Orologico Forum 3.0

Ma guarda te il Chopard

Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #75 il: Giugno 05, 2016, 14:27:18 pm »
Mia esperienza su 4 esemplari di cui uno con calendario perpetuo.
Mi associo alle considerazioni precedentemente espresse: comportamenti normali e regolari sia come regolarità di marcia che come carica.
Sulla cronometria nulla da dire se non che un extra piatto non nasce certo per concorsi di cronometria.
Sarebbe come dire che un motore super leggero nascesse per battere record di durata consumando poco.
È da quel dì che sento parlare, per altro dalla stessa fonte, di questi fantomatici problemi strutturali.
Ma vai a stringere, alla fine non si Sa nulla se non della medesima idea che rimbalza rimbalza e rimbalza tra gli specchi.

mbelt

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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #76 il: Giugno 05, 2016, 15:05:13 pm »
Mia esperienza: tre su tre con problemi, grossi. Tutti con cronometria pessima. Il 3940 pur essendo appena revisionato da Patek Milano è dovuto tornare due volte da Patek Milano perché si fermava. Un 5139G: cronometria pessima, arresti immotivati del calibro ripetuti. Rivenduto perché non volevo avere a che fare con assistenza PP. 5110 G: cronometria pessima.
Il 3940 ce l'ho ancora, gli altri venduti.
Stefano Farina, uno che ha come me la passione per la cronometria (peraltro uno dei pochi sistemi per vedere come va un calibro), uno che scrive libri in materia, uno con una competenza tecnica estrema, mi ha spiegato che questo calibro è nato con difetti che proseguono ancora oggi, perché sono connaturati alla sua struttura. I problemi riguardano tutti la carica automatica che non lavora bene. Gli orologi caricano poco, hanno una fortissima tendenza a fermarsi anche se portati tutto il giorno. Non solo, ma la casa, mi spiegava Stefano non ha previsto un meccanismo di protezione del bariletto dall'eccesso di carica, sicchè vi è una usura del bariletto e anche dei ruotismi della carica automatica, per cui era sconsigliato usarlo tutti i giorni per periodi di tempo lunghi. Non solo ma mi spiegò che su un buon numero di esemplari usati intensamente i rotori strisciano sui fondelli con conseguenze che si possono immaginare.
Sicché oltre al caso di Angelo, sull'altro forum anche altri avevano lamentato problemi con la ricarica automatica del 240: ricordo un forumista che nello stesso topic in cui Angelo spiegava la sua disavventura con Patek lui, appassionato Patek, ma con occhi aperti, e non chiusi sul blasone, raccontava che ad una revisione anche sul suo orologio erano intervenuti sul bariletto e sulla carica automatica. E raccontava come anche se non lo avesse segnalato all'assistenza prima della revisione (orologio comprato nuovo) mai la riserva di carica del 5712 arrivava a superare la metà della scala, cosa che non è normale. Di persona mi spiegò pure che la corona aveva un altro feeling dopo le modifiche....tutte coincidenze, tutta gente che si sbaglia.
Detto da gente che la cronometria non la misura MAI per loro stessa ammissione, gente che ruota gli orologi frequentemente. Stefano Farina poi si sa in fatto di calibri non sa nulla, è un incompetente. E' invece uno di quelli che le cose le studia e ci scrive libri scientifici. Negli orologi lui a differenza mia ci mette le mani, li apre, ci lavora sopra, ci studia. Ed è un raffinatissimo collezionista.
Poi c'è a chi tutto questo, questo cattivo funzionamento di questi 240,  va bene. Perché ne ha fatto un mito, quasi un oggetto di culto. Questo spiega perché poi la casa non provveda a sistemarli. Tanto vanno male, ma se va bene ai loro clienti..... A me no, sono abituato meglio. Decisamente.
« Ultima modifica: Giugno 05, 2016, 16:32:55 pm da mbelt »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #77 il: Giugno 05, 2016, 18:59:00 pm »
Trovo che il 240 sia un calibro che non va solo bene ma va più che bene.
Circa la cronometria, come già detto ma giova ribadirlo, un calibro ultra piatto non nasce nè per nè con Fini cronografici.
Sarebbe come pretendere che una macchina da gran turismo vada anche in fuoristrada e che, magari, consumi anche poco.
Chissà se questa idea riesce ad entrare nel gioco di rimando degli specchi.

