto si voglia per le sue finiture scadenti resta nella ristrettissima fascia di calibri automatici ultrapiatti e tra i più sottili mai realizzati.
Non penso che il vantaggio dello Chopard siano solo le finiture: mi aspetto che funzioni meglio del Patek, senza i problemi strutturali che ha. essendo di concezioni molto più recente. Più affidabile e preciso. Il 240 ha tanti limiti e problemi. Basta solo vedere la differenza nel bilanciere.....
« Ultima modifica: Giugno 03, 2016, 20:55:48 pm da mbelt »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ciaca

  • *****
  • 13194
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #25 il: Giugno 03, 2016, 20:55:27 pm »
Sono anni che scrivi di problemi che però io non ho mai sperimentato su nessuno dei 240 che ho avuto o che ancora possiedo, cosa che fai pure per il JLC920 senza nessun riscontro.

Ermanno ha anche gli UG66 che sono anche più vecchi dei PP240 e mi pare non abbia mai lamentato un problema.
I miei 240 marciano bene, caricano bene e più velocemente dei JLC920, come d'altronde i FP71. Negli ultimi anni hanno anche aumentato la riserva di carica portandola da 46 a 54 ore (effettive e misurate).
Io non posso che parlarne bene.
Del 4.96 non so nulla, del 240 so che funziona (bene) da oltre 40 anni. Tra 40 anni potremo fare analoghi bilanci sui 4.96
« Ultima modifica: Giugno 03, 2016, 20:59:14 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

  • *****
  • 5542
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #26 il: Giugno 03, 2016, 20:58:26 pm »
Sono anni che scrivi di problemi che però io non ho mai sperimentato, cosa che fai pure per il JLC920 senza nessun riscontro.
Ermanno ha anche gli UG66 che sono anche più vecchi dei PP240 e mi pare non abbia mai lamentato un problema.
I miei 240 marciano bene, caricano bene e più velocemente dei JLC920, come d'altronde i FP71. Negli ultimi anni hanno anche aumentato la riserva di carica portandola da 46 a 54 ore (effettive e misurate).
Io non posso che parlarne bene.
Forse perché su certe cose io sono un po' più attento ed esigente. Peraltro tu per farti spiegare i problemi strutturali del 240, la sua non idoneità all'uso quotidiano, dovresti chiedere a Stefano Farina, che oltre a sapere tutto di calibri, è come me attento a certe cose. Lui sa tutto.
PS: oggi forse ha più autonomia ed efficienza ma solo perché ci hanno messo pezzi in silicio, con le ovvie spiacevoli conseguenze.
Il LUC non ha parti in silicio, non ne ha bisogno.
Poi tu un problema di affidabilità con un 240 lo hai avuto, io li ho avuti su entrambi i miei due, anche se diversi dal tuo.
« Ultima modifica: Giugno 03, 2016, 21:02:16 pm da mbelt »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Errol

  • *****
  • 3667
    • Mostra profilo
Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #27 il: Giugno 03, 2016, 21:02:28 pm »
Comunque con questi paragoni sempre e comunque a Patek e Rolex me le avete fatte a peperini, e basta, abbiamo capito non vi piacciono ( o non li volete) costano troppo, sono rifiniti male , ecc.  Ma mo basta. Non può essere che si finisce sempre a rapportare tutto a quelle sue Marche. Il mercato vuole quelle, fatevene una ragione e chissenefrega, meglio per chi apprezza altro che paga meno.
Ve prego basta.

Pure se voglio comprare una lavatrice alla fine arriva qualcuno che mi dice che Candy è rifinita meglio di PP
        

tick

  • *****
  • 1580
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #28 il: Giugno 03, 2016, 21:07:46 pm »
Il Luc ha anche due bariletti uno sopra l'altro, non credo puntassero al minimo spessore.
La versione 1.96 ha anche la spirale Breguet mentre in quelli più economici è piana.
The quieter you become, the more you can hear

mbelt

  • *****
  • 5542
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #29 il: Giugno 03, 2016, 21:09:53 pm »
Il Luc ha anche due bariletti uno sopra l'altro, non credo puntassero al minimo spessore.
La versione 1.96 ha anche la spirale Breguet mentre in quelli più economici è piana.
Ecco uno di quei particolari che fanno la differenza. Ma ripeto: basta osservare le dimensioni dei bilancieri, e già si possono capire molte cose.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre