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Fatta la necessaria premessa io all'opener dico di non desistere a priori sulla base della sola consapevolezza del quadrante ristampato. Perché se c'é il prezzo, ristampa o meno, specie l'Heuer resta un orologio di pregevole fattura che oggi se mai ve ne fosse uno in commercio nuovo si pagherebbe un pacco di soldi.
Chiaramente non ragiono da collezionista ma da fruitore, e da fruitore io tra un pessimo quadrante originale e un'ottimo quadrante ristampato preferirei avere al polso il secondo invece che il primo.
Non esistono solo il pessimo ed il ristampato!
Qualche giorno fa non so come ho ritrovato un orologio che indossavo alle Medie,meta' anni 60.
Cassa splendida con lunetta zigrinata,anse lunghe e geometriche molto simili a certi Vacheron degli anni 50,piatto,carica manuale,34mm.,quadrante argente' con indici dorati scavati,secondina al 6,sfere a bastone dorate molto sottili.
Visto nella penombra e senza occhiali il quadrante sembrava perfetto,troppo.
Stamane ho deciso di indossarlo ed ho avuto 2 sorprese:dopo 50 anni di fermo l'orologio e' preciso (non l'ho controllato al secondo) ed il quadrante presenta una leggerissima puntinatura nera ed un leggero alone intorno agli indici scavati.
Inutile dire che le scritte sono assolutamente precise,centrate,che la lunghezza della sfera dei secondi e' identica a quella della croce della secondina...
orologio tremendamente piacevole,indossabile,oggi di valore 50 euro come di nessun valore era alla sua epoca da nuovo.
Questo per dire che le imperfezioni, nei quadranti con caratteri a stampa,non esistevano sugli orologi di costo bassissimo tanto meno possiamo giustificarle su orologi di marca e che un orologio vintage da due soldi o meglio un soldo puo' avere la stessa valenza estetica di uno coetaneo del valore di qualche migliaio di euro.
Spero di avere,nei prossimi giorni,il tempo di scattargli due foto.