mbelt

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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #78 il: Giugno 05, 2016, 19:27:31 pm »
Trovo che il 240 sia un calibro che non va solo bene ma va più che bene.
Circa la cronometria, come già detto ma giova ribadirlo, un calibro ultra piatto non nasce nè per nè con Fini cronografici.
Sarebbe come pretendere che una macchina da gran turismo vada anche in fuoristrada e che, magari, consumi anche poco.
Chissà se questa idea riesce ad entrare nel gioco di rimando degli specchi.
No, fammi capire. Cioè io ti scrivo una serie di cose, frutto della mia osservazione SU TRE calibri 240 Patek, purtroppo comprati (uno nuovo, altri due di secondo polso), ti cito esperienze analoghe di qualificati forumisti, e anche di un noto esperto, tutte nella stessa direzione, e tu mi rispondi che il fatto che un calibro su un orologio da molte decine di migliaia di euro VECCHIO DI DECINE DI ANNI è giusto che funzioni male, che abbia una pessima cronometria, che presenti il rotore su tanti esemplari che rovina il fondello, che si ferma anche se lo indossi tutto il giorno? Per te è normale?  Non sai che la meccanica nel frattempo ha fatto progressi? Buon per te, io non sono masochista. Allora potresti anche evitare questi predicozzi da tifoso Patek quale sei come sempre. Io non ho fede in Patek: ho già dato abbondantemente. E sono stato ......
« Ultima modifica: Giugno 05, 2016, 19:29:29 pm da mbelt »
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Ermanno Muzii

Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #79 il: Giugno 05, 2016, 19:43:01 pm »
Scusa Marco,
io allora ti scrivo che ho 4 Universal 66 d'epoca che vanno tutti non bene ma benissimo,che non si fermano ma anzi caricano piu' che bene,che non strusciano i fondelli,che non si sono mai guastati,che sono precisi,che sono costati non poco ma pochissimo (per usare il mio solito metro di paragone,tutti e 4 messi insieme,come un Submariner nuovo).
Esistono macchine,quindi movimenti,che non presentino prima o poi qualche problema?Non credo.
Non si puo' sparare a zero sempre contro tutto e contro tutti.
Cerchiamo di vivere questa nostra passione con serenita'.

Istaro

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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #80 il: Giugno 05, 2016, 20:03:06 pm »
Peccato non avere aperto un topic specifico su questo calibro...  :P
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

Ermanno Muzii

Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #81 il: Giugno 05, 2016, 20:10:15 pm »
In casa Patek non erano stupidi,quando pizzicavano i calibri all'esterno sceglievano quelli giusti.

Ermanno Muzii

Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #82 il: Giugno 05, 2016, 20:15:57 pm »
Sono anni che scrivi di problemi che però io non ho mai sperimentato su nessuno dei 240 che ho avuto o che ancora possiedo, cosa che fai pure per il JLC920 senza nessun riscontro.

Ermanno ha anche gli UG66 che sono anche più vecchi dei PP240 e mi pare non abbia mai lamentato un problema.
I miei 240 marciano bene, caricano bene e più velocemente dei JLC920, come d'altronde i FP71. Negli ultimi anni hanno anche aumentato la riserva di carica portandola da 46 a 54 ore (effettive e misurate).
Io non posso che parlarne bene.
Del 4.96 non so nulla, del 240 so che funziona (bene) da oltre 40 anni. Tra 40 anni potremo fare analoghi bilanci sui 4.96
La mia esperienza con i 66 e' ottima,non buona.
Nelle varie configurazioni,semplici,scheletrate,con calendari completi,sotto diversi marchi.
Il piu' giovane ha 25 anni,il piu' anziano 35.
E' uno dei calibri che piu' mi affascina,lo avrete capito.

Breve OT: quali altri marchi hanno usato il 66? A parte il derivato Patek intendo. Grazie
I primi che mi vengono in mente Girard Perregaux e Movado,forse Zenith ma dovrebbero essercene altri.

mbelt

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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #83 il: Giugno 05, 2016, 20:18:48 pm »
Scusa Marco,
io allora ti scrivo che ho 4 Universal 66 d'epoca che vanno tutti non bene ma benissimo,che non si fermano ma anzi caricano piu' che bene,che non strusciano i fondelli,che non si sono mai guastati,che sono precisi,che sono costati non poco ma pochissimo (per usare il mio solito metro di paragone,tutti e 4 messi insieme,come un Submariner nuovo).
Esistono macchine,quindi movimenti,che non presentino prima o poi qualche problema?Non credo.
Non si puo' sparare a zero sempre contro tutto e contro tutti.
Cerchiamo di vivere questa nostra passione con serenita'.
Ma tu tienti la tua serenità, che io mi tengo la mia. Hai questi calibri che vanno bene? Mi fa piacere per te, ma io ed altri non siamo stati fortunati come te. Dovremmo allora non scriverlo? Dovremmo non scrivere che oggi vendere un calibro ai prezzi del Patek 240 con questi difetti è semplicemente ingiustificabile e vergongoso? Dovremmo non scrivere solo perché è Patek e tu hai mitizzato questo calibro, che va male, che ha problemi strutturali? Oppure mi vuoi far credere che tutti i calibri meccanici hanno questi problemi? Io ti assicuro di no, ho tanti calibri meccanici che vanno molto ma molto meglio del Patek. E sono certo che ne hai anche tu. Patek, se fosse seria, avrebbe riprogettato questo calibro senza quei problemi. Punto. Altro è arrendersi alle ragion di azienda, che non mi appartengono.
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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #84 il: Giugno 05, 2016, 20:20:32 pm »
In casa Patek non erano stupidi,quando pizzicavano i calibri all'esterno sceglievano quelli giusti.
Per fortuna, pensa se sceglievano quello sbagliato.....Ma per piacere, è la casa del 215, giusto per ricordarcelo, sono gli stessi anni....
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Ermanno Muzii

Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #85 il: Giugno 05, 2016, 20:31:15 pm »
Neanche il 215 funziona?
Il 21 Piguet spero di si,perche' il 920 no,il 66 no,il 215 no.

ciaca

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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #86 il: Giugno 05, 2016, 20:42:30 pm »
http://www.timezone.com/2002/09/16/timing-results-on-five-high-grade-watches/

P.s: impossibile convincere don Quichotte a lasciar perdere i mulini a vento. Tempo sprecato.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #87 il: Giugno 05, 2016, 21:34:30 pm »
http://www.timezone.com/2002/09/16/timing-results-on-five-high-grade-watches/

P.s: impossibile convincere don Quichotte a lasciar perdere i mulini a vento. Tempo sprecato.
Forse basterebbe leggere quello che si pubblica....la ipersponsorizzata dalle grandi case Timezone fa una prova comparativa della precisione. Uno degli orologi ha il calibro 240: è andato così bene nelle prove che hanno dovuto scrivere che probabilmente non è lubrificato perché se lo fosse andrebbe bene. Se una prova così doveva dimostrare qualcosa dimostra perfettamente la pochezza e il cattivo funzionamento di questo calibro.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ciaca

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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #88 il: Giugno 05, 2016, 21:51:38 pm »
La prova dimostra che il Chopard 1.96 comprato nuovo da meno di 18 mesi é il migliore (perché ha il migliore isocronismo nonostante l'errore medio sia alto) e che il 240 (usato e senza che se ne conosca la manutenzione fatta o la vita vissuta) senza il problema dello scarto tra quadrante in alto e quadrante in basso che lascia pensare ad un problema di lubrificazione o di usura, farebbe meglio di quello che fa, che é già meglio di due L&S comprati nuovi da meno di 18 mesi.

La prova dimostra che parlare genericamente di errore medio senza entrare nel merito dell'isocronismo e degli scarti tra le varie posizioni, non vuol dire nulla (come non vuole dire nulla quello che scrivi quando dici che un AP2120 non può fare meglio di 8 sec/die).

Nessun rotore che striscia, nessun difetto alla carica automatica, nessun "grave problema" che ad oggi non esiste in letteratura e del quale sei l'unico a parlare senza mai entrare nel merito specifico, nessuno dei mulini a vento contro i quali ti ostini a fare guerra.

P.s: io leggo sempre quello che pubblico, altrimenti come potrei pubblicarlo?!

Citazione
ipersponsorizzata dalle grandi case Timezone fa una prova comparativa

La prova la fa Walt Odets, che se avesse voluto dimostrare artatamente qualcosa a favore del 240 non avrebbe comparato un 1.96 NUOVO con un 240 usato e di cui non si conosce la storia della sua manutenzione né se ne avesse mai fatta una in tutta la sua vita.
Poi sono io che non leggo....
« Ultima modifica: Giugno 05, 2016, 22:09:58 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

ALAN FORD

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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #89 il: Giugno 05, 2016, 21:52:08 pm »
Ma si potrebbe leggere una relazione di Farina in cui spiega i problemi di questo calibro considerando che scrive libri, invece del me lo aveva detto?
Come si dice verba volant e scripta manent.
E comunque in questa modesta statistica da forum, ci sono già una decina di 240 che vanno perfettamente a parte i tuoi.
Poi... se uno dice che un proprio orologio va perfettamente perchè va perfettamente non è che può essere tacciato da tifoso, dovrebbe dire che va male per farti contento anche se va bene?
« Ultima modifica: Giugno 05, 2016, 21:54:24 pm da alanford